Piero Attanasio (AIE) Gestione collettiva e comunicazione dei diritti d’autore Roma, Corso AIB, 7 ottobre 2011
Introduzione Il punto di vista del docente: Economista e non giurista Funzionario dell’Associazione Italiana Editori Segretario Generale di AIDRO (Associazione italiana per i diritti di riproduzione delle opere dell’ingegno) Coordinatore di Arrow, sistema europeo per la gestione delle informazioni sui diritti d’autore nei programmi di biblioteche digitali Esperto di standard editoriali (Isbn, Onix, Doi, Istc…) Senza background bibliotecario Difensore del diritto d’autore, ma con spirito critico: «[Copyright] is the worst form of [dealing with culture], except for all those other forms that have been tried from time to time» Apocrifo da Wiston Churchill
Alcune caratteristiche del diritto d’autore (una breve introduzione) Il diritto d’autore è un diritto pieno ed esclusivo (limitato nel tempo) che si esplicita in una serie di facoltà: Riprodurre, distribuire, eseguire in pubblico, prestare, noleggiare, pubblicare in Internet, trasmettere per radio o TV, ecc. ecc. Ciascuna facoltà spetta originariamente all’autore ma può essere da questi ceduta anche separatamente La cessione avviene tramite contratti, con editori (produttori in genere) Ciò che non viene esplicitamente ceduto spetta all’autore N.B.: I diritti su ogni nuovo sfruttamento reso possibile dal progresso tecnologico spettano all’autore La regola generale è: Ciascun utilizzo deve essere autorizzato dagli aventi diritto Autore e suoi aventi causa (editori)
Le eccezioni al diritto d’autore La regola generale (l’autorizzazione è sempre necessaria) ha alcune eccezioni, che nascono da due esigenze: 1.Bilanciare i diritti esclusivi con esigenze sociali. Oggi si direbbe: con il diritto all’accesso Casi classici: il diritto di prestito bibliotecario, il diritto di citazione… 2.Affrontare il problema del “fallimento di mercato” dovuto agli alti costi di transazione N.B.: nella legislazione internazionale le eccezioni sono regolate dalla Convenzione di Berna, e dal cd “three steps test” Devono riguardare appunto casi eccezionali Non possono andare contro il normale sfruttamento del diritto d’autore Non possono recare un pregiudizio ingiustificato all’autore Due modelli distinti: Il regime di eccezioni e limitazioni (Europa) Il regime del fair use (USA) N.B.: Il principio si applica in entrambi i casi
La ratio economico giuridica della gestione collettiva Nasce storicamente nei casi in cui alti costi di transazione nella gestione individuale la rendono anti-economica Il caso della musica: diritti di esecuzione, riproduzione in pubblico ecc. Fin dall’inizio acquista anche un valore perequativo Autori ed editori sono trattati tutti allo stesso modo Nasce su base volontaria (fondazione a fine Ottocento delle prime società di autori) Necessità di un sostegno normativo per coprire i non membri della società di gestione In questo passaggio assume forme diverse (v. infra)
Eccezioni e gestione collettiva Spesso le eccezioni si accompagnano con meccanismi di “equa remunerazione” Esempi nella legislazione italiana Fotocopie per uso personale (art. 68 legge autore 633/41) Diritto di prestito (art. 69) Antologie scolastiche (art. 70 c. 2) Copia privata musica e video (art. 71 sexies e 71 septies) Esempi di legislazione senza remunerazione Citazioni (art. 70 c. 1) Riproduzione di articoli di attualità (art. 65) A favore di portatori di handicap (art. 71bis) Generalmente l’equa remunerazione è affidata alla gestione collettiva Non sempre: v. antologie scolastiche
Modelli di gestione collettiva In ordine di “volontarietà” nell’adesione Gestione interamente volontaria Esempi nel settore librario: USA, UK Licenze collettive estese Nord Europa (Scandinavia, Finlandia, Islanda) e Isole Fiji Licenze legali obbligatorie Francia, Italia (fotocopie) Le “levy” – molto diffuse in Europa Germania, Spagna, Belgio, Olanda, Polonia, Grecia……..
I sistemi volontari Gli aventi diritto danno mandato alla società di gestione per alcuni diritti, che sono la base per la stipula di licenze a valle Spesso le società di gestione ricevono mandato dagli editori anche per conto degli autori Il rapporto autore-editore è regolato dal contratto di edizione L’editore manleva la società di gestione al momento del mandato La società di gestione può licenziare i diritti solo dei mandanti inclusi nel proprio repertorio (v. Aidro in Italia) Se la platea dei mandanti è molto ampia, alcune società (es. CLA in UK) manlevano gli utilizzatori anche in relazione a opere di non mandanti Se l’avente diritto obietta, si fanno carico del problema N.B.: ciò non può coprire responsabilità penali Quindi di più difficile applicazione al caso delle biblioteche digitali
Le licenze collettive estese (è di moda parlarne, ma con molta confusione…) Caratteristiche del modello La Società di gestione deve essere rappresentativa degli aventi diritto delle opere licenziate dall’accordo In passato si diceva: “degli aventi diritto nazionali” L’accordo è volontario Definisce tutti i termini (usi, tariffe, ecc.) Prevede che gli aventi diritto possano recedere dall’accordo Almeno in genere: vi sono alcune eccezioni A queste condizioni: l’accordo si estende ai non mandanti della società di gestione
Le licenze obbligatorie Per usi definiti dalla legge es. italiano: “fotocopie per uso personale entro il 15% di ciascun volume o fascicolo di rivista” I termini possono essere in parte definiti dalla legge, ma generalmente con alcuni elementi definiti da un accordo tra le parti Tipicamente la tariffa Vincoli su alcuni termini es. italiano: per le biblioteche le fotocopie per uso personale sono pagate con tariffe forfetarie, per le copisterie possono essere anche “a consumo” Generalmente non prevedono l’opt out Tuttavia alcuni modelli recenti possono prevederlo Es. francese: accordo di febbraio sulla digitalizzazione delle opere fuori commercio Se la legge è stata formata a seguito di una concertazione tra le parti, può non essere molto diverso dalle licenze estese Tuttavia più rigida: per cambiare i termini definiti dalla legge occorre una nuova legge
I sistemi di levy La legge definisce gli usi attraverso un’eccezione / limitazione Il pagamento avviene senza riferimento all’effettivo uso da parte dei singoli utenti Viene imposta una “tassa” (levy) su elementi presuntivi Es. italiano: la “copia privata” sui supporti vergini per gestire i diritti di copia individuale di opere musicali o audiovisive Per le opere letterarie, due tipi di levy: Equipment levy: imposta sui macchinari (es. fotocopiatrici e macchine multifunzione) Alcuni sperimenti di levy sulla carta (Polonia) Operator levy: in aggiunta all’equipment levy alcuni operatori con consumi presunti maggiori vengono gravati di una seconda tassa Es.: biblioteche, copisterie, ecc.
Una diversa classificazione Licenze a rendiconto (transactional) Es.: licenze Aidro, era di questo genere il vecchio modello della licenza SIAE con le copisterie Crescenti in ambito digitale Licenze forfetarie Es.: attuali licenze SIAE Spesso calcolate in rapporto agli usi medi Es.: calcolo delle licenze SIAE per le biblioteche nazionali Molto frequente all’estero ProContro Licenze a rendiconto Più eque per gli utenti Più facile la distribuzione Più complesse da gestire Più facile l’evasione Licenze forfetariePiù semplice da gestire Spesso percepite come inique Difficoltà di distribuzione
Le società di gestione collettiva Da “collecting societies”… Raccolta di compensi (definiti in modo rigido dalla legge) Loro distribuzione tra gli aventi diritto … a “collective management organisations” (CMO) Gestione dell’intero ciclo di gestione diritti
Le funzioni di una società di collecting Rappresentanza Le CMO come “membership organisations” Pari-rappresentanza di autori ed editori (con qualche eccezione) Raccolta dei mandati Quali diritti sono dati in gestione? Il “repertorio” e le relative banche dati per gestirlo Principio della parità di trattamento degli aventi diritto Accordi di reciproca rappresentanza con società estere Licenze Negoziazione con le “categorie” di utenti Conclusione delle licenze Parità di trattamento tra utenti
Le funzioni di una società di collecting / 2 Collecting Raccolta dei proventi Spesso visto in termini di enforcement laddove la licenza è obbligatoria per legge Es. italiano: competenze attribuite alla SIAE dall’art. 182-bis della legge autore Altri servizi agli utenti Consulenza sul diritto d’autore Servizi informatici (v. infra i casi CCC e NLA) Distribuzione tra gli aventi diritto Per le licenze forfetarie distribuzione su base statistica
Modelli di distribuzione dei compensi Statistiche d’uso per l’individuazione delle opere utilizzate Statistiche d’uso limitate all’individuazione delle categorie di opere utilizzate e uso di variabili proxy (es. per gli editori i fatturati, o i titoli in catalogo) Distribuzione collettiva: i proventi vengono trasferiti alle associazioni rappresentative che poi distribuisco o (in tutto o in parte) utilizzano i proventi per attività sociali Es. Spagna: Cedro finanzia assicurazioni sanitarie per gli autori
La distribuzione dei proventi SIAE Si fanno statistiche annuali sugli usi effettivi delle opere Campione di biblioteche statali e universitarie + uso di variabile proxy per gli usi universitari: le guide dello studente Campione di copisterie L’indagine serve a individuare le opere da remunerare I proventi raccolti sono attribuiti 50% agli editori 50% agli autori (inclusi i traduttori)
Una riflessione sul valore perequativo della gestione collettiva La distribuzione tra autori ed editori (in tutto il mondo) è pre-stabilita, quindi i rapporti di forza commerciali tra gli editori e gli autori non valgono Sistematicamente il confronto tra le quote di mercato degli editori nel mercato principale e nella distribuzione collettiva mostra un effetto perequativo a favore dei più piccoli Le remunerazioni per gli usi secondari sono più favorevoli alle opere di catalogo rispetto alle novità E quindi agli editori con una più forte politica di catalogo
Il caso italiano nel confronto internazionale Licenza legale per le fotocopie (art. 68 legge autore) Solo “per uso personale” Fino al 15% di ciascun libro o fascicolo di rivista La percentuale è tra le più alte al mondo Talvolta però le licenze estere comprendono usi non personali Es.: inclusione in “course pack” universitari La “equa remunerazione” nel diritto di prestito (art. 69 l.a.) Somma unica forfetaria pagata dallo Stato a coprire tutti i prestiti bibliotecari Facoltà per gli aventi diritto di destinare i proventi a finalità sociali Il ruolo della Siae e la “rappresentatività indiretta” (art. 181-ter l.a.) Monopolio legale in caso di intermediazione Dall’art. 180, monopolio per una serie di diritti (specie musica e teatro) All’art. 181-ter: monopolio per le fotocopie All’art. 69: ruolo sul diritto di prestito Per le opere letterarie è richiesta una rappresentanza indiretta: Gli accordi devono coinvolgere le associazioni di categoria degli aventi diritto, oltre che degli utenti
L’esperienza delle licenze volontarie di AIDRO Aidro gestisce diritti solo extra licenza legale Per uso non personale Tipicamente per includere in dispense universitarie o per la formazione Per usi in azienda Per percentuali superiori al 15% Meccanismi adottati Per le dispense: Licenza a rendiconto Tariffa per copia per pagina Per usi in azienda Licenza forfetaria Tariffa sulla base del numero di dipendenti Prime esperienze pilota nel digitale (v. infra)
Analisi delle performance nel confronto internazionale In Italia la raccolta di diritti di fotocopie è molto inferiore a quella di qualsiasi altro paese paragonabile Se fosse come la media degli altri paesi europei dovrebbe essere di circa 40 milioni È invece attorno ai 3,5 milioni Allo stesso tempo le licenze per le biblioteche sono le più ampie
Problemi applicativi Domande?
La sfida del digitale Una gestione sempre volontaria? “The answer to the machine is in the machine” (C. Clarke) Le stesse tecnologie digitali consentono di gestire meglio le informazioni sui diritti In linea di principio dovrebbero diminuire i costi di transazione L’esperienza dimostra che ciò non è sempre vero In particolare, è spesso complesso capire chi ha i diritti per un particolare uso (digitale) Il digitale consente anche di immaginare utilizzi che coinvolgono moltissime opere Cfr. Chris Anderson, La coda lunga. Da un mercato di massa a una massa di mercati, Milano, Codice, 2010 In questo caso i costi di transazione possono essere molto elevati Cfr. Hal R. Varian, 2005, Copying and Copyright, Journal of Economic Perspectives, Vol. 19, 2, pp
L’evoluzione in atto DRMCRM Collective rights managementDigital rights management vs FRM Friendly rights management (R. Schild)
L’importanza della gestione (standard) delle informazioni sui diritti Necessità di una infrastruttura standard per la gestione delle informazioni sui diritti, analoga a quella esistente per i libri (ISBN, EDI, ONIX, etc.) Gli standard sono necessari per l’interoperabilità tra sistemi (da macchina a macchina) Ma per essere user friendly dobbiamo considerare le esigenze degli utenti, e non solo delle macchine Obiettivo della comunicazione non è “machine to machine”, ma machine people to
Informazioni sui diritti Una licenza è sempre definita dai seguenti elementi What: cosa viene licenziato Quale uso per quale opera Who: definizione di licenziante e licenziatario ed eventualmente degli utenti finali es.: il licenziatario è l’ente di formazione, gli utenti sono i partecipanti a un corso Where: qual è l’ambito territoriale When: qual è l’arco temporale in cui l’uso è autorizzato Why: qual è lo scopo sottostante Tipicamente si distingue tra usi commerciali e non commerciali Gestire le informazioni sui diritti significa gestire questi cinque elementi in modo formalizzato Le macchine non ammettono ambiguità
Casi d’uso nel digitale Licenze per “dispense universitarie” in alcuni paesi europei CLA (UK) offre licenze forfetarie per l’inclusione di parti di libro (o articoli di rivista) in course pack In alcuni paesi nordici sono stati siglati accordi simili sfruttando il meccanismo delle licenze collettive estese CAL (Australia) offre licenze a rendiconto per il print on demand a partire da file digitali Applicazioni in ambito “rassegne stampa” CFC (Francia) ha sviluppato un meccanismo di licenza a rendiconto per le rassegne stampa NLA (UK) ha un modello di licenza+servizio per le rassegne stampa, in cui combina la cessione dei diritti con la possibilità di accedere ai pdf degli articoli direttamente dal proprio sito
Il sistema Rightslink di CCC CCC (USA) ha sviluppato un sistema (Rightslink) molto sofisticato per la gestione dei diritti in ambiti diversi (università, formazione e corporate sono i più importanti) L’utente può ricercare nel sito l’opera (what) cui è interessato. Quando la trova è chiamato a fornire alcune informazioni: Su se stesso (who): che tipo di organizzazione è Es. una biblioteca (ha a che fare anche con il why) L’uso richiesto (what /2) Es.: la pubblicazione in una intranet Gli utenti finali (who /2) Es.: il numero di persone che accedono alla intranet Il periodo per cui si chiede il diritto (when) Il luogo di utilizzo (almeno in alcuni casi) Es.: gli utenti sono solo in un paese o il corso è multinazionale Sulla base di termini prefissati dagli editori riceve un preventivo immediato e può acquistare una licenza online
Il Pilota Bocconi / AIDRO Finanziato con fondi CRUI / SIAE / Associazioni autori e editori Gli stessi che hanno finanziato questo corso Cfr. AIDRO licenzia l’immissione di parti di libro o rivista nella intranet degli studenti Solo streaming Allo stesso tempo, la biblioteca acquista i diritti di stampa degli stessi contenuti Gli studenti possono acquistare le stampe presso la libreria interna La biblioteca paga una tariffa a pagina a copia sulla base del numero di studenti iscritti a quel corso
Criticità del sistema Bocconi / AIDRO Allo stato delle cose non è pensabile un mandato generale da parte degli editori ad AIDRO La situazione dei diritti digitali non è sempre chiara L’editore deve controllare lo status opera per opera Farlo su tutto il catalogo – se non c’è una domanda significativa – è antieconomico Soluzione L’editore controlla lo status (e chiede eventualmente all’autore un’autorizzazione) solo per i libri per cui c’è richiesta Il problema è la generalizzazione È possibile costruire un catalogo man mano che si accumulano le richieste Si possono pensare soluzioni normative che facilitino il processo? Ancora un problema di costi di transazione!
La gestione dei diritti nelle biblioteche digitali Sommario Breve storia: confronto tra USA e Europa I nuovi progetti europei
Una breve storia in USA e in Europa USA Google annuncia BookSearch Authors Guild inizia una causa per violazione del copyright 5 editori e poi l’AAP si uniscono: diventa una Class action Il programma continua, ma non decolla … Europa Iniziano cause in Francia e Germania Il Presidente BNF lancia l’idea della biblioteca digitale europea Google sospende i programmi di digitalizzazione europei con opere protette La Commissione europea lancia i2010 Digital Library Nasce Libreka in Germania Viene creato l’High Level Expert Group (partecipa FEP per gli editori) e il Copyright subgroup
Una breve storia in USA e in Europa USA Il programma continua a non decollare (mentre emergono e crescono image, earth, news, maps, scholar, ecc.) …………. Viene annunciato l’accordo transattivo tra Google, AAP e AG Europa L’HLEG definisce i criteri su opere orfane e fuori catalogo SNE e BNF commissionano lo studio che darà vita a Gallica 2 Libreka presentata a Francoforte Viene presentato alla Commissione il progetto ARROW Gallica 2 presentata al Salon du Livre A giugno autori, editori e biblioteche firmano il Memorandum of understanding su opere orfane e fuori commercio ARROW è approvato dalla Commissione come strumento di attuazione del MoU eBog.dk presentato a Francoforte
Una breve storia in USA e in Europa USA Il Settlement riceve numerosissime obiezioni Le parti ritirano il primo settlement e ne propongono un secondo Le opere non USA/UK/Australia sono escluse (ma non tutte) Viene creato il Book Right Registry, tuttavia non ancora operativo Europa Alcune società di gestione europee si propongono come gestori dei rapporti tra aventi diritto europei e il Google Settlement Lancio di BokHylla.no Arrow disegna il suo sistema Fase di sviluppo del sistema Arrow Pilota in UK, Francia, Spagna e Germania In Francia e Germania inizia una discussione sulla gestione dei fuori commercio nei programmi di digitalizzazione
Una breve storia in USA e in Europa USA (apr) Il giudice boccia il Google Settlement (set) Le parti dichiarano che stanno continuando a negoziare Si pensa a una soluzione legislativa Viene lanciata la DPLA (Digital Public Library of America) Europa ARROW è operativo Il risparmio nei costi di ricerca è molto importante La British Library annuncia che la ricerca passa da 4 ore a 5 minuti a titolo Accordo in Francia tra autori, editori, BNF e Governo sulla “rivitalizzazione delle opere fuori commercio” (mag) La Commissione pubblica la proposta di direttiva sulle opere orfane (set) Siglato il Memorandum of Understanding sui fuori commercio 2011
Il contenuto del Google Book Settlement Le regole normali del diritto d’autore (chiedo il permesso prima di usare un’opera) valgono solo per le opere in commercio Per le opere fuori commercio è l’avente diritto a dover inibire l’uso, altrimenti Google è autorizzato a digitalizzare e a fare una serie di usi (incluso vendere i libri) Si crea il Book Right Registry (BRR) un organismo autonomo (controllato da AG e AAP) per gestire i rapporti con Google e potenzialmente con iniziative concorrenti L’idea è non dare a Google anche il monopolio delle informazioni Per il passato, Google fornisce una remunerazione (60 dollari per libro) N.B.: L’accordo riguarda le opere digitalizzate dalle collezioni delle biblioteche Il cd partner programme (libri digitalizzati in accordo con gli editori) continua come in passato
I principi del Settlement Un’opera è fuori commercio se non è “in vendita attraverso canali abituali del commercio librario in USA” Nessuna edizione dell’opera dev’essere disponibile, né a stampa né digitale (a parte le scannerizzazioni delle biblioteche) Per gli usi delle opere fuori commercio non rivendicate, la remunerazione è versata al BRR per la distribuzione Google trattiene il 37% dei redditi ricavati, il BRR potrà trattenere qualcos’altro Le opere in commercio possono essere digitalizzate solo previa autorizzazione
I principi europei: la proposta di direttiva Un’opera è orfana quando, al termine di una diligent search, non è possibile identificare o trovare l’avente diritto La diligent search deve avvenire opera per opera, consultando le diverse fonti disponibili Viene citato Arrow come fonte privilegiata da consultare Per le opere orfane l’uso da parte delle biblioteche, all’interno delle proprie funzioni istituzionali, è gratuito Altri usi non sono ammessi È sempre possibile per l’avente diritto porre termine allo status di orfano Piena tutela dei diritti morali Paternità e integrità dell’opera La proposta è ora in discussione in Parlamento e in Consiglio
Il Memorandum of Understanding sui fuori commercio Un’opera è fuori commercio quando tutte le edizioni di quell’opera sono fuori commercio È possibile licenziare collettivamente le opere fuori commercio sulla base di “accordi” tra le parti interessate (autori ed editori da un lato e utenti – es. biblioteche – dall’altro) I metodi di determinazione dei fuori commercio devono essere stabiliti dagli stessi accordi Dipendono dalla disponibilità dei dati a livello nazionale È salvo il diritto di “opt out” dei singoli aventi diritto Le società di gestione possono godere di una presunzione di rappresentanza per i non mandanti a condizione che Siano effettivamente rappresentative delle categorie di aventi diritto coinvolte nell’accordo Facciano tutti gli sforzi per avvertire (individualmente e tramite promozione pubblica) gli aventi diritto
Differenze di approccio USA / Europa In Europa si perseguono politiche di concertazione tra le parti, alle quali si fornisce un supporto giuridico Gli Stati Uniti non hanno questa tradizione Soluzioni ricercate in liti legali, che si sono dimostrate di scarsa efficacia La gestione collettiva si inserisce meglio nel contesto europeo Gli accordi volontari (VSA = Voluntary Stakeholders Agreement), e tra questi le licenze collettive estese, sono uno strumento tipico
Un elemento teoricamente interessante del MoU Se un’opera registra un numero elevato di accessi … (da stabilire negli accordi cosa ciò significhi in pratica) … viene effettuata una ricerca particolare degli aventi diritto Coerenza con la teoria generale sui costi di transazione La giustificazione del trattamento particolare dei fuori commercio è legata a un presunto scarso valore della stessa I costi della ricerca sono maggiori dei benefici per l’avente diritto Se però l’opera registra interesse nel pubblico, il rapporto tra costi e benefici si rovescia
Un tentativo di generalizzazione teorica Tradizionalmente il confine tra gestione individuale e gestione collettiva è segnato dalle tipologie di uso delle opere Gli usi collettivi riguardano gli “sfruttamenti secondari”, dove i costi di transazione (o alcune finalità sociali) rendono più adatta la gestione collettiva Es. tipico: fotocopie Nel caso delle biblioteche digitali il confine è invece segnato dalle tipologie di opere Opere in commercio / fuori commercio / orfane
Casi europei. 1 BokHilla in Norvegia Accordo tra biblioteca nazionale, autori, editori e società di gestione Basato sulle limitazioni d’uso Solo in Norvegia Solo in “streaming” (no dowload o stampa) Remunerazione a titolo Nessuna reale limitazione in ragione delle opere Inclusi i libri in commercio, anche se inizialmente solo per alcune decadi Limiti: Molti aventi diritto sarebbero pronti a concedere licenze più ampie ma non hanno gli strumenti per farlo
Casi europei. 2 Germania Accordo tra autori, editori e biblioteca nazionale con l’intervento della società di gestione Digitalizzazione solo delle opere fuori commercio pubblicate prima del 1965 Al momento valido solo per gli aderenti alla società di gestione In discussione la forma di un sostegno giuridico Estensione del mandato sul modello VSA / ECL? Licenza obbligatoria? Ritardi dovuti sia a problemi di budget che alla decisione di attendere i risultati del dibattito europeo
Casi europei. 3 Francia Accordo tra autori, editori, biblioteca nazionale e Ministero della Cultura (2 febbraio 2011) Obiettivo: “rivitalizzazione delle opere fuori commercio” Schema molto articolato: 1.Si crea una società pubblico privato (a maggioranza privata) per la digitalizzazione Sfruttamento delle economie di scala Garanzia di uniformità di formati 2.Si digitalizza il patrimonio pubblico della Biblioteca Nazionale (BNF) sulla base dell’eccezione sulla conservazione di lungo periodo La BNF può digitalizzare ma non concedere accessi 3.La nuova società ha i file ma non ha alcun diritto sulle opere 4.I diritti sono affidati a una società di gestione collettiva da individuare SCF (fotocopie) o SOFIA (prestito) o una terza da creare
Casi europei. 3 Francia (continua) 5.La società di gestione ha l’obbligo di offrire in prima opzione, in esclusiva, i diritti all’editore originario Se l’editore accetta, si impegna a pubblicare l’opera in un tempo prefissato 6.Se l’editore non accetta i diritti sono offerti, senza esclusiva, a chiunque sia interessato L’idea è stimolare l’offerta di aziende nazionali Il modello cui si pensa è basato su collezioni specializzate più che su un unico grande operatore (motore di ricerca) 7.Chi acquista i diritti acquista anche il file, che paga alla nuova società N.B.: il progetto è finanziato con un prestito, da cui la società deve rientrare 8.I file che non destano interesse sono dati alla BNF che li rende pubblicamente accessibili 9.Tutti i file sono comunque affidati alla BNF che li rende ricercabili, anche se saranno accessibili secondo le condizioni che gli editori o aggregatori avranno stabilito Modello “Gallica 2”
Arrow - Sommario Che cos’è Come funziona Breve demo Le applicazioni pratiche in corso
Cos’è Arrow Arrow è un sistema distribuito per facilitare la gestione di informazioni sui diritti in qualsiasi programma di digitalizzazione, scalabili verso altre applicazioni Un sistema distribuito: una rete di banche dati rese interoperabili attraverso l’uso di standard Non è un database (com’è citato nella proposta di direttiva) Facilitare significa essenzialmente ridurre i tempi (e quindi i costi) L’indagine fatta in quattro paesi indica un risparmio di tempo superiore all’80% Un’indagine British Library indica che in media si passa da 4 ore a 5 minuti a titolo Gestione delle informazioni sui diritti: vista come una funzione diversa (benché legata) alla gestione dei diritti Creazione di una RII = Right Information Infrastructure Qualsiasi programma di digitalizzazione: Arrow è progettato per essere neutrale rispetto ai contesti legali e commerciali Future applicazioni: la gestione delle informazioni sui diritti può essere cruciale nei nuovi mercati digitali
E le opere orfane? Le opere orfane sono definibili solo alla fine di un processo di ricerca Arrow fornisce un ambiente e strumenti per facilitare la ricerca La ricerca può essere vana: in questo caso abbiamo “candidati orfani” Dipende dalle parti, all’interno di un contesto legale, decidere se un’opera è davvero orfana o è necessario fare ulteriori ricerche Applicazione del nostro “principio di neutralità”
Partners, liaisons organisations (in corsivo) Biblioteche TEL Europeana Foundation Biblioteche nazionali in Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, UK, Norvegia, Slovenia, Italia, Finlandia, Polonia University library of Innsbruck Editori Federation of European Publishers Associazioni editori di Italia, Spagna, Germania, Ungheria, Portogallo, UK, Polonia, Bulgaria Autori European Writers Council ALCS in UK Società di gestione IFRRO EVA RROs in Polonia, Grecia, Spagna, Irlanda, UK, Francia, Italia, Norvegia, Danimarca, Finlandia Fornitori tecnologici Cineca (Italia) Di-Tech (Romania) Numilog (Francia) Standard organisations Editeur, ISBN International Agency Agenzie ISBN in Italia, Slovenia, Norvegia, Germany, Finlandia, Francia) European DOI agency (mEDRA) Numerosi membri di Editeur Membri del consorzio ISTC Membri del consorzio ISNI
Altre organizzazioni coinvolte a proprie spese In ciascun paese biblioteche, cataloghi dei libri in commercio (BiP) e RRO BiP e RRO devono investire sulle interfacce software per essere integrati nel sistema Alcuni non sono membri dei due consorzi e hanno investito in proprio CEDRO in Spagna (nella prima fase); PLS e ALCS in UK; VG Wort in Germania; CFC ed Electre in Francia È stato creato un gruppo di lavoro tra i BiP europei, che comprende numerosi soggetti non membri del consorzio Central Book House (Paesi Bassi), Informazioni Editoriali (Italia), Nielsen (UK), Electre (Francia) VIAF e ISTC-IA sono stati coinvolti senza contributi economici
Dove siamo Paesi Pilota Arrow Arrow Plus
Il workflow di Arrow Library interface Matching records Clustering editions VIAF 1st data collection BiP TEL Matching and clustering 2nd data collection RRO Matching records 3rd data collection ROW AWR Validation
Demo Paesi pilota: Germania Francia UK Spagna
Le prime applicazioni concrete In Germania e Francia stiamo lavorando con le parti degli accordi citati Benché diversi nei termini generali dell’accordo, dal punto di vista di Arrow sono entrambi basati sulla ricerca dei fuori commercio Nel Regno Unito una Fondazione no profit (Wellcome Trust) sta lavorando a un programma di digitalizzazione con “ricerca diligente” completa Arrow risponde alle esigenze di entrambi i casi Valore del nostro approccio “neutrale”
Come stiamo lavorando in pratica Arrow è “in produzione” Per servire un caso particolare, sono tuttavia necessarie alcune personalizzazioni In generale: calibrare alcuni parametri del sistema in relazione ad esigenze specifiche Esempi: La data di pubblicazione può essere gestita a livello di “manifestazione” o di “opera” e ogni combinazione è possibile e.g.: un libro pubblicato nel 1960 che abbia una nuova edizione nel 2007 può essere trattato in modo diverso da un libro edito nel 1960 che abbia l’ultima nuova edizione nel 1985 Lo status di “in commercio” può essere definito in ragione di diversi territori e.g. in Francia consideriamo anche la disponibilità commerciale in Belgio, Svizzera e Quebec; per l’UK consideriamo anche gli Stati Uniti e stiamo studiando come integrare altri paesi Il modo di mostrare i risultati può essere personalizzato È anche possibile fornire direttamente file XML o in altri formati perché siano integrati automaticamente nei sistemi informatici degli utenti
Il valore di Arrow in questi casi d’uso Nella gestione di grandi quantità di dati, l’affidabilità dipende da: Efficacia dei processi di matching e clustering L’analisi del Google Settlement Database lo aveva dimostrato in modo molto chiaro 81% di errore nella determinazione dei fuori commercio per i principali autori italiani L’interoperabilità tra le diverse fonti di dati in particolare tra fonti bibliotecari e fonti commerciali, che generalmente usano standard diversi La dimensione europea: neutralità anche sotto questo profilo Es.: se una biblioteca nel paese A vuole digitalizzare un libro pubblicato nel paese B, ci sono due alternative La biblioteca riceve una licenza dalla CMO nazionale che ha un accordo bilaterale con la CMO nel paese B La biblioteca riceve una licenza direttamente dalla CMO nel paese B Poiché Arrow separa la gestione delle informazioni dalla gestione dei diritti, può tranquillamente servire i due casi, in ragione delle richieste
Il valore di Arrow in questi casi d’uso /2 Nella gestione dei processi di rivendicazione delle opere (es.: per l’opt out o per richiedere la remunerazione) vi sono di nuovo problemi di matching e clustering Se un editore sottomette un file ONIX con tutti i suoi titoli, ogni record deve essere confrontato con il record bibliotecario originario che descrive il libro che deve essere digitalizzato e con tutti i record che contengono la stessa opera Quando il workflow è completato la CMO può facilmente effettuare una notifica a tutti gli aventi diritto registrati, anche quando l’accordo generale è basato sull’opt out / silenzio assenso Ciò massimizza il numero di aventi diritto notificati, e quindi minimizza il costo dovuto alla digitalizzazione di libri che successivamente devono essere rimossi L’ Arrow Work Registry può essere usato per pubblicizzare i progetti di digitalizzazione in modo flessibile Vantaggio di non avere semplicemente un Registro di Opere Orfane
Il valore di Arrow in questi casi d’uso /3 Alcune personalizzazioni possono essere implementate che – in prospettiva – sono utili per i successivi utenti Es.: in Francia svilupperemo un sistema di parsing dei record MARC per individuare se un’opera può essere contenuta in altri libri Arrow fa emergere problematiche che in prima battuta non erano state individuate dalle parti (prevenendo conflitti futuri) Es.: in Francia la prima opzione all’editore originale deve essere concessa all’editore della prima edizione? Dell’ultima? Di quella oggetto dello scanning?
Grazie dell’attenzione Piero Attanasio