Strategia Nazionale per le Aree Interne TAVOLO 3. BENESSERE E SALUTE NELL’AREA DELL’APPENNINO BASSO PESARESE ANCONETANO.

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Strategia Nazionale per le Aree Interne TAVOLO 3. BENESSERE E SALUTE NELL’AREA DELL’APPENNINO BASSO PESARESE ANCONETANO

1.DGRM "Riduzione della frammentazione della rete ospedaliera, riconversione delle piccole strutture ospedaliere e riorganizzazione della rete territoriale della emergenza-urgenza della regione Marche in attuazione della DGR 1696/ DGRM 1011 del 9/7/2013 Definizione degli standard assistenziali e dei criteri di rilevazione dei costi gestionali della residenzialità e semiresidenzialità delle aree sanitaria extraospedaliera e socio-sanitaria nei settori anziani non autosufficienti, disabili e salute mentale. 3.DGRM /04/14 Linee guida per l'organizzazione delle case della salute. Approvazione 4.DGRM 960 4/8/2014 Regolamentazione cure intermedie. Approvazione 5.DGRM 1286 del 17/11/2014 Linee di indirizzo per la predisposizione dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) e Piani Integrati di Cura (PIC) della Regione Marche 6.DGRM 1311 del 25/11/2014 Accordo tariffe assistenza residenziale e semiresidenziale tra Regione Marche ed Enti Gestori - modifica della DGR 1011/ DGRM 107 del 23/02/2015 Recepimento Accordo stato-regioni del 30 ottobre 2014 "Piano Nazionale Demenze - Strategie per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore delle demenze" (rep. Atti n. 135/CU) - Linee di indirizzo regionali 8.DGRM 110 del 23/2/2015 Piano Regionale Socio Sanitario Istituzione e modalità operative dell'Unità Operativa funzionale Sociale e Sanitaria (U.O.SeS) 9.DGRM 111 del 23/2/2015 Piano Regionale Socio Sanitario Governo della domanda socio- sanitaria: integrazione di accesso, valutazione e continuità dell'assistenza tra servizi sanitari e servizi sociali 10.DGRM 289 del 9/4/2015 Piano Regionale Socio Sanitario Fabbisogno delle strutture residenziali e semiresidenziali delle aree: sanitaria extraospedaliera, socio-sanitaria e sociale 11.DGRM 920 del 17/06/2013 L.R n. 36/98 - Individuazione del numero, tipologia, dislocazione e disponibilità oraria delle Potes nel territorio regionale 12.DGRM n del 2/08/2013 Art. 3 l.r. n. 20/2001, artt. 5, 2° comma, 1° periodo e 6, comma 3, l.r. n. 36/1998, art. 6, comma 2, l.r. n. 13/ Disposizioni per la riorganizzazione territoriale del sistema di allarme sanitario 13.Legge Regionale n. 17 del 9 luglio 2013 Modifiche alla legge regionale 30 ottobre 1998, n. 36 "Sistema di Emergenza Sanitaria" 14.DGRM 1476 del 28/10/2013 L. Regionale 36/98 - Individuazione del numero, tipologia, dislocazione e disponibilità oraria delle Potes nel territorio regionale". Specificazioni

1.Dotazioni tecnologiche obsolete in campo sanitario; 2.Funzionamento ed organizzazione non ottimale dei punti di primo intervento 3.Insufficiente presa in carico di over 65 in Assistenza Domiciliare e in generale servizi per la persona; 4.Difficoltà di garantire prestazioni sociali adeguate ai soggetti fragili, soprattutto in relazione alla residenzialità notturna delle persone diversamente abili ospitate nei centri diurni.

AREA PILOTA Fasce di etàMaschi% maschiFemmine% femmineTotale% totale Zero ,3%310511,1%629411,7% ,0%701525,0% ,0% ,0%930033,1% ,5% ,8%342412,2%674612,5% 75 e ,8%522418,6%826715,3% Totale ,0% ,0% ,0% gli ultra 65 enni sono nell'area pilota il 27,8% della pop AV2 Eta'Maschi% MaschiFemmine % Femmine Totale M+F% totale , , , , , , , , , , , , , , ,4 Totale , , ,0 AV1 Eta'Maschi% MaschiFemmine % Femmine Totale M+F % totale ,5% ,0% ,7% ,8% ,6% ,7% ,8% ,5% ,1% ,0% ,5% ,3% ,0% ,5% ,3% Totale ,0% ,0% ,0%

popolazione pesata ospedaliera n. ricoveri 2013TO*1000 ab costo medio euro per ab n. ricoveri 2013 valore economico (euro) n. ricoveri 2013 no mobilità passiva TO*1000ab dentro senza mob passiva % ospedalizzaz ione in strutture della regione regione senigallia , ,190,1 jesi , ,792,1 fabriano , ,187,5 ancona , ,692,2 totale , ,491,4 distretto popolazion e pesata ospedaliera n. ricoveri 2013TO*1000 abn. ricoveri 2013 n. ricoveri 2013 no mobilità passiva TO*1000ab dentro senza mob passiva % ospedalizzazione in strutture della regione regione pesaro , ,381,10% fano , ,085,73% urbino , ,181,05% tot , ,782,85% AVdistretto comunepopolazione grezza popolazione pesata riproporzionata ospedaliera n. ricoveri 2013TO*1000 ab AV12 Apecchio ,87 AV12 Piobbico ,66 AV12 Acqualagna ,63 AV12 Cagli ,87 AV12 Cantiano ,87 AV13 Frontone ,60 AV13 Serra Sant'Abbondio ,47 AV13 Pergola ,26 AV26 Sassoferrato ,82 AV24 Arcevia ,15 TOT ,9

AVcomunepopolazione grezzan. assistiti AIDn. assistiti ADPn. assistiti ARDn. assistiti ADIn. assistiti ADOaltro (spec)Tasso ADI*1000 ab AV2 UrbinoApecchio ,0 AV2 UrbinoPiobbico ,4 AV2 UrbinoAcqualagna ,6 AV2 UrbinoCagli ,8 AV2 UrbinoCantiano ,6 AV2 FanoFrontone ,9 AV2 FanoSerra sant’abbondio ,9 AV2 FanoPergola ,0 AV2 FabrianoSassoferrato ,1 AV2 SenigalliaArcevia ,6 tot ,6 Cure domiciliari. Anno 2013 AVcomunen. prestazioni spec ambpop pesata riproporzionata per spec ambpop grezzan. prestazioni per ab AV1 Apecchio ,1 AV1 Piobbico ,1 AV1 Acqualagna ,2 AV1 Cagli ,7 AV1 Cantiano ,2 AV1 Frontone ,7 AV1 Serra Sant'Abbondio ,5 AV1 Pergola ,8 AV2 Sassoferrato ,1 AV2 Arcevia ,4 tot ,5 Specialistica ambulatoriale. Anno 2013

Sono stati valutati i dati dei dispatch delle 2 CO118 Sono stati valutati i dati dei PPI e PS Sono stati valutati il numero delle chiamate delle MSA, MSI e MSB

1.Dotazioni tecnologiche obsolete in campo sanitario; 2.Funzionamento ed organizzazione non ottimale dei punti di primo intervento 3.Insufficiente presa in carico di over 65 in Assistenza Domiciliare e in generale servizi per la persona; 4.Difficoltà di garantire prestazioni sociali adeguate ai soggetti fragili, soprattutto in relazione alla residenzialità notturna delle persone diversamente abili ospitate nei centri diurni.

Risultati attesiIndicatori di risultato Tendenza desiderata Orizzonte temporale Potenziamento telemedicina Prestazioni erogate attraverso uso tecnologie comunicazione su 1000 abitanti AumentoMedio Lungo Potenziamento telemedicina sistema emergenza urgenza N° tracciati trasmessi in telerefertazione N° di trasferimenti in codice rosso per patologie cardiache Aumento Diminuzione Medio Lungo Erogazione integrata servizi sanitari e sociali % popolazione coperta dal PUA AumentoMedio Lungo

Risultati attesiIndicatori di risultato Tendenza desiderata Orizzonte temporale Rafforzamento assistenza integrata domiciliare anziani Percentuale anziani >=65 anni residenti trattati in Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) Tasso di ospedalizzazione della popolazione ultra 75enne. Aumento Riduzione Medio Lungo Rafforzamento assistenza integrata portatori di handicap approfondireAumentoMedio Lungo

Individuazione e definizione degli interventi ed azioni da mettere in campo a partire da: 1.Incremento dotazioni tecnologiche per migliorare erogazione servizi e prestazioni (telerefertazione, telediagnostica, teleconsulto) a partire dalla Casa della salute e residenze per anziani (RSA e RP) e domicilio per livelli di intensità dell’area pilota 2.Formazione del personale interessato all’uso delle nuove dotazioni e del care giver (family learning) 3.Rafforzamento rete per le consultazioni a distanza Competenze da mettere in gioco: Università Politecnica delle Marche INRCA

Individuazione e definizione degli interventi ed azioni da mettere in campo a partire da: – Rafforzamento delle dotazione tecnologiche sui mezzi di soccorso medicalizzati in modo da garantire una prima diagnosi già in fase di primo soccorso (telerefertazione ECG in emergenza-urgenza) – Rafforzamento rete per le consultazioni a distanza (INRCA per AV2 e valutazione dell’Ospedale di Urbino o AMN per AV1) Integrazione con le pubbliche assistenze e croci

Individuazione di interventi ed azioni necessarie ad avviare e rendere sostenibile nel tempo assistenza e presa in carico integrata a partire da: Sistemi informativi integrati (servizi pubblici e privati) LEA per SAD e sistema di accreditamento dei servizi SAD (omogeneizzazione del servizio a livello degli ambiti sociali) Strutturazione della governance del servizio integrati Formazione del Personale

Individuazione di interventi ed azioni necessarie ad avviare e rendere sostenibile nel tempo assistenza e presa in carico integrata a partire da: Diffusione di strumenti di tele assistenza per anziani per garantire presa in carico della persona anziana a domicilio Valorizzazione e messa in sistema dei centri diurni e delle residenze protette (ricoveri di sollievo) SAD da integrare per monitoraggio e prevenzione fornendo a queste figure formazione e tecnologie Accreditamento del privato sociale da coinvolgere nel SAD

Individuazione di interventi ed azioni necessarie ad avviare e rendere sostenibile nel tempo assistenza e presa in carico integrata a partire da: Da approfondire progetto ApTECH e coinvolgimento del terzo settore e volontariato

Individuazione di interventi ed azioni necessarie ad avviare e rendere sostenibile nel tempo la diagnosi e prevenzione Da approfondire progetto dislessia nei minori in integrazione con la Scuola e promozione della salute. Obiettivi specifici Acquisizione e recupero dei prerequisiti della letto-scrittura in funzione del trattamento precoce dei disturbi di apprendimento Facilitare l’inserimento del bambino nel ciclo della scuola primaria, prevenendo possibili situazioni di disagio personale che comporterebbero una presa in carico da parte dei servizi socio-sanitari

Obiettivi: organizzare i servizi secondo una visione di filiera dell’assistenza, individuando le risorse appropriate per ciascuna fase del percorso assistenziale; conoscere gli assistiti e saperli stratificare sulla base della complessità; potenziare i sistemi informativi e i sistemi di valutazione della performance, in termini di qualità, equità e appropriatezza, al fine di misurare e rendicontare periodicamente sui processi e sui risultati conseguiti anche in termini di salute, quali strumenti a supporto del miglioramento e delle attività di programmazione strategica; investire sulla formazione, quale leva del cambiamento, una formazione continua e sul campo, adeguata in tema di organizzazione, di gestione e di progettualità.

Azioni 2 : sistema di valutazione della performance basata sugli indicatori di processo e di esito, sistemi di governance e di performance e su alcune aree modello della presa in carico della cronicità (scompenso cardiaco, asma/BPCO – diabete – osteoporosi – artrite reumatoide) coordinamento clinico, assistenziale ed educativo necessario per affrontare i bisogni di salute nella loro globalità sistemi di cure integrati per superare la frammentazione dei servizi e delle prestazioni, in una logica di integrazione tra ospedale e territorio, tra sanitario e sociale, attraverso la realizzazione di percorsi assistenziali integrati concetto di continuità, articolato nelle tre dimensioni di continuità informativa, continuità gestionale, continuità relazionale

ATTIVITA’ FISICA ADATTATA : Numerose esperienze presenti in letteratura dimostrano i vantaggi dell’ adozione di corretti stili di vita, in particolare per cio’ che riguarda l’ alimentazione, il supporto di un’ adeguata forma fisica (fitness) ed il mantenimento di uno stato di benessere psicofisico (wellness). Il livello di fitness e’ un buon predittore di longevita’, per contro, si evidenzia una stretta relazione fra disabilita’ e sedentarieta’. Inoltre, nonostante siano percepiti i benefici derivanti dall’attivita’ fisica, per esempio in termini di prevenzione delle patologia cardiocircolatorie, la stessa e’ praticata in modo regolare da un numero limitato di persone Si prevede di realizzare un modello operativo per l’attività fisica in soggetti che hanno necessità «speciali» presso le case della salute e a domicilio. Le azioni si incentrano sulla organizzazione e realizzazione di programmi di allenamento in modo diverso dalle comuni palestre sia per la presenza di personale sanitario (anche a distanza), sia per la presenza di operatori adeguatamente formati ai bisogni specifici, sia per il perseguimento di obiettivi di wellness anziche’ di sola fitness.

ATTIVITA’ FISICA ADATTATA 2 : Grazie alle tecnologie ICT e attraverso gli strumenti tecnologici tipici del m- health si creano sistemi per la collaborazione tra i vari professionisti sanitari e il paziente anche a domicilio. La necessità di una cooperazione nasce dalle specificità che l’attività fisica richieda per le persone anziane e disabili e dall’intento degli operatori assistenziali di ottenere un quadro conoscitivo analitico nello svolgimento degli esercizi (telecontrollo attraverso sistemi di teleconferenza, sistema robotico per assistenza durante le azioni, e device remotizzabili per controllo pulsazioni, sensori nella suola delle scarpe per il monitoraggio del movimento paziente……….) Il sistema integrato, realizzato anche, permette di fornire all’utente un servizio di migliore qualità e personalizzato, di migliorare le opportunità per i soggetti fragili e di favorire lo sviluppo di competenze e capacità delle persone che lavorano nel settore.