UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011.

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011

2 IL NOSTRO PERCORSO I differenziali di genere: Una fotografia Le ragioni dei differenziali –Maternità Perché più donne occupate e più donne ai vertici: No allo spreco di talenti I “contro” Interrompere l’attesa: quali politiche? 2

I differenziali di genere: una fotografia 3 Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011 I differenziali di genere: una fotografia 3 Occupazione, remunerazioni e carriere Istruzione Salute e sopravvivenza Politica Global gender Gap index (World Economic Forum): Italia al 74° posto (su 134 paesi). Al 97° posto per opportunità economiche. Meglio di noi: Sudafrica, Filippine, Lesotho, Argentina….. Perché? Economia e politica snodi cruciali I differenziali di genere: una fotografia 3

55,7% 30,5% 51,2% Target di Lisbona: 60% Liguria Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro – (III Trimestre 2010) Media Italia: 45,8% Nel 2000: 39,6% Trend in crescita (a parte ultimi 2 anni) Ultimi in Europa (a parte Malta) Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011 Le donne e l’occupazione Il tasso di occupazione femminile (15-64 anni) (donne occupate/totale donne) 4

15,96%donne 13,37%uomini 19,05%donne 15,31%uomini 13,46%donne 11,13%uomini Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro. Media 2008 Laureati in Italia (25-64): D 15,7%, U 13% 1950: solo il 25% dei laureati era donna; 2000: più del 55%; 2009: il 60%. Meglio di UK e US! Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011 Le donne e l’istruzione 5

Guadagnano meno degli uomini, anche a parità di lavoro - Differenziale salariale di genere: 9% - Basso se confrontato con altri Paesi Europei ma la spiegazione è la forte selezione positiva che esiste nel mercato del lavoro in Italia Hanno lavori di qualità inferiore: più a tempo determinato Poche raggiungono i vertici: il glass ceiling L’attesa continua…. Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011 … Ma le donne non sono valorizzate 6

Italia sempre tra gli ultimi posti delle classifiche. Nostri studi mostrano che: Nel 1913 nelle 200 maggiori imprese le donne al vertice erano 8, nel 1982 erano 11 Fanno sempre parte di famiglie imprenditoriali: anche oggi (qualche spazio in più per gli uomini non familiari) Poche anche in politica Fonte: European Professional Women’s Network, Fourth Bi-annual EuropeanPWN Board Women Monitor 2010 Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011 L’attesa ai vertici delle imprese 7

Stiamo osservando solo il risultato di preferenze individuali o esiste davvero un’attesa? –Il 67% delle madri che smette di lavorare alla nascita di un figlio tornerebbe volentieri al lavoro Il contesto occupazionale, culturale e familiare può influenzare le preferenze? Ragioniamo sulle cause Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011 Le ragioni dell’attesa 8

Le mamme fanno fatica a conciliare carichi familiari (che ricadono per lo più su di loro -vedremo) e lavoro sul mercato. Le mamme lavorano meno delle altre donne –Tassi di occupazione donne anni: senza figli 68% 1 figlio 60,3% 2 figli 53,7% Fanno meno carriera –solo l’8% delle impiegate mamme è dirigente o simili Il 27,1% delle donne occupate abbandona il lavoro dopo la maternità. In parte anche negli altri Paesi. Ma in Italia il tasso di occupazione delle madri non aumenta all’aumentare dell’età del bambino. L’uscita è definitiva. Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011 Il ruolo cruciale della maternità 9

Fonte: Eurostat 2008 Tassi di fecondità Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011 Eppure in Italia nascono pochi bambini 10

Nel 1970: dove le donne lavoravano di più nascevano meno bambini. Essere madre o lavorare erano alternative Fonte: Del Boca, Locatelli (2006) Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011 Relazione tra tasso di partecipazione femminile e tasso di fecondità:

Fonte: Del Boca, Locatelli (2006) Nel 2000: dove le donne lavorano di più nascono più bambini La bassa occupazione non è “colpa della maternità”. Questo è possibile grazie a istituzioni che promuovono sia l’occupazione sia la fecondità Trend simile all’interno dell’Italia tra regioni Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011 Relazione tra tasso di partecipazione femminile e tasso di fecondità:

La cultura della società − Divisione dei ruoli all’interno della famiglia − In Italia la divisione del lavoro domestico è molto sbilanciata − Le donne lavorano 80 minuti in più degli uomini ogni giorno (lavoro in casa+fuori) − In Spagna 54 minuti in più; in Norvegia e US non ci sono differenze − La specializzazione nasce da piccoli Cultura dell’impresa − Indagine Excelsior Unioncamere (Campa, Casarico e Profeta, 2009) Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011 Cosa spiega l’attesa? Cultura e divisione del lavoro nella famiglia 13

Un bambino in età pre-scolare soffre se la mamma lavora In generale i padri sono adatti a curare i propri figli tanto quanto le madri 55,6 81,4 76,9 64,1 Una madre che lavora può stabilire una relazione sicura e intensa con suo figlio tanto quanto una mamma che non lavora 76,1 68,5 Indagine World Value Survey Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011 Cosa spiega l’attesa? La cultura della società 14

Indagine Excelsior di Unioncamere Ma la cultura è davvero “immodificabile?” Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011 Cosa spiega l’attesa? La cultura delle imprese 15

E’ il comportamento delle imprese che genera la differenza di occupazione e di salari tra uomini e donne –Le imprese si aspettano che le donne dedicheranno più tempo al lavoro domestico. –Quindi le pagano di meno e bloccano le loro carriere. –Sarà più conveniente per le donne lavorare a casa e per gli uomini sul mercato e così le aspettative delle imprese si realizzano. Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011 Cosa spiega l’attesa? Le aspettative delle imprese 16

La parità non è solo una questione di diritti L’occupazione femminile rappresenta un fattore produttivo che può contribuire alla crescita e allo sviluppo economico di un Paese − La ricchezza di un Paese si misura con il PIL, che dipende dal numero di ore lavorate e dalla loro produttività. − Il lavoro femminile è una risorsa non solo in termini “numerici” ma anche di qualità − donne in più: +0,28% del PIL − NO ALLO SPRECO DI TALENTI! − Obiettivo prioritario in Italia. Sviluppo e qualità di vita − La presenza di due redditi in famiglia rende più forti verso i rischi occupazionali e familiari e riduce il rischio di povertà. Più sicurezza e più reddito creano le condizioni per decidere di avere figli: più fecondità. Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011 Perché più donne occupate? 17

Nelle imprese: I vantaggi della diversity per la performance. Alcune aree di eccellenza dello stile di direzione femminile: - l’attenzione alle persone - la gestione delle relazioni - la prevenzione e la gestione dei conflitti - la condivisione delle decisioni - minor propensione al rischio Nella politica: Le preferenze delle donne quando votano possono essere diverse da quelle degli uomini: migliore democrazia Le donne decisori politici hanno sensibilità maggiore per alcuni temi: sanità, istruzione, welfare. Le donne in politica sono più concrete, più responsabili (meno assenteismo in Italia) e più cooperative Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011 Perché più donne ai vertici? 18

L’importanza di “chi sono” i genitori (istruiti…) Ma le capacità cognitive e socio-emotive non dipendono solo da fattori genetici Il lavoro della mamma significa maggiore reddito, spesso determinante per le possibilità di investimento del bambino Ma significa meno tempo per il bambino: danni? –Quantità: Le mamme che non lavorano dedicano 86 minuti al giorno ai bambini, quelle che lavorano 74 –Qualità. Evidenza “mista”: dipende dalla qualità della cura alternativa che riceve il bambino e dal contributo del papà Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011 I “contro”: Danni ai figli? 19

I servizi pubblici: per i bambini e per gli anziani –Asili nido: 12,7% di bambini tra 0-2 anni in nidi pubblici e privati, target Lisbona:33% –Spesa pubblica per famiglie: 1,36% PIL (Francia 3,02) Fisco Congedi di paternità esclusivi e pienamente retribuiti indipendenti e aggiuntivi rispetto a quelli per la madre Azioni positive –Si tratta di rompere un monopolio (quello maschile). Transitorie –Hanno funzionato in molti Paesi: per i CdA –Sarà interesse delle imprese/partiti selezionare la migliore –Aumenta la platea dei talenti che si mettono in gioco Mercato del lavoro e Nuove pensioni Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011 Interrompere l’attesa: Proposte 20

Trend in crescita, ma forti ritardi italiani nella presenza femminile in economia e politica. Perché? –La maternità? –Interazione tra mercato del lavoro e divisione del lavoro all’interno della famiglia e elementi culturali sono cruciali Una maggiore partecipazione e una maggiore presenza in ruoli chiave sono un guadagno economico per tutti. Servono politiche per avere più lavoro femminile e più presenza al vertice: in Italia poche misure su entrambi i fronti Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011 CONCLUSIONI 21

22 Grazie Paola Profeta Convegno - Le pari opportunità nel rispetto delle diversità - Varese/Como 8 marzo 2011