Tu, seguimi! Presentazione dei Campi ACR 2009 Cavareno - Cancellino
1 a tappa “Spacco il mondo!!!” “Gettavano la rete in mare” (Mt 4, )
Il brano di Vangelo - 1 Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 4,18-22) Mentre camminava lungo il mare della Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone detto Pietro, e Andrea suo fratello, i quali gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini». Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono. Passato oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni, suo fratello, i quali nella barca con Zebedeo, loro padre, rassettavano le reti; e li chiamò. Essi, lasciando subito la barca e il padre loro, lo seguirono.
La storia di Pietro… Pietro è l’uomo del qui e ora, è un praticone, è nel pieno delle sue forze, ha un mestiere (e che mestiere!!!) è un piccolo imprenditore… Ma arriva una variante imprevista: l’incontro con Gesù! Gesù lo chiama perché vuole coinvolgerlo in un progetto. “Chiama proprio me!!”
…per arrivare a noi Gesù chiama Pietro personalmente e allo stesso modo noi. In Pietro così sicuro di sé si insinua un dubbio: –Chi sono? –Cosa sono chiamato a fare? –Ma in fondo, mi interessa sapere chi sono io veramente? –Scavare dentro di sè: fatica, sangue e lacrime… ma vale la pena… –Scoprire il senso della propria identità: la personalità si forma nell’incontro con il tu, con l’altro, se non conosco un altro sono impossibilitato a conoscere me stesso.
2 a tappa “Voglio un Gesù a modo mio” "Signore, tu lavi i piedi a me?" Gli disse Simon Pietro: "Non mi laverai mai i piedi!". (Gv 13, 8)
Il brano di Vangelo - 2 Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 13, 1-11) Or prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta per lui l'ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio se ne tornava, si alzò da tavola, depose le sue vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse. Poi mise dell'acqua in una bacinella, e cominciò a lavare i piedi ai discepoli, e ad asciugarli con l'asciugatoio del quale era cinto. Si avvicinò dunque a Simon Pietro, il quale gli disse: «Tu, Signore, lavare i piedi a me?» Gesù gli rispose: «Tu non sai ora quello che io faccio, ma lo capirai dopo». Pietro gli disse: «Non mi laverai mai i piedi!» Gesù gli rispose: «Se non ti lavo, non hai parte alcuna con me». E Simon Pietro: «Signore, non soltanto i piedi, ma anche le mani e il capo!» Gesù gli disse: «Chi è lavato tutto, non ha bisogno che di aver lavati i piedi; è purificato tutto quanto; e voi siete purificati, ma non tutti». Perché sapeva chi era colui che lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete netti».
La storia di Pietro… Pietro, così sicuro di sé e molto testardo, ha risposto alla chiamata di Gesù ma pretende di sapere come deve andare tutto ciò che lo circonda. Non vuole accettare il progetto di Dio fino in fondo, lo accetta nella misura in cui rientra nel suo di progetto. Non riusciamo ad uscire dal ruolo di Pietro, non vogliamo vedere Gesù nella vita di ogni giorno così com’è, pensiamo sempre che Gesù prima o poi ci darà altro, che sia altro. Invece è qui! Ci illudiamo aspettando sempre qualcosa di diverso e non riusciamo a scoprirlo nella vita che abbiamo tra le mani.
…per arrivare a noi Gesù non è un MAGO, che risolve i miei problemi o toglie gli ostacoli dalla mia vita. “Dopo la Cresima è finita finalmente!”. “Alla Messa d’estate ci vado solo se non devo partire presto per il mare e se non ho sonno!” “Gesù, tu non sei quello che fa miracoli? Allora fammi mettere insieme a quella ragazza, e fammi andare bene l’ultimo compito in classe!” Se Gesù poi non rientra nei nostri progetti, ci allontaniamo: che non sia forse la scelta più facile la mia? Il scegliere ciò che “mi piace” e non quello che “mi fa bene”? Anche come educatore: scelgo di seguire la strada per accompagnare i ragazzi ma poi voglio fare a modo mio, “perché mai devo stare a sentire cosa mi dice il parroco o il responsabile”; io si che so come si fa l’educatore! E ancora: sto in parrocchia perché lì ho il mio posto, lì tutti mi danno ragione, ecc..
3 a tappa – prima parte “Mi faccio smontare” “Non lo conosco” (Lc 22, )
Il brano di Vangelo – 3A Dal Vangelo secondo Luca (Lc 22, 54 – 60) Dopo averlo arrestato, lo portarono via e lo condussero nella casa del sommo sacerdote; e Pietro seguiva da lontano. Essi accesero un fuoco in mezzo al cortile, sedendovi intorno. Pietro si sedette in mezzo a loro. Una serva, vedendo Pietro seduto presso il fuoco, lo guardò fisso e disse: «Anche costui era con Gesù». Ma egli negò, dicendo: «Donna, non lo conosco». E poco dopo, un altro lo vide e disse: «Anche tu sei di quelli». Ma Pietro rispose: «No, uomo, non lo sono». Trascorsa circa un'ora, un altro insisteva, dicendo: «Certo, anche questi era con lui, poiché è Galileo». Ma Pietro disse: «Uomo, io non so quello che dici». E subito, mentre parlava ancora, il gallo cantò.
La storia di Pietro… Pietro così sicuro di aver trovato il tanto atteso Messia, così sicuro di chi è veramente, in realtà… “ne ha ancora dei panini da mangiare”. Caro Pietro questo non me lo dovevi fare, un uomo tutto d’un pezzo come te…
…per arrivare a noi Più alto è il senso di me e maggiore è il tonfo, la caduta, lo scoramento. Penso di avere capito tutto, penso che le mie forze bastino, penso che dentro di me ci sia una gran bella persona… Eppure c’è ancora qualcosa da fare, da risistemare. Dentro c’è ancora da lavorarci. Rinnegare il Signore = Faccio da me Facciamo i conti con paura e debolezza, con tradimento e allontanamento da Dio. Pietro affronta queste cadute con al morte nel cuore
3 a tappa – seconda parte “Mi faccio smontare” “E il Signore, voltatosi, guardò Pietro” (Luca 22, 61)
Il brano di Vangelo – 3B Dal Vangelo secondo Luca (Lc 22, 61 – 62) E il Signore, voltatosi, guardò Pietro; e Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detta: «Oggi, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». E, andato fuori, pianse amaramente.
La storia di Pietro… Pietro pieno di risentimento verso sé stesso, pieno di dolore per quello che ha fatto, con un grande senso di vuoto nell’anima aspetta il passaggio del suo maestro che viene condotto alla crocefissione. Aspetta con la trepidazione e la voglia di essere rimproverato. “Almeno se me ne dice quattro in faccia, che me le merito tutte… dopo starò meglio… voglio essere castigato… … e invece Gesù fa un gesto anche qui inatteso (che la dice lunga del come Gesù ha abbracciato il progetto di Dio e l’ha fatto totalmente suo), stravolgente… Lo guarda silente. Passa e guarda e lo ama. Quante cose dice quello sguardo, quanta attesa scioglie, quanto rancore dilava.
…per arrivare a noi Per quanto pensiamo di sapere noi come vanno le cose del cielo, non riusciamo mai a prevedere le vette altissime della bontà di Dio.
4 a tappa “Guardo la realtà in modo diverso” “Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete” (Gv 21, 6)
Il brano di Vangelo – 4 Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 21, 4 – 8) Quando già era mattina, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che era Gesù. Allora Gesù disse loro: «Figlioli, avete del pesce?» Gli risposero: «No». Ed egli disse loro: «Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su per il gran numero di pesci. Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!» Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse la veste, perché era nudo, e si gettò in mare. Ma gli altri discepoli vennero con la barca, perché non erano molto distanti da terra (circa duecento cubiti), trascinando la rete con i pesci.
La storia di Pietro… Ora Pietro scopre che fidarsi del Signore è la strada giusta e cala la rete, come gli dice Gesù, con una fiducia nuova! Pietro diventa adulto e diventare adulti significa –vedere le cose come sono veramente (la distanza dà profondità alla vista, rende consapevoli delle sfumature, dei dettagli); –mettere ogni cosa al posto giusto: sapere incasellare le esperienze quotidiane e saperle mettere in sequenza non solo temporale ma di priorità. Ogni cosa infatti non ha una sua valenza in sé ma è in relazione a qualcos’altro: il lavoro è importante ma so relativizzare; –vedere gli altri con l’occhio benevolo di colui che ci è già passato, ha già percorso la strada dell’arroganza, della forza, del faccio tutto io…. E sa che invece le cose non stanno proprio così: ecco perché qui Pietro è l’uomo che simpatizza con l’altro uomo che gli sa andare incontro e anche noi nel nostro piccolo siamo chiamati da Gesù allo sforzo di fare questo salto, passare dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande e dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo… diventando così ogni giorno più adulti, più pienamente ragazzo e ragazza.
…per arrivare a noi Con Gesù nel cuore comincio a guardare la realtà nella sua totalità, non più nella visione parziale di quello che mi piace o mi interessa. Rinuncio alle mie pretese sugli altri, non mi aspetto che sia l’altro a fare il primo passo ma lo faccio io. Comincio a vedere che nella mia vita c’è tanto di bello e smetto di piangermi addosso, smetto di vedere solo ciò che mi ferisce e non mi piace. Nell’infelicità: “Signore ci sei stato Tu e posso provare a starci anche io”. Nella felicità: “ringrazio!”. Rivoluziono il mio punto di vista!
5 a tappa “ Pietro diventa testimone ” “Di questo noi siamo testimoni ” (At 3, )
Il brano di Vangelo – 5 Dagli Atti degli Apostoli (At 3, 12 – 18) Pietro, visto ciò, parlò al popolo, dicendo: «Uomini d'Israele, perché vi meravigliate di questo? Perché fissate gli occhi su di noi, come se per la nostra propria potenza o pietà avessimo fatto camminare quest'uomo? Il Dio di Abraamo, di Isacco e di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi metteste nelle mani di Pilato e rinnegaste davanti a lui, mentre egli aveva giudicato di liberarlo. Ma voi rinnegaste il Santo, il Giusto e chiedeste che vi fosse concesso un omicida; e uccideste il Principe della vita, che Dio ha risuscitato dai morti. Di questo noi siamo testimoni. E, per la fede nel suo nome, il suo nome ha fortificato quest'uomo che vedete e conoscete; ed è la fede, che si ha per mezzo di lui, che gli ha dato questa perfetta guarigione in presenza di voi tutti. Ora, fratelli, io so che lo faceste per ignoranza, come pure i vostri capi. Ma ciò che Dio aveva preannunziato per bocca di tutti i profeti, cioè, che il suo Cristo avrebbe sofferto, egli lo ha adempiuto in questa maniera.
La storia di Pietro… Pietro è l’uomo che ha già fatto tutto il percorso dell’uomo: si è innalzato, è caduto ed ha sentito d’essere accolto da Dio così come è. Ora è veramente il testimone e sa rendere testimonianza. È tale e tanta la forza del messaggio che porta che questa forza lo rende capace degli stessi prodigi di cui era capace il Maestro.
…per arrivare a noi Così noi se siamo capaci di vero amore altruista, ovvero che sa mettere prima l’altro di me, prima quello che va ai miei amici di me, prima dove vogliono andare loro rispetto a dove voglia andare io, prima GLI ALTRI e solo dopo io, solo facendo questa prova possiamo provare a compiere anche noi gli stessi miracoli che compiva Gesù, ovvero la conversione del cuore innanzitutto, E IL PRIMO CONVERTITO SONO IO STESSO!!!