CENTRO EDUCATIVO MINORI Casa Regina Elena “ Una carezza per Carla ” SUPPORTI VISIVI
Io penso in immagini. Le parole sono come una seconda lingua per me. Uno dei più grandi misteri dell’autismo è la straordinaria capacità di eccellere nelle abilità visuospaziali. Quando ero bambina, e poi anche da adolescente, credevo che tutti pensassero in immagini. (pensiero tratto dal libro di Temple Grandin “Pensare in immagini”)
PERCEZIONE VISIVA NELL'AUTISMO E STRATEGIE VISIVE PER LA COMUNICAZIONE PERCEZIONE VISIVA NELL'AUTISMO E STRATEGIE VISIVE PER LA COMUNICAZIONE Comunicare in modo efficace non è semplice e non avviene per caso. Una comunicazione efficace implica notevole sforzo da parte di entrambi gli interlocutori – chi comunica e chi riceve la comunicazione – affinché la comunicazione raggiunga lo scopo prefissato Chi è affetto da disturbi della comunicazione incontra enormi difficoltà nel partecipare al processo comunicativo L’utilizzo di supporti visivi a sostegno del processo comunicativo può migliorare significativamente tale processo
QUALI SONO GLI STRUMENTI VISIVI? Gli strumenti visivi sono quei supporti che vediamo e che sono in grado di ampliare il processo comunicativo basandosi sulla capacità della persona di acquisire l'informazione attraverso la vista. Essi ampliano l’efficacia della ricezione, dell’elaborazione, dell’azione e dell’espressione
Quali sono? 1)linguaggio del corpo essi comprendono: le espressioni facciali orientamento e vicinanza del corpo postura e movimenti del corpo toccare e indicare contatto visivo, posizione e spostamento dello sguardo sicuramente la capacità di usare e interpretare questi segnali del corpo incide sull’efficacia del messaggio
2) segnali ambientali usuali arredamento collocazione e movimento di persone e cose materiale stampato (segnali, sigle, etichette, prezzi, etc) messaggi scritti, istruzioni per l’uso, menù L'ambiente parla.....in base all'arredamento, alle persone presenti, al materiale stampato che abbiamo, agli strumenti presenti, e’ molto importante tenere presente questo aspetto al fine di poter creare l’ambiente giusto per la persona autistica.
3) strumenti visivi tradizionali per organizzare la vita e dare l'informazione calendari, orari schede, programmi televisivi e teatrali liste della spesa, menù, note segnali, etichette mappe agende, elenchi telefonici istruzioni per l’uso o per il montaggio Tutti noi utilizziamo degli strumenti visivi per organizzarci la vita, agenda, orologio, calendario, lista della spesa, istruzioni d'uso, post-it appesi, etc. Insegnare l’uso di questi strumenti visivi alle persone con problemi di comunicazione e difficoltà di apprendimento significa aprire un importante canale di comunicazione e di informazione. Noi andremo a personalizzare gli strumenti visivi su misura della persona.
4) strumenti creati appositamente per venire incontro a bisogni speciali E’ possibili creare una serie di strumenti personalizzati al fine i strutturare l’ambiente nonché per comunicare informazioni necessarie alla gestione di situazioni e problemi specifici. L’uso delle “strategie visive” permette di riconoscere i punti di forza della persona. Punto dal quale dobbiamo partire con i nostri ragazzi. E’ importante utilizzare gli strumenti visivi anche in presenza di persone verbalizzate, in quanto questo ausilio ha un’influenza positiva anche sul linguaggio espressivo. Non dovremmo dare per scontato che lo studente comprende perché parla bene.
Le persone autistiche hanno difficoltà ad apprendere cose per le quali non e’ possibile pensare in immagini. ( pensiero tratto dal libro di Temple Grandin “Pensare in immagini”)
PERCHE’ USARE GLI STRUMENTI VISIVI? Proviamo a pensare a quanti strumenti visivi utilizziamo noi per aiutarci nell’organizzazione della nostra vita. Ognuno di noi utilizza infatti quotidianamente questi ausili. Gli ausili visivi possono essere validi nella vita quotidiana delle persone con un deficit di comunicazione, in quanto possono mediare e supportare le loro interazioni comunicative, organizzare il loro ambiente e facilitare il loro apprendimento.
PERCHE’ GLI STUDENTI AUTISTICI POSSONO AVERE NECESSITA’ DI AUSILI VISIVI? Il processo di acquisire, elaborare e comprendere delle informazioni rispondendo ad esse con un’azione adeguata, è molto complesso. Persone affette da autismo, che sono in grado di descrivere il loro modo di percepire il mondo, rivelano di provare grandi difficoltà nel seguire, strutturare o comprendere un imput uditivo. esempi di difficoltà: comprendere il senso di una conversazione telefonica riguardante un oggetto collocato altrove, mentre la stessa conversazione alla presenza dell’oggetto non crea alcun problema; ipersensibilità al suono l’incapacità di ascoltare in modo selettivo difficoltà a rispondere alle domande poste oralmente, mentre le stesse domande scritte diventano comprensibili
VEDIAMO ALCUNI ASPETTI DELL’AUTISMO PUNTI DI FORZA: 1) IL PIACERE PER LA ROUTINE. Le persone autistiche amano le cose che si ripetono perché sono prevedibili e garantiscono una maggiore comprensione e un minore uso di parole, la routine CANALIZZA LA LORO ATTENZIONE, quindi importante creare delle routine. 2) PREFERENZA PER COSE E SITUAZIONI PIU' STABILI E PIU' PREVEDIBILI. 3) MEMORIA ASSOCIATIVA. Un nostro grande alleato per l'apprendimento. 4) L'ELABORAZIONE VISIVA. Le persone autistiche apprendono soprattutto attraverso l'uso di strumenti visivi perché sono concreti, stabili e favoriscono un minor uso di parole.
DIFFICOLTA': 1) SEGUIRE, STRUTTURARE E COMPRENDEDERE UN INPUT UDITIVO e rispondere con un azione adeguata (deficit delle funzioni esecutive). 2) DEFICIT DELLA COERENZA CENTRALE: per coerenza centrale intendiamo la capacità di cogliere gli insiemi senza completa attenzione alle singole parti che lo costituiscono (es. su ordine vai in bagno lo studente tipico sa che lì dovrà espletare i sui bisogni, dopo prendere carta igienica, tirare l'acqua, lavarsi le mani ed asciugarle, per lo studente autistico potrebbe essere solo l'andare in bagno e stop). Secondo gli studi sulla debole coerenza centrale le persone autistiche sarebbero incapaci o in grave difficoltà a organizzare l'esperienza percettiva in insiemi coerenti e significativi. 3) DIFFICOLTA' DI MANTENERE IN MODO COSTANTE L'ATTENZIONE.
4) Può essere presente una difficoltà nello spostare, mantenere e ristabilire l’attenzione. 5) DIFFICOLTA' DI PRESTARE ATTENZIONE AI SUONI DI PRIMARIA IMPORTANZA, RISPETTO AI RUMORI DI SFONDO. 6) In un ambiente ci sono sempre molti suoni, immaginiamo in una scuola quante voci ci cono, quanti rumori, allora dobbiamo focalizzare l'attenzione sul suono importante, non sempre gli studenti autistici riescono a farlo, in quanto viene percepito tutto con la stessa importanza e quindi sono disorientati. Questa difficoltà ad ascoltare in modo selettivo pone grossi limiti. Il meccanismo è paragonabile a quello di un registratore che registra tutto oppure niente. E’ un sistema inefficiente.
PERCHE' UN MESSAGGIO VISIVO E' MIGLIORE PER LE PERSONE AFFETTE DAL DISTURBO DELLA COMUNICAZIONE ? Fondamentalmente il messaggio visivo essendo duraturo e non transitorio permette di rispettare i tempi e le modalità individuali necessari per poter accedere all’informazione. Inoltre gli ausili visivi forniscono principalmente le informazioni in forma logica, strutturata e sequenziale. Il supporto visivo è valido se si carica di significato per la persona a cui deve servire, se è facilmente riconoscibile, facilmente comprensibile e universalmente condivisibile.
STRUMENTI VISIVI PER FAVORIRE LA COMUNICAZIONE E’ possibile realizzare un’ampia gamma di ausili visivi uno di questi sono le SCHEDE VISIVE. Le schede visive possono informare lo studente su: attività giornaliere regolari; attività giornaliere straordinarie (avvenimenti particolari, qualcosa di nuovo); mancato svolgimento di qualche attività; successione di eventi; cambiamenti del programma giornaliero; momento in cui finisce un ‘attività e ne inizia un’altra.
Come si crea una scheda? 1) Dividere la giornata in segmenti Innanzitutto bisogna dividere la giornata in segmenti, le attività scelte devono essere le più evidenti e le più comprensibili per lo studente. I diversi segmenti devono essere illustrati in maniera ben visibile, sottolineando alcuni elementi importanti: spostamento di ambiente; spostamento all’interno della classe (lavoro di gruppo e lavoro nei banchi singoli); cambiamento di attività con materiale diverso; cambiamento di insegnanti o educatori.
2) Dare un nome ad ogni segmento Scegliere il segmento che rende meglio l’idea sull’attività da fare o il luogo dove recarsi. Alcuni nomi possono essere specifici altri più generici. 3) Scegliere un sistema di rappresentazione E’ importante utilizzare il sistema di rappresentazione più adeguato al proprio studente. I simboli utilizzati devono essere riconoscibili facilmente e velocemente. Nella realizzazione delle schede si possono usare parole scritte, pittogrammi e disegni lineari, fotografie, segni, sigle, oggetti. Etichettare le immagini esattamente con la stessa parola che viene usata normalmente per indicare il luogo o l’attività.
4) Scegliere il formato dell’ausilio in base ai seguenti criteri: Chi è il destinatario? In che modo deve scandire il tempo? In quale forma sarà presentato? Quali dimensioni deve avere? Dove sarà collocato? Sarà soggetto a spostamenti?
TABELLE DELLE SCELTE Offrire la possibilità di scegliere il cibo preferito o il libro preferito costituisce un incentivo immediato e permette di insegnare con efficacia anche in casi in cui è presente una scarsa intenzionalità. La tabella delle scelte può essere utilizzata per i seguenti fini: l’attività che vuole fare nel tempo libero o durante il lavoro con chi vuole giocare o lavorare il negozio dove andare a fare la spesa i luoghi da visitare etc.. quindi le tabelle delle scelte permettono di: insegnare a chiedere le cose in modo più accettabile allargare la possibilità delle scelte che si possono effettuare migliorare l’efficacia della comunicazione
COMUNICARE IL “NO” Quando agli studenti si forniscono delle informazioni è importante essere capaci di indicare loro le cose che non si possono fare: quale scelta non può essere fatta quale comportamento non può essere accettato cosa non succederà
STRUMENTI VISIVI PER GESTIRE SITUAZIONI SOCIALI Vengono utilizzati per comunicare in modo più efficace con gli studenti. L’obiettivo è supportare la comunicazione di routine o eccezionale. Possono essere strumenti visivi per gestire la classe e l’obiettivo è quello di dare le istruzioni basilari. Per creare questo tipo di strumenti visivi è essenziale: dare le indicazioni in modo chiaro e conciso utilizzare comunicazioni semplici e di routine aiutare gli studenti a ricordare Esempio: le regole in classe: non alzare le mani camminare e non correre ascoltare l’insegnate alzare la mano se si vuole parlare
SCHEDE PER ORGANIZZARE I COMPITI Molti studenti sono capaci di imparare a eseguire una parte del compito, ma non sono in grado di portarlo a termine in modo autonomo. Alcuni non riescono a ricordare l’ordine con cui si succedono le azioni che portano al completamento del compito, si distraggono saltando da una sequenza, oppure non ricordano quella che viene dopo. Le schede per organizzare i compiti sono degli ausili che vanno a suddividere le azioni da compiere, facendo una dettagliata analisi del compito, e le ordinano per gradini. Gli ausili, step by step, aiutano l’insegnante a elaborare un metodo efficace e coerente nell’insegnare agli studenti la sequenza delle azioni da compiere per raggiungere l’obiettivo finale. L’ausilio visivo per dare le indicazioni permette di: aiutare e mantenere l’attenzione degli studenti insegnare agli studenti una routine standardizzare le indicazioni e le procedure usate da più persone (insegnanti, educatori, famigliari) dare agli studenti un maggior senso di indipendenza
Strutturare l’ambiente
QUINDI I SUPPORTI VISIVI SERVONO A: Aiutare e richiamare l’attenzione Offrono l’informazione in una forma che permette una facile e rapida comprensione Rendono più chiaro il messaggio verbale Forniscono una soluzione concreta per insegnare concetti come tempo, sequenza, causa-effetto, etc.. permettono di comprendere e di accettare i cambiamenti Supportano il passaggio da un’attività all’altra o da un luogo ad un’altro Rendere il lavoro motivante: è motivante ciò che si capisce, è motivante ciò che si è in grado di fare è motivante ciò che risponde al proprio stile emotivo e percettivo.
LE DOMANDE RICORRENTI Se si desidera fortemente che il bambino/lo studente parli, non è che l’utilizzo degli strumenti visivi rischi di bloccarlo? A che età gli studenti sono troppo grandi per avviarli all’utilizzo degli strumenti visivi? L’uso degli strumenti visivi non rischia di stigmatizzare ulteriormente lo studente? Le strategie visive possono essere considerate una cura per il bambino? L’approccio Teacch è “quello delle scatole” ?
Grazie per l’attenzione l’equipe del Centro: Luisella Rapegno Sara Viglio Giorgia Trinelli Maria Grazia Tibaldi Si ringrazia la tirocinante Francesca Aime per la collaborazione