La nuova Pac Una riforma che sostiene l’olio extravergine Area Economica Coldiretti.

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La nuova Pac Una riforma che sostiene l’olio extravergine Area Economica Coldiretti

12345 PropostaSituazione attuale ( ) PROPOSTA Commissione europea (29/06/11) Accordo Consiglio eur. ( ) Differenza (Consiglio –Attuale) (3-1) Differenza (Consiglio-Commiss) (3-2) Pagamenti diretti28,89827,48626,983 -1,915 (-6,6%)- 0,503 (-1,8%) Sviluppo rurale 9,165 8,2689,226+0,061 (+0,7)+ 0,958 (+11.5%) Totale PD + SR38,06335,754 36, ,854 (-4,9%) + 0,455 (+1,3%) Accordo Consiglio dell’8 febbraio Rispetto alla situazione attuale (7 anni, ), comporta una riduzione della dotazione finanziaria per i pagamenti diretti di 1,915 miliardi di euro (-6,6%). Mentre, la dotazione finanziaria complessiva attribuita allo sviluppo rurale è di circa 9,226 miliardi di euro (considerando l’assegnazione specifica al nostro Paese per 1,5 miliardi di euro), importo simile alla dotazione finanziaria attuale (+0,7%). La somma complessiva dei pagamenti diretti e dello sviluppo rurale (senza contare le risorse destinate ai mercati, ossia OCM vino, Ortofrutta, Olio, promozione, ecc ) ammonta a 36,209 miliardi di euro con una diminuzione del -4,9% rispetto al precedente periodo di programmazione. Risorse di mercato (OCM) confermate

Sintesi regolamento transitorio REGOLAMENTOENTRATA IN VIGORE CONSEGUENZE Pagamenti diretti1° gennaio validità degli attuali titoli anche per la domanda Pac 2014; - prosecuzione dell’articolo 68 nel 2014; - nuovi titoli assegnati in base alla domanda Pac Ocm unica1° gennaio avvio delle nuove misure di mercato (tra cui la riserva di crisi). Sviluppo rurale1° gennaio avvio della fase di programmazione dei PSR ; - nuovi impegni per il 2014 delle misure “per superficie” (indennità compensative, misure agro ambientali, ecc.) con i contenuti dei PSR e le risorse finanziarie Regolamento orizzontale PAC 1° gennaio eccezione ed entrata in vigore 1° gennaio 2015 per sistema consulenza aziendale, nuova condizionalità, sistema integrato di gestione e controllo

Pagamenti diretti art. 5 - modifiche del regolamento (CE) n. 73/2009 attuale PAC -Anticipi, mantenuti anche nel 2014 fino al 50% dei pagamenti diretti. -Adeguamento ai nuovi massimali della PAC per l’Italia 2014 ( ) -Possibilità di modificare nel 2013 l’art. 68 a valere sul 2014: «Entro il..., gli Stati membri che hanno adottato la decisione di cui all’articolo 69, paragrafo 1, possono riesaminarla e decidere, a partire dal 2014» Flessibilità tra pilastri, trasferimento da un pilastro all’altro sino al 15% (dal primo al secondo o dal secondo al primo). La proposta di regolamento transitorio prevede che decisione venga effettuata entro sette giorni dopo la data di entrata in vigore del regolamento stesso.

La riformulazione dei pagamenti diretti in 7 componenti 5 Pagamenti Opzione per gli Stati membri Distribuzione fondi Condizioni Pagamento di baseobbligatoriomax 70%Condizionalità base Pagamento ridistributivofacoltativomax 30%Per i primi 30 ettari Pagamento ecologico (greening) obbligatorio30%Pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente Pagamento per le zone con vincoli naturali facoltativomax 5%Localizzazione in aree con vincoli naturali Pagamento per i giovani agricoltori obbligatoriomax 2%Età < 40 Pagamento accoppiatofacoltativomax 15%Specifiche produzioni Pagamento dei piccoli agricoltori facoltativomax 10%Piccolo agricoltore

Pagamenti diretti, da 2 a 7 tipologie 2013 : 4,128 mld euro 2019 : 3,711 mld euro Le componenti dei pagamenti diretti saranno 8, se si considera che l’Italia applicherà la convergenza interna, che di fatto genera un ulteriore componente dei pagamenti diretti (il trascinamento dei vecchi titoli), oltre tutto variabile ogni anno.

Pagamento di base 7 Il nuovo pagamento di base sostituisce i titoli storici, che scadono il 31 dicembre Il pagamento di base è legato a titoli trasferibili, attivati su terreni ammissibili. Prima assegnazione: i nuovi titoli saranno assegnati agli agricoltori attivi sulla base della domanda unica al 15 maggio Il numero dei titoli è pari al numero di ettari ammissibili. Le superfici ammissibili sono: seminativi, colture permanenti legnose, prati e pascoli permanenti. Gli Stati membri possono applicare il pagamento di base: – A livello nazionale – A livello regionale (criteri non discriminatori) Riserva nazionale ≤3% – Nuovi agricoltori – Aree in ristrutturazione

La prima assegnazione dei titoli La prima assegnazione sulla base della domanda al 15 maggio 2015 genera una importante conseguenza in merito all’affitto dei terreni, che in Italia supera il 30% della SAU. Per evitare che i proprietari assenteisti (non agricoltori) possano andare alla caccia dei titoli, la proposta di regolamento prevede due requisiti per ricevere i titoli: – aver ricevuto pagamenti diretti o aiuti nazionali in relazione ad una domanda di aiuto nel 2013 ; – essere agricoltore attivo. Gli Stati membri possono concedere titoli agli agricoltori che non hanno ricevuto pagamenti diretti nel 2013, se: – hanno coltivato nel 2013: ortofrutticoli, patate, piante ornamentali e vigneti; – hanno ricevuto titoli da riserva nel 2014; – presentano elementi di prova verificabili i quali dimostrano che nel 2013 hanno coltivato prodotti agricoli o allevato bestiame. 8

Valore dei diritti all’aiuto e convergenza (Art. 22) - 1 Gli SM possono differenziare il valore dei diritti all’aiuto a partire dal 2015 e per ogni anno, esclusi quelli assegnati dalla riserva nazionale o regionale nel Il passaggio dal valore iniziale (2015) a quello finale (2019) deve essere effettuato attraverso progressioni uguali a partire dal Ai fini del calcolo del valore unitario iniziale, se uno Stato membro decide di applicare il sostegno accoppiato volontario (articolo 38), può tenere conto delle differenze tra il livello di sostegno pagato nel 2014 con l’articolo 68 del Reg. (CE) 73/2009 e quello da erogare con l’articolo 38. Gli Stati membri che non applicano l’articolo 38 possono considerare nel calcolo del valore unitario iniziale anche gli importi erogati nel 2014 tramite gli articoli 68.1a e 68.1b del Reg. (CE) 73/2009. Ai fini del calcolo del valore unitario iniziale e finale, sulla base di criteri oggettivi, lo Stato membro può prevedere che, in caso di vendita, cessione o scadenza parziale o totale di un affitto di superfici agricole dopo il 15 maggio dell’ultimo anno di applicazione del Reg. (CE) n. 73/2009 e prima del 15 maggio del primo anno di applicazione del nuovo regolamento PD, l'aumento del valore dei diritti all'aiuto che sarebbero assegnati all'agricoltore interessato è riversato, in tutto o in parte, nella riserva nazionale o regionale qualora l'aumento sia tale da determinare un guadagno eccezionale per l'agricoltore interessato. 9

Valore dei diritti all’aiuto e convergenza (Art. 22) - 2 In deroga alla possibilità di raggiungere valori uniformi di tutti i titoli al 2019, lo Stato membro può stabilire il valore unitario dei titoli nel 2015 e 2019, con la possibilità di calcolare il pagamento greening come una percentuale del valore complessivo dei titoli attivati dall’agricoltore. I titoli con valore unitario inferiore al 90% del valore medio nazionale al 2019 sono incrementati di un terzo della differenza tra il loro valore unitario iniziale e il 90% di tale valore medio. L’incremento è finanziato dalla riduzione progressiva dei titoli con valore superiore alla media nazionale Lo SM può innalzare fino al 100% la percentuale di cui sopra. Lo SM può stabilire una perdita massima del 30% del valore unitario iniziale e deve prevedere un pagamento minimo pari al 60% del valore medio nazionale o regionale. Nel caso in cui l’applicazione del pagamento minimo comporti una riduzione maggiore del 30% per i titoli sopra la media, tale pagamento minimo può essere diminuito. Le decisioni sopra elencate vanno notificate alla Commissione entro il 1 agosto

Pagamento ecologico (greening) Doveva essere la vera novità della riforma, invece è stato il punto più controverso Gli agricoltori che percepiscono il pagamento di base sono tenuti a rispettare tre impegni ambientali, fissati per tutte l’Ue, senza flessibilità nazionale: 1.Diversificazione colturale 2.Mantenimento prati permanenti 3.Aree a valenza ambientale Si tratta di un obbligo e in caso di inosservanza dei requisiti del greening le sanzioni supereranno il pagamento per l'inverdimento stesso, ossia dopo un periodo di transizione i trasgressori recidivi perderanno anche fino al 125% del proprio pagamento per l'inverdimento. 11

Pagamento ecologico (greening) Finanziamento del pagamento ecologico: – Pagamento annuale – 30% del massimale nazionale – Per l’Italia, circa 95 euro/ettaro Gli Stati membri possono applicare il pagamento ecologico: – A livello nazionale – A livello regionale (secondo criteri non discriminatori) 12

Diversificazione Interessa solo alle superfici a seminativo. Applicazione in funzione della superficie a seminativo: – fino a 10 ettari a seminativo, nessun obbligo di diversificazione; – da 10 a 30 ha di seminativo: obbligo di due colture, con la coltura principale che copre al massimo il 75%; – oltre i 30 ha di seminativo: obbligo di tre colture, con la coltura principale che copre al massimo il 75% e le due principali al massimo il 95%. Sono escluse dall’obbligo di diversificazione a condizione che i seminativi non coperti da questi usi non superino i 30 ettari: – le superfici interamente investite a colture sommerse per una parte significativa dell’anno (riso); – le aziende con superfici a foraggio o maggese o prati permanenti, per oltre il 75%. Una coltura è diversa se appartiene ad un genere diverso – es. grano duro e grano tenero non sono diversi (genere Triticum); – es. grano (genere Triticum) e orzo (genere Hordeum) sono diversi. 13

Prati permanenti Gli Stati membri designano i prati permanenti ecologicamente sensibili. Gli agricoltori non possono convertire o arare tali prati permanenti. Gli Stati membri assicurano che la proporzione della superficie a prato permanente in relazione alla superficie agricola totale non diminuisce di oltre il 5%. – Quindi gli SM assicurano il mantenimento di una certa proporzione delle superfici a prato permanente in base alla “superficie di riferimento” al Qualora un SM accerti che il rapporto è diminuito di oltre il 5%, deve prevedere obblighi per i singoli agricoltori di convertire terreni a prato permanente. 14

Aree a valenza ecologica (EFA) Si applica solo alle superfici a seminativo; non si applica alle colture permanenti e ai prati e pascoli permanenti. – Questa è una grande novità del negoziato perché esclude dall’obbligo le colture permanenti (vigneti, oliveti, frutteti, ecc.). Le EFA sono obbligatorie per le aziende con più di 15 ettari di seminativi, per almeno il 5% della superficie a seminativo. La soglia del 5% può essere aumentata al 7% nel 2018, a seguito di una relazione della Commissione nel 2017 e ad una proposta legislativa. Le aree di interesse ecologico consistono in: – terreni lasciati a riposo, terrazzamenti, margini dei campi, siepi, alberi, aree con colture intercalari o di copertura vegetale, elementi caratteristici del paesaggio, biotopi, fasce tampone, superfici oggetto di imboschimento. Sono escluse dall’obbligo di EFA a condizione che i seminativi non coperti da questi usi non superino i 30 ettari: – le superfici interamente investite a colture sommerse per una parte significativa dell’anno (riso); – le aziende con superfici a foraggio o prati permanenti, per oltre il 75% dei seminativi. 15

Equivalenza del greening (by definition) per evitare di penalizzare quanti già adottano sistemi di sostenibilità ambientale, l’accordo prevede un sistema d’"equivalenza d’inverdimento” in base al quale si considera che le prassi favorevoli all'ambiente già in vigore sostituiscano gli obblighi del greening. Rientrano in questa tipologie: – gli agricoltori biologici; – i regimi agroambientali che adottano misure equivalenti; – per evitare il "doppio finanziamento" di queste misure, i pagamenti nell’ambito dei programmi di sviluppo rurale devono tener conto dei requisiti d'inverdimento di base. 16

Pagamento per i giovani agricoltori Gli SM concedono un pagamento aggiuntivo ai giovani agricoltori per promuovere il ricambio generazionale; il pagamento di base al loro primo insediamento è integrato da un 25% per i primi cinque anni di attività. Finanziamento – Fino a 2% del massimale nazionale, obbligatorio per gli SM. Beneficiari: – Insediamento in qualità di capo azienda, per la prima volta o ultimi 5 anni; – Età < 40 anni; – Adeguate competenze professionali (secondo criteri degli SM). Pagamento: – Annuale per un periodo fino a 5 anni dall’insediamento; – +25% del valore medio dei titoli o +25% del rapporto tra una percentuale del massimale nazionale al 2019 e gli ettari ammissibili. Questo pagamento si aggiunge alle altre misure a disposizione dei giovani agricoltori nei programmi di sviluppo rurale. 17

Sostegno accoppiato (1) Gli Stati membri sono autorizzati a versare aiuti accoppiati per una larga gamma di prodotti: – cereali, semi oleosi, colture proteiche, legumi da granella, lino, canapa, riso, frutta in guscio, patate da fecola, latte e lattiero-caseari, sementi, carne ovi-caprina, carne bovina, olio d’oliva, bachi da seta, foraggi essiccati, luppolo, barbabietola da zucchero, canna da zucchero e cicoria, prodotti ortofrutticoli, bosco ceduo a rotazione rapida. Deroghe: può essere concesso un sostegno agli agricoltori che al detengono titoli speciali. Obiettivo: concedere un sostegno accoppiato a quei settori o a quelle regioni in cui determinati tipi di agricoltura o determinati settori agricoli: si trovano in difficoltà; rivestono una particolare importanza per ragioni economico e/o sociali e/o ambientali. 18

Sostegno accoppiato (2) Importo del sostegno: nella misura necessaria a creare un incentivo per il mantenimento degli attuali livelli di produzione. Forma del sostegno: per superficie, per capo o per quantità. Finanziamento: – Fino al 7% o fino al 13% (in caso di deroga (per quei Paesi che nel , hanno utilizzato più del 5% per i pagamenti accoppiati ai sensi del Reg. 73/2009). Per l’Italia, c’è la deroga, quindi fino al 13%. – Possibilità di aumentare del 2%, quindi fino al 15%, per sostenere la produzione di colture proteiche (pisello proteico, fave, favino, lupino dolce). Esiste quindi la possibilità di sostenere un “piano proteine” per l’Italia, anche se sono esclusi le oleaginose (soia, girasole, colza). L’importo a disposizione dell’Italia è di 550 milioni di euro (15% del massimale dei pagamenti diretti); oggi l’articolo 68 prevede pagamenti accoppiati per 251,95 milioni di euro (escluse assicurazioni). assalto alla diligenza Con queste risorse è possibile fare importanti scelte di politica agraria nazionale, se si evita l’assalto alla diligenza. 19

Riduzione progressiva e Capping dei pagamenti (Art. 11) Lo SM deve prevedere due scaglioni di pagamenti a cui applicare la riduzione (da a euro ed oltre euro). Tuttavia, esso può decidere di suddividerli ulteriormente e stabilirne le relative percentuali di riduzione, progressivamente crescenti e che possono arrivare al 100%. Lo SM può decidere di escludere dal calcolo dell’ammontare oggetto di riduzione le spese relative ai salari legati all’attività agricola, incluse le tasse ed i contributi previdenziali. Gli Stati membri che applicano il pagamento redistributivo e che utilizzano una certa percentuale (da stabilire) del massimale nazionale possono decidere di non applicare la riduzione progressiva ed il capping. In caso di persone giuridiche o gruppi di persone fisiche o giuridiche, lo SM può decidere di applicare le trattenute alle relative persone fisiche se la norma nazionale consente loro di assumere obblighi comparabili a singoli agricoltori. Lo Stato membro comunica alla Commissione entro il 1 agosto 2014 le fasce di riduzione, le percentuali e gli importi derivanti dall’applicazione di questo articolo e quelli derivanti dal capping in caso di applicazione di esso, dal 2015 al

Regime dei piccoli agricoltori Pagamento che sostituisce tutti gli altri pagamenti diretti, con l’obiettivo di semplificazione amministrativa. Regime volontario per gli agricoltori: – l’agricoltore che presenta domanda di finanziamento può decidere di partecipare al regime per i piccoli agricoltori. Pagamento annuo, fissato dallo Stato membro, fra 500 e euro: – indipendentemente dalle dimensioni dell'azienda; – gli Stati membri possono scegliere tra diversi metodi di calcolo del pagamento annuale, incluso quello in base al quale gli agricoltori ricevono semplicemente l’importo che riceverebbero altrimenti, semplificando considerevolmente la procedura sia per gli agricoltori che per le amministrazioni nazionali. I partecipanti dovranno osservare regole di condizionalità meno rigorose e saranno esonerati dall'obbligo del greening. La spesa complessiva per il regime dei piccoli agricoltori non può eccedere il 10% della dotazione nazionale a meno che lo Stato membro decida di fare in modo che i piccoli agricoltori ricevano gli aiuti a cui avrebbero avuto diritto senza il regime. 21

Agricoltore attivo (1) I pagamenti diretti saranno riservati agli agricoltori attivi. L’idea è di ridurre la platea dei beneficiari della Pac, riservando i pagamenti diretti a chi fa agricoltura sul serio e non come estrazione di rendita. Anche in considerazione della riduzione delle risorse della PAC destinate al I pilastro, è opportuno che i beneficiari del futuro pagamento unico siano, prioritariamente, sebbene non esclusivamente, i veri agricoltori. La Commissione aveva proposto una definizione di “agricoltore attivo” poco convincente. L’Italia ha chiesto che la definizione di agricoltore attivo sia demandata agli Stati membri. L’accordo si è chiuso con la definizione di una lista nera (black list) e di una forte delega agli Stati membri. 22

Agricoltore attivo (2) Lista nera (black list): – aeroporti, servizi ferroviari, opere idrauliche, servizi immobiliari, terreni sportivi e aree ricreative permanenti; – gli Stati membri possono ampliare la “lista nera”. Si può non applicare agli agricoltori con <5000 euro di pagamenti diretti, a discrezione degli Stati membri. Gli SM possono escludere dai pagamenti diretti, i soggetti: – le cui attività agricole sono una parte irrilevante delle loro attività economiche; – il cui scopo sociale non consiste nell’esercizio di attività agricola. La definizione di “agricoltore attivo” è tutta da scrivere. Sicuramente esclusi: soggetti appartenenti alla black list. Potrebbero essere esclusi tutti gli enti pubblici (es. Università). Occorre tener presente che i soggetti esclusi potrebbero aggirare il problema con la trasformazione della natura giuridica da una ditta individuale ad una società agricola. 23

Tenuto conto della riduzione delle risorse della PAC destinate al regime di pagamenti unico, riteniamo che i beneficiari del pagamento unico debbano essere prioritariamente gli agricoltori attivi. Alla luce della forte differenziazione delle normative in Europa, è necessario che la definizione di “agricoltore attivo” sia demandata allo Stato membro. Per quello che riguarda in nostro Paese “l’agricoltore attivo” è l’imprenditore agricolo professionale, singolo od associato, nelle forme individuate dalla normativa nazionale vigente sulla base della incidenza del tempo dedicato al lavoro agricolo sul tempo di lavoro complessivo e della incidenza del reddito agricolo sul reddito totale da lavoro. Agricoltore attivo - COLDIRETTI

Gli Stati membri dovranno adottare importanti decisioni entro il 1° agosto 2014: Aiuti facoltativi e/o relative percentuali del massimale – Pagamento di base – Pagamento ridistributivo per i primi ettari – Zone svantaggiate – Giovani agricoltori – Sostegno accoppiato: percentuali e settori – Piccoli agricoltori Criteri di assegnazione dei titoli Gestione della riserva nazionale Soglia minima pagamenti ( euro; 0,5-1,0 ettari) Agricoltore attivo: definizione e applicazione Regionalizzazione e scelta regioni omogenee Convergenza interna, modalità, tempi e limiti Capping. Le (molte) scelte da fare sui pagamenti diretti 25

Confermato l’ammasso privato olio d’oliva Promozione olio nelle scuole Il compromesso finale ha stabilito che la Commissione debba elaborare entro il 2014 una relazione sul possibile ampliamento dei programmi di promozione dell'olio di oliva a favore degli alunni delle scuole. OP e contrattualizzazione Le OP sono autorizzate a mettere in atto una contrattazione collettiva, alla condizione che l'OP non superi il limite massimo del 15% (20%) del mercato nazionale. In tal modo si applica all'olivicoltura le stesse regole oggi vigenti per il pacchetto latte. Il 113B che regola le trattative contrattuali nel settore. La norma stabilisce che le organizzazioni dei produttori del settore, riconosciute ai sensi dell'art. 106, che perseguono obiettivi di concentrazione, approvvigionamento e immissione sul mercato dei prodotti realizzati dai propri soci, possono negoziare - per conto dei propri membri - contratti per la fornitura di olio di oliva di parte o di tutta la produzione aggregata. Il volume della produzione di olio di oliva che può essere gestito con il sistema di relazioni contrattuali tramite le organizzazioni dei produttori non deve superare il 15 % (20%) della produzione totale nazionale di tale Stato membro. Questa opportunità consentirà di migliorare il processo di integrazione all'intero della filiera dell'olio di oliva e aumenterà il potere contrattuale delle organizzazioni di produttori sul mercato che è uno degli obiettivi dalla riforma della PAC. OCM UNICA - Olio

DESCRIZIONE I beneficiari (novità) I beneficiari non sono più le cosiddette organizzazioni di operatori come avviene oggi, ma le OP (106), le loro associazioni (107) e gli organismi interprofessionali ufficialmente riconosciuti (108) Modalità di finanziamentoprogrammi di attività triennali elaborati dai soggetti di cui sopra Attività finanziabili a)il miglioramento dell'impatto ambientale dell'olivicoltura; aa) il miglioramento della competitività della coltivazione di oliva attraverso la modernizzazione b) il miglioramento della qualità della produzione di olio di oliva e di olive da tavola; c) il sistema di tracciabilità, certificazione e tutela della qualità dell'olio di oliva e delle olive da tavola, in particolare il controllo della qualità degli oli di oliva venduti ai consumatoriELEMENTI finali, sotto l'autorità delle amministrazioni nazionali. (c bis) la diffusione di informazioni sulle attività svolte dalle organizzazioni di produttori, le associazioni di organizzazioni di produttori o delle organizzazioni interprofessionali per migliorare la qualità dell'olio d'oliva e delle olive da tavola. Percentuali di finanziamento Il finanziamento delle spese ammissibili ammonta al: a)75% per le attività nei campi di cui alla lettera a) e aa) b)75% per investimenti in attività fisse e 50% per altre attività nel campo di cui alla lettera b); c)75% per i programmi di attività realizzati in almeno tre paesi terzi o Stati membri non produttori da organizzazioni riconosciute di almeno due Stati membri produttori nei campi di cui alla lettera c e c bis) e 50% per le altre attività negli stessi campi. Finanziamento complementare dello Stato membro Lo Stato membro assicura un finanziamento complementare non superiore al 50% dei costi esclusi dal finanziamento concesso dall'Unione Stanziamento per l’Italia35,991 milioni di euro annui dal 2014

Soppressi gli Assi Asse 3 Diversific. Qualità vita (min 10%) 8 mis. Asse2 Ambiente e gestione territorio (min 25%) 13 mis. Asse1 Competiti vità (min 10%) 16 mis. Asse 4 «Leader» (min 5%) – 3 misure Sviluppo rurale 2007–2013 Unico sistema di programmazione, finanziamento, monitoraggio e controllo FEASR– Fondo Europeo Agricolo di Sviluppo Rurale Franco Sotte

Priorità Gli obiettivi contribuiscono alla realizzazione della strategia Europa 2020 tramite 6 priorità dell’Unione per lo sviluppo rurale 1. Promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali 2. Potenziare la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e la redditività delle aziende agricole 3. Promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo 4. Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e dalle foreste 5. Incoraggiare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale 6. Adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali

Novità Sviluppo rurale Possibili sottoprogrammi tematiche nei PSR: sottoprogrammi – Giovani agricoltori – Piccole aziende agricole – Aree montane – Filiere corte Possibilità PSR regionali e Programma nazionale ( es. gestione del rischio) Misura costituzione Associazioni di produttori

Il contributo finanziario per il pagamento dei premi assicurativi viene esteso anche alle perdite economiche causate da emergenze ambientali, oltre che nel caso di premi assicurativi sul raccolto, sugli animali e sulle piante, a fronte del rischio di perdite economiche causate da condizioni climatiche avverse, da epizoozie o fitopatie e da infestazioni parassitarie. I fondi di mutualizzazione vengono equiparati alle assicurazioni, estendendo il sostegno anche alle compensazioni finanziarie nel caso di condizioni climatiche avverse e di infestazioni parassitarie. Confermato anche il sostegno allo strumento di stabilizzazione del reddito, consistente nel versamento di contributi finanziari ai fondi di mutualizzazione per il pagamento di compensazioni finanziarie agli agricoltori a seguito di un drastico calo di reddito. Possibilità di un programma nazionale PSR per la gestione del rischio Sviluppo rurale La gestione del rischio

Gli aiuti per il primo insediamento di giovani agricoltori, il biologico, le zone soggette a vincoli naturali, il benessere animale e la gestione del rischio vengono riservati agli AGRICOLTORI ATTIVI così come definiti nel regolamento sui pagamenti diretti. Nel caso di giovani agricoltori, il business plan dovrà dimostrare che entro 18 mesi dall’insediamento, rientreranno nella definizione di agricoltore attivo. Almeno il 30% della dotazione per lo sviluppo rurale dovrà essere destinata ad investimenti a favore del clima e dell’ambiente e alle misure forestali, per l’agro- ambiente, il biologico, i siti natura 2000, la direttiva quadro sulle acque e le zone svantaggiate. In riferimento a tale disposizione, su richiesta dell’Italia (e della Spagna), la Presidenza predisporrà un testo appropriato che rifletta la situazione specifica dei programmi regionali Cooperazione (filiera) - Confermato la proposta della Commissione europea per un sostegno alla cooperazione di filiera volto alla creazione di piattaforme logistiche nelle filiere corte e nei mercati locali, nonché alla promozione per il loro sviluppo a livello locale. L’aiuto è stato, inoltre, ampliato prevedendo un sostegno alla diversificazione agricola volta a sviluppare attività legate alla salute/integrazione (agricoltura sociale). Programmi di sviluppo rurale le novità