Le onde Sono perturbazioni che si propagano nello spazio trasportando energia, senza il trasporto di materia.
Le onde Avendo una foglia sull’acqua, se lanciassimo un sassolino, si creerebbero oscillazioni ma la foglia resterebbe sempre nello stesso punto. Ciò significa che le onde trasportano energia e non materia.
Le onde possono essere: MeccanicheElettromagnetiche
Le onde meccaniche Si propagano attraverso un mezzo materiale, producendo oscillazioni
Le onde elettromagnetiche Sono perturbazioni del campo elettrico e magnetico variabili, si propagano nel vuoto alla velocità della luce.
Le onde meccaniche si distinguono in: LongitudinaliTrasversali
Le onde longitudinali Le particelle del mezzo oscillano nella stessa direzione di propagazione dell’onda
Onde trasversali Se le particelle del mezzo oscillano perpendicolarmente alla direzione di propagazione dell’onda.
Onde periodiche Oscillazioni che si ripetono periodicamente nel tempo
Rappresentazione grafica y è la grandezza che oscilla; a è l’ampiezza ( massimo spostamento di un punto dalla posizione di equilibrio ); ω è la velocità angolare; φ è la fase iniziale ( punto in cui nasce l’onda e il suo spostamento dall’origine ); λ è la lunghezza d’onda ( distanza tra due creste o due gole, tra due massimi e due minimi ). y= a cos ( ω t + φ )
La frequenza Numero di oscillazioni che compie l’onda in un secondo, si misura in Herz. Numero di oscillazioni che compie l’onda in un secondo, si misura in Herz. 100 MHz= le cariche all’interno dell’antenna vibrano 100 milioni di volte al secondo 100 MHz= le cariche all’interno dell’antenna vibrano 100 milioni di volte al secondo 100 MHz
La frequenza c = x c = x C = velocità della luce ( circa Km\s ) = lunghezza d’ onda = lunghezza d’ onda = frequenza = frequenza A 100 MHz, è pari a 0,3 metri
Che cosa sono le onde elettromagnetiche?
Le onde elettromagnetiche sono un susseguirsi di campi elettrici e campi magnetici variabili
Che cos’è il campo elettrico?
Un campo elettrico è quella regione di spazio che viene deformata da una o più cariche ferme Un campo elettrico è quella regione di spazio che viene deformata da una o più cariche ferme
Per avere un’idea più chiara di campo, ecco un semplice esempio. La sfera grande, che deforma il telo elastico, rappresenta la carica che genera il campo elettrico; quella più piccola è una carica di segno opposto e segue la curvatura del telo muovendosi verso la sfera come se fosse attirata da essa ma in realtà risente soltanto della curvatura del telo Per avere un’idea più chiara di campo, ecco un semplice esempio. La sfera grande, che deforma il telo elastico, rappresenta la carica che genera il campo elettrico; quella più piccola è una carica di segno opposto e segue la curvatura del telo muovendosi verso la sfera come se fosse attirata da essa ma in realtà risente soltanto della curvatura del telo
Che cos’è il campo magnetico?
Il campo magnetico è quella regione di spazio che viene deformata da una o più cariche in movimento di moto uniforme
Se tali cariche vengono accelerate esse perderanno energia sottoforma di onde elettromagnetiche
L’insieme delle onde elettromagnetiche costituisce lo spettro elettromagnetico
Spettro elettromagnetico Nella seconda colonna ci sono le finestre atmosferiche che indicano quali radiazioni riescono ad attraversare l’ atmosfera che circonda la terra. l’ atmosfera che circonda la terra. L’insieme delle onde elettromagnetiche costituisce lo spettro elettromagnetico. Come si evince dalla figura esso risulta essere costituito da quattro colonne. Nella prima colonna ci sono le sorgenti di radiazione che vanno da un ordine di grandezza maggiore a un ordine di grandezza minore,come ad esempio: acceleratori di particelle, lampade e laser,antenne paraboliche, antenne radio.
Spettro elettromagnetico Nella terza colonna ci sono le radiazioni con rispettive lunghezze d’onda e frequenze,esse vanno da un massimo di 3x10² hertz ad un minimo di 10 hertz. Le prime,ossia i raggi gamma, avendo una piccolissima lunghezza d’onda vengono dette onde corte, le ultime ossia le onde radio avendo una grande lunghezza d’onda di 10km vengono dette onde lunghe. Nella quarta colonna ci sono gli oggetti rilevabili come ad esempio:quark,cellula,palla,casa che vanno dal più piccolo al più grande.
Spettro elettromagnetico La parola spettro ci richiama alla mente la striscia di colori che Newton ottenne facendo passare la luce solare attraverso un prisma ottenendo così un fascio di luce costituito dal rosso,arancione giallo,verde, indaco e violetto che non sono altro che i colori che vediamo quando sorge l’arcobaleno,questo fenomeno fu definito dispersione. La parola spettro ci richiama alla mente la striscia di colori che Newton ottenne facendo passare la luce solare attraverso un prisma ottenendo così un fascio di luce costituito dal rosso,arancione giallo,verde, indaco e violetto che non sono altro che i colori che vediamo quando sorge l’arcobaleno,questo fenomeno fu definito dispersione.
Spettro elettromagnetico La luce visibile occupa solo una piccola parte dello spettro elettromagnetico con lunghezza d’onda compresa tra 400 e 700 nanometri e frequenza compresa tra 4.1x10¹ a 7.5x10¹. Inoltre vi sono altre onde elettromagnetiche che costituiscono lo spettro come le microonde che occupano la parte bassa dello spettro con lunghezza d’onda compresa tra 1mm e 10cm e frequenza compresa tra 10¹¹ e 10¹º Hertz. La luce visibile occupa solo una piccola parte dello spettro elettromagnetico con lunghezza d’onda compresa tra 400 e 700 nanometri e frequenza compresa tra 4.1x10¹ a 7.5x10¹. Inoltre vi sono altre onde elettromagnetiche che costituiscono lo spettro come le microonde che occupano la parte bassa dello spettro con lunghezza d’onda compresa tra 1mm e 10cm e frequenza compresa tra 10¹¹ e 10¹º Hertz.
Spettro elettromagnetico Nella parte più bassa dello spettro troviamo le onde radio con lunghezza d’onda compresa tra 10cm e 10km e frequenza compresa tra 10 9 e 10 hertz. Come possiamo notare dalla figura le onde elettromagnetiche sono generate da sorgenti che hanno dimensioni paragonabili alla lunghezza d’onda che emette o riceve.
Spettro elettromagnetico I raggi gamma sono generati dagli acceleratori di particelle e riescono a rilevare oggetti dello stesso ordine di grandezza come i quark contenuti I raggi gamma sono generati dagli acceleratori di particelle e riescono a rilevare oggetti dello stesso ordine di grandezza come i quark contenuti all’ interno dei protoni; le onde radio sono generate da antenne paraboliche e antenne radio dalle dimensioni macroscopiche, riescono a rilevare oggetti molto grandi come una casa.
Spettro elettromagnetico Quando invece la lunghezza d’onda è maggiore rispetto alla dimensione dell’oggetto,l’onda subisce la diffrazione e non si ha un’immagine chiara dell’oggetto. Quando invece la lunghezza d’onda è maggiore rispetto alla dimensione dell’oggetto,l’onda subisce la diffrazione e non si ha un’immagine chiara dell’oggetto.
Spettro elettromagnetico Una volta chiarito questo concetto non è difficile comprendere come mai lo spettro sia costituito da zone scure e zone chiare. Le zone chiare sono quelle nelle quali le onde elettromagnetiche attraversano l’atmosfera,mentre le zone scure sono quelle nelle quali le onde elettromagnetiche non attraversano l’atmosfera. Come possiamo notare quindi la luce visibile e le onde radio attraversano l’atmosfera. Una volta chiarito questo concetto non è difficile comprendere come mai lo spettro sia costituito da zone scure e zone chiare. Le zone chiare sono quelle nelle quali le onde elettromagnetiche attraversano l’atmosfera,mentre le zone scure sono quelle nelle quali le onde elettromagnetiche non attraversano l’atmosfera. Come possiamo notare quindi la luce visibile e le onde radio attraversano l’atmosfera.
La luce è una forma di radiazione elettromagnetica che consiste in rapidissime oscillazioni del campo elettromagnetico. Essa si propaga in linea retta in tutte le direzioni provocando un trasferimento di energia e non di materia, da ciò deriva la sua natura ondulatoria. La luce è una forma di radiazione elettromagnetica che consiste in rapidissime oscillazioni del campo elettromagnetico. Essa si propaga in linea retta in tutte le direzioni provocando un trasferimento di energia e non di materia, da ciò deriva la sua natura ondulatoria. Spettro elettromagnetico Spettro elettromagnetico
Secondo Einstein è necessario supporre che la luce stessa sia composta da singoli pacchetti di energia, i quanti del campo elettromagnetico, che più tardi furono chiamati fotoni. Secondo Einstein è necessario supporre che la luce stessa sia composta da singoli pacchetti di energia, i quanti del campo elettromagnetico, che più tardi furono chiamati fotoni. Spettro elettromagnetico Spettro elettromagnetico Albert Einstein
Per tutto il 1700 il modello che ebbe maggior credito fu quello corpuscolare, ma all’inizio del 1800 prese il sopravvento il modello ondulatorio. Oggi i due modelli coesistono in quanto insieme a fenomeni ondulatori, ce ne sono altri spiegabili solo pensando che la luce sia formata da corpuscoli. Essendo la luce un’onda elettromagnetica essa viaggia ad una velocità di Km/s, che è il massimo valore della velocità raggiunta. Per tutto il 1700 il modello che ebbe maggior credito fu quello corpuscolare, ma all’inizio del 1800 prese il sopravvento il modello ondulatorio. Oggi i due modelli coesistono in quanto insieme a fenomeni ondulatori, ce ne sono altri spiegabili solo pensando che la luce sia formata da corpuscoli. Essendo la luce un’onda elettromagnetica essa viaggia ad una velocità di Km/s, che è il massimo valore della velocità raggiunta. Spettro elettromagnetico Spettro elettromagnetico
Un raggio di luce di un solo colore, che incide sulla faccia di un prisma di vetro a sezione triangolare, subisce due rifrazioni. Una quando passa dall’aria al vetro e l’altra quando passa dal vetro all’aria, dopo aver attraversato il prisma. Un raggio di luce di un solo colore, che incide sulla faccia di un prisma di vetro a sezione triangolare, subisce due rifrazioni. Una quando passa dall’aria al vetro e l’altra quando passa dal vetro all’aria, dopo aver attraversato il prisma. La dispersione
Se sul prisma incide un sottile fascio di luce bianca, dall’altra parte emerge un fascio più spesso e colorato. Nell’ordine si distinguono il rosso, l’arancione, il giallo, il verde, l’indaco e il violetto. Questo fenomeno è noto come dispersione della luce. Se sul prisma incide un sottile fascio di luce bianca, dall’altra parte emerge un fascio più spesso e colorato. Nell’ordine si distinguono il rosso, l’arancione, il giallo, il verde, l’indaco e il violetto. Questo fenomeno è noto come dispersione della luce. La dispersione
La diffrazione Quando un fascio di luce colpisce un ostacolo che ha dimensioni confrontabili o minori della sua lunghezza d’onda,il fascio di luce aggira l’ostacolo e colpisce la cosiddetta zona d’ombra. Se il fascio di luce è di un solo colore e si pone uno scherma al di là della fenditura, su di esso compaiono delle frange chiare e scure alternate. Quando un fascio di luce colpisce un ostacolo che ha dimensioni confrontabili o minori della sua lunghezza d’onda,il fascio di luce aggira l’ostacolo e colpisce la cosiddetta zona d’ombra. Se il fascio di luce è di un solo colore e si pone uno scherma al di là della fenditura, su di esso compaiono delle frange chiare e scure alternate.
Le onde a radio frequenza
Onde a radio frequenza Guglielmo Marconi (1874/1937), realizza un sistema pratico ed intelligente di comunicazione a distanza senza l’impiego di fili o cavi elettrici.
Onde a radio frequenza Marconi inventa, il sistema antenna-terra e finalmente la trasmissione supera l’ostacolo di una collina; questo esperimento storico celebra la “nascita”della radio. Marconi inventa, il sistema antenna-terra e finalmente la trasmissione supera l’ostacolo di una collina; questo esperimento storico celebra la “nascita”della radio.
Onde a radio frequenza Marconi riceve il premio Nobel per la fisica nel Marconi riceve il premio Nobel per la fisica nel 1909.
Onde a radio frequenza Il giorno dopo la sua morte, le stazioni radio di tutto il mondo interrompono le trasmissioni per due minuti in memoria dell’uomo le cui invenzioni conquistano il mondo.
Onde a radio frequenza Le onde radio sono utilizzate per le trasmissioni radiofoniche e televisive. Le onde radio sono utilizzate per le trasmissioni radiofoniche e televisive.
Onde a radio frequenza Esse occupano la fascia bassa dello spettro con lunghezze d’onda comprese tra (10 km e 10 cm). Esse occupano la fascia bassa dello spettro con lunghezze d’onda comprese tra (10 km e 10 cm).
Onde a radio frequenza Le onde radio possono essere trasmesse a distanza di diverse migliaia di km grazie alla riflessione che esse subiscono da parte degli strati ionizzanti dell’atmosfera. Le onde radio possono essere trasmesse a distanza di diverse migliaia di km grazie alla riflessione che esse subiscono da parte degli strati ionizzanti dell’atmosfera.
Onde a radio frequenza I segnali televisivi viaggiano su onde che hanno frequenze più alte, possono quindi essere captate soltanto dalle antenne che “vedono” il trasmettitore. I segnali televisivi viaggiano su onde che hanno frequenze più alte, possono quindi essere captate soltanto dalle antenne che “vedono” il trasmettitore.
Onde a radio frequenza Il telefonino, la radio e la televisione fanno uso di onde a radio frequenza. Esse sono uno strumento rapido e versatile per trasportare informazioni a distanza. Il telefonino, la radio e la televisione fanno uso di onde a radio frequenza. Esse sono uno strumento rapido e versatile per trasportare informazioni a distanza.
Onde a radio frequenza Per imprimere su un’onda elettromagnetica sinusoidale le informazioni contenenti i parole, immagini e suoni occorre modulare l’onda, cioè modificare la sua ampiezza o la sua frequenza. Per imprimere su un’onda elettromagnetica sinusoidale le informazioni contenenti i parole, immagini e suoni occorre modulare l’onda, cioè modificare la sua ampiezza o la sua frequenza.
Onde a radio frequenza Un esempio nel quale occorre la modulazione di ampiezza è: una stazione radio. La quale con la frequenza di un MHz emette continuamente un’onda elettromagnetica della stessa frequenza, anche quando la radio ricevente non emette alcun segnale sonoro. Un esempio nel quale occorre la modulazione di ampiezza è: una stazione radio. La quale con la frequenza di un MHz emette continuamente un’onda elettromagnetica della stessa frequenza, anche quando la radio ricevente non emette alcun segnale sonoro.
Il telefono
Onde a radio frequenza Un esempio nel quale occorre la modulazione di frequenza è: il telefono; Un esempio nel quale occorre la modulazione di frequenza è: il telefono; in quanto se si dovesse assegnare a ogni telefono mobile una frequenza, in Italia esisterebbero solo 1200 telefonini,uno per ciascuna banda, larga 25Hz compresa tra 890 e 920 MHz, cioè l’intervallo destinato alla telefonia mobile in quanto se si dovesse assegnare a ogni telefono mobile una frequenza, in Italia esisterebbero solo 1200 telefonini,uno per ciascuna banda, larga 25Hz compresa tra 890 e 920 MHz, cioè l’intervallo destinato alla telefonia mobile
Il telefono mobile Anche la rete telefonica sfrutta la trasmissione in modulazione di frequenza. Il telefono mobile cellulare è collegato alla centrale telefonica non con i fili, ma mediante onde radio. Anche la rete telefonica sfrutta la trasmissione in modulazione di frequenza. Il telefono mobile cellulare è collegato alla centrale telefonica non con i fili, ma mediante onde radio.
Il telefono mobile Il territorio nazionale è diviso in zone chiamate celle, nelle quali il telefonino comunica con la centrale telefonica utilizzando una determinata frequenza o banda. Il territorio nazionale è diviso in zone chiamate celle, nelle quali il telefonino comunica con la centrale telefonica utilizzando una determinata frequenza o banda.
Il telefono mobile Quando il telefonino si sposta in un’altra cella, esso comunica con un’altra frequenza. Il cambiamento di frequenza è automatico. Quando il telefonino si sposta in un’altra cella, esso comunica con un’altra frequenza. Il cambiamento di frequenza è automatico.
Le microonde
Tra le onde a radio frequenza, ci sono anche le microonde, le quali sono in grado di attraversare l’atmosfera e, per questo, esse sono utilizzate per le comunicazioni con i satelliti. Tra le onde a radio frequenza, ci sono anche le microonde, le quali sono in grado di attraversare l’atmosfera e, per questo, esse sono utilizzate per le comunicazioni con i satelliti.
Le microonde Inoltre esse vengono anche impiegate in ambito industriale e domestico (forni a microonde) per riscaldare sostanze che contengono acqua infatti: Inoltre esse vengono anche impiegate in ambito industriale e domestico (forni a microonde) per riscaldare sostanze che contengono acqua infatti:
Le microonde il campo elettrico dell’onda, fa vibrare le molecole di acqua contenute all’interno dei cibi, cedendo una parte della loro energia provocano un aumento di temperatura e quindi la cottura. il campo elettrico dell’onda, fa vibrare le molecole di acqua contenute all’interno dei cibi, cedendo una parte della loro energia provocano un aumento di temperatura e quindi la cottura.
Le microonde Sulla terra le microonde sono utilizzate anche per le comunicazioni telefoniche a distanza e per i telefonini: infatti, quando si fa una telefonata interurbana, Sulla terra le microonde sono utilizzate anche per le comunicazioni telefoniche a distanza e per i telefonini: infatti, quando si fa una telefonata interurbana,
Le microonde il segnale elettrico è trasmesso da una città all’altra mediante le microonde, le quali sono inviate e captate per mezzo di grossi riflettori parabolici. il segnale elettrico è trasmesso da una città all’altra mediante le microonde, le quali sono inviate e captate per mezzo di grossi riflettori parabolici.
Onde elettromagnetiche e salute
Da tempo si parla dei possibili rischi da esposizione delle onde elettromagnetiche emesse da ripetitori di telefonia fissa e mobile e dai telefoni cellulari. I suddetti timori nascono nel 1993 quando l ’ americano David Reynard dichiara di aver fatto causa ad aziende produttrici di cellulari responsabili, a suo dire, della morte della moglie per tumore cerebrale.
L ’ americano perse la causa per mancanza di prove scientifiche che collegano i fatti. Da quel momento sono stati avviati grandi progetti internazionali tra i quali Interpone, indagine in 13 paesi ideata dall ’ agenzia internazionale per la ricerca sul cancro Lione sotto l ’ egida dell ’ Unione Europea.
I risultati che stanno emergendo sono quelli epidemiologici e quelli condotti sugli animali. Secondo Paolo Vecchia, presidente del comitato internazionale per la protezione delle radiazioni non ionizzanti, cio è quelle a radiofrequenza, si può affermare che almeno a breve termine non esiste alcun legame tra l ’ utilizzo del telefono cellulare e l ’ incidenza del tumore (risultati che arrivano da Londra).
Anche in Italia, cioè a Bologna, è iniziato un esperimento da parte della fondazione Ramazzini per la ricerca sul cancro, che finir à nel 2009, dove sono stati sottoposti a campi magnetici simili a quelli generati dalle antenne dei telefonini 2400 ratti fino alla morte naturale.
Nel frattempo dobbiamo attenerci ai risultati che dimostrano la non pericolosità a medio e breve termine. Intanto c’è da dire che l’effetto negativo sulla salute sarebbe il riscaldamento dei tessuti provocato dalle radiazioni.
Da uno studio condotto da David De Pomerai dell’università Nottingham in Inghilterra sugli invertebrati, si è dimostrato che l’aumento di temperatura durante l’esposizione alle onde elettromagnetiche a radio frequenza è solo di qualche decimo di grado, pertanto non si può dire che una variazione così lieve di temperatura possa provocare una sofferenza da parte delle cellule nell’uomo.
Una risposta più significativa potremo averla nel Nel frattempo possiamo concludere che già i produttori di telefonini stanno diminuendo questi rischi perché i moderni GSM e UMTS emettono meno di un quarto delle radiazioni dei cellulari di prima generazione.
Quelli più recenti, addirittura, modulando le emissioni con un sistema di filtraggio senza più antenne esterne, le riducono al minimo indispensabile.
Focalizziamo ora la nostra attenzione sulle antenne e i ripetitori di telefonia mobile. Gli esperti dell’istituto superiore di sanità confermano che le antenne installate non si dovrebbero ridurre ma, anzi, aumentare perché in caso di intenso traffico telefonico,la comunicazione viene deviata su stazioni più lontane con frequenti commutazioni che aumentano in misura sostanziale l’esposizione degli utenti
Inoltre è frequente la richiesta di collocare stazioni radio base lontane da scuole ed ospedali e addirittura fuori dall’abitato. Una misura di questo tipo non solo aumenta il livello ambientale di campo elettromagnetico ma in alcuni casi anche quello locale in corrispondenza dell’ area che si intende proteggere
Noi autori del progetto, alla presenza del dirigente scolastico e di altri docenti con l ’ aiuto di Fernando Consalvi e Antonio Santinelli, tecnici di ricerca della fondazione Bordoni di Roma, abbiamo approfondito l ’ argomento riguardo i limiti di esposizione e i campi elettrici e magnetici e abbiamo monitorato i campi elettromagnetici mediante strumenti di misura a larga banda.
DATA: 09/05/06 TEMPO COMPLESSIVO:36min Dai rilievi effettuati in sei punti dell’istituto si è evinto che le misure sono molto inferiori ai limiti stabiliti dalla legge quadro num. 36 del 2001 (6V/m). Dai rilievi effettuati in sei punti dell’istituto si è evinto che le misure sono molto inferiori ai limiti stabiliti dalla legge quadro num. 36 del 2001 (6V/m). Punto nº Misure Banda Larga (V/m) Misure Banda Larga (V/m)
Pertanto risultano infondati gli allarmismi dovuti ai rischi da esposizione a onde elettromagnetiche emesse dalle antenne in prossimità dell’ istituto. Pertanto risultano infondati gli allarmismi dovuti ai rischi da esposizione a onde elettromagnetiche emesse dalle antenne in prossimità dell’ istituto.
Relazione finale Il lavoro è stato presentato agli alunni, ai docenti e alle famiglie durante la settimana dello studente il 4maggio2006 alle ore 17:00 presso il liceo Scientifico “E. Fermi” di Aversa dove gli autori hanno mostrato abilità e chiarezza nel porgere i contenuti ottenendo così consenso da parte del pubblico. Le indagini effettuate sono state diffuse a mezzo stampa (Giornalino d’istituto, Gazzetta di Caserta,il giornale del Mezzogiorno,Il Mattino). Durante la manifestazione di tutte le attività svolte nell’ambito della consulta provinciale di tutti gli istituti superiori nella provincia di Caserta che si terrà il 31/05/06, il liceo Scientifico allestirà uno stand dove presenterà il lavoro in concorso: “ Il Mondo: un villaggio di onde”. Si provvederà successivamente ad inviare gli articoli non ancora pubblicati. Il lavoro è stato presentato agli alunni, ai docenti e alle famiglie durante la settimana dello studente il 4maggio2006 alle ore 17:00 presso il liceo Scientifico “E. Fermi” di Aversa dove gli autori hanno mostrato abilità e chiarezza nel porgere i contenuti ottenendo così consenso da parte del pubblico. Le indagini effettuate sono state diffuse a mezzo stampa (Giornalino d’istituto, Gazzetta di Caserta,il giornale del Mezzogiorno,Il Mattino). Durante la manifestazione di tutte le attività svolte nell’ambito della consulta provinciale di tutti gli istituti superiori nella provincia di Caserta che si terrà il 31/05/06, il liceo Scientifico allestirà uno stand dove presenterà il lavoro in concorso: “ Il Mondo: un villaggio di onde”. Si provvederà successivamente ad inviare gli articoli non ancora pubblicati.
Dal giornalino d’Istituto: Anno 4, num. 5 Maggio 2006 Speciale dello Studente Pag. 4 Forum: Campi elettromagnetici e salute In occasione della settimana dello studente, gli studenti della classe quarta I, finalista del concorso "Elettra 2000", in collaborazione con le classi quarta N e quinta I, il giorno 4 maggio hanno presentato il progetto "Il mondo, un villaggio di onde". Gli studenti sono stati guidati dalla professoressa Ester Di Lella, autrice e coordinatrice del progetto, che ha curato 1'aspetto matematico-fisico, dal professore Giuseppe Schiavone, che si è occupato dell'ambito storico-filosofico e multimediale, ed dal professore Nicola Graziano, che ha approfondito il campo prettamente biologico. Obbiettivo fondamentale del progetto è stato quello di approfondire la teoria dei campi elettromagnetici a radio frequenza e i possibili danni che possono provocare. Tale studio risulta oltremodo interessante, dato che la sede del nostro liceo che conta circa 2500 alunni, è posta in prossimità di un' antenna Telecom e di ripetitori di telefonia mobile. Gli studenti, il giorno 9 maggio, presso l'istituto, sfruttando le loro conoscenze hanno studiato le emissione delle onde con l'ausilio di un laboratorio mobile e di tecnici specializzati del Consorzio Elettra. La nostra società è dipendente ormai esclusivamente dalla corrente elettrica e dai suoi derivati. Elettrodotti, elettrodomestici, televisioni, radio, telefoni cellulari, radar: tutte queste apparecchiature fanno ormai parte della nostra vita e generano campi elettromagnetici. Senza un adeguato controllo, questi diventano pericolosi per l'ambiente e la salute dell'uomo, determinando quindi L'inquinamento elettromagnetico. Negli ultimi anni sono andati crescendo in maniera rilevante gli interrogativi sui possibili effetti sulla salute legati all'esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenze (RF) e microonde (MW). I campi elettromagnetici sono generati da dispositivi che emettono, producono 0 utilizzano energia elettrica. Un'onda elettromagnetica che si propaga nello spazio trasporta energia che viene in parte assorbita ed in parte riflessa dagli oggetti che tale onda incontra sul suo percorso. L'assorbimento avviene con modalità ed in misura diversa a seconda delle caratteristiche del mezzo. L'effetto sugli organismi viventi di tale assorbimento di energia elettromagnetica a radiofrequenza e microonde è infatti oggetto di indagini scientifiche. Agostino Laiso IIIQ Benedetto Caserta V P
Autori: classe IV sez. I con i capigruppo: Andreozzi Katia, Cibelli Marianna, Iavarone Luisanna, Sabatino Domenica Classi coinvolte: IV sez. N V sez.I Autrice e coordinatrice: Prof. ssa Ester Di Lella (docente di matematica e fisica) Direttore tecnico: Prof. Giuseppe Schiavone (docente di storia e Filosofia) Responsabile delle pubbliche relazioni: Prof. Nicola Graziano (docente di scienze)