Benvenuti a Terranova da Sibari DDDDove siamo CCCCenni storici PPPPersonaggi CCCCentro storico MMMMonumenti MMMManifestazioni FFFFolklore.

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Benvenuti a Terranova da Sibari DDDDove siamo CCCCenni storici PPPPersonaggi CCCCentro storico MMMMonumenti MMMManifestazioni FFFFolklore GGGGastronomia

Dove siamo  Piccolo borgo della provincia cosentina, collocato su una collina a 313 mt dal livello del mare. Gode di una posizione di privilegio in quanto si affaccia sulla piana di Sibari, nonché sulla costa jonica, dominato alle sue spalle dalle alture del Pollino. Il castello medievale insieme al centro storico ed alle chiese sono componenti caratteristiche dell’ antico borgo medievale. Un fascino di cultura e natura racchiuse in una cornice storica. DETTAGLI -Abitanti: Produzione: agricola, artigianale. -Estensione: 43,06 km di superficie territoriale abitativa. -Dialetto: terranovese -Fiumi: Crati -Confini: N-O monte Pollino, E costa jonica, S Cosenza. -Come raggiungerci: autostrada A3 SA-RC (uscita per Tarsia o/e Firmo) S.S. 106 TA- KR (uscita per Villaggio Frassa, Sibari) S.S. 106 TA- KR (uscita per Villaggio Frassa, Sibari)

Cenni storici La denominazione di Terranova da Sibari trae le sue origini da due città storiche, Sibari e Thurii. Dopo la distruzione di Sibari, da parte dei crotoniati, verso il 500 a. C. dei sibariti superstiti tentarono di rifondare la loro città. Intorno al 445 a. C. Atene, in quel tempo forte stato greco, mandò gli aiuti richiesti ai sibariti. Sbarcati nella zona trovarono una fonte detta Thuria e lì si fermarono fondando la nuova Sibari, chiamata poi Thurioi. Nei primi secoli d. C. a causa delle invasioni barbariche, delle inondazioni del fiume Crati e delle incursioni dei Saraceni, inizia la decadenza di Thurii. I discendenti degli antichi sibariti trovarono rifugio nelle colline circostanti, tra queste l’odierna Terranova, la quale assumerà dopo l’unita d’Italia, l’attuale denominazione, Terranova da Sibari.

Personaggi  Il tessuto culturale dei terranovesi ben si districa in un periodo storico lungo, offrendo una rosa di personaggi illustri quali:  -Domenico RENDE: Giurista  -Ottavio BELTRANO: Letterato(secolo XVII)  -Domenico Errico BIANCHEMANI: Umanista emerito, arricchi’l’allestimento di libri, primo sindaco del paese con merito, diede il nome “di Sibari” al nostro paese.  -Elio ARMENTANO: Noto medico chirurgo di eccelsa fama.  -Ettore CAPALBO: Si colloca nel movimento di rinnovamento filosofico e scientifico.  -Gennaro CASSETTI: Medico, ispettore onorario dei monumenti, si interesso’ del tessuto sociale debole.  -Liberale CASSETTI: Insegnante e compositore di testi musicali.  -Raul Maria De ANGELIS: Massimo esponente nel campo della letteratura e dell’arte. E’ stato un inviato del “Il Messaggero”, “Il Giornale D’Italia”, “Il Tempo”. Il Verismo e’ stato il genere dei suoi capolavori.Mondadori s’interessò di pubblicare le sue opere.  Il tessuto culturale dei terranovesi ben si districa in un periodo storico lungo, offrendo una rosa di personaggi illustri quali:  -Domenico RENDE: Giurista  -Ottavio BELTRANO: Letterato(secolo XVII)  -Domenico Errico BIANCHEMANI: Umanista emerito, arricchi’l’allestimento di libri, primo sindaco del paese con merito, diede il nome “di Sibari” al nostro paese.  -Elio ARMENTANO: Noto medico chirurgo di eccelsa fama.  -Ettore CAPALBO: Si colloca nel movimento di rinnovamento filosofico e scientifico.  -Gennaro CASSETTI: Medico, ispettore onorario dei monumenti, si interesso’ del tessuto sociale debole.  -Liberale CASSETTI: Insegnante e compositore di testi musicali.  -Raul Maria De ANGELIS: Massimo esponente nel campo della letteratura e dell’arte. E’ stato un inviato del “Il Messaggero”, “Il Giornale D’Italia”, “Il Tempo”. Il Verismo e’ stato il genere dei suoi capolavori.Mondadori s’interessò di pubblicare le sue opere.

Centro storico  La storia del paese si raccoglie nel borgo medievale nel quale stretti vicoli vengono incanalati da residenze rivestite di pietra. Suggestivi sono gli archi, volte e loggiati interni agli edifici,come anche ad effetto sono i giardini pensili connessi ai palazzi dei nobili. Il centro storico si snoda lungo la parte più settentrionale del paese e vi si accede attraverso una porta cosiddetta Porta Orientale, posta vicino l’antica residenza della nobile famiglia Gruerio, sulla quale facciata, si può ammirare l’affresco di S.Francesco di Paola. Tale ingresso ben si collega alla strada denominata della “Carrara”, la quale collega direttamente il paese alle campagne sottostanti. Mentre, imboccando la piazza principale (Piazza Castello), l’ingresso del centro storico è delimitato dall’abbraccio di un irregolarità urbana. All’interno di esso si può visitare un’ architettura di stile barocco che testimonia la presenza di diverse epoche, suddetta area è denominata ”piazzetta Meroli”. Ancora oggi la piazza principale del centro ospita le manifestazioni piu’ importanti del paese.

Monumenti  Imponente si erige nella piazza terranovese l’antico castello, dove adiacente ad esso si scopre un abitato di gusto medievale con palazzi (appartenenti ai nobili Palopoli, De Angelis) i quali si stagliano su viottoli serpeggianti in mezzo ad abitazioni più modeste. Nel centro storico, si nota la presenza della chiesa di S.Nicola annessa alla residenza della corte feudale e la chiesa di S.Pietro.Una forte impronta religiosa si riscontra anche al di fuori del centro storico poiché, notevole influsso ebbe in questo luogo il cristianesimo, difatti Terranova vanta la presenza di due papi: S.Telesforo e S.Dionisio. Nella parte alta del paese, si può visitare la chiesa di Sant’Antonio posta su un ampio piano con vista panoramica e valorizzata dalla presenza dell’antico convento dei Frati Minori. Altro convento del ‘700, fondato dai Minimi di San Francesco di Paola, oggigiorno adibito a sede municipale, introduce su un piazzale dominato dalla chiesa di S.Francesco di Paola ove si possono apprezzare gli affreschi di noti artisti, nonché lo stemma dei principi Spinelli posto sulla facciata esterna dell’edificio. Importante risulta visitare la chiesa della Annunziata appartenente all’ex convento degli Agostiniani, non distante dalla chiesa francescana già menzionata. Percorrendo la strada principale si nota una stele monolitico (greco-arcaico) simbolo di appartenenza ai greci..

Manifestazioni  Nel panorama delle manifestazioni presenti nel paese, singolare è la rassegna di eventi che si racchiude in un unico programma denominato “ Estate della Sibaritide”, che prevede :  -eventi sportivi: torneo di calcio dove squadre di dilettanti si sfidano, torneo di handball-beach che ha come protagonisti i più giovani;  -spettacoli:rinomato è quello della ” Miss Sibaritide e del Pollino” che vuole celebrare il fascino del mondo femminile premiando anche l’estro degli stilisti locali;  -eventi culturali: il teatro è sicuramente lo spettacolo più apprezzato dal pubblico;  - mostre: pittura e scultura, in cui si cimentano professionisti ma anche artisti dilettanti, sono questi eventi stimati dalla cittadinanza;  -fiera campionaria: evento di promozione economico locale con vasta esposizione dei prodotti.

Folklore  Il folklore terranovese è fedele alle consuetudini religiose tramandate dal medioevo. La celebrazione della Pasqua e soprattutto della Passione del Cristo, viene riprodotta con cortei in cui le statue portate a spalla fanno il giro delle chiese. I nove giorni antecedenti la Passione, si veglia la Madonna della Addolorata e i canti lamentosi in dialetto antico tentano di confortare la Madre del Cristo. Anche nel calendario terranovese si celebra il diciannove Marzo la festa di S.Giuseppe, in questa ricorrenza è tradizione la sagra della Lagana e ceci (pasta fresca realizzata a mano condita con ceci e finocchio selvatico). Nel mese mariano in ogni vicinato si organizza la recita del Santo Rosario inventando piccoli altari che cingono l’immagine dell’Immacolata con fiori e candele. La seconda domenica di Maggio si celebra la festa di S.Francesco di Paola. tredici Giugno ricorre invece la festa di S.Antonio. La vigilia di Santa Lucia si usa bollire il grano nel mosto cotto: i chicchi bianchi ricordano gli occhi della santa protettrice di questi organi umani tanto importanti. Inoltre la vigilia di Natale è tradizione preparare le tredici pietanze. Ma accanto alle rievocazioni di riti strettamente religiosi, si distingue un altro tipo di folklore, sicuramente di origini medievali che approda però nel profano, è noto che, durante l’Epifania, avvengano cose magiche: allo scadere della mezzanotte gli animali parlano come le persone e dai rubinetti fuoriesce olio anziché acqua.

Gastronomia  La tradizione culinaria terranovese è legata ad alimenti genuini e di qualità, dati da una terra fertile che produce, oltre alle arance e alle olive, ottimi ortaggi e legumi che sono ingredienti fondamentali delle più rinomate pietanze locali: frittelle di zucca, frittelle di fiori di capperi, rape e salsiccia, cipolline fritte, ecc.  Altri elementi della tradizione culinaria terranovese sono: la pasta fresca fatta in casa, i sott’aceti (scapicia, ovvero melanzane), gli insaccati (salsiccia, capicollo, pancetta, prosciutto crudo, sopressata).  Dolci tipici del luogo sono: Cannaricoli, Vecchiarelle, Bocconotti, Turdilli, Crocette, Giurgiulena, Chinuliddri.  Ma l’alimento che caratterizza la gastronomia locale è il pane cotto nel forno a legna, insieme alle freselle di grano duro, focacce (“pitte”), pane con uovo sodo al centro (“collacci”) e taralli.L’arte del pane non è l’unica a primeggiare, infatti, si mantiene ancora viva la tradizione della coltura e spremitura delle olive, da cui si ricava un olio di alta qualità.