Quale relazione tra progettualità e fare esperienza. Per quanto riguarda il fare ho scelto di aprire una finestra di approfondimento sul fare tipico dei bambini e dell’infanzia ed è quello della raccolta di oggetti e cose, tenere in mano e mettere in tasca. Un’azione che i bambini fanno, amano fare e che continuano a fare anche nei momenti di grande difficoltà.
Il gesto del raccogliere Il gesto del raccogliere e del trattenere rappresenta un’azione dal forte sapore resiliente, custodire, stringendo forte nella propria mano o nella 1 propria tasca un oggetto, a volte segreto, a volte frutto di una ricerca o di una discussione. Sentirlo proprio, aggrapparsi ad esso per Capire e costruire la storia delle cose Poter raccontare, a partire dall’oggetto stesso dalle sue caratteristiche e dalla sua scrupolosa osservazione per andare oltre costruire nuovi scenari, nuove piste di pensiero passare da uno sguardo distratto e spento ad uno sguardo attento, curioso ed esplorativo.
Le persone, e ancor più i bambini, investono continuamente gli oggetti di una carica affettiva, immaginativa, simbolica In un certo senso non siamo noi a scegliere gli oggetti ma sono gli stessi oggetti che ci scelgono, che richiamano la nostra attenzione per un qualche motivo, differente, unico, specifico per ciascuno di noi. Gli oggetti ci colpiscono per le loro peculiarità estetiche, per quello che suscitano nella nostra memoria, nel nostro immaginario, ci rimandano a sensazioni e significati già vissuti, ci attraggono per il loro potenziale ludico, narrativo, esplorativo.
« gli oggetti e le cose, con il loro carico di possibili significati, sono fattori integranti della nostra identità» remo bodei, la vita delle cose, p. 69
I bambini sanno osservare gli oggetti e le cose cogliendone le sfumature più nascoste, i dettagli più impercettibili, le pieghe più sfuggenti. C’è come un gioco di continui rimandi e rilanci tra i dettagli e il tutto; gli uni contribuiscono all’originalită, l’altro alla riconoscibilită. I primi evidenziano distinzioni, differenze, profondità; il secondo mette in luce la necessità di un senso più generale, di un insieme di relazioni e di intrecci tra le parti che lo compongono. Osservare dettagli con punti di vista differenti rappresenta il tentativo di bambini e adulti di non accontentarsi dello stereotipo, della superficie, del consolidato: di chi non accoglie la realtà per quello che sembra, ma di chi la interroga per scoprire ciò che è.
Esplorare i dettagli porta ad una relazione di conoscenza forte e profonda con gli oggetti, aumenta familiarità e vicinanza, diminuisce rischi e pericolosità che vengono dalla non conoscenza di ciò che ho davanti.
«Una volta quando un maestro sorprendeva un ragazzo a giocare con le cianfrusaglie mentre gli stava insegnando l’alfabeto era autorizzato, dopo averle buttate dalla finestra, a castigarlo « (Rosa Agazzi) L’oggetto raccolto serve, come diceva Froebel, a delimitarci e a definirci nella potenza della scelta F. Zuccoli, Dalle tasche dei bambini, gli oggetti, le storie, la didattica
Mentre la nostra attenzione si ferma e si sollecita su di un oggetto raccolto che andrà ad arricchire la nostra collezione, la nostra mente abbandona pensieri pesanti che rischiano di abbruttire l’animo. Altra caratteristica resiliente della natura: la capacità di catturare in modo immersivo e pieno l’attenzione di chi entra in relazione con lei. 2 La natura si dà tutta e in tutta la sua manifestazione, attende solo di essere scoperta e «messa in gioco» Gli oggetti entrano a scuola e ne escono modificati, trasformati, arricchiti di significati Materiali e oggetti in grado di fornire molte possibilità di azione e non solo percorsi stereotipati o predefiniti. Ammucchiare è un gioco che incuriosisce ed attrae e la composizione del mucchio non è mai casuale. Gli oggetti ammucchiati vengono selezionati, ripartiti, variamente organizzati, aggiustati, composti, abbinati o scombinati, secondo un senso che inteso. papetti r., tintinnabula giocattolo museo
Cosa possiamo fare con l’osservazione di questi gesti … L’importanza dell’osservazione dei gesti e delle azioni che i bambini compiono con le cose, sviluppata INTENZIONALMENTE dagli insegnanti può dare vita a progetti ed esperienze oltre che contribuire a costruire contesti significativi di apprendimento. Gli elementi e i materiali naturali, presenti costantemente nella natura e nei diversi contesti educativi, possono sostenere il l’elaborazione da parte dei bambini dei propri percorsi e aiutare gli adulti nel rielaborare in modo più stratificato e complesso il percorso. La natura è fuori, attende e ha molto da dire e molto di cui parlare
la relazione che i bambini hanno solitamente con gli elementi della rievocare le raccolte significa lavorare sulla memoria affettiva, emozionale, cognitiva, significa essere in grado di costruire associazioni e relazioni Raccogliere significa ragionare di emozione, meraviglia, fascino e fascinazione, di estetica di bellezza, di curiosità natura è unica e preziosa in quanto tendono ad attribuire un significato e a costruire narrazioni intorno a questi elementi raccogliere reperti naturali(sassi, conchiglie,legnetti,foglie)è un’attivită che richiama la passione e il bisogno di collezionare, seriare, catalogare; solitamente si raccoglie qualcosa che possa essere raccontato e che possa avere una storia che poi viene ripresa e ricordata nel momento in cui si riguardano i reperti.
I diritti naturali di bimbe e bimbi G. Zavalloni 1 6 IL DIRITTO ALL'OZIO IL DIRITTO AD UN BUON INIZIO a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura 2 IL DIRITTO A SPORCARSI 7 a giocare con la sabbia, la terra, l'erba, le foglie, l'acqua, i sassi, i rametti IL DIRITTO ALLA STRADA a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade 3 IL DIRITTO AGLI ODORI 8 a percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla natura IL DIRITTO AL SELVAGGIO a costruire un rifugio-gioco nei boschetti, 4 ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi IL DIRITTO AL DIALOGO ad ascoltatore e poter prendere la parola, interloquire e dialogare 9 IL DIRITTO AL SILENZIO 5 ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il IL DIRITTO ALL'USO DELLE MANI gorgogliare dell'acqua a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare la creta, legare corde,accendere un fuoco 10 IL DIRITTO ALLE SFUMATURE a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle
Autonomie e conquiste vincere la paure, accogliere il rischio, scoprire di poter riuscire
Un bambino ha bisogno di un tempo e di uno spazio non per ripetere ciò che gli è stato detto ma per fare a modo suo, per dimostrare che ha capito e che può modificare le conoscenze, i saperi, le azioni.
E' la rottura con il consueto e con il conosciuto che avvia il processo creativo, che sostiene lo sviluppo del pensiero divergente e che rende attivo il bambino nella ricerca di soluzioni personali e comunque valide
Un adulto che lavora nella zona di sviluppo prossimale, che aiuta il bambino strutturando le condizioni per la soluzione del problema offrendogli un'impalcatura (scaffolding) all'interno della quale il bambino lavora, esercitando le sue competenze su attività che sono alla sua portata.
Presenza discreta ma attenta di un adulto che propone e sostiene il processo, fornendo spunti, semplificando i passaggi difficoltosi, mantenendo la direzione dell'attenzione per il raggiungimento degli obiettivi.
Quali domande? Prima di allestire o pensare un contesto: * quale linguaggio voglio offrire in questo spazio? * cosa voglio osservare? * come disporre gli elementi di arredi di cui dispongo perché siano fruibili dai bambini e lo spazio risulti accogliente? * Quanti bambini agiranno questo contesto? * quali materiali decido di offrire? * quali caratteristiche devono avere i materiali che propongo? in che modo dispongo i materiali?