Calcolo delle esternalità Presentazione provvisoria – corso GST 2012/13.

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Calcolo delle esternalità Presentazione provvisoria – corso GST 2012/13

Un’esternalità viene definita come un effetto negativo, un costo, in termini economici, che non viene pagato (o non interamente pagato) da chi lo causa, e che ricade su altri soggetti.

gli scopi della valutazione delle esternalità Statistico: valutare il livello di ricchezza e benessere del paese. Conoscitivo: comparare quantitativamente pregi e difetti di differenti vettori e tecnologie e stabilire un ordine di merito. Di supporto alle decisioni nelle scelte di politica economica verso la “internalizzazione”

Categorie di esternalità e relativi fattori di impatto Categoria di esternalitàFattori di impatto Effetto serraCO 2, CH 4, N 2 O Inquinamento atmosfericoCO, COVNM, SO 2, NO X, PM 10 RumoreLeq dB(A) Incidentinumero di incidenti, di decessi e di feriti Congestionemonte ore perso

Sintesi di una metodologia proposta (gas serra) Determinazione delle emissioni di gas serra dovute alle varie categorie di veicoli (COPERT, oppure calcolo diretto in base ai rispettivi consumi di combustibile; per i veicoli a trazione elettrica, calcolo in base alle emissioni associate al kWh disponibile in rete); Scelta del valore di danno per unità di emissioni (euro/tonnellata, ExternE-Core Project); Calcolo dei costi esterni assoluti (milioni di euro) e specifici (eurocent/pkm o eurocent/tkm).

I modelli di calcolo dei danni dei cambiamenti climatici:  il modello FUND dell'IVM (Institute for Environmental Studies, Amsterdam, Olanda);  il modello Open Framework dell'ECU (Environmental Change Unit, Oxford, Gran Bretagna).

Grandezze globali annuali in Italia

I settori prioritari da considerare potrebbero essere:  la salute umana;  la crescita del livello medio dei mari;  l'agricoltura;  la disponibilità d'acqua;  gli ecosistemi e la biodiversità;  gli eventi meteorologici estremi.

sintesi di una metodologia proposta per l’ inquinamento atmosferico inquinanti anidride solforosa SO 2 ossidi di azoto NO X polveri PM 10 ossido di carbonio CO composti organici volatili COV

 Raccolta dei dati di base per ciascuna categoria di veicoli (parco circolante (unità), percorrenze (km/anno), occupazione media (passeggeri/veicolo o tonnellate/veicolo), consumi per chilometro (gep/km - COPERT);  Calcolo dei volumi di traffico (pkm o tkm), per ciascuna categoria di veicoli, come prodotto tra il parco circolante, la percorrenza media e l'occupazione media;  Calcolo dei consumi totali di energia (ktep) e dei corrispondenti consumi specifici (gep/pkm o gep/tkm)

Sintesi della metodologia  Determinazione delle emissioni inquinanti (SO2, NOX, PM10, CO, COVNM) dovute alle varie categorie di veicoli (COPERT; per i veicoli a trazione elettrica, calcolo in base alle emissioni remote associate al kWh disponibile in rete);  Scelta, per ogni inquinante e per ogni tipologia di fonte di emissione, del valore di danno unitario in funzione dell'ambito di emissione (euro/tonnellata, ExternE):  centrali elettriche;  veicoli stradali in ambito extraurbano;  veicoli stradali in ambito urbano, piccole città (abitanti < );  veicoli stradali in ambito urbano, grandi città (abitanti > );  Calcolo dei costi esterni assoluti (milioni di euro) e specifici (eurocent/pkm o eurocent/tkm) per ogni singolo inquinante;  Calcolo dei costi esterni assoluti (milioni di euro) e specifici (eurocent/pkm o eurocent/tkm) complessivi per aggregazione dei risultati precedenti.

RUMORE Lp = 10 log (p/p0) 2 (dB) 0 dB(A) soglia di udibilità 20 dB(A) voce sussurrata 40 dB(A) ufficio tranquillo 60 dB(A) conversazione 80 dB(A) autovettura 100 dB(A) interno di un'autovettura a 120 km/h 120 dB(A) martello pneumatico 140 dB(A) aereo a reazione Livello equivalente (Leq) definito come quel livello costante corrispondente alla media degli eventi sonori registrati nel periodo di misura

 Fastidio generico;  Disturbi nelle attività;  Danni fisici.

Tasso di mortalità e morbilità esposizione e densità di popolazione 0,75 anni per mortalità acuta 1,1 anni per mortalità cronica

Sintesi della metodologia proposta:  Quantificazione della popolazione esposta alla varie fasce di livello di rumore; Scelta del valore del costo esterno unitario per ogni fascia di livello di rumore (euro/abitante); Calcolo del costo esterno assoluto per ciascuna modalità (milioni di euro);  Ripartizione dei costi esterni assoluti tra le categorie di veicoli di ciascuna modalità in base alle rispettive responsabilità (milioni di euro);  Calcolo dei costi esterni specifici (eurocent/pkm o eurocent/tkm).

INCIDENTI Per quanto riguarda la strada, il numero ufficiale di incidenti, di morti e di feriti registrati dalle Autorità di polizia e, quindi, disponibili in letteratura (ISTAT - Statistiche degli incidenti stradali) risultano sottostimati, in quanto:  secondo la definizione stabilita dalla Conferenza di Vienna sulla circolazione stradale non sono considerati incidenti i sinistri che non hanno causato danni alle persone;  un infortunato viene considerato "morto" solo se il decesso avviene entro trenta giorni dalla data dell'incidente (entro sette giorni fino al 1998);  molti incidenti con feriti lievi non vengono denunciati. 1,47 per il numero di incidenti; 1,28 per il numero dei decessi; 1,47 per il numero dei feriti.

Sintesi della metodologia proposta: a)Raccolta dei dati di base (numero di incidenti, numero di feriti, numero di decessi - statistiche di polizia, ISTAT); b)Correzione dei numeri riportati dalle statistiche di polizia per ovviare alla loro sottostima (ACI-ISTAT); c)Calcolo degli effetti derivanti dagli incidenti (decessi, invalidità permanenti, invalidità temporanee, mancata produzione o consumo per i familiari dei sinistrati, mancata produzione o consumo per le persone coinvolte in incidenti che non hanno subito danni, ricoveri, medicazioni - CENSIS); d)Scelta dei valori monetari unitari per ciascuno degli effetti derivanti dagli incidenti (costo dei decessi, delle invalidità permanenti, invalidità temporanee, della mancata produzione o consumo per i familiari dei sinistrati, della mancata produzione o consumo per le persone coinvolte in incidenti che non hanno subito danni, dei ricoveri, delle medicazioni - ExternE, Banca d'Italia);

e )Stima dei costi totali delle attività giudiziarie e di pronto intervento; f)Calcolo dei valori di danno totali come prodotto delle voci c) e d) e completamento con la voce e); g)Sottrazione dell'ammontare dei premi assicurativi RC dal valore del danno totale ottenendo i costi esterni totali (milioni di euro); h)Ripartizione dei costi esterni totali tra le singole categorie di veicoli in base alle rispettive responsabilità - ISTAT; i)Calcolo dei costi esterni specifici (eurocent/pkm o eurocent/tkm).

CONGESTIONE Le città possono dividersi in tre categorie > abitanti; tra e abitanti; tra e abitanti e caratterizzate in base alla densità territoriale di autovetture circolanti I valori monetari adottati per la valutazione del danno possono essere desunti, in analogia alle procedure seguite per l'incidentalità, da dati macroeconomici forniti dalla Banca d'Italia.

Sintesi della metodologia proposta  Calcolo del monte ore dedicato agli spostamenti limitatamente ai veicoli suscettibili di essere coinvolti in fenomeni di congestione (escludendo cioè i veicoli su due ruote, le metropolitane e le ferrovie metropolitane);  Stima della velocità media dei veicoli;  Calcolo del tempo perso per congestione nelle grandi città (popolazione > abitanti) nell'ipotesi che in sua assenza la velocità media dei veicoli sia maggiore di 25 km/h;  Calcolo del tempo perso per congestione nelle città di medie dimensioni ( < abitanti < ) e piccole dimensioni ( < abitanti < ) in proporzione al rapporto tra le rispettive densità di autovetture (autovetture circolanti/km2) e la densità di autovetture delle grandi città;

 Calcolo del tempo complessivamente perso per congestione nelle aree urbane come sommatoria del tempo perso nelle tre citate classi di città;  Ripartizione del tempo perso per congestione tra le varie categorie di veicoli in base alle rispettive responsabilità (percorrenze pesate in funzione dei fattori di occupazione di spazio);  Scelta dei valori monetari unitari relativamente al tempo perso dagli utenti della mobilità (euro/ora - Banca d'Italia);  Calcolo dei costi esterni assoluti (milioni di euro) e specifici (eurocent/pkm, eurocent/tkm).

I COSTI ESTERNI DELLA MOBILITA’ alcune delle cinque categorie di esternalità non sono state analizzate in modo completo; sono stati trascurati gli impatti legati all'uso di molti altri prodotti ausiliari; altre esternalità non considerate