Wykład n° 3 IL TEATRO ITALIANO DEL SETTECENTO Corso di Letteratura Italiana per il III anno di Italianistica Dott.ssa Joanna Janusz
La città in cui in modo particolare si era sviluppata la tradizione dell’arte teatrale è VENEZIA
Canaletto, Canal Grande
Situazione politica nella Venezia del Settecento
Politicamente, nel corso del ‘700 la città si trova in crisi, iniziata con : lo spostamento del commercio verso l’America il disinteresee generale per il commercio con l’Oriente su cui si fondava la fortuna economica e la potenza marittima della Serenissima
La crisi politica contribuisce a rafforzare: gli intenti conservatori e razionari dell’olgarchia veneziana che opera per far evitare alla Repubblica qualisasi impegno bellico, anche quello che avrebbe potuto migliorare la sua situazione e difender i suoi interessi; la censura all’interno della Repubblica – le spie diventano capisaldi della sicurezza sociale.
Per questi motivi i principi fondamentali dell’Illuminismo stentano a diffondersi e la Repubblica rimane fuori del movimento riformatore.
TUTTAVIA...
la stampa periodica molto sviluppata si nota la preminenza di Venezia nel campo editoriale
ORBENE sono questi due degli aspetti più importanti della cultura settecentesca
Situazione dell’arte teatrale
Il teatro è nel Settecento una vera passione italiana del secolo; Si nota la convivenza di varie forme teatrali: commedia, tragedia, melodramma, opera buffa Maggiori scrittori del secolosi sono confrontati con il genere, da Metastasio ad Alfieri
Venezia possiede un numero di teatri maggiore ad ogni altra città europea Venezia vede svolgersi la riforma del genere teatrale (della commedia)
Antoine Watteau, Commedianti italiani
Nella commedia del Settecento permane il modello cinquecentesco della commedia dell’arte nella commedia scritta dominava a) l’imitazione e la traduzione del teatro di Molière b) la commedia di costume di autori italiani
Nel passato... nella commedia scritta del ‘500 si notavano due modelli: popolaresco e classicheggiante nella commedia scritta del ’600 prevaleva l’imitazione del teatro spagnolo
Carlo Gozzi (Venezia 1720 – 1806)
“Reazionario positivo” Impegnato nella difesa dei classici italiani Fondatore dell’Accademia dei Granelleschi Conduceva la polemica contro le innovazioni linguistiche e stilistiche nel teatro, contro Goldoni in particolare
CARLO GOLDONI (Venezia 1707 – Parigi 1793)
figlio di un medico avviato alla stessa carriera del padre, poi all’avvocatura però fin dalla giovinezza il teatro si rivelò la sua vera passione, anche se inizialmente subordinata alle ragioni della convenzienza sociale
Goldoni giovane avvocato – tenta diversi generi teatrali: dramma per musica, intermezzo comico tragicomedia
La scelta definitiva di Goldoni come commediografo avviene negli anni 1747 – 1748
Goldoni iniza a imporre al pubblico veneziano la sua idea di riforma con le rappresentazioni: La vedova scaltra (1748), La putta onorata, Buona moglie (1748) Pamela (1750) - prima commedia senza maschere
Altre COMMEDIE:
1750 – 51: Le femmine puntigliose La bottega del caffè Il bugiardo La finta ammalata
: Le donne curiose La locandiera La locandiera
1759 al teatro San Luca, opere teatrali in dialetto, di gusto triviale “da taverna”, ma alcune anche di gusto nuovo, fra cui quelle maggiori, cioè
Gl’ Innamorati I rusteghi Un curioso accidente
Spinto dall’opposizione nei confronti delle sue scelte estetiche, espressa da Gozzi, Goldoni si trasferisce alla Comédie Italienne di Parigi nel 1762.Spinto dall’opposizione nei confronti delle sue scelte estetiche, espressa da Gozzi, Goldoni si trasferisce alla Comédie Italienne di Parigi nel Spinto dall’opposizione nei confronti delle sue scelte estetiche espressa da Gozzi, Goldoni si trasferisce alla Comédie Italienne di Parigi nel 1762
1769 in pensione, tenta di riprendere il suo lavoro prediletto, stende alcune opere in francese: “Il burbero benefico” frequenta salotti intellettuali della capitale francese fino alla morte
IMPORTANZA DELL’OPERA GOLDONIANA
La riforma goldoniana fa acquistare al teatro italiano la dignità del vero e proprio genere letterio, precedentemente era un semplice mestiere
La riforma procedeva gradualmente dal 1748
La prima commedia di gusto nuovo La vedova scaltra una commedia che attribuisce una grande cura alla definizione dei caratteri (commedia di carattere) e presenta un intreccio assai complicato
La lingua delle commedie goldoniane liberata dai tratti rozzi, elegante e sottile in grado di esprimere allusioni e significati nascosti priva del gusto secentesco di esagerazione e di grottesco
L’elemento linguistico importante: dialogo, battuta, parlato La lingua muta con i caratteri dei personaggi, è differenziata a seconda dei ceti sociali rappresentati
Secondo le normative illuministiche il teatro goldoniano svolgeva anche la funzione educativa
Il teatro venne depurato dalle stravaganze e ricondotto ai precetti aristotelici delle unità e della verosimiglianza
La nuova protagonista della commedia è la realtà
È da notare l’importanza del personaggio femminile, fatto considerato specchio dei cambiamenti sociali avvenuti nel ‘700: La serva amorosa La moglie saggia La Locandiera La DONNA di Goldoni è intraprendente e astuta.
TEMI DELLE COMMEDIE GOLDONIANE:
inizialmente legati alla commedia dell’arte poi derivati dall’osservazione degli ambienti: gondolieri veneziani, casa borghese, avventure teatro autotematico: “Molière”, “Il teatro comico”
La riforma goldoniana fu avviata in due tempi : con commedie a soggetto – opera con poche parti scritte con commedie distese – solo le parti delle maschere erano improvvisate
ESEMPI: “Momolo cortesan” – commedia parzialmente scritta “Donna di garbo” – prima commedia goldoniana interamente scritta
La riforma goldoniana del teatro consisteva in:
evoluzione della scrittura
progressiva eliminazione delle maschere e l’introduzione di personaggi veri, ritratti dal vivo – nascita della commedia di carattere
l’abolizione di artifici scenici a favore di una rappresentazione naturale e reale
introduzione di una struttura assai fissa: tre atti, unità aristoteliche rispettate
forma in versi o prosa
uso di un linguaggio conversevole, vivo, quotidiano
eliminazione dei monologhi e l’introduzione dell’ autopresentazione dei personaggi nell’azione
attribuzione di un’importanza particolare al dialogo
BIBLIOGRAFIA De Bellis L., « Letteratura italiana «, Dotti U., “Storia della letteratura italiana”, Laterza, Bari Ferroni G., “Profilo storico della letteratura italiana”, Milano, Einaudi Ferroni G., “Storia della letteratura italiana”, Einaudi, Milano 2001, vol. II. Gibellini P., Oliva G., Tesio G., “Storia e geografia della letteratura italiana”, Editrice La Scuola, Brescia Marchese R., “Letteratura e realtà. Antologia e storia della letteratura italiana nel quadro della cultura europea”, La Nuova Italia Editrice, Firenze. Segre C., Martignoni C., “Testi nella storia. La letteratura italiana dalle origini al Novecento”, Mondadori, Milano 2001, vol. II.