Condizione e recente andamento del mercato del lavoro in provincia di Parma nel 2013 Rapporto annuale e aggiornamenti congiunturali – Dati al 31 dicembre 2013 Parma, 10 aprile 2014 – ore Provincia di Parma – Sala “ Savani ” Piazzale della Pace 1 – Parma presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli
l’anno 2013 rappresenta il «punto di minimo», fino ad oggi raggiunto, di una crisi che si protrae ormai da cinque anni però nel quarto trimestre 2013 il prodotto interno lordo e la produzione industriale avrebbero cessato la loro caduta a livello nazionale, mostrando deboli segnali di ripresa risultano invece più forti i segnali provenienti dal mercato del lavoro parmense dove, nel secondo semestre del 2013, vi sarebbe stato un chiaro incremento delle assunzioni – che non ha però ancora arrestato la distruzione di posti di lavoro il fenomeno centrale, anche in provincia di Parma, rimane quello della crescita della disoccupazione, il cui trend sarà molto difficile da invertire – per autorevoli istituzioni (Ilo) la prossima ripresa rischia di essere una jobless recovery Un 2013, nel complesso assai negativo, si è chiuso con segnali – ancora deboli – di inversione del ciclo
Il contesto macroeconomico in Italia, in Emilia-Romagna e in provincia di Parma
Italia
La decrescita complessiva nel 2013 è stata dell’1,9% ma nel quarto trimestre 2013 il Pil ha smesso di cadere grande recessione crisi dei debiti sovrani variazione congiunturale % I trimestre ,6 II trimestre ,3 III trimestre ,1 IV trimestre 20130,1
Anche la produzione industriale ha invertito il segno nel quarto trimestre 2013 (0,9%) in modo coerente grande recessione crisi dei debiti sovrani variazione congiunturale % I trimestre ,2 II trimestre ,3 III trimestre ,4 IV trimestre 20130,9
Le crescita prevista per l’Italia nel 2014 è stata rivista al ribasso (0,6%): l’export ne sarà l’unico vero driver Variazioni % sull’anno precedente (valori concatenati, anno di riferimento 2005) 2013 (a) 2014 (b) Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato-1,90,6 Importazioni di beni e servizi-2,83,0 Consumi finali nazionali-2,2n. d. Spesa per consumi delle famiglie residenti-2,60,1 Spesa per consumi della P.A. e delle I.S.P.-0,8-0,6 Investimenti fissi lordi-4,71,6 Esportazioni di beni e servizi0,13,3 Fonte: (a) Istat e (b) previsioni Commissione Europea
In Italia si sono persi 478 mila occupati nel 2013: la caduta occupazionale è proseguita decelerando variazione congiunturale % I trimestre ,7 II trimestre ,6 III trimestre ,3 IV trimestre ,3
369 mila disoccupati in più nel 2013: al quarto trimestre 3 milioni 255 mila le persone in cerca di lavoro in Italia variazione congiunturale % I trimestre 20134,2 II trimestre 20131,6 III trimestre 20132,0 IV trimestre 20132,5
La disoccupazione giovanile colpisce solo la Grecia, la Spagna e la Croazia più dell’Italia: 40,0% nel 2013
Emilia-Romagna
Decrescita dell’1,5% per l’Emilia-Romagna nel 2013: nel 2014 si prevede una crescita di 1 punto percentuale Variazioni % sull’anno precedente (valori concatenati, anno di riferimento 2005) 2013 (a) 2014 (b) Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato-1,51,0 Importazioni di beni dall’estero2,12,8 Domanda interna al netto della variazione delle scorte-1,90,6 Spesa per consumi delle famiglie residenti-2,20,4 Spesa per consumi della P.A. e delle I.S.P.-0,10,2 Investimenti fissi lordi-2,91,8 Esportazioni di beni verso l’estero2,32,6 Fonte: (a) stime e (b) previsioni Unioncamere Emilia-Romagna-Prometeia
Anche in Emilia-Romagna la produzione industriale ha smesso di cadere solo nel quarto trimestre 2013 saldo rispetto al trimestre precedente % III trimestre ,5 IV trimestre 20131,3 previsione: I trimestre ,3
variazione congiunturale % I trimestre ,3 II trimestre 20133,7 III trimestre ,2 IV trimestre 20131,4 Nel 2013 l’export di prodotti manifatturieri è cresciuto in valore del 2,8% in Emilia-Romagna
variazione congiunturale % I trimestre ,1 II trimestre 20130,1 III trimestre 20130,0 IV trimestre ,7 Nel 2013 in Emilia-Romagna si sono persi 31 mila occupati e sono ancora in calo nel quarto trimestre
Sono 29 mila i disoccupati in più in Emilia-Romagna nel 2013, arrivati a quota 199 mila nel quarto trimestre variazione congiunturale % I trimestre ,4 II trimestre ,0 III trimestre 20136,9 IV trimestre 20131,4
Provincia di Parma
Il valore aggiunto totale in provincia di Parma segna un -1,5% nel 2013: 1 punto di crescita previsto nel 2014 Variazioni % sull’anno precedente (valori concatenati, anno di riferimento 2005) 2013 (a) 2014 (b) Valore aggiunto totale ai prezzi base-1,51,0 Agricoltura, silvicoltura e pesca0,41,3 Industria in senso stretto-1,41,4 Costruzioni-9,70,2 Servizi-1,00,9 Importazioni di beni dall’estero-3,42,4 Esportazioni di beni verso l’estero4,01,9 Fonte: (a) stime e (b) previsioni Unioncamere Emilia-Romagna-Prometeia
Anche in provincia di Parma la produzione industriale ha smesso di cadere solo nel quarto trimestre 2013 saldo rispetto al trimestre precedente % III trimestre ,9 IV trimestre 20133,2 previsione: I trimestre ,7
variazione congiunturale % I trimestre ,7 II trimestre 20130,8 III trimestre 20131,3 IV trimestre 20130,3 Nel 2013 l’export di prodotti manifatturieri è cresciuto in valore del 2,6% in provincia di Parma
La buona performance dell’export parmense, specie nell’alimentare, non ha fermato la decrescita nel 2013
Fra il 2011 e il 2013 si sono persi circa occupati dipendenti in provincia di Parma, secondo l’Istat il calo di occupati dipendenti stimato dalla Rilevazione sulle forze di lavoro corrisponde a quello rilevato sui dati delle Comunicazioni obbligatorie
La demografia di impresa rileva per Parma nel 2013 un saldo fra imprese iscritte e cessate pari a -603 unità
Assunzioni e rapporti di lavoro dipendente per settore di attività economica La recente evoluzione della domanda di lavoro dipendente espressa dalle unità locali delle imprese e delle istituzioni residenti in provincia di Parma
La risorsa statistica è il Data Warehouse costruito sugli archivi delle Comunicazioni Obbligatorie telematiche (S ILER – S ARE ) G.E. Franc ……………..gestione S ILER e assistenza all’estrazione del Data Warehouse M. Pellinghelli ………...programmazione S QL per la bonifica/standardizzazione dei dati e costruzione del Data Warehouse (tabella processabile in S PSS ) P.G. Ghirardini ………...analisi/destagionalizzazione delle serie storiche (T RAMO /S EATS ) analisi secondo le caratteristiche dei lavoratori e dei contratti analisi secondo l’attività economica delle imprese assunzioni cessazioni (rapporti di lavoro dipendente) Data Warehouse gennaio 2012-dicembre 2013 (data di estrazione: 17 febbraio 2014)
La destagionalizzazione e l’analisi delle serie storiche utilizza le procedure T RAMO /S EATS di JDemetra (11/10/2013) procedure avanzate utilizzate da Istat, Eurostat, Bankitalia e Bce destagionalizzazione basata su modello probabilistico A RIMA identificato e stimato per la serie correzione della serie da effetti di calendario (giorni lavorativi, festività nazionali, Pasqua, anni bisestili) e da valori anomali (outlier additivi, cambiamenti temporanei o di livello) diagnostiche su modelli e qualità della destagionalizzazione previsioni T RAMO..... Time Series Regression with A RIMA Noise, Missing observations and Outliers S EATS Signal Extraction in A RIMA Times Series A RIMA AutoRegressive Integrated Moving Average
Parma: il trend delle assunzioni, in diminuzione da più di due anni, si è invertito nel secondo semestre 2013 IV trimestre 2013% variazione tendenziale9,1 variazione congiunturale2,8
Decisivo apporto delle assunzioni manifatturiere nel terzo trimestre 2013: crescita congiunturale del 28,4% IV trimestre 2013% variazione tendenziale16,0 variazione congiunturale-8,1 assunzioni stagionali «eccezionali» nell’industria alimentare (pomodoro)
593 posti di lavoro alle dipendenze persi nel secondo semestre 2013: si aggiungono ai 752 persi nel primo
La negativa previsione Excelsior per il 2013 è stata solo in parte ridimensionata sui dati Siler a consuntivo
L’«oro rosso» fa decollare le assunzioni nell’alimentare ma non ferma la perdita di 388 posti di lavoro nel 2013 IV trimestre 2013% variazione tendenziale54,7 variazione congiunturale8,2 assunzioni stagionali «eccezionali» nell’industria alimentare (pomodoro)
Il settore farmaceutico che conta realtà di eccellenza non ha offerto un contributo occupazionale nel 2013 IV trimestre 2013% variazione tendenziale-8,9 variazione congiunturale-1,7
La meccanica generale ha visto la perdita di 92 posti di lavoro nel 2013 e le assunzioni ancora ristagnano IV trimestre 2013% variazione tendenziale0,2 variazione congiunturale-0,7
La meccanica strumentale non ha perso posti di lavoro ma preferisce l’outsourcing alle assunzioni «interne» IV trimestre 2013% variazione tendenziale-11,1 variazione congiunturale7,3
Nei servizi alle imprese nel 2013 sono cresciuti sia le assunzioni (7,1%) che i rapporti di lavoro (298 unità) IV trimestre 2013% variazione tendenziale18,9 variazione congiunturale-7,7
Nel 2013 continua la crescita delle missioni (18,3%) e dei rapporti di lavoro somministrato (164 unità) IV trimestre 2013% variazione tendenziale30,5 variazione congiunturale9,8
Nel quarto trimestre 2013 le assunzioni paiono in forte recupero nel settore dei trasporti e della logistica IV trimestre 2013% variazione tendenziale31,0 variazione congiunturale14,6
Nelle costruzioni nel 2013 si è perso il 9,7% del valore aggiunto e 610 posti di lavoro e il trend resta negativo IV trimestre 2013% variazione tendenziale-8,0 variazione congiunturale-4,7
Commercio: tiene il lavoro dipendente ma non quello autonomo (saldo imprese attive-cessate = -207) IV trimestre 2013% variazione tendenziale7,8 variazione congiunturale8,4
Negli alberghi ristoranti, complici le limitazioni al lavoro intermittente, si perdono 592 posti di lavoro IV trimestre 2013% variazione tendenziale-5,8 variazione congiunturale6,3
Le caratteristiche socio-demografiche delle assunzioni e dei rapporti di lavoro dipendente La recente evoluzione della domanda di lavoro dipendente per sesso, età e cittadinanza dei lavoratori e per carattere e qualifica dei rapporti di lavoro
«Pari (scarsità di) opportunità» nel 2013: in pratica stessi posti perduti e stessi tassi di disoccupazione nel 2013 i rapporti di lavoro perduti sono stati praticamente equivalenti per i maschi (-696) e per le femmine (-649) il tasso di disoccupazione maschile (7,6%) ha superato quello femminile (7,4%) – erano uguali (6,3%) nel 2012
Sono tutte dei giovani le assunzioni mancanti (-1.190) mentre sono tutti degli adulti i posti distrutti (-1.706) sebbene la disoccupazione giovanile locale resti ancora su livelli che sono la metà di quelli nazionali (40,0%) e assai inferiori pure alla media regionale (33,3%), fra il 2012 e il 2013 è cresciuta ancora, passando dal 19,2% al 22,8%
Il problema per i giovani e per lo sviluppo è la carenza di posti di lavoro per i «lavoratori della conoscenza»
Nel 2013 anche gli stranieri hanno pagato un pedaggio in termini di rapporti di lavoro perduti (-301 unità) il tasso di disoccupazione degli stranieri è passato dal 7,2% nel 2011 al 13,3% nel 2012 e i disoccupati da a la disoccupazione degli stranieri crescerà anche nel 2013, secondo le informazioni di fonte amministrativa
Nella seconda metà del 2013 si è invertita la tendenza per il lavoro a tempo determinato (decreto Giovannini) nel 2013 è continuata la diminuzione dei rapporti di lavoro a tempo determinato anche per effetto della L. n. 92/2012 nella seconda metà dell’anno la ripresa delle assunzioni a tempo determinato è stata favorita dal D.Lgs. n. 76/2013
Nel 2013 è continuato il processo di frammentazione del lavoro a tempo pieno in lavoro a tempo parziale il part-time in tempo di crisi, di regola involontario, si offre spesso come ultima ratio per fronteggiare il calo di attività nelle imprese ed evitare la cessazione del rapporto di lavoro segnali di ripresa del full-time nel quarto trimestre 2013
Gli indicatori di disequilibrio domanda / offerta di lavoro La recente evoluzione degli indicatori di disequilibrio: cassa integrazione guadagni, mobilità, patti di servizio stipulati dai Centri per l’impiego e disoccupazione Ilo
In Italia resta alto il ricorso agli ammortizzatori sociali nonostante i problemi di rifinanziamento della «deroga» … in paesi dell’Ocse, come Italia, Germania e Giappone, le politiche di short - time work hanno tutelato dal 2,5% al 5% delle forze di lavoro durante la crisi (T. Boeri, H. Bruecker) IV trimestre 2013% variazione tendenziale-3,7 variazione congiunturale0,8
Ricorso «record» agli ammortizzatori sociali nel 2013: oltre 5 milioni di ore di Cig, 771 lavoratori in mobilità collettiva e altri indicati come prossimi esuberi Indicatori di disequilibrio Variazione percentuale Cassa integrazione guadagni ordinaria ,3 Cassa integrazione guadagni straordinaria ,7 Cassa integrazione guadagni in deroga ,2 Cassa integrazione guadagni totale (ore autorizzate) ,5 Iscritti (di flusso) nelle liste di mobilità collettiva * ,0 Esuberi indicati nelle comunicazioni di mobilità ** ,9 Patti di servizio (attivi) stipulati dai Cpi *** ,2 * L. 223/91 art. 24 e altre fonti ** L. 223/91 artt. 4 e 24 *** al 31 dicembre degli anni indicati Fonte: Inps e Siler
Nel quarto trimestre 2013 i lavoratori cassaintegrati Fte (equivalenti a tempo pieno) al netto del tiraggio (51,13%) sono stimati all’incirca in un migliaio (1.088) variazione tendenziale% totale ,5 IV trimestre ,2
Si è intensificata la progressione dei licenziamenti collettivi (L. 223/91 art. 24 e altre fonti): in sempre più casi la Cig è diventata l’anticamera del licenziamento variazione tendenziale% totale ,0 IV trimestre ,6
Centri per l’impiego della Provincia di Parma: patti di servizio attivi al 31 dicembre 2013 (+32,2%)
Sono 16 mila i disoccupati (Ilo) in provincia di Parma nel 2013: si prevede un primo calo solo nel 2015 Unioncamere Emilia-Romagna e Prometeia: Scenari e previsioni per la provincia di Parma per il prossimo triennio (del 27 marzo 2014)
Il tasso di disoccupazione è stato pari al 7,5% nel 2013 nel parmense: si prevede che cresca al 7,8% nel 2014 Unioncamere Emilia-Romagna e Prometeia: Scenari e previsioni per la provincia di Parma per il prossimo triennio (del 27 marzo 2014)
I tassi di disoccupazione totale, femminile e giovanile italiani sono però quasi il doppio di quelli di Parma Tasso di disoccupazione (fonte: Istat)
Parma, nel 2013, resta pur sempre la seconda provincia italiana per tasso di occupazione totale e femminile
Condizione e recente andamento del mercato del lavoro in provincia di Parma nel 2013 Rapporto annuale e aggiornamenti congiunturali – Dati al 31 dicembre 2013 Parma, 10 aprile 2014 – ore Provincia di Parma – Sala “ Savani ” Piazzale della Pace 1 – Parma presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli