2 UNO SPACCATO FONDAMENTALEUNO SPACCATO FONDAMENTALE fenomeno di ispessimento  Nel 2009 le società di capitali rivestivano giuridicamente circa il 24%

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2 UNO SPACCATO FONDAMENTALEUNO SPACCATO FONDAMENTALE fenomeno di ispessimento  Nel 2009 le società di capitali rivestivano giuridicamente circa il 24% di tutte le imprese locali; dieci anni prima il 17%: fenomeno di ispessimento del tessuto imprenditoriale locale.  In termini di Pil, l’apporto di queste società è superiore al 24%, alla luce della maggiore capacità di generare valore aggiunto rispetto alle altre forme giuridiche.  Nell’edizione di quest’anno, vi sono 2 novità: 1.vengono presentati, per la prima volta, i risultati entro l’anno successivo, rispetto a quello di riferimento dei bilanci; più di 3 mila imprese 2.è stato analizzato quasi tutto l’universo provinciale, ovvero più di 3 mila imprese. Il 91% di esse produce ricavi di 10 milioni. Istituto di Studi e Ricerche

3 Perdita di esercizio che non significa, quindi, mancanza di efficienza ed efficacia gestionale, poiché deriva da situazioni di difficoltà straordinarie e quindi non ripetibili IL CONTO ECONOMICO DELLE 3 MILA UNITA’IL CONTO ECONOMICO DELLE 3 MILA UNITA’  Utile di esercizio 2009 negativo e pari a 1 euro ogni 1000 di valore prodotto. In Toscana -3 ‰ del valore di produzione. Nel 2008 la perdita locale è stata anche peggiore (-3 ‰).  Tutte le tipologie dimensionali in perdita, tranne la media impresa (utile pari al 15 ‰ del valore di produzione), dovuto però a minori ammortamenti e accantonamenti.  Nonostante la crisi, fino alla gestione caratteristica (MOL), tutte le tipologie dimensionali presentano margini reddituali positivi, oscillanti attorno al 7% del valore di produzione. Istituto di Studi e Ricerche

4 LO STATO PATRIMONIALE DELLE 3 MILA UNITA ’  Struttura finanziaria più equilibrata rispetto agli anni precedenti. Aumentano la patrimonializzazione e l’indebitamento a medio-lungo termine, si riduce quello a breve, in rapporto al capitale investito. Istituto di Studi e Ricerche Peso cresciuto di ca il 40% in 3 anni Peso ridotto di ca il 30% in 3 anni Sostanziale stazionarietà

5 Istituto di Studi e Ricerche Fatturato ANDAMENTO DEI PRINCIPALI AGGREGATIANDAMENTO DEI PRINCIPALI AGGREGATI  Nel 2009 i ricavi medi delle nostre società sono diminuiti del -26,4% rispetto al  Tra il 2007 e il 2009 si è perso quasi il 28% di giro d’affari e circa 50 imprese sono scese al di sotto della fascia di fatturato > a 2,5 milioni di €. In Toscana, la perdita è stata la metà della nostra.  Mediamente ogni nostra impresa ha prodotto nel 2009 un giro d’affari inferiore al milione di € (933 mila).  Relazione inversa tra andamento economico e dimensione. Negli ultimi 12 mesi: o Micro -4,1% o Piccola -5,1% o Media -6,2% o Grande -36,5%

6 ANDAMENTO DEI PRINCIPALI AGGREGATIANDAMENTO DEI PRINCIPALI AGGREGATI  La crisi economica sui fatturati delle prime 50 società della provincia. Variazioni % 2009 su 2007 e confronto con media generale Istituto di Studi e Ricerche

7 Valore aggiunto  Nel 2009 il valore aggiunto delle nostre società è diminuito del -7% rispetto al Il taglio applicato al sistema dei costi è stato maggiore rispetto a quello subito sui ricavi.  Nell’ultimo anno, le grandi imprese hanno addirittura tagliato i loro costi di produzione del 43%. In media si è sforbiciato il 31%.  A differenza del fatturato, in questo caso non vi sono differenze sensibili tra i diversi formati dimensionali, ma vi sono su scala settoriale: ad un incremento del “maggior valore” da parte dell’estrazione e delle costruzioni è corrisposto un impoverimento della redditività nella meccanica, nella nautica e nei trasporti e spedizioni. ANDAMENTO DEI PRINCIPALI AGGREGATIANDAMENTO DEI PRINCIPALI AGGREGATI Istituto di Studi e Ricerche

8 ANALISI DELLA REDDITIVITA’ANALISI DELLA REDDITIVITA’ ROI  ROI (redditività del capitale investito) = 1,6% nel 2009, 1,9% nel 2008, 3,2% nel  Quest’indicatore si è letteralmente dimezzato rispetto al 2007, tanto che con l’1,6% concorre quasi con il tasso di rendimento lordo dei Bot a 12 mesi (1,1%).  Si è ridotto drasticamente nelle medie imprese, che comunque con il 3,9% detengono ancora il ROI maggiore.  I settori con il ROI più elevato sono l’estrazione e le costruzioni (entrambi 3,8%), quelli con il più basso (e negativo) sono i trasporti e le spedizioni (-3,6%), il turismo (- 1,3%) e la metallurgia (-1,2%). Investimenti  Anche gli Investimenti hanno sentito la crisi: -5,4% nel Istituto di Studi e Ricerche

9 ANALISI DELLA REDDITIVITA’ANALISI DELLA REDDITIVITA’  Nel 2009 è cresciuta sensibilmente la durata del ciclo del circolante di 28 giorni. Oggi, il capitale ci mette 102 giorni prima di ritornare in forma liquida: aggravamento del fabbisogno finanziario, soprattutto nelle micro imprese, ove la durata del CdC si è allungata di quasi 1 mese e mezzo, causa ulteriore sfasamento tra riscossioni e pagamenti.  Nelle micro ci impiega quasi 160gg, nelle medio-grandi meno di 70 gg a rientrare. 2 diverse strategie per rispondere alla crisi Micro impreseMedio-grandi imprese Dato un ritorno del capitale molto lento (oltre 5 mesi), hanno dovuto aumentare la forbice ricavi-costi per rispondere alla riduzione delle quantità vendute. Hanno potuto ridurre i margini di guadagno, grazie al fatto che il rientro del circolante non è rallentato di molto (ritorno in poco più di 2 mesi). Istituto di Studi e Ricerche

10 ANALISI DELLA REDDITIVITÀ: ALTRI COSTIANALISI DELLA REDDITIVITÀ: ALTRI COSTI Oneri finanziari Carico fiscale L’incidenza degli interessi sui debiti è rimasta costante nel corso degli ultimi 3 anni, al 2,5% del fatturato. In Toscana 2,3%. L’incidenza delle tasse (sui ricavi) è aumentata nell’ultimo anno fino all’1,8%, dall’1,4% del Anche in Toscana 1,8%. ONERI FINANZIARI + CARICO FISCALE  ONERI FINANZIARI + CARICO FISCALE  Se sul bilancio delle micro questi costi gravassero come nelle grandi imprese, si libererebbero risorse aggiuntive per 11 mila euro ad azienda ca occupati in più. Micro 6,0%Grande 2,9%Standard 4,2% Istituto di Studi e Ricerche

11 L’ANALISI DELLA PRODUTTIVITÀL’ANALISI DELLA PRODUTTIVITÀ  Secondo nostre stime, nel 2009 il 7% della forza lavoro delle nostre società è stata interessata da licenziamenti o da ammortizzatori sociali. In termini assoluti, circa unità. CLUP Effetto labour hoarding  Negli ultimi 3 anni vi è stato un drastico abbassamento della produttività del lavoro. Il CLUP (costo del lavoro per unità prodotta) si è innalzato di quasi 5 punti (di cui 3,5 punti tra il 2007 e il 2008) per raggiungere nel 2009 il 68,5%. In Toscana siamo al 69%. Effetto labour hoarding  Peggioramento assoggettabile in modo particolare alla media impresa, anche se continua a restare quella con la più elevata produttività del lavoro.  I settori con la più bassa produttività sono i metalli, il turismo, la meccanica e la nautica: questo spiega anche perché questi 4 settori abbiano chiuso con un bilancio particolarmente in rosso. Istituto di Studi e Ricerche

12 ANALISI DELLA LIQUIDITÀANALISI DELLA LIQUIDITÀ Cash flow  Cash flow in rialzo, si attesta nel 2009 al 4,4% dei ricavi, dal 2,9% dell’anno precedente.  Le nostre società hanno prodotto flussi di cassa superiori di circa 1 punto alla corrispondente media regionale.  Recupero generalizzato, che ha riguardato tutte le tipologie dimensionali, ma non tutti i settori: sono ancora in asfissia di liquidità la meccanica e i metalli, mentre scoppia di salute l’estrazione lapidea con un cash flow del 15% (grazie ad un utile pari al 7% dei ricavi). Istituto di Studi e Ricerche

13 ANALISI DELLA SOLIDITA’ANALISI DELLA SOLIDITA’ Raggiunto contabilmente l’equilibrio finanziario  Sparisce, d’un tratto, da un punto di vista contabile, la scarsa capitalizzazione delle nostre imprese. Grado di patrimonializzazione 2009 = 33,5% del capitale investito. Raggiunto contabilmente l’equilibrio finanziario.  In realtà, tale incremento non è assoggettabile a capitale sociale, che anzi si è ridotto, ma a riserve di rivalutazione.  PERCHE’? Decreto “anticrisi” (d.l. 185/2008), all’art. 15, commi 16-23, dispone la possibilità di rivalutare i beni immobili fino ai valori di mercato, derogando dal principio civilistico dell’art C.C. che disciplina l’iscrizione a costo di acquisto o produzione.  Questa correzione ha anche permesso un miglioramento della copertura degli oneri finanziari: il MOL copre nel 2009 di 3,1 volte gli interessi passivi, contro le 2,7 volte del Istituto di Studi e Ricerche

14 ANALISI DELLA SOLIDITA’ANALISI DELLA SOLIDITA’ Incidenza % di ciascuna componente sul totale del patrimonio netto (= 100) dell’impresa media locale, tra il 2007 e il 2009 Istituto di Studi e Ricerche Si è ridotto di 1/3 in 3 anni Triplicato il peso in 3 anni

15 Le 20 imprese per Fatturato e ROILe 20 imprese per Fatturato e ROI RANKDENOMINAZIONE SOCIALEFATTURATO 1 NUOVI CANTIERI APUANIA SPA FERMET SRL RED GRANITI SPA BROTINI S.P.A VITTORIO BOGAZZI & FIGLI S.P.A ROSSI LEAUTO SRL CAMPOLONGHI ITALIA SPA IMERYS MINERALI SPA G DI VITTORIO-SOCIETA'COOPERATIVA SOCIALE-ONLUS BM SHIPPING GROUP SPA CONSORZIO APUANIA ENERGIA CONSORZIO LAZ-TECNEL EUROPAPER S.P.A A.B. YACHTS SRL T.D.A. SRL BARSANTI MACCHINE S.P.A PORTO DI CARRARA SPA TECNEL SRL CNS INTERNATIONAL SRL CNS COOP. NAZIONALE SOMMOZZATORI RANKDENOMINAZIONE SOCIALE ROI 1TECNEL SRL42,2% 2P.A. ENGINEERING S.R.L.38,4% 3GENERAL BEVERAGE SRL31,2% 4EUROPAPER S.P.A.26,1% 5SOCIETA' APUANA MARMI SRL23,6% 6FURRER S.P.A.21,3% 7SA.GE.VAN. MARMI SRL19,7% 8GRAZIANI MARMI SRL16,8% 9MORGES S.R.L.13,3% 10CNS INTERNATIONAL SRL13,0% 11CHLABE S.R.L.11,9% 12IL FIORINO S.R.L.11,6% 13EUROIMMOBILIARE LUNIGIANA S.R.L.11,4% 14FO.EL. FORNITURE ELETTRICHE S.R.L.11,3% 15ECO INERTI PALLERONE SRL11,1% 16VERSILIA MARMI S.R.L.11,1% 17GENEX MARMI GRANITI SRL10,0% 18ALPHA A.S. SRL UNIPERSONALE9,9% 19AQUATHERM SRL9,3% 20FIBRA S.R.L.9,3% Istituto di Studi e Ricerche

16 Le 20 imprese per Capitalizzazione e LiquiditàLe 20 imprese per Capitalizzazione e Liquidità RANKDENOMINAZIONE SOCIALE GRADO DI CAPITALIZZAZIONE 1TRANS WORLD SERVICES TWS SRL80,5% 2AQUATHERM SRL75,4% 3FOSTER S.P.A.75,1% 4IMERYS MINERALI SPA71,6% 5I.G.L.O.M. ITALIA S.P.A.67,3% 6SOCIETA' APUANA MARMI SRL65,4% 7MARMI CARRARA S.R.L.64,6% 8S.T.EN.STONE TRADING ENTERPRISES SPA63,6% 9P.A. ENGINEERING S.R.L.63,1% 10LUMACHELLI PIETRO E FIGLI S.R.L.62,7% 11EUROPAPER S.P.A.60,3% 12FURRER S.P.A.58,6% 13SA.GE.VAN. MARMI SRL56,3% 14APUAFARMA FARMACIE COMUNALI CARRARA S.P.A.52,9% 15VITTORIO BOGAZZI & FIGLI S.P.A.51,5% 16COOPERATIVA CAVATORI CANALGRANDE50,3% 17COOPERATIVA FRA CAVATORI GIOIA SOC.COOPERATIVA50,1% 18NAMCO CO. S.R.L.49,1% 19PORTO DI CARRARA SPA48,7% 20GENERAL BEVERAGE SRL48,0% RANKDENOMINAZIONE SOCIALECASH FLOW/RICAVI 1 P.A. ENGINEERING S.R.L.45,6% 2 SOCIETA' APUANA MARMI SRL29,9% 3 SA.GE.VAN. MARMI SRL25,7% 4 GENERAL BEVERAGE SRL25,3% 5 GUGLIELMO VENNAI SPA17,8% 6 EUROPAPER S.P.A.17,4% 7 TECNEL SRL16,6% 8 I.G.F. MARMI SRL16,3% 9 COOPERATIVA FRA CAVATORI GIOIA SOC.COOPERATIVA16,3% 10 FURRER S.P.A.15,2% 11 VITTORIO BOGAZZI & FIGLI S.P.A.14,6% 12 FRANCHI UMBERTO MARMI S.R.L.14,1% 13 MARMI CARRARA S.R.L.13,4% 14 BM SHIPPING GROUP SPA13,4% 15 COOPERATIVA CAVATORI CANALGRANDE13,3% 16 AMIA S.P.A.11,9% 17 IMERYS MINERALI SPA11,4% 18 AMBIENTE S.C.10,7% 19 GELO STANDARD COLD S.R.L.10,4% 20AQUATHERM SRL9,8% Istituto di Studi e Ricerche

17 Graduatoria finale (valori in 1000esimi)Graduatoria finale (valori in 1000esimi) RANKDENOMINAZIONE SOCIALEMEDIA GENERALE 1P.A. ENGINEERING S.R.L.701 2TECNEL SRL491 3SOCIETA' APUANA MARMI SRL458 4GENERAL BEVERAGE SRL455 5EUROPAPER S.P.A.395 6SA.GE.VAN. MARMI SRL365 7FURRER S.P.A.317 8IMERYS MINERALI SPA310 9COOPERATIVA FRA CAVATORI GIOIA SOC.COOPERATIVA258 10MARMI CARRARA S.R.L AQUATHERM SRL250 12FRANCHI UMBERTO MARMI S.R.L TRANS WORLD SERVICES TWS SRL230 14G DI VITTORIO-SOCIETA'COOPERATIVA SOCIALE-ONLUS228 15VITTORIO BOGAZZI & FIGLI S.P.A AMBIENTE S.C I.G.F. MARMI SRL196 18GRAZIANI MARMI SRL187 19COOPERATIVA CAVATORI CANALGRANDE184 20CAMPOLONGHI ITALIA SPA177 Istituto di Studi e Ricerche