Gli Este La storia della famiglia e le Delizie estensi Progetto di Julia Aschl e Dalma Sápi
L’inizio degli Este una delle più antiche famiglie nobili in Italia origine longobarda 1056 Alberto Azzo II d’Este ( ) costruì un castello vicino a Este (Veneto) e si denominò secondo la città considerato capostipite della famiglia nobile estense Alberto Azzo II e sua prima moglie
I due rami della famiglia Il ramo bavarese dei Guelfi: Guelfo IV d’Este, primo figlio di Alberto Azzo II, continuò la linea materna dei Guelfi, che era rimasta senza successore maschile ancora oggi si trova nella famiglia reale britannica Guelfo IV d‘Este
I due rami della famiglia Il ramo italiano degli Este: Folco I d’Este, altro figlio di Alberto Azzo II, continuò il ramo italiano degli Este, da cui nacque la illustre famiglia estense che dopo avrebbe regnato su Ferrara, Modena e Reggio Stemma degli Este
L’espansione del potere 1187: Obizzo I d’Este fu il primo Estense a regnare Ferrara Estensi cacciato dalla città nel : Azzo VII d’Este riuscì a riconquistare Ferrara 1264: Obizzo II d’Este proclamato Signore a vita di Ferrara, negli anni seguenti anche di Modena e di Reggio
L’espansione del potere e l’inizio del periodo aureo a Ferrara 1332: gli Este divennero vicari papali a Ferrara Niccolò III d’Este ( ) rese Ferrara una città culturale di grande prestigio internazionale che venne ancora aumentato dai suoi successori
Il periodo aureo sotto Ercole I Ercole I d’Este ( ), figlio di Niccolò III: un importante mecenate della cultura rinascimentale Convocò alla corte poeti come Boiardo e Ariosto, i più illustri compositori europei lavoravano per lui Ludovico Ariosto Ercole I d‘Este
Il periodo aureo sotto Ercole I “Addizione Erculea”: Ercole incaricò Biagio Rossetti di fortificare e espandere la città verso il nord costruì il quartiere “Arianuova”, compreso “Corso Ercole I d’Este”, “Corso Biagio Rossetti” e altre strade principali, inoltre compreso il famoso “Palazzo dei Diamanti” Palazzo dei Diamanti
La fine del potere estense a Ferrara 1597: Alfonso II d’Este morì senza eredi diretti papa Clemente VIII rifiutò Cesare d’Este come vicario e richiese la restituzione di Ferrara allo Stato della Chiesa 1598: gli Este lasciarono Ferrara e si trasferirono a Modena che divenne la nuova capitale Clemente VIII
Tragedie familiari famose Don Giulio d’Este Due fratelli del duca Alfonso I, Giulio e il cardinale Ippolito, si innamorarono della stessa donna, che però preferì Giulio Ippolito fece i suoi servi picchiare Giulio tanto che egli perdette un occhio Insieme a un altro fratello, Ferrante, che voleva prendere il posto del duca, congiurò contro Alfonso I e Ippolito Alfonso I d‘Este
Don Giulio d’Este Fu scoperta la cospirazione e i due furono imprigionati nel carcere del castello nel 1506, dove Ferrante morì Giulio fu liberato dopo 53 anni, all’età di 81 anni Prigione di Don Giulio d‘Este
Tragedie familiari famose Ugo e Parisina Laura Malatesta, detta Parisina, una bella e giovane ragazza, seconda moglie di Niccolò III, e il figlio del marito (che era molto più vecchio di lei), Ugo, si innamorarono Ugo d‘Este Parisina Malatesta
Ugo e Parisina L’amore segreto venne scoperto da Niccolò III che osservava i due nella camera da letto tramite uno specchio Tutti e due vennero misi nel carcere del castello, poco dopo furono condannati a morte e subito decapitati Parisina aveva 20 anni, Ugo solo 19 La storia ispirò per secoli poeti e musicisti Prigione di Parisina
Castello Estense Lo scopo originale 1385: rivolta del popolo (fra l‘altro per le tasse alte), nel corso della quale venne linciato il consigliere fiscale Niccolò II commissionò all‘architetto da Novara la costruzione di una fortezza difensiva per la sua famiglia in caso di sommosse
Castello Estense La costruzione aggiunta di altre tre torri alla preesistente „Torre dei Leoni“, che allora faceva parte delle vecchie mura collegamento delle quattro torri tramite cortine sorse la fortezza militare, il Castello di San Michele
Castello Estense L‘ampliamento della fortezza a partire dal ‘400: ampliamento e abbellimento della fortezza per trasformarla in una residenza per i membri della corte Ercole II ( ) incaricò da Carpi con la trasformazione definitiva della fortezza in un palazzo di corte
Castello Estense Le trasformazioni esterne aggiunta di un altro piano alle cortine rialzamento delle torri, sostituzione dei merli con balconi di marmo, aggiunta delle altane aspetto esterno di oggi Castello Estense Torre delle Ore
Castello Estense Interno Sale Gotiche soffitti con volta a crociera modello del castello nel suo aspetto trecentesco Cucine Sala del Cordolo probabilmente fungeva da posto di guardia il nome viene del cordolo di marmo che corre lungo la parete
Castello Estense Interno Prigione di Don Giulio destinato a cella e forse anche a sala di tortura sui muri scritte eseguite da prigionieri nel XVI. secolo Prigioni di Ugo e Parisina sul soffitto scritte fatte da alcuni prigionieri con il fumo delle candele Ingresso delle prigioni di Ugo e Parisina
Castello Estense Interno Rampa delle Artiglierie un tempo usato per portare le artiglierie sugli spalti della fortezza Loggia e giardino degli Aranci giardino pensile con grandi vasi di agrume e piccoli vasi di altre piante Camerino dei Baccanali stanza di passaggio un tempo interamente dipinta Loggia e giardino degli Aranci
Castello Estense Interno Cappella Ducale destinato alle preghiere private Sala dell’Aurora sul soffitto sono rappresentate le quattro parti del giorno Saletta dei Giochi affreschi con scene di „giochi” dell’antica Roma Sala dell’Aurora
Castello Estense Interno Saletta dei Veleni usata dal farmacista per produrre medicine Salone dei Giochi sala d’onore dell’Appartamento dello Specchio, destinata ai concerti o giochi sul soffitto scene di sport Camera della Torre di Santa Caterina enorme veduta di Ferrara in alzato Salone dei Giochi
Castello Estense Interno Anticamera della Galleria Sala di Ettore e Andromaca prende il nome dall’affresco ottocentesco del soffitto: Ettore si congeda dal figlio e dalla moglie Andromaca Sala della Galleria Sala delle Bonifiche dedicata alle opere di bonifica del territorio ferrarese
Castello Estense Interno Sala della Torre di San Paolo Anticamera del Governo aveva funzioni di anticamera per coloro che chiedevano udienza al duca Sala del Governo presenta ancora lo splendido soffitto originale a lacunari dipinti e dorati celebrazione del principe e del suo buon governo Sala del Governo
Castello Estense Interno Sala della Devoluzione il soffitto ottocentesco rappresenta la devoluzione di Ferrara, dal potere estense a quello pontificio Sala dei Paesaggi Camerini di Alfonso I d’Este nel ponte aereo tra il Castello e il Palazzo Ducale una volta pieno di opere d’arte preziose Sala della Devoluzione
Castello Estense Interno Sala delle Geografie Salotto Azzurro Sala dei Comuni per circa ottanta anni vi si sono tenute le riunioni del Consiglio della Provincia Sala degli Stemmi doppia decorazione del periodo pontificio Sala degli Stemmi
Delizie Estensi un insieme di 20 ville, casini di caccia e ritiri estivi fatte costruire dalla famiglia degli Este tra XIV-XVI. secolo nel territorio di Ferrara e Rovigo collegate a Ferrara con canali e vie d’acqua parte del partimonio dell’umanità dell’UNESCO
Delizie estensi Le Delizie ancora esistenti: Palazzo di Schifanoia Delizia del Belriguardo Delizia di Copparo Delizia del Verginese Castello di Mesola Delizia di Fossa d'Albero Delizia di Benvignante Delizia dei Bagni Ducali Delizia della Diamantina Villa della Mensa Delizia di Scortichino Le Delizie andate distrutte: Delizia di Bellombra Delizia di Ostellato Delizia di Consandolo Delizia di Montesanto Castello di Porto Delizia Le Casette Delizia di Migliaro Delizia di Quartesana Delizia di Francolino
Palazzo di Schifanoia funzione di svago e ricreazione il nome deriva dal motto schivar la noia costruito a partire dalla fine del Trecento voluto da Alberto d’Este, ampliato all’epoca di Borso d’Este, completato da Biagio Rossetti ala trecentesca – un piano, sede del Museo Civico ala quattrocentesca – due piani, Sala della Virtù, Salone dei Mesi
Palazzo di Schifanoia Museo Civico d’Arte Antica ospita collezioni di varia natura (pittura, codici miniati, bronzetti, ceramiche graffite) Sala della Virtù lussuoso soffitto a cassettoni in stucco dorato e dipinto oggetti del museo (p.es. codici miniati)
Palazzo di Schifanoia Salone dei Mesi ciclo d’affreschi quattrocentesco opera di diversi pittori ferraresi verticalmente diviso in 12 parti (possiamo vedere solo quelli da marzo a settembre) ogni mese diviso in tre parti orizzontali: mondo divino, mondo degli uomini, segni dello zodiaco
Delizia del Belriguardo si trova a Voghiera la prima Delizia edificata fuori Ferrara voluta da Niccolò III nel 1435 residenza estiva e villa di rappresentanza grande modificazioni durante i secoli (usata come fattoria poi frazionata in numerose abitazioni private)
Delizia del Belriguardo Sala della Vigna unica testimonianza pittorica rimasta grande sala affrescata con tralci, foglie di vite e grappoli d'uva nella parte superiore, per dare l'illusione di un immenso pergolato
Delizia del Belriguardo Sala Virgili esposizione di opere dello scultore contemporaneo Giuseppe Virgili, nativo di Voghiera sculture in gesso o terracotta Museo Archeologico raccoglie i reperti emersi dagli scavi della necropoli romana di Voghenza
Delizia di Copparo castello turrito frequentato da Niccolò III e Borso d’Este saccheggiato e danneggiato dagli veneziani nel 1482 fatto ricostruito da Ercole II tra il 1540 e il 1547 nel 1808 gravamente danneggiato da un incendio nel 1875 dopo una restaurazione diventa la sede della Residenza Municipale
Torre della Delizia di Copparo costruita tra il 1540 e il 1545 l’unica superstite dell’imponente complesso fatto edificare da Ercole II funzioni di osservazione verso il Po oggi sede della Biblioteca Comunale
Delizia del Verginese una villa rettangolare a due piani delimitata ai vertici da quattro torri merlate collegata tramite un portico settecentesco ad una cappella privata nella parte posteriore c’è un brolo ed una torre colombaia originariamente casale di campagna trasformato in residenza ducale all’inizio del Cinquecento da Alfonso I d’Este donato alla colta cortigiana, Laura Eustochia Dianti
Delizia del Verginese Interno decorato a partire dal XVIII secolo con stucchi, fiori in stile liberty a tempera, conchiglie, rosoni, volute e spesse cornici che delineano soffitti Mors Inmatura. Il sepolcreto dei Fadieni - mostra permanente che documenta la scoperta di una piccola necropoli romana a pochi passi della Delizia
Castello di Mesola voluto dal Duca Alfonso II costruito tra il 1578 e il 1583 usato come dimora durante le battute di caccia a pianta quadrata, agli angoli quattro torri pentagonali merlate oggi ospita il Centro di Educazione Ambientale ed il Museo del Cervo
Castello di Mesola Centro di Educazione Ambientale l’origine e l’evoluzione del Delta del Po aspetti naturalistici divisi in due sezioni (naturalistica e storica) Museo del Cervo studi, pannelli, ricostruzioni dell’evoluzione biologica del cervo i cervi della Mesola: un ceppo unico, un raro esempio di ottimo adattamento ad ambienti poco produttivi