Comunicare Fisica 2010 Frascati, 14 aprile A Quantum Diaries Survivor Presentazione del blog T. Dorigo INFN Padova.

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Comunicare Fisica 2010 Frascati, 14 aprile A Quantum Diaries Survivor Presentazione del blog T. Dorigo INFN Padova

Introduzione: come, quando, quanto Gennaio-Dicembre 2005: World Year of Physics, “Quantum Diaries” – blog collettivoQuantum Diaries –150 posts, 50 di divulgazione scientifica Gennaio 2006-Aprile 2009: A Quantum Diaries Survivor, indipendenteA Quantum Diaries Survivor –1480 posts, 800 di divulgazione scientifica, più di un milione di hits Aprile 2009-presente: A Quantum Diaries Survivor, in Scientific BloggingA Quantum Diaries Survivor –250 posts, 200 di divulgazione scientifica In totale, in 5 anni circa 1900 posts, >1000 di comunicazione scientifica –contando solo quelli divulgativi si tratta di circa 3000 pagine, 2000 figure, 1M di parole - l’equivalente di circa 14 libri –senza contare le (spesso lunghe) discussioni nei threads (O(5k) commenti di fisica rilevanti)

Di cosa scrivo ? Prendo spunto da risultati di fisica: – degli esperimenti (CDF, D0, CMS...) –articoli fenomenologici e sperimentali su Arxiv –report da conferenze e seminari tenuti da terzi attività personali –insegnamento, seminari, conferenze, articoli oppure cerco di spiegare qualcosa di già visto –esperimenti del passato –concetti di base di fisica sperimentale Il problema non è trovare qualcosa su cui scrivere, quanto scegliere !

In 5 anni di blog... La quantità di informazione resa disponibile in rete è notevole –Un modo per rendersene conto è ricercare con google: top mass: 1°top mass Higgs search: 1°Higgs search Higgs limits: 1°,2°,3°,4°Higgs limits jet energy scale: 1°jet energy scale higgs mass: 3°higgs mass CDF: 3° (ma prima di wikipedia)CDF –Questo non vuol dire che ho corrotto Prin e Page, né che ho il monopolio di quello che c’è in rete su questi argomenti: mostra solo come i motori di ricerca si accorgono della frequenza con cui un sito discute un argomento. La qualità è un altro discorso... Più difficile da valutare, ma è testimoniata dall’alto rapporto fra commenti e hits

Il post tipico: ricetta Non esistono posts tipici, però molti dei posts sono scritti secondo un certo “stampo” –format evoluto nel tempo, che per “trial and error” ha prodotto un riscontro positivo (hits, commenti, links) Tipicamente si parte da un nuovo risultato di fisica interessante da discutere e divulgare –Discuto le motivazioni personali: perché lo ritengo interessante, cosa mi lega a quel particolare risultato –Introduco l’argomento in modo il più generale possibile –Spesso “divergo” nella spiegazione di qualche aspetto generale della fisica in questione –Infine discuto lo studio in qualche dettaglio e produco i risultati –Il tutto segue alcuni accorgimenti: formule assenti o mantenute al minimo corredato da almeno 3-4 figure, dettagliatamente spiegate nel contenuto pochi links –il testo deve essere self-sufficient paragrafi non più lunghi di 5-6 righe ogni concetto “nuovo” viene spiegato sul momento (e non in fondo al post) il testo deve essere personale, aneddotico. Anche sarcastico, se capita. Mai infiammatorio! CDF on Higgs Decays to Diphotons, 27/2/2010CDF on Higgs Decays to Diphotons

Big Hitters Respectable physicists gone crackpotty Lisa Randall: black holes out of reach of LHC Large extra dimensions at reach next year! Supernatural coincidences and the look- elsewhere effectSupernatural coincidences and the look- elsewhere effect

Hits mensili di QDS (wordpress) Blog inattivo Nota: i 1480 posts presenti nel sito a aprile 2009 continuano a fornire hits da ricerche su google etc.

Esperienze significative, pro e contro Interazione con i lettori –commenti –amici in rete –guest posts –reader-proofreading Interazioni con i media –frequenti interviste telefoniche –NYT, Newsweek, Nature, Physics World, Physics Today, New Scientist,... –offerte di scrivere per giornali Frizione con gli esperimenti –2007: The SUSY Higgs affair –2008: “the weak link” Tornaconto personale –inviti a seminari, conferenze –aumento della rete di conoscenze con professionisti del settore –visibilità –offerte di contratti –ma anche qualche risvolto negativo...

L’affare H   In gennaio 2007 CDF produsse un segnale a due deviazioni standard di decadimenti supersimmetrici H  . Due blogs (Conway a Cosmic Variance, Dorigo a QDS) ne discussero in dettaglio Nel mio blog scrissi anche un post in cui spiegavo che, se l’effetto visto da CDF fosse stato reale, un plot da me prodotto e approvato da CDF pochi mesi prima (decadimenti del bosone Z  bb) avrebbe dovuto contenere qualche centinaio di eventi di Higgs, che non erano comunque visibili Sia Conway che io fummo intervistati da un reporter di New Scientist Nonostante gli sforzi di spiegare al cronista che non si trattava di un segnale significativo, il pezzo risultò contenere alcune mis-interpretazioni Anche l’Economist, e poi vari altri giornali, riportarono la notizia Alcuni in CDF se ne ebbero a male Risultato: “CDF Blogging Rules”, ora importate quasi identiche in CMS Tommaso Dorigo –

The multi-B MSSM Higgs signal by DZERO, circa 2007 In maggio 2007 arrivò notizia di risultati non ancora approvati di DZERO, che potevano costituire la prima osservazione di un Higgs supersimmetrico Il leak avvenne nella forma di commento anonimo nel mio blog Naturalmente io lo ripresi e ne parlai, discutendo la possibilità che si trattasse di un effetto reale, confrontando con la precedente simile analisi di DZERO Ne seguirono alcune “ripples” nel web, e il consueto “media hype” DZERO non ne fu contento per nulla Alla fine il risultato non vide la luce (c’era qualche errore nella stima dei fondi) e la questione cadde nel dimenticatoio Nessuno si è fatto male! (io personalmente evitai Fermilab per un po’, per paura che mi rigassero la macchina) L’episodio mostra la debolezza del sistema! Tommaso Dorigo –

I muoni anomali di CDF: un esempio di impotenza Nel 2008 un piccolo gruppo in CDF annunciò ai collaboratori di aver lavorato in segreto a un effetto sconosciuto osservato nei dati Gli autori richiesero una procedura speciale per la pubblicazione, approvata dopo tremendi dibattiti –il risultato poteva avere una importanza enorme, ed era potenzialmente “scoopable” da DZERO Il draft, i risultati, e il materiale sotto review furono protetti da password anche internamente, e accesso garantito solo su richiesta ai collaboratori, attraverso screening degli spokespersons Grande concern per i blogs (Dorigo’s blog: “the weak link”!) Ma nulla trapelò dai blogs. Però ai fisici piace parlare e distribuire informazioni ai colleghi. Poco prima della pubblicazione, si scoprì che alcuni collaboratori avevano messo il materiale, e anche il draft (!) nelle loro pagine pubbliche!! Tommaso Dorigo –

I fisici e il pubblico Il flusso di comunicazione di risultati scientifici da esperimenti di fisica al pubblico soffre di un gap difficile da colmare Il gap è dovuto a diverse ragioni: –la regola “publish or perish”: il sistema di pubblicazione si basa troppo su riviste scientifiche che nessuno legge più, e il cui solo scopo è di fornire una metrica del merito dei ricercatori la competizione fra gruppi sperimentali forza una innaturale segretezza –solo il risultato finale (a volte predigerito) esce dalla cucina questo rende le cose meno eccitanti, meno controverse, taglia le discussioni –rate quasi nullo di errori (non necessariamente una cosa buona!) –L’assenza di una cultura della scienza nei giornali: scrittori qualificati sono difficili da trovare; la scienza non vende tanto quanto argomenti meno ostici bisogna anche accettare che si può vivere felicemente anche senza conoscere la fisica delle particelle! molto meno nel caso della medicina, tecnologia, computer science.... –La fisica è percepita come “troppo difficile” La crisi generale della carta stampata nell’era web 2.0 non peggiora la situazione – le riviste scientifiche, ad esempio, controbilanciano con eccellenti siti online, gratis –ma raggiungono solo chi cerca attivamente letture di scienza –e devono coprire troppe cose in parallelo, per cui gli updates in ogni dato argomento sono sporadici –in più, questi siti non possono adeguarsi alla domanda; e non tutti i lettori vogliono sapere qualcosa di tutto ogni tanto; molti infatti vogliono sapere tutto di un argomento specifico Tommaso Dorigo –

Il problema: comunicare la scienza, “fill the gap” L’esercizio di attività serie di blogging è finora solo un palliativo. Una piccola percentuale di scienziati si è resa conto che parte del loro lavoro deve consistere nell’offrire a non-scienziati un canale di comuncazione per capire il motivo per cui quello che si studia è importante Ciò vale soprattutto per discipline che per essere studiate necessitano di un gran flusso di fondi, come la fisica o l’astronomia. Molti ricercatori si sono resi già conto che è compito loro convincere il pubblico dell’importanza della ricerca di base. I blogs scientifici offrono qualcosa di diverso da quello che si trova nelle riviste scientifiche: una vista meno completa, spesso parziale di un argomento specifico, ma un focus molto più costante e consistente su di esso Tommaso Dorigo –

Conclusioni I blogs riempiono un vuoto comunicativo e soddisfano una richiesta degli internauti I blogs scientifici non “sfondano” se rimangono fedeli a se stessi, ma svolgono una funzione importante C’è bisogno di un canale diretto di comunicazione per non far percepire la ricerca scientifica come qualcosa di “fuori dal mondo”, inutile e lontana Chi fa ricerca e non ha in odio la scrittura dovrebbe devolvere una mezz’oretta ogni qualche giorno a questa attività. Il fine è nobile, ma esiste anche un tornaconto personale La comunicazione scientifica nel XXI secolo non può fare più a meno di questo mezzo. Le riviste scientifiche devono riconfigurarsi per sopravvivere.Le riviste scientifiche devono riconfigurarsi per sopravvivere

Alcuni links interessanti Quantum diaries, 2005: For your eyes firstFor your eyes first A QDS, 2007: I want to know about the multi-B excess too!I want to know about the multi-B excess too! A QDS, 2008: the multi-muon saga: 1, 2, 3, A QDS, 2009: The Omega b Baryon SignificanceThe Omega b Baryon Significance