Analisi della governance rispetto alla Direttiva 60/2000 Andrea Calori Poliedra – Politecnico di Milano 1 Workshop locale – Sacca di Goro 15-16 ottobre.

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Analisi della governance rispetto alla Direttiva 60/2000 Andrea Calori Poliedra – Politecnico di Milano 1 Workshop locale – Sacca di Goro ottobre 2010

2 l’integrazione di tutte le azioni che concorrono ad una buona gestione delle acque; un bilancio di come gli obiettivi di legge definiti per lo stato ecologico, lo stato quantitativo, lo stato chimico e per le aree protette saranno raggiunti entro la scadenza del 2015 prevista dalla direttiva; adeguate misure supplementari che permettano il raggiungimento degli obiettivi anche in mancanza di normative in grado di garantire questi obiettivi, la partecipazione attiva di tutte le parti interessate, compresi gli utenti dell’acqua Direttiva 60/2000: indirizzi generali Ogni piano di bacino deve prevedere:

3 La direttiva 60/2000 promuove l’integrazione delle azioni 1. Misure di base (obblighi normativi) 2. Misure supplementari, coerenze e integrazioni con altre politiche (previsto dal Trattato che istituisce l’UE e da Agenda 2000, che prevedono l’integrazione dell’ambiente in tutte le politiche) Nell’art. 11 della direttiva si prevedono due livelli di azioni:

4 1. Misure di base Elementi da inserire misure dei piani ai sensi delle seguenti direttive: 76/160/CEE acque di balneazione 79/409/CEE uccelli selvatici 80/778/CEE acque destinate al consumo umano 96/82/CE incidenti rilevanti (Seveso) 85/337/CEE valutazione dell'impatto ambientale 86/278/CEE utilizzo fanghi di depurazione 91/271/CEE trattamento delle acque reflue urbane 91/414/CEE prodotti fitosanitari 91/676/CEE nitrati 92/43/CEE habitat 96/61/CE prevenzione e riduzione integrate inquinamento Modalità di integrazione delle azioni

5 2. Misure supplementari, coerenze e integrazioni –provvedimenti legislativi e amministrativi –strumenti economici o fiscali –accordi negoziati in materia ambientale –riduzione delle emissioni e delle estrazioni –ricostituzione e ripristino delle zone umide –misure di gestione della domanda –misure di incentivazione delle tecnologie efficienti dal punto di vista idrico e tecniche di irrigazione a basso consumo idrico –progetti di costruzione e ripristino –ravvenamento artificiale delle falde acquifere –progetti educativi –progetti di ricerca, sviluppo e dimostrazione –codici di buona prassi e altre misure opportune Modalità di integrazione delle azioni

6 Come costruire le coerenze tra tutti i temi e le relative azioni? Alcuni temi implicati: - agricoltura - qualità naturalistiche - territorio - energia, - trasporti, - turismo, - pesca - ecc. - Nella Sacca di Goro sono trattati i temi della Direttiva? - Quale è la percezione della loro rilevanza? A ciascuno di questi temi è connesso un sistema di attori che influenza i contenuti e le relative modalità di intervento

7 La direttiva richiede un’impostazione: -che integri gli aspetti idraulici e di qualità delle acque in un quadro di azioni più ampio -con un meccanismo di governo adeguato alla situazione - Quali gli attori connessi? - Quali le loro interdipendenze? - Come mettere insieme temi e attori diversi? - Come governare il processo? - E' possibile governarlo? Trattare l'intreccio di temi e attori

8 Principali ruoli degli attori istituzionali in campo... Autorità di BacinoBilancio risorse idriche, obiettivi a scala di bacino, priorità di intervento, ecc. RegionePiano di Tutela, pianificazione territoriale ProvinciaPianificazione territoriale, ATO, disciplina interventi di bonifica, ecc. Ente ParcoProtezione natura, pianificazione territoriale, marketing territoriale, ecc. ComuniPianificazione territoriale, ciclo delle acque, ecc. Consorzi di bonificaPiano di bonifica, realizzazione e manutenzione opere, utilizzo acque, ecc.... Attori non istituzionali: ruoli formali e informali

9 Governare le interdipendenze Es: qualità delle acque e territorio a livello di bacino Autorità di Bacino Regione Provincia Comune Individuazione obiettivi Piano di Tutela Approvazione Consorzio di Bonifica Governo Programmazione e finanziamento interventi Pianificazione territoriale

10 Attori, obiettivi e risorse Il raggiungimento di obiettivi di qualita’ dipendera’ dai tipi, dalla quantita’ e dalla ripartizione delle risorse messe in gioco (conoscitive, tecniche, relazionali, finanziarie, ecc.) Il sistema degli attori incide: - sul tipo di obiettivi che vengono identificati - sulle risorse e sulla possibilità di usarle efficacemente Chi mette a disposizione cosa?

11 Principali opzioni possibili rispetto a cui scegliere: Siamo in grado di metterci d'accordo su pochi obiettivi che sappiamo di potere gestire Sappiamo identificare molti obiettivi che ci paiono interessanti me senza dare loro una priorità o senza esplicitare come trattarli Riusciamo a individuare una lista di obiettivi identificando delle priorità (es. importanza, realizzabilità, finanziabilità, ecc.) Come selezionare gli obiettivi e misurare le risorse?