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1 Osservatorio bilanci delle società di capitali Massa-Carrara - edizione 2007 - Carrara, 11 luglio 2007.

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1 1 Osservatorio bilanci delle società di capitali Massa-Carrara - edizione 2007 - Carrara, 11 luglio 2007

2 2 Uno spaccato fondamentale dell’economia locale Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Nel 2005 le società di capitali rivestivano giuridicamente il 21% di tutte le imprese locali, nel 2000 il 17%  Il tasso di sviluppo nei 5 anni di queste società è stato pari da 2 alle 3 volte quello medio generale di tutto il sistema produttivo Fenomeno di ispessimento del tessuto imprenditoriale  Superiore al 21% l’apporto in termini di PIL, alla luce della maggiore capacità di queste società di generare valore aggiunto rispetto alle altre forme giuridiche

3 3 Il campione analizzato Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  1.784 unità analizzate, di cui 82% di dimensione micro 1.784 unità analizzate, di cui 82% di dimensione micro  Struttura più piccola di quella media regionale: medie+grandi 6,5% versus 9,2% toscano

4 4 Distribuzione settoriale del campione Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche

5 5 Il Conto Economico aggregato delle 1.784 unità Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Utile di esercizio 2005 pari a 4 euro ogni 1000 euro di valore prodotto. In Toscana 12 per mille del valore produzione Utile di esercizio 2005 pari a 4 euro ogni 1000 euro di valore prodotto. In Toscana 12 per mille del valore produzione  Magra performance determinata dal bilancio in rosso delle società micro, piccole e medie. La grande dimensione è l’unica a registrare un utile (1,5% del valore produzione) Magra performance determinata dal bilancio in rosso delle società micro, piccole e medie. La grande dimensione è l’unica a registrare un utile (1,5% del valore produzione)  Tuttavia, fino alla gestione caratteristica (sia MOL che MON) anche le micro, piccole e medie con margine reddituale positivo Tuttavia, fino alla gestione caratteristica (sia MOL che MON) anche le micro, piccole e medie con margine reddituale positivo Determinante in negativo la successiva gestione finanziaria e tributaria Perdita di esercizio che non significa, quindi, mancanza di efficienza ed efficacia gestionale, poiché deriva da situazioni di difficoltà straordinarie e quindi non ripetibili

6 6 Lo Stato Patrimoniale aggregato delle 1.784 unità Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Rielaborazione per capitale investito/raccolto, per dare maggiori evidenza all’aspetto finanziario e in particolare al fabbisogno finanziario della gestione Rielaborazione per capitale investito/raccolto, per dare maggiori evidenza all’aspetto finanziario e in particolare al fabbisogno finanziario della gestione Struttura finanziaria “aggressiva”

7 7 Andamento dei principali aggregati di bilancio Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Complessivamente le nostre società di capitali hanno registrato nel 2005 una riduzione del fatturato del –1,4% rispetto all’anno precedente Complessivamente le nostre società di capitali hanno registrato nel 2005 una riduzione del fatturato del –1,4% rispetto all’anno precedente  Superata la soglia dei 3,3 miliardi di euro di valore della produzione Superata la soglia dei 3,3 miliardi di euro di valore della produzione  L’impresa media tipo ha invece incrementato il proprio giro d’affari dello 0,5%, portando il valore della produzione a 1,850 milioni di euro. In Toscana crescita del +1,1%, con ricavi superiori ai nostri di 1 milione L’impresa media tipo ha invece incrementato il proprio giro d’affari dello 0,5%, portando il valore della produzione a 1,850 milioni di euro. In Toscana crescita del +1,1%, con ricavi superiori ai nostri di 1 milione  In termini dimensionali: In termini dimensionali: - micro –0,4%- piccola +3,9% - media+3,7%- grande+4,0%  Stretta relazione tra andamento economico e dimensione Stretta relazione tra andamento economico e dimensione Fatturato

8 8 Andamento dei principali aggregati di bilancio Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Complessivamente le nostre società di capitali hanno registrato nel 2005 un +3,2%, superando oltre 600 milioni di euro Complessivamente le nostre società di capitali hanno registrato nel 2005 un +3,2%, superando oltre 600 milioni di euro  Malgrado quindi l’andamento negativo del giro d’affari (-1,4%), il sistema produttivo ha espresso una discreta capacità di creare nuova e maggiore ricchezza, grazie al contenimento dei costi diretti di produzione. Meglio che nel resto della Toscana Malgrado quindi l’andamento negativo del giro d’affari (-1,4%), il sistema produttivo ha espresso una discreta capacità di creare nuova e maggiore ricchezza, grazie al contenimento dei costi diretti di produzione. Meglio che nel resto della Toscana  L’impresa media tipo ha invece incrementato il proprio valore aggiunto dello 0,1%, erodendo di quattro decimi di punto il risultato del fatturato. In Toscana –0,4% L’impresa media tipo ha invece incrementato il proprio valore aggiunto dello 0,1%, erodendo di quattro decimi di punto il risultato del fatturato. In Toscana –0,4%  In termini dimensionali: In termini dimensionali: - micro –1,7%- piccola +3,7% - media+9,2%- grande+4,4%  Stazionarietà figlia della micro impresa, dal taglio dimensionale superiore l’impresa dimostra di riuscire ad allargare il proprio maggior valore Stazionarietà figlia della micro impresa, dal taglio dimensionale superiore l’impresa dimostra di riuscire ad allargare il proprio maggior valore Valore aggiunto Valore produzione al netto dei costi esterni (esclusa manodopera)

9 9 Andamento dei principali aggregati di bilancio Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Complessivamente le nostre società hanno incrementato gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali del +7,7% rispetto al 2004, portandosi vicino al miliardo di euro Complessivamente le nostre società hanno incrementato gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali del +7,7% rispetto al 2004, portandosi vicino al miliardo di euro  L’impresa media tipo ha invece ridotto gli investimenti del -8,9%, in Toscana –7,2% L’impresa media tipo ha invece ridotto gli investimenti del -8,9%, in Toscana –7,2%  Questa differenza è imputabile alla grande impresa che agisce positivamente sul dato complessivo, ma non sull’impresa tipo che tende a configurarsi invece con la piccolissima/piccola unità produttiva Questa differenza è imputabile alla grande impresa che agisce positivamente sul dato complessivo, ma non sull’impresa tipo che tende a configurarsi invece con la piccolissima/piccola unità produttiva  In termini dimensionali: In termini dimensionali: - micro –11,5%- piccola -0,8% - media-1,0%- grande+6,8% Investimenti strutturali

10 10 Analisi della redditività: ROE Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Complessivamente le nostre società hanno realizzato un ROE nel 2005 dell’1,3%, contro il 2,4% del 2004 Complessivamente le nostre società hanno realizzato un ROE nel 2005 dell’1,3%, contro il 2,4% del 2004  Nell’impresa media tipo il ROE è stato dell’1,4%, contro il 2,1% del 2004 Nell’impresa media tipo il ROE è stato dell’1,4%, contro il 2,1% del 2004  Difficoltà a produrre reddito aggiuntivo, come anche in Regione dove però il ROE è un punto più elevato del nostro Difficoltà a produrre reddito aggiuntivo, come anche in Regione dove però il ROE è un punto più elevato del nostro  Osservando il comportamento delle varie determinanti, la riduzione non è imputabile ad una riduzione del ROI, bensì ad un minor effetto di leverage e da una compressione della gestione extra-operativa (aumento carico fiscale) Osservando il comportamento delle varie determinanti, la riduzione non è imputabile ad una riduzione del ROI, bensì ad un minor effetto di leverage e da una compressione della gestione extra-operativa (aumento carico fiscale)  In termini dimensionali : In termini dimensionali : - micro 1,1%- piccola 3,9% - media1,9%- grande5,0% ROE Redditività del capitale proprio

11 11 Analisi della redditività: ROI Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Indicatore più importante per misurare la redditività, anche perché il ROE ha il limite che in una situazione di sottocapitalizzazione (diffusa) un’utile modesto determina un indicatore elevato Indicatore più importante per misurare la redditività, anche perché il ROE ha il limite che in una situazione di sottocapitalizzazione (diffusa) un’utile modesto determina un indicatore elevato  Complessivamente le nostre società hanno realizzato un ROI nel 2005 del 3,4%, un decimo di punto in più dell’anno precedente Complessivamente le nostre società hanno realizzato un ROI nel 2005 del 3,4%, un decimo di punto in più dell’anno precedente  Nell’impresa media tipo il ROI è stato del 4,8%, 4,6% nel 2004. E’ allineato a quello regionale Nell’impresa media tipo il ROI è stato del 4,8%, 4,6% nel 2004. E’ allineato a quello regionale  In termini dimensionali : In termini dimensionali : - micro 4,7%- piccola 5,1% - media4,8%- grande5,8%  Determinanti del ROI sono il ROS e il capital turnover Determinanti del ROI sono il ROS e il capital turnover ROI Rendimento operativo degli investimenti

12 12 Analisi della redditività: ROS Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Complessivamente il ROS del 2005 è dell’1,9%, contro il 2,3% del 2004 Complessivamente il ROS del 2005 è dell’1,9%, contro il 2,3% del 2004  Nell’impresa media tipo il ROS è stato del 4,8%, analogo a quello del 2004. E’ allineato al dato medio regionale Nell’impresa media tipo il ROS è stato del 4,8%, analogo a quello del 2004. E’ allineato al dato medio regionale  In termini dimensionali : In termini dimensionali : - micro 5,2%- piccola 4,2% - media3,3%- grande2,0%  ROS decresce al crescere della dimensione aziendale ROS decresce al crescere della dimensione aziendale  Sintomo di una diversa strategia competitiva tra le unità piccole e grandi. Sintomo di una diversa strategia competitiva tra le unità piccole e grandi. Le grandi hanno ROS basso perché possono ridurre la forbice ricavi/costi avendo un elevato turn over del capitale (maggiori volumi). Le piccole, invece, sono “obbligate” a giocare su politica di prezzo e differenziazione prodotto ROS Redditività delle vendite

13 13 Analisi della redditività: la fiscalità Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Inasprimento 2005 del carico fiscale: effetto IRAP? Inasprimento 2005 del carico fiscale: effetto IRAP?  Complessivamente l’incidenza dell’area tributaria è scesa dal 26% al 18% Complessivamente l’incidenza dell’area tributaria è scesa dal 26% al 18%  Nell’impresa media tipo dal 9% all’8%. Nell’impresa media tipo dal 9% all’8%.  Carico fiscale superiore a quello regionale. Perché? Carico fiscale superiore a quello regionale. Perché? Carico fiscale L’ampiezza del carico fiscale è, in termini relativi, inversamente proporzionale alla dimensione di impresa In Toscana struttura produttiva più dimensionata

14 14 L’analisi della produttività Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Produttività del lavoro pro-capite 2005: MS 40.000; TOS 54.500 Produttività del lavoro pro-capite 2005: MS 40.000; TOS 54.500  Costo del lavoro pro-capite 2005: MS 30.000; TOS 36.000 Costo del lavoro pro-capite 2005: MS 30.000; TOS 36.000  CLUP impresa media tipo: 54,6% nel 2005, in calo di 7 decimi di punto rispetto all’anno precedente CLUP impresa media tipo: 54,6% nel 2005, in calo di 7 decimi di punto rispetto all’anno precedente  Recupero della produttività del lavoro locale che si allinea a quella regionale Recupero della produttività del lavoro locale che si allinea a quella regionale  Sensazioni positive anche per il 2006 (Rapporto Economia) Sensazioni positive anche per il 2006 (Rapporto Economia)  In termini dimensionali: l’impresa di dimensioni medie presenta un Clup di 20 punti percentuali più elevato di quello delle imprese grandi In termini dimensionali: l’impresa di dimensioni medie presenta un Clup di 20 punti percentuali più elevato di quello delle imprese grandi

15 15 Analisi della solvibilità: la liquidità Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Recupera nel 2005 la liquidità immediata, avvicinandosi a media regionale Recupera nel 2005 la liquidità immediata, avvicinandosi a media regionale  Continua tuttavia ad essere sotto il 100% Continua tuttavia ad essere sotto il 100% Quick ratio Capacità finanziaria di far fronte a impegni a breve con disponibilità liquide Equilibrio tra debiti a breve e risorse disponibili nell’immediato Cash Flow Quota di fatturato che si traduce in autofinanziamento  Nell’impresa media tipo è pari al 2,4% del fatturato; 2,6% a livello regionale  Stabile rispetto all’anno precedente

16 16 Analisi della solvibilità: la solidità Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Bassa capitalizzazione, sia a livello complessivo che di impresa media tipo Bassa capitalizzazione, sia a livello complessivo che di impresa media tipo  Sotto 1/3, soglia identificativa dell’area “a rischio finanziario”: alte probabilità di non riuscire ad estinguere i debiti contratti Sotto 1/3, soglia identificativa dell’area “a rischio finanziario”: alte probabilità di non riuscire ad estinguere i debiti contratti  Più accettabile patrimonializzazione imprese toscane Più accettabile patrimonializzazione imprese toscane  Unica nota positiva: sforzo ad avviare processo di ricapitalizzazione, indipendentemente da settore o dimensione di appartenenza Unica nota positiva: sforzo ad avviare processo di ricapitalizzazione, indipendentemente da settore o dimensione di appartenenza Autonomia finanziaria Capacità di far fronte a impegni mediante mezzi propri Eccessivo indebitamento + basso autofinanziamento Scarsa capacità di “servire il debito”, ossia di coprire gli oneri finanziari

17 17 I macro settori: l’Industria Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  L’industria svolge un ruolo di primissimo piano all’interno di questo Osservatorio, più che a livello di sistema economico complessivo L’industria svolge un ruolo di primissimo piano all’interno di questo Osservatorio, più che a livello di sistema economico complessivo  E’ il macro settore strutturalmente più forte all’interno di questo segmento E’ il macro settore strutturalmente più forte all’interno di questo segmento Alcuni numeri strutturali  Valore produzione complessivo 1,4 miliardi di euro (42% del totale), medio per impresa 2 milioni di euro (1.850 mila media generale)  Valore aggiunto complessivo 320 milioni di euro (53% del totale), medio per impresa 460 mila euro (340 mila media generale)  Investimenti operativi di struttura complessivi oltre 400 milioni di euro, medi per impresa 600 mila euro (540 mila media generale) Ma… E’ strutturalmente più piccolo di quello toscano, che presenta un V.P e un V.A. quasi doppi al nostro, a livello di singola impresa

18 18 Industria: i principali indicatori dell’impresa tipo (1) Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Valore della produzione –0,3% rispetto al 2004; in Toscana +0,5% Valore della produzione –0,3% rispetto al 2004; in Toscana +0,5%  Valore aggiunto stazionario (0,0%), per il ritorno dei costi di produzione sotto quota 77% del valore prodotto; in Toscana mantenuta la dinamica del valore prodotto (+0,5%) Valore aggiunto stazionario (0,0%), per il ritorno dei costi di produzione sotto quota 77% del valore prodotto; in Toscana mantenuta la dinamica del valore prodotto (+0,5%)  Investimenti di struttura –6,5% rispetto al 2004, in linea con la dinamica regionale (-6,3%) Investimenti di struttura –6,5% rispetto al 2004, in linea con la dinamica regionale (-6,3%)  ROI sale al 5,0% dal 4,7% del 2004, allineandosi al dato regionale (5,1%) ROI sale al 5,0% dal 4,7% del 2004, allineandosi al dato regionale (5,1%) Strategicamente l’industria locale (e regionale) si mantiene su un buon rapporto qualità-prezzo, a discapito talvolta dei volumi di vendita ROS al 5,3% in linea con il regionale (5,2%) e più alto della media generale locale

19 19 Industria: i principali indicatori dell’impresa tipo (2) Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Stato della liquidità: abbastanza soddisfacente, sebbene ancora sotto il “punto di equilibrio”: quick ratio all’89%, in recupero di 4 punti rispetto al 2004; stesso livello in Toscana. Discreto autofinanziamento Stato della liquidità: abbastanza soddisfacente, sebbene ancora sotto il “punto di equilibrio”: quick ratio all’89%, in recupero di 4 punti rispetto al 2004; stesso livello in Toscana. Discreto autofinanziamento  Solidità patrimoniale: modesta; sebbene in recupero, che comunque non consente al settore di coprire adeguatamente i propri oneri finanziari Solidità patrimoniale: modesta; sebbene in recupero, che comunque non consente al settore di coprire adeguatamente i propri oneri finanziari  Risultato di esercizio: negativo, perdita di 6 euro ogni 1000 di valore di produzione, causa, però, non la gestione ordinaria ma quella finanziaria e tributaria. In Toscana, invece, utile pari all’1% del valore prodotto Risultato di esercizio: negativo, perdita di 6 euro ogni 1000 di valore di produzione, causa, però, non la gestione ordinaria ma quella finanziaria e tributaria. In Toscana, invece, utile pari all’1% del valore prodotto Ma… Produttività 2005 in leggero calo, anche se secondo Rapporto Economia è ripartita nel 2006

20 20 Industria: posizionamento competitivo dei settori Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  I settori migliori dell’industria locale nel 2005 per tasso annuo di sviluppo dei ricavi e ROI sono Cantieristica e Nautica e Alimentare I settori migliori dell’industria locale nel 2005 per tasso annuo di sviluppo dei ricavi e ROI sono Cantieristica e Nautica e Alimentare  I peggiori sono Public utilities, Altre manifatture e Lavorazione lapidei I peggiori sono Public utilities, Altre manifatture e Lavorazione lapidei

21 21 I macro settori: il Terziario Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Il Terziario assume un ruolo più ridotto, seppur sempre di primo piano all’interno di questo Osservatorio, rispetto a quello che assume a livello di sistema economico complessivo (78% del PIL) Il Terziario assume un ruolo più ridotto, seppur sempre di primo piano all’interno di questo Osservatorio, rispetto a quello che assume a livello di sistema economico complessivo (78% del PIL) Alcuni numeri strutturali  Valore produzione complessivo oltre 1,9 miliardi di euro (58% del totale), medio per impresa 1,8 milioni di euro, in linea con quello medio generale  Valore aggiunto complessivo 320 milioni di euro (46% del totale), medio per impresa 270 mila euro (340 mila media generale), a testimonianza di una maggiore pesantezza dei costi esterni di “produzione”  Investimenti operativi di struttura complessivi oltre 500 milioni di euro, medi per impresa 500 mila euro (540 mila media generale) Inoltre… E’ strutturalmente meno qualificato del terziario toscano

22 22 Terziario: i principali indicatori dell’impresa tipo (1) Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Valore della produzione +1,1% rispetto al 2004; in Toscana +1,4%; tasso di crescita dei ricavi direttamente proporzionale alla dimensione di impresa Valore della produzione +1,1% rispetto al 2004; in Toscana +1,4%; tasso di crescita dei ricavi direttamente proporzionale alla dimensione di impresa  Valore aggiunto +0,4%, per un leggero incremento dei già elevati costi di produzione; fa meglio tuttavia di quello toscano che ha eroso totalmente “il tesoro” iniziale scendendo a –0,9% Valore aggiunto +0,4%, per un leggero incremento dei già elevati costi di produzione; fa meglio tuttavia di quello toscano che ha eroso totalmente “il tesoro” iniziale scendendo a –0,9%  Investimenti di struttura negativi e in linea con la dinamica regionale Investimenti di struttura negativi e in linea con la dinamica regionale  ROI stazionario al 4,7%, in linea con il rendimento toscano (4,6%) ROI stazionario al 4,7%, in linea con il rendimento toscano (4,6%) Strategicamente l’impresa ha contenuto leggermente il rapporto prezzi/costi, velocizzando un po’ il ritorno del capitale (volumi) ROS in discesa al 4,3% Produttività in calo

23 23 Terziario: i principali indicatori dell’impresa tipo (2) Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Strategie competitive differenti a seconda della dimensione: Strategie competitive differenti a seconda della dimensione:  micro: ROS 4,8% – Cap turnover 336gg micro: ROS 4,8% – Cap turnover 336gg  grande: ROS 2,0% – Cap turnover 157gg grande: ROS 2,0% – Cap turnover 157gg  Differenze rilevabili anche nel commercio al dettaglio tra piccola e grande distribuzione Differenze rilevabili anche nel commercio al dettaglio tra piccola e grande distribuzione  Stato della liquidità: abbastanza soddisfacente, sebbene ancora sotto il “punto di equilibrio”. Quick ratio al 90%, in recupero di oltre 2 punti rispetto al 2004; leggermente sopra il livello toscano Stato della liquidità: abbastanza soddisfacente, sebbene ancora sotto il “punto di equilibrio”. Quick ratio al 90%, in recupero di oltre 2 punti rispetto al 2004; leggermente sopra il livello toscano  Solidità patrimoniale: a livello complessivo è accettabile grazie all’ottima solidità di alcune grandi imprese, risultando il macro-settore più capitalizzato. A livello micro, analoghi problemi delle imprese tipo degli altri settori Solidità patrimoniale: a livello complessivo è accettabile grazie all’ottima solidità di alcune grandi imprese, risultando il macro-settore più capitalizzato. A livello micro, analoghi problemi delle imprese tipo degli altri settori  Risultato di esercizio: positivo, l’unico tra i tre settori considerati, causa lo scarso impatto negativo della gestione non caratteristica. Utile = 1,1% V.P. Risultato di esercizio: positivo, l’unico tra i tre settori considerati, causa lo scarso impatto negativo della gestione non caratteristica. Utile = 1,1% V.P.

24 24 Terziario: posizionamento competitivo dei settori Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  I settori migliori del terziario locale nel 2005 per tasso annuo di sviluppo dei ricavi e ROI sono Informatica e Ricerca e Altri servizi pubbl, sociali e pers. I settori migliori del terziario locale nel 2005 per tasso annuo di sviluppo dei ricavi e ROI sono Informatica e Ricerca e Altri servizi pubbl, sociali e pers.  I peggiori sono Immobiliare (per fatturato), Trasporti e Comm, rip auto e moto (per ROI) I peggiori sono Immobiliare (per fatturato), Trasporti e Comm, rip auto e moto (per ROI)

25 25 I macro settori: l’Agricoltura Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Un settore marginale nell’economia locale (1% del PIL) Un settore marginale nell’economia locale (1% del PIL)  Un settore strutturalmente debole, sia rispetto alla media regionale, sia rispetto ad industria e terziario Un settore strutturalmente debole, sia rispetto alla media regionale, sia rispetto ad industria e terziario Alcuni numeri strutturali  Valore produzione complessivo 6 milioni di euro (0,2% del totale), medio per impresa 550 mila euro (1.850 mila media generale)  Valore aggiunto complessivo 3,2 milioni di euro (0,5% del totale), medio per impresa circa 300 mila euro (340 mila media generale)  Investimenti operativi di struttura complessivi circa 2,9 milioni di euro, medi per impresa 260 mila euro (540 mila media generale)

26 26 Agricoltura: i principali indicatori dell’impresa tipo (1) Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Valore della produzione +16,7% rispetto al 2004; in Toscana +0,9% Valore della produzione +16,7% rispetto al 2004; in Toscana +0,9%  Valore aggiunto –2,2%: forte crescita dei costi di produzione che ha eroso tutto il “tesoro” iniziale; situazione verificatasi anche in Toscana (dal +0,9% al –5,5%) Valore aggiunto –2,2%: forte crescita dei costi di produzione che ha eroso tutto il “tesoro” iniziale; situazione verificatasi anche in Toscana (dal +0,9% al –5,5%)  Investimenti di struttura –8,1% rispetto al 2004, in linea con la media generale; in Toscana situazione invariata (-0,1%) Investimenti di struttura –8,1% rispetto al 2004, in linea con la media generale; in Toscana situazione invariata (-0,1%)  ROI sale in un anno dal 5,0% al 7,5%; in Toscana è molto più basso (0,8%) ROI sale in un anno dal 5,0% al 7,5%; in Toscana è molto più basso (0,8%) L’impresa agricola locale punta di più di quella toscana su elevati margini reddituali e differenziazione prodotto ROS molto elevato (6,0%), contro un –0,5% regionale Clup sceso di un punto e mezzo in un anno

27 27 Agricoltura: i principali indicatori dell’impresa tipo (2) Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche  Struttura dei costi: sbilanciata maggiormente sul personale, a differenza di quella regionale in cui pesano molto i costi di approvvigionamento Struttura dei costi: sbilanciata maggiormente sul personale, a differenza di quella regionale in cui pesano molto i costi di approvvigionamento  Stato della liquidità: soddisfacente. “Quick ratio” 115,6%, in forte recupero rispetto al 2004; in Toscana 78,5%. Buon livello di cash flow Stato della liquidità: soddisfacente. “Quick ratio” 115,6%, in forte recupero rispetto al 2004; in Toscana 78,5%. Buon livello di cash flow  Solidità patrimoniale: molto bassa, nel 2004 addirittura al limite dell’insolvenza (indice di autonomia finanziaria quasi prossimo allo zero). E’ comunque in recupero, pur restando la metà di quella regionale Solidità patrimoniale: molto bassa, nel 2004 addirittura al limite dell’insolvenza (indice di autonomia finanziaria quasi prossimo allo zero). E’ comunque in recupero, pur restando la metà di quella regionale  Risultato di esercizio: negativo, perdita di 2 euro ogni 1000 di valore di produzione. In Toscana, invece, utile pari al 5% del valore prodotto. Risultato di esercizio: negativo, perdita di 2 euro ogni 1000 di valore di produzione. In Toscana, invece, utile pari al 5% del valore prodotto.

28 28 Le 20 imprese più performanti: V.P. e ROI (1) Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche

29 29 Le 20 imprese più performanti: Capitalizz. e Liquidità (2) Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche

30 30 Camera di Commercio di Massa-CarraraIstituto di Studi e Ricerche Osservatorio bilanci delle società di capitali Massa-Carrara Daniele Mocchi - edizione 2007 - Daniele Mocchi Carrara, 11 luglio 2007


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