A cura del Coordinamento dei Tecnici e professionali della provincia di Varese Dal RAV alla realizzazione del Piano di miglioramento Tradate, 7 marzo 2106.

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a cura del Coordinamento dei Tecnici e professionali della provincia di Varese Dal RAV alla realizzazione del Piano di miglioramento Tradate, 7 marzo 2106

Favorire il riconoscimento presso la comunità scolastica dell’ “identità” di ogni istituto e delle sue specificità mediante una lettura dei bisogni del contesto di riferimento per facilitare il rapporto con il territorio e la rendicontazione sociale Realizzare/Consolidare il sistema informativo interno per “alimentare” l’autovalutazione di istituto, il confronto strutturato con le altre scuole della rete (benchmark territoriale); Rafforzare le competenze del team di valutazione interno e sviluppare la cultura della valutazione in tutte le componenti scolastiche OBIETTIVI 2

Condividere un modello di valutazione di sistema coerente con le innovazioni introdotte dalla L. 107/15 che consenta di riprogettare il piano dell’offerta formativa triennale Elaborare un Piano di Miglioramento triennale, monitorandone gli effetti e condividendone gli esiti con la comunità scolastica e il contesto di riferimento OBIETTIVI 3

Alla luce dei RAV delle scuole aderenti alla rete risultano ricorrenti alcune priorità di miglioramento che vengono di seguito richiamate: la progettazione del curricolo per competenze in funzione dei profili formativi d’uscita la valutazione delle competenze lungo tutto il percorso formativo ai fini della certificazione; il consolidamento della valutazione di sistema; la didattica digitale e l’introduzione delle nuove tecnologie nelle pratiche di insegnamento/apprendimento; il consolidamento della didattica dell’alternanza scuola-lavoro e la triennalizzazione dei percorsi; il rafforzamento della metodologia CLIL nell’istruzione tecnica e professionale; il potenziamento della didattica laboratoriale integrata ai fini del successo scolastico. PRIORITA’ DI MIGLIORAMENTO 4

Il progetto di rete si prefigge le seguenti mete: condivisione delle modalità di monitoraggio e di individuazione di indicatori di output, di processo, di risultati (outcomes); condivisione, fra scuole con obiettivi di miglioramento simili, della modalità di progettazione e condivisione dei possibili traguardi così da poter svolgere un benchmarcking competitivo finalizzato anche allo scambio di buone pratiche durante e al termine della fase di realizzazione dei progetti; verifica puntuale, in relazione agli obiettivi dei rispettivi RAV, del livello raggiunto dell’obiettivo, misurazione del gap eventuale e riformulazione della strategia per proseguire l’attività. TRAGUARDI 5

G LI ISTITUTI COINVOLTI 6 ISISS “DAVERIO-CASULA” - VARESE ISIS “CITTA’ DI LUINO” - LUINO ISISS “GEYMONAT” - TRADATE IIS “EUGENIO MONTALE” – TRADATE ISISS “DON MILANI” - TRADATE ITIS “RIVA” - SARONNO IIS “DALLA CHIESA” – SESTO C. ISIS “E. STEIN” - GAVIRATE ISIS “FACCHINETTI” - CASTELLANZA ISIS “PONTI” - GALLARATE IPC VERRIBUSTO A. I.P.S.I.A. “PARMA” - SARONNO IST. ORSOLINE DI “S. CARLO”-SARONNO ASSOC. ”PADRE MONTI” - SARONNO

7 Analisi macro per l ’ identificazione dei problemi della scuola e l ’ individuazione degli obiettivi di miglioramento (priorit à ) e le loro possibili correlazioni RAV Punti di criticità Condivisione della modalità di realizzazione del Piano di miglioramento e del monitoraggio Analisi micro per risalire alle cause che hanno generato i problemi ed identificare strategie di intervento per risolverle Valutare gli esiti e comunicare i risultati (produrre il Report miglioramento per la riprogettazione del PTOF FASI DELLA RICERC A ZIONE Progettare e pianificare le azioni/attivit à dei progetti di miglioramento individuando le modalit à di controllo

8 Analisi macro per l ’ identificazione dei problemi della scuola e l ’ individuazione degli obiettivi di miglioramento (priorit à ) e le loro possibili correlazioni RAV Punti di criticità Condivisione della modalità di realizzazione del Piano di miglioramento e del monitoraggio Analisi micro per risalire alle cause che hanno generato i problemi ed identificare strategie di intervento per risolverle Valutare gli esiti e comunicare i risultati (produrre il Report miglioramento per la riprogettazione del PTOF FASI DELLA RICERC A ZIONE Progettare e pianificare le azioni/attivit à dei progetti di miglioramento individuando le modalit à di controllo CONDIVISIONECONDIVISIONE

FASE ELEMENTO DI ANALISI ANALISI E VALUTAZIO NE ESITI 2.1 Risultati scolastici 2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali 2.3 Competenze chiave e di cittadinanza 2.4 Risultati a distanza CONTESTO 1.1 Popolazione scolastica 1.2 Territorio e capitale sociale 1.3 Risorse economiche e materiali 1.4 Risorse professionali PROCESSI Pratiche educative e didattiche 3A.1 PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE ( Curricolo, progett. e valutazione - Curricolo e offerta formativa - Progett. didattica - Valutazione degli studenti 3A.2 AMBIENTE ORGANIZZATIVO PER L’APPRENDIMENTO Subaree: Dimensione organizzativa - Dimensione relazionale 3A.3 Inclusione e differenziazione (Subaree: Inclusione -Recupero e potenziamento 3A.4 Continuità e orientamento (Subaree: Continuita' -Orientamento ) 3B - Pratiche gestionali e organizzative (Orientamento strategico e organizzazione della scuola ) 3B.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane (Subaree: Formazione - Valor. competenze - Coll. insegnanti - Coll. territorio Coinvolgimento famiglie OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO SITUAZIONE ATTUALE VALORI/DATI DI RIFERIMENTO RISULTATO ATTESO I L SISTEMA DI VALUTAZIONE

ANALISI MACRO Individuazione Nodi Problematici ANALISI DELLE CAUSE ANALISI MICRO Classificazione dei problemi in ordine di priorità Comunicazione dei risultati AGLI ORGANI DECISIONALI PER LE POLITICHE DI MIGLIORAMENTO Identificazione delle cause Percezione- Clima organizzativo OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO SITUAZIONE ATTUALE VALORI/DATI DI RIFERIMENTO RISULTATO ATTESO FASE ELEMENTO DI ANALISI ANALISI E VALUTA ZIONE ESITI 2.1 Risultati scolastici 2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali 2.3 Competenze chiave e di cittadinanza 2.4 Risultati a distanza CONTESTO 1.1 Popolazione scolastica 1.2 Territorio e capitale sociale 1.3 Risorse economiche e materiali 1.4 Risorse professionali PROCESSI 3A.1 Pratiche educative e didattiche 3A.2 Ambiente organizzativo per l’apprendimento 3A.3 Inclusione e differenziazione 3A.4 Continuità e orientamento 3B - Pratiche gestionali e organizzative 3B Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane (

10. Altre (apertura al territorio- Riduzione numero allievi per classe – Percorsi individualizzati – Valorizzazione del merito M) Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese N) Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89; P) Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti Q) Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti. 1. Comp. Linguistiche 2. Comp. Mat. Scient. Tecn. A) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning B) Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; 3. Comp. culturali C) Potenziamento competenze pratica cultura musicali, arte storia dell'arte, cinema, tecniche e media produzione e di diffusione immagini e suoni, F) Alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini 5. Dispersione scolastica l) prevenzione e contrasto dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento inclusione scolastica alunni bisogni educativi speciali r)alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, 4. Cittadinanza - Legalità D) Sviluppo competenze di cittadinanza attiva e democratica, educazione interculturale, dialogo tra culture, ecc. E. Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati nel rispetto della legalità, sostenibilità ambientale, beni paesaggistici, patrimonio e delle attività culturali 6. Discipline motorie stile vita sano G) Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica 7. Comp. Digitali – Metod. Lab. H) Sviluppo competenze digitali degli studenti, pensiero computazionale, utilizzo critico e consapevole social network e media, produzione e ai legami con il mondo del lavoro I) Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; 8. Dispersione scolastica L) Prevenzione/contrasto dispersione scolastica, discriminazione bullismo (anche inform.), incl. Scol. e diritto studio alunni BES con percorsi individual. e pers., coll. servizi socio-sanitari ed educ. territorio, diritto studio alunni adottati R) Alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, n coll. li enti locali e terzo settore, apporto comunità di origine, famiglie e mediatori culturali; 9. Alternanza - Orientamento O) Incremento dell'alternanza scuola- lavoro nel secondo ciclo di istruzione S) definizione di un sistema di orientamento Le priorità della L.107/15

Sezione 1: Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari Passo 1:Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi domande Ci sono nesi tra obiettivi e traguardi (Se si quali? Ci sono ridondanze tra obiettivi individuati? Gli obiettivi coprono tutti gli aspetti delle priorità dichiarate in modo efficace e completo? Tabella 1. Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche Elencare gli obiettivi di processo come indicati nella sezione 5 del RAV e barare le colonne 1 e 2 per indicare l'attinenza di ciascuno con le priorità AREA DI PROCESSOOBIETTIVI DI PROCESSO CONNESSIONE ALLE PRIORITA' Priorità 1.Priorità 2. Curricolo progettazione e valutazione Abiente di apprendimento Inclusione e differenziazione Continuità e orientamento Orientamento strategico e organizzazione della scuola Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

ORGANIZZAZIONE DELLA RICERC A ZIONE 13 Gruppo di progetto costituito dai docenti indicati dai dirigenti per condurre e monitorare le attività della RicercAzione Gruppo dei referenti (responsabili) del miglioramento degli istituti coinvolti cui affidare il compito di trasferire le procedure e gli strumenti proposti all’interno delle proprie scuole (1-2 docenti per scuola) Focus group d’istituto (all’occorrenza) costituiti da 4-5 membri per la messa a fuoco tematiche meritevoli di approfondimento per la definizione dei progetti di miglioramento Gruppi di miglioramento nelle singole scuole (numero variabile a seconda dei progetti di miglioramento previsti) da ogni istituto costituito da docenti cui affidare l’implementazione dei piani di miglioramento nelle singole scuole Collegio docenti (e Dipartimenti) e Consiglio di istituto coinvolti nelle varie fasi del percorso per legittimare le decisioni prese e creare le condizioni di consenso. Gruppo di regia costituito dai dirigenti degli istituti scolastici della rete e dal responsabile di progetto SCUOLASCUOLA Docenti e personale ATA Vengono coinvolti in relazione al tipo di progetto attivato e vengono tutti informati sugli sviluppi del piano e RETERETE

14 FASI marmar aprapr magmag GiuGiu setset ottott L’Analisi macro X Attività sul campo XX 2 L’Analisi micro X Attività sul campo XX 3 La Progettazione e Pianificazione X Attività sul campo XX 4 La Realizzazione e controllo X Attività sul campo XXXX 5 La Valutazione degli esiti e la Comunicazione dei risultati X Attività sul campo XX In grassetto lo start up delle 5 fasi (incontro in plenaria in aula)

Incontro 1: ANALISI MACRO sede ( 7 marzo «Montale» - Tradate) Il quadro riferimento e le condizioni per l’avvio della ricerca-azione 15 ATTIVITA’ SUL CAMPO. I responsabili del miglioramento di ogni scuola discutono con il DS l’impianto organizzativo che si intende dare al Piano di miglioramento e individuano/confermano gli obiettivi di processo sui quali impegnare l’istituto e predisponendo il Piano della Comunicazione necessario per coinvolgere la comunità scolastica (docenti, studenti, famiglie e portatori di interesse locali) ATTIVITA’ SUL CAMPO. Formazione ai gruppi di progetto per condividere approccio e modalità di lavoro. e loro attivazione (alimentati con strumenti condivisi) per la predisposizione dei Progetti di miglioramento.(e se ne ricorrono le condizioni costituzione di focus group per approfondire temi e la ricerca di soluzioni). Incontro 2: ANALISI MICRO sede ( 6 aprile «Ponti» - Gallarate) L’attivazione dei Gruppi di progetto per l’analisi approfondita delle criticità e la ricerca di soluzioni Incontro 3: PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE sede (5 maggio «Volontè» Luino) Definizione dei progetti che costituiscono il Piano di miglioramento e relativa pianificazione ATTIVITA’ SUL CAMPO. I responsabili del miglioramento raccolgono i prodotti dei Gruppi di progetto e pianificano (individuazione e programmazione delle azioni) la realizzazione dei progetti di miglioramento. Prodotti: F1a Mappa degli obiettivi di miglioramento delle scuole (Riformulazione obiettivi del RAV) F1b Costituzione dei Gruppi di Miglioramento F2 Analisi approfondite delle cause delle criticità Prodotto F3. Pianificazione dei progetti di miglioramento

Incontro 4: REALIZZAZIONE E CONTROLLO sede ( 8 settembre - Orsoline Saronno) Il quadro riferimento e le condizioni per l’avvio della ricerca-azione 16 ATTIVITA’ SUL CAMPO Modalità di conduzione degli incontri periodici di monitoraggio dei progetti di miglioramento. Raccolta degli indicatori. Modalità di stesura di report intermedi per la rendicontazione e la documentazione delle decisioni in merito agli interventi correttivi effettuati. Incontro 5: VALUTAZIONE E COMUNICAZIONE ESITI sede ( 10 ottobre – «Casula» Varese) Il quadro riferimento e le condizioni per l’avvio della ricerca-azione ANALISI CRITICA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO E RIPROGETTAZIONE DEL PTOF ATTIVITA’ SUL CAMPO Stesura di un rapporto di valutazione degli esiti del Piano di miglioramento, organizzazione della diffusione dei risultati e della valutazione nella comunità scolastica Prodotti F4 Report intermedi sullo stato di attuazione F5a Descrizione di una buona pratica (di un progetto realizzato con esito positivo) F5b Report finale sugli esiti del Piano di Miglioramento

R EPERTORIO DEI PRODOTTI ATTESI 17 Prodotto F1a Mappa degli obiettivi di miglioramento delle scuole Prodotto F1b Costituzione dei Gruppi di Miglioramento e Focus group Prodotto F2 Analisi approfondita delle cause delle criticità Prodotto F3 Pianificazione dei progetti di miglioramento Prodotto F4 Report intermedi sullo stato di attuazione Prodotto F5a Descrizione di una buona pratica (di un progetto realizzato con esito positivo) Prodotto F5b Report finale sugli esiti del Piano di Miglioramento

D OCUMENTAZIONE DEL PERCORSO 18 WWW. RETETRADATE. IT S EZIONE V ALUTAZIONE DI SISTEMA

WWW. RETETRADATE. IT 19

MAPPA PRIORITA’ RISULTATI A DISTANZA PRIORITA’ RISULTATI SCOLASTICI RISULTATI PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA RIVAPARMA MONTALE FACCHINETTILUINO DELLA CHIESASTEIN RIVAFACCHINETTI ORSOLINEGEYMONAT DAVERIO-CASULADON MILANI PONTI DAVERIO-CASULA IT PADRE MONTI DON MILANIRIVA FACCHINETTIDELLA CHIESA FACCHINETTI COMPETENZE ITALIANO MIGLIORAMENTO PROVE INVALSI DISPERSIONE SCOLASTICA PRIMO BIENNIO SUCCESSO SCOLASTICO QUINTO ANNO RISULTATI LINGUA INGLESE RISULTATI MATEMATICA ORSOLINEDON MILANI GEYMONAT PONTI DELLA CHIESA STEINPARMA LUINO PARMALUINO PONTI MONTALE

MAPPA OBIETTIVI INCLUSIONE DIFFERENZIAZIONE CURRICOLO PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE AMBIENTE DI APPRENDIMENTO CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO RIVA RISORSE UMANE (TUTOR - PEER EDUCATION) PROGETTAZIONE DEL CURRICOLO VALUTAZIONE ALTRO (DID. LAB. – ED. AMB. –ACCOGL. – CLIL, ECC.) PROVE COMUNI DAVERIO-CASULA LUINO STEIN DALLA CHIESA GEYMONATMONTALE DON MILANI FACCHINETTI PONTI PARMA ORSOLINE IT PADRE MONTI ORSOLINE TECNOLOGIA LUINO LABORATORIALITÀ DALLA CHIESA NUOVE METODOLOGIE (MET. DI STUDIO, SOST., ECC.) STEIN PONTI ALTRO (AMBIENTE SCUOLA, SICUREZZA, APPARTENEN.) DALLA CHIESA STEINPONTI DON MILANI ORSOLINE FORMAZIONE DOCENTI SUI TEMI DELL’INCLUSIONE LUINO VALUTAZIONE STUDENTI BES LUINO PRIMO BIENNIO IEFP PONTI LABORATORIO DI MANUALITÀ PARMA ORSOLINE FACCHINETTI POTENZ. DIDATTICA PER INTEGR. E RECUPERO ORSOLINE PONTI SPENDIBILITÀ COMPETENZE IN USCITA LUINO CONTINUITÀ 1° E 2° GRADO STEINDALLA CHIESAPONTI ORSOLINE FORMAZIONE CLASSI 1^ E 3^ MONTALE

MAPPA OBIETTIVI ORIENT. STRAT. E ORGANIZZ. DELLA SCUOLAINTEG. TERRITORIO E RAPPORTI CON FAMIGLIE FORMAZIONE NUOVI INSEGNANTI ASSEGNAZIONE DOCENTI ALLE CLASSI LUINO ALBO DELLE COMPETENZE DEL PERSONALE POTENZIARE TECNOLOGIA DELLA SEGRETERIA UTILIZZO ORGANICO POT. PER LA DIDATTICA PONTI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE DON MILANI RIVA DALLA CHIESA STEIN SISTEMA DI VALUTAZIONE INTERNA INCARICHI ORGAN. AI RESPONSABILI DEI DIP. PONTI AUMENTARE RISORSE PER INSEGN. MAT. E ITALIANO PONTI PARMA MODELLO ORGANIZZATIVO ORSOLINE LUINO GEYMONAT DALLA CHIESA CONDIVISIONE BUONE PRATICHE FRA I DOCENTI PARMAORSOLINE