NEOASSUNTI 2016 GESTIONE DELLA CLASSE E PROBLEMATICHE RELAZIONALI Marcella Fratta 2016 Neoassunti 1.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Allievi - Servizio di Prevenzione
Advertisements

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
CARATTERISTICHE del PERCORSO DI ORIENTAMENTO ORIENTARE accompagnare, guidare, favorire un percorso di conoscenza, riflessione e autoriflessione, acquisizione.
didattica orientativa
Nella valutazione dei percorsi formativi di tipo globale potrebbe risultare significativo: Dichiarare come si conosce e si mettono in pratica le conoscenze.
AIMC La complessità della valutazione Bruno Losito Università Roma Tre AIMC, Convegno nazionale Firma dAutore Roma, 29 Novembre 2008.
Progetto Giovani Insieme educare alla solidarietà, scoprire il volontariato Soggetti coinvolti: Centro di Servizio per il Volontariato Associazioni di.
Cosa vi portate a casa da queste due giornate? La consapevolezza che lavorare congiuntamente in rete facilita lacquisizione di competenze La crescita nel.
Modelli di apprendimento Modelli di insegnamento
Il Piano di diffusione delle lavagne interattive multimediali
AIPI Società Cooperativa Workshop: La gestione dei conflitti nei gruppi di alunni Aprile 2011 Iasi - Romania.
1 M.I.U.R. Direzione Generale per la Sicilia Valutare a scuola, valutare la scuola Sebastiano Pulvirenti Palermo 28 febbraio 2002.
PROGETTO CONTINUITA’ ( AREA AFFETTIVO- RELAZIONALE )
IL CIRCLE TIME O Tempo del cerchio.
grande contenitore nel quale vengono risolti i diversi aspetti del vivere sociale. I singoli individui trovano proprio nell interazione reciproca lo spazio.
ambiente educativo di apprendimento
Gli Apprendimenti come si realizzano e cosa producono.
Università della Calabria Corso di laurea: Scienze della Formazione Primaria anno accademico Dr. Mario Malizia TEORIA E METODI DI PROGETTAZIONE.
III Workshop La valutazione degli interventi di mediazione
dell’esistenza quotidiana
FATTORI DI QUALITA DELLINTEGRAZIONE - IL CONTESTO ISTITUZIONALE - LORGANIZZAZIONE DELLA CLASSE Luciano Rondanini.
… a proposito di INCLUSIONE.
I MODELLI DIDATTICI DELL’APPRENDIMENTO
Formazione Viareggio Organizzazione delle attività in classe in presenza di bambini stranieri.
COMUNICAZIONE INTERCULTURALE
Fuori dal Guscio Le architravi culturali e pedagogiche.
LINEE GUIDA PER LINSERIMENTO DI ALUNNI STRANIERI CIRCOLO DIDATTICO DI SPOLTORE.
Elementi qualificanti una definizione delle buone pratiche nell’educazione interculturale Elena Besozzi Università Cattolica di Milano Convegno nazionale.
Qualcosa cambia nella scuola ?
SEMINARIO COMPETENZE E CONTESTI Gruppo: INTERCULTURA Colico, Oliviero, Firpo, Pedrelli, Ricci, Lombardo, Baglini, Cirla 8-9 Settembre 2009.
Perché????. Ospedaletto Summonte Mercogliano primaria Secondaria 1° grado infanzia Secondaria 1° grado infanzia primaria Secondaria 1° grado.
Sistemi educativi locali per la sostenibilità Limpegno della Provincia di Roma con la Rete dei L.E.A Tivoli, 13 novembre 2012.
A.N.DI.S Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici Sezione Regionale della Toscana 18 ottobre 2013 I Bisogni Educativi Speciali nella Scuola di Tutti.
N ATIVI ED IMMIGRATI La scuola alla prova del digital divide.
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
Riferimenti normativi: Decreto 22 agosto 2007 n Allegati
Competenze nel Biennio Unitario Una breve presentazione.
Glottodidattica.
In rapporto con le competenze chiave di cittadinanza 1CISEM 27/3/ a cura di Daniela Bertocchi.
DIDATTICA LABORATORIALE
Migranti e Servizi Territoriali Saperi e Strumenti per fare rete 27 Ottobre 2011 Operatore v/s Migrante: quali strumenti relazionali professionali Dott.
IL PROGETTO DESECO SAPERE CONTESTO INTEGRAZIONE COMPETENZA
SCUOLA DELL’INFANZIA DI ASSO A.S. 2010/2011
Chi è lo Psicologo? Lo psicologo è un professionista della salute.
Informazioni sul portale
Forte Flusso Migratorio Intercultura Disagio Legalità
UN CURRICOLO PER COMPETENZE
dalle abilità alle competenze
Obiettivi generali del P.o.f Istituto Tecnico Statale “A. Bianchini”
Rete del distretto faentino per le Indicazioni 2012
Il Processo comunicativo
Dirigente Scolastico Lombardia
Il curricolo ?... Spunti di riflessione.
A CASA MIA La dimensione antropologica della cura: spunti di riflessione.
D.D. Bussoleno (To) VIAGGIO VERSO IL CURRICOLO Temevo il mio ritorno tanto quanto avevo temuto la mia partenza; entrambi appartenevano all’ignoto e all’imprevisto.
EDUCAZIONE INTERCULTURALE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA DIDATTICA SPECIALE A.A. 2010/11 II Semestre.
ISTITUTO COMPRENSIVO 2 PONTECORVO (FR)
Laboratorio didattica dell’area antropologica
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
Le abilità di studio Corso Neoassunti A.S
Perché le TIC nella Didattica
Laboratorio del pensiero
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA LA DISABILITA’ COME RISORSA PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE RELAZIONALI, SOCIALI, EMOTIVE L’AZIENDA ULSS PROMUOVE I LABORATORI.
Scuola delle competenze, alleanza educativa tra genitori e insegnanti Prof.ssa Floriana Falcinelli.
Metodi didattici per educare all’interculturalità L’intercultura come finalità positiva dell’educazione.
Lucrezia Pedrali marzo 2008 QUESTIONE DI METODI Dalla pedagogia alla didattica.
“TEAM BUILDING e GESTIONE del RUOLO” Margherita Taras Coordinatore Nazionale Formazione CRI “Il Comitato Nazionale Femminile ed i nuovi profili istituzionali:
Il Progetto network Tutti segnalano che l’educare e il prendersi cura oggi richiede un investimento consistente non solo in termini emotivi - affettivi,
Transcript della presentazione:

NEOASSUNTI 2016 GESTIONE DELLA CLASSE E PROBLEMATICHE RELAZIONALI Marcella Fratta 2016 Neoassunti 1

LA RELAZIONE EDUCATIVA Le tre A della relazione educativa: ACCOGLIENZA ASCOLTO ATTENZIONE Le tre C della relazione educativa: COMUNICAZIONE COLLABORAZIONE COOPERAZIONE Marcella Fratta 2016 Neoassunti 2

LA CLASSE:UN LUOGO DI RELAZIONE EDUCATIVA Marcella Fratta 2016 Neoassunti 3

RELAZIONE : IO-TU IO CON SE STESSO IO-MONDO L’identità di ognuno si forma in virtù della relazione, del vincolo e dei condizionamenti che si stabiliscono sia con gli altri individui sia con l’ambiente che ci circonda. Ogni relazione implica una COMUNICAZIONE.. Zygmunt Bauman:»Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione.» Marcella Fratta 2016 Neoassunti 4

MODELLO SISTEMICO DI URIE BROFENBRENNER ( ) Marcella Fratta 2016 Neoassunti 5

IL PENSIERO COMPLESSO:EDGAR MORIN (1921) Il pensiero complesso intende la realtà come composta da relazioni. L’educazione deve promuovere una conoscenza basata sulla capacità di riferirsi al complesso, al contesto, al globale in modo multidimensionale. Bisogna educare alla comprensione umana. Marcella Fratta 2016 Neoassunti 6

EDWARD DE BONO (1933) Il pensiero verticale è logico, selettivo e sequenziale. Il pensiero laterale è generativo e esplorativo, può fare salti e consente di essere creativo. I 6 cappelli attivano differenti sezioni della mente. Marcella Fratta 2016 Neoassunti 7

RAPPORTO DIALOGICO DI RECIPROCITA’ EDUCATIVA DIMENSIONE INTERSOGGETTIVA La relazione arricchisce tutti i soggetti coinvolti e crea esperienze, cultura e valori. DIMENSIONE INTRASOGGETTIVA Non si può prescindere dall’identità personale. Marcella Fratta 2016 Neoassunti 8

9

VARI TIPI DI RELAZIONE DOCENTE –ALUNNO DOCENTE- CLASSE DOCENTE -COORDINATORE DOCENTE-DOCENTI DOCENTE-PERSONALE ATA DOCENTE –DIRIGENTE DOCENTE –GENITORI DOCENTE-COMUNITA’ Marcella Fratta 2016 Neoassunti 10

LA COMUNICAZIONE E’ IL FULCRO DEL RAPPORTO DOCENTE-ALLIEVO COMUNICAZIONE VERBALE Linguaggio Lezioni brevi e interattive. Attenersi all’argomento, Coinvolgere anche emotivamente gli alunni. Ascoltare e prestare interesse alle domande. Variare il tono della voce COMUNICAZIONE NON VERBALE Gesti, espressione del volto, aspetto fisico, postura, distanze nello spazio,abbigliamento. Sguardo. Non eccedere nella gestualità. Camminare tra i banchi coinvolge emotivamente e stimola l’apprendimento. Marcella Fratta 2016 Neoassunti 11

LA CLASSE:GRUPPO FORMALE Il docente deve rendere piacevole il clima d’aula. Il docente deve svolgere la funzione di catalizzatore e fare in modo che gli alunni socializzino tra loro e non solo con l’insegnante. Il docente deve risolvere i problemi, gestire i conflitti, interpretare i problemi degli alunni, le carenze della scuola, i rapporti con i colleghi e il dirigente. Marcella Fratta 2016 Neoassunti 12

LA SCUOLA DELL’INTEGRAZIONE E DELL’INCLUSIONE ASCOLTO ACCOGLIENZA INTEGRAZIONE (inserimento, normalizzazione,assimila zione) INCLUSIONE (attenzione e rispetto di tutte le differenze) EMPATIA COMUNITA’ PARTECIPAZIONE COOPERAZIONE Marcella Fratta 2016 Neoassunti 13

COMPRENSIONE RECIPROCA “Le culture devono imparare le une dalle altre, e l’orgogliosa cultura occidentale, che si è posta come cultura che insegna, deve anche diventare una cultura che impara. Comprendere è anche, continuamente, apprendere e ri- apprendere” Edgar Morin “ I sette saperi necessari all’educazione del futuro” Marcella Fratta 2016 Neoassunti 14

IDENTITA’ “Insegnare l’identità terrestre,mostrando come tutti gli esseri umani, ormai messi a confronto con gli stessi problemi di vita e di morte, vivano una stessa comunità di destino.” Edgar Morin “ I sette saperi necessari all’educazione del futuro” Marcella Fratta 2016 Neoassunti 15

EDUCAZIONE INTERCULTURALE La formazione umana, sociale e culturale mediante il contatto con altre realtà, in un’educazione interculturale che porti a ridefinire i propri atteggiamenti nei confronti del diverso da sé; L’educazione al cambiamento, derivante dal fatto che ogni lingua recepisce e riflette le modificazioni culturali della comunità che le usa. Marcella Fratta 2016 Neoassunti 16

CINEMA E ALTERITA’ “The elephant man” di Lynch GB 1980 “Maurice” di Ivory GB 1987 “Forrest Gump”di Zemeckis USA1994 “Balla coi lupi” Kostner USA1990 «Stelle sulla terra» di A.Khan 2007 Marcella Fratta 2016 Neoassunti 17

ALTERITA’ Marcella Fratta

INTERCULTURALITA’ Incontro-scontro Scambio –flusso Riconoscimento del diritto alla differenza e della differenza come risorsa Ascolto-accoglienza-uscire da sè per entrare nell’altro Marcella Fratta 2016 Neoassunti 19

IL DOCENTE INTERCULTURALE Educare al dialogo e allo scambio Educare alla gestione dei momenti di rottura Educare alla negoziazione dei conflitti Marcella Fratta 2016 Neoassunti 20

LO STUDENTE INTERCULTURALE Mette in rapporto la cultura d’origine con le culture altre Dimostra una sensibilità culturale e la capacità di individuare e usare opportune strategie per entrare in contatto con persone di altre culture Funge da intermediario tra la propria cultura e quella straniera e risolve efficacemente fraintendimenti interculturali e situazioni conflittuali Riesce a superare modalità di relazione stereotipate Marcella Fratta 2016 Neoassunti 21

TRANSCULTURALITA’ Ricerca di valori universali che trascendono le diversità Marcella Fratta 2016 Neoassunti 22

LA COMPETENZA INTERCULTURALE La formazione di una competenza interculturale tramite una riflessione sulle lingue e culture nella nostra pratica personale di comunicazione: A che cosa mi serve la mia lingua di origine? A che cosa mi serve il mio inglese? Il mio dialetto? La mia lingua d'insegnamento preferita? Che cosa significa, se il mio amico parla un'altra lingua con la sua famiglia diversa dalla mia? Ci sono delle somiglianze e differenze fra la sua lingua e la mia? Riesco di comprendere delle lingue che non conosco? Su quale base? Che cosa non riesco ad esprimere bene nella mia lingua, che cosa riesco invece in un'altra lingua che conosco? Se parliamo lingue diverse significa che siamo diversi? Oppure più semplicemente… altri? Marcella Fratta 2016 Neoassunti 23

Ascolto attivo Didattica dei decentramento dei punti di vista Convivialità delle differenze Consapevolezza emozionale Antropologia della reciprocità Sviluppare la capacità di mettersi nei panni dell'altro Uscire dal proprio punto dì vista per assumere quello altrui Sviluppare la capacità di guardare le cose, il mondo da diverse angolazioni Marcella Fratta 2016 Neoassunti 24

SPUNTI DI RIFLESSIONE Individuare e mettere in discussione i principali stereotipi che costruiscono l'"altro“ Educare all'identità, alterità, diversità Stimolare solidarietà nei riguardi di ogni persona Sviluppare visioni multiprospettiche delle realtà prese in considerazione Viaggiare virtualmente intorno al mondo attraverso i popoli che lo abitano Marcella Fratta 2016 Neoassunti 25

BIBLIOGRAFIA F.Frabboni-MANUALE DI DIDATTICA GENERALR-Laterza 1992 F.Frabboni-LA SFIDA DELLA DIDATTICA-INSEGNARE MENO- APPRENDERE DI PIU’-SELLERIO 2011 E.Morin-LA TESTA BEN FATTA –R.Cortina 2000 E.Morin-INSEGNARE A VIVERE-R.Cortina 2014 Ida Castiglioni_LA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE:COMPETENZE E PRATICHE-Carocci 2005 A.Baldi-LE RAGIONI DEL’ALTRO-PERCORSI FORMATIVI NELL’INTERCULTURA-Carocci Faber 2006 D.Pennac-DIARIO DI SCUOLA-Feltrinelli F.McCourt-EHI,PROF!-Adelphi 2006 Marcella Fratta 2016 Neoassunti 26

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA S.Presutti-BENVENUTO IN CLASSE-ACCOGLIENZA E RIFORMA PER UNA SCUOLA DELL’INTEGRAZIONE-Carocci Faber 2004 Lerida Cisotto-PSICOPEDAGOGIA E DIDATTICA-Carocci lezione-capovolta-guida-gratuita-orizzontescuola lezione-capovolta-guida-gratuita-orizzontescuola Marcella Fratta 2016 Neoassunti 27

…..se hace camino al andar Antonio Machado Marcella Fratta 2016 Neoassunti 28

Marcella Fratta 2016 Neoassunti 29