Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Regione Emilia Romagna Modena, 3 novembre 2011 Dr Giulio SighinolfiDr Andrea Lambertini
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Profilo di salute in RER: Morbosità e mortalità per malattie infettive fortemente diminuite negli anni Forte riduzione dell’incidenza delle patologie prevenibili con vaccinazione (risultato positivo consolidato in esito al precedente PRP) Emergono/riemergono patologie collegate a globalizzazione e cambiamenti climatici
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 1 Miglioramento dei sistemi informativi delle malattie infettive e vaccinazioni 2 I programmi di vaccinazione 3 Controllo delle malattie socialmente rilevanti (TB, malattie da HIV e altre MTS, Malattie Invasive Batteriche, MTA e malattie a circuito fecale-orale, zoonosi) 4 Sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettori 5 Le infezioni correlate all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria e la prevenzione dell’antibiotico-resistenza
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Patologie prevenibili con vaccinazione: i risultati del precedente PRP nella nostra AUSL
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Patologie prevenibili con vaccinazione: i risultati del precedente PRP nella nostra AUSL
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Patologie prevenibili con vaccinazione: i risultati del precedente PRP nella nostra AUSL
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Patologie prevenibili con vaccinazione: il piano operativo Gli Obiettivi a. Consolidare coperture vaccinali ( >95% Obbligatorie e Batteriche) b. Migliorare copertura HPV ( <80% nel 2012 ) c. Applicazione delibera regionale qualità
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Patologie prevenibili con vaccinazione: il piano operativo Criticità a. Movimento popolazione ( in particolare immigrata ) b. Incremento Obiezione Vaccinale ( 1%- 2% ) c. Difficoltà gestionale per elevate percentuale di rinunce e spostamenti
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Patologie prevenibili con vaccinazione: il piano operativo Proposte a. Investimento sul personale, in particolare infermieristico, in termini di formazione e stabilità b. Investimento informatico per attivazione di nuove modalità di prenotazione / accesso: mail, on line c. Valutare integrazione dei servizi vaccinali minori e adulti
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 1 Miglioramento dei sistemi informativi delle malattie infettive e vaccinazioni Sistematizzazione diversi flussi informativi esistenti sviluppandone unico “web based” Unificazione sistemi registrazione vaccinazioni ed eventi avversi Le azioni partono prevalentemente dalla Regione Le AUSL dovranno assicurare il coinvolgimento di referenti aziendali per le vaccinazioni CED aziendali referenti per la farmacovigilanza
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 3 Controllo delle malattie socialmente rilevanti TB: miglioramento proporzione casi e contatti a rischio trattati correttamente (range regionale casi: 67-80%) Epidemiologia in provincia di Modena: Incidenza in calo (<10/ ) In maggioranza forme polmonari Oltre 60% forma bacillifera Media tempo di diagnosi da inizio sintomi = 4 mesi Oltre 70% dei casi a carico di cittadini stranieri Età più colpite: gli italiani sopra 65; gli stranieri giovani adulti
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 3 Controllo delle malattie socialmente rilevanti TB: miglioramento proporzione casi e contatti a rischio trattati correttamente Aumentando capacità diagnostiche e di counselling dei clinici (formazione MMG-PLS- Operatori) Aumentando qualità diagnostica dei laboratori di micobatteriologia Migliorando il follow up dei casi in terapia Migliorando il follow up dei contatti (terapia infezione e sorveglianza clinica)
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 3 Controllo delle malattie socialmente rilevanti TB: miglioramento proporzione casi e contatti a rischio trattati correttamente I punti critici Disomogeneità di percorsi diagnostici specialistici fra AUSL e AOSP, ma anche entro AUSL (tempi e modalità di risposta sono differenziati) Particolare rigidità di risposta alle oscillazioni di richiesta di supporto, vincolata dalla quantità di risorsa disponibile localmente Il Dispensario funzionale è ancora una idea che cammina a fatica su gambe “volontaristiche”
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 3 Controllo delle malattie socialmente rilevanti HIV: consolidamento sistema sorveglianza infezione, cui si aggiunge MST: nuovo sistema di sorveglianza regionale Osservatorio regionale HIV-AIDS insieme con U.O. malattie infettive aziendali e U.O. pediatria di Parma e Bologna ASSR collabora a progettare sistema di sorveglianza su malattie a trasmissione sessuale
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 3 Controllo delle malattie socialmente rilevanti MIB (malattie invasive batteriche): miglioramento della qualità della diagnosi MIB da meningococco, emofilo, pneumococco, listeria sono oggetto di particolare sorveglianza regionale Il miglioramento passa attraverso la riduzione delle MIB da agente non identificato e per la tipizzazione più estesa degli agenti riconosciuti nei campioni Clinici e laboratoristi hanno l’onere principale, DSP deve assicurare completezza di inchieste epidemiologiche
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 3 Controllo delle malattie socialmente rilevanti MTA (malattie trasmesse da alimenti): miglioramento della sorveglianza dei focolai e delle malattie a circuito oro-fecale, zoonosi
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo MTA (malattie trasmesse da alimenti): miglioramento della sorveglianza dei focolai e delle malattie a circuito oro-fecale, zoonosi
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 3 Controllo delle malattie socialmente rilevanti MTA (malattie trasmesse da alimenti): miglioramento della sorveglianza dei focolai e delle malattie a circuito oro-fecale, zoonosi Miglioramento della diagnosi eziologica (tipizzazione agenti, integrazione fra dati della filiera alimentare e dati sui casi umani) Miglioramento analisi dei dati rilevati con inchieste epidemiologiche (vedi corso MTA)
Il piano regionale della prevenzione e il controllo delle malattie trasmesse da alimenti La gestione dei focolai di MTA alla luce degli obiettivi del Piano Regionale della Prevenzione : dalla segnalazione alle ipotesi epidemiologiche. Dipartimento di Sanità Pubblica – AUSL di MODENA Modena, 26 settembre 2011 Anna Bulgarelli DIRIGENTE MEDICO Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Igiene Pubblica Controllo Rischi Biologici Giliana Campana ASSISTENTE SANITARIA Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Igiene Pubblica Controllo Rischi Biologici Christian Cintori DIRIGENTE MEDICO Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Igiene Pubblica Controllo Rischi Biologici
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 4 Sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettori Patologie rilevanti in contesto internazionale: febbre gialla, febbri virali emorragiche, West Nile Desease In ER eventi epidemici: Chikungunya 2007; West Nile Obiettivi West Nile Disease e Leishmaniosi: contenere la diffusione di malattie già endemiche in RER Patologie da importazione: ridurre probabilità di creazione di focolai autoctoni
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 4 Sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettori Strumenti Sorveglianza dei vettori (entomologica) Sorveglianza della circolazione dell’agente patogeno in animali Segnalazione rapida di eventi singoli ed epidemici nell’uomo Attuazione degli specifici Piani di controllo a forte coordinamento interdisciplinare in atto da alcuni anni
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 5 Infezioni correlate all’assistenza sanitaria e socio sanitaria e prevenzione dell’antibiotico resistenza In AUSL Modena già avviati da tempo i sistemi di sorveglianza delle Infezioni Correlate con Assistenza (ICA) Segnalazione rapida epidemia ed eventi sentinella Sorveglianza chirurgia –SIChER Sorveglianza terapia intensiva – SITIER Piani programmi di prevenzione e controllo della legionellosi
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili - Il piano operativo 5 Infezioni correlate all’assistenza sanitaria e socio sanitaria e prevenzione dell’antibiotico resistenza Obiettivi Avviare programmi di controllo infezioni ed uso antibiotici in strutture residenziali per anziani Avviare programmi per promuovere uso appropriato degli antibiotici in ospedale
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione La prevenzione rivolta a tutta la popolazione: le emergenze di sanità pubblica Emergenze storicamente sperimentate in ER Di tipo infettivo: Bioterrorismo (antrace) SARS Influenza aviaria Chikungunya West Nile Disease Pandemia influenzale Di tipo non infettivo: Emergenze chimiche Eventi catastrofici (Prefetture e Protezione civile)
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione La prevenzione rivolta a tutta la popolazione: le emergenze di sanità pubblica Sorveglianze attive in ER cui partecipano DSP Sistema di segnalazione rapida – alert (dal 2005) per le malattie infettive Sistema allerta rapido RASFF per alimenti e mangimi non conformi Sistema per le ondate di calore (gestione ARPA) Sistema sull’inquinamento atmosferico (gestione ARPA) Sistema entomologico sugli insetti vettori Sistema veterinario sulle antropozoonosi
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione La prevenzione rivolta a tutta la popolazione: le emergenze di sanità pubblica Obiettivi di miglioramento indicati nel PRP: Stabilizzazione Centro di Riferimento Regionale per Emergenze Microbiologiche (CRREM) Perfezionamento procedure dell’Alert per infettive Sperimentazione sorveglianza sindromica Potenziamento competenze tecnico professionali in DSP per gestione emergenze fisico-chimiche Coinvolgimento MMG-PLS e PS per aumentare l’adesione alle segnalazioni per emergenze
Programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili Piano della Prevenzione GRAZIE PER L’ATTENZIONE