L’ingresso in istituto 1
Perquisizione personale Finalità: ritiro di ogni oggetto il cui possesso all’interno del carcere non è consentito Esempio: armi, stupefacenti, oggetti di consistente valore economico Non è consentito possedere denaro È ammesso il possesso di oggetti di particolare valore morale o affettivo qualora non abbiano un consistente valore economico e non siano incompatibili con l’ordinato svolgimento della vita dell’istituto 2
Ufficio Matricola Acquisizione dei dati personali Foto segnaletiche Rilievi dattiloscopici Ricerca e confronto con i dati contenuti negli archivi della amministrazione Richiesta al Dap di notizie su precedenti detenzioni 3
Cartella personale Informazioni importanti sul soggetto in detenzione, raccolte al momento dell’ingresso e durante la vita penitenziaria È conservata negli archivi dell’Istituto Contiene una Intestazione: dati anagrafici, foto, rilievi dattiloscopici, ogni altro elemento utile ai fini della identificazione una parte informativa articolata in diverse aree 4
(continua) Parte informativa Area sui dati giudiziari: copia del provvedimento che costituisce titolo di custodia e le sue modificazioni; certificato del casellario giudiziario Area sui dati sanitari; Area sui dati disciplinari Area sui permessi e trasferimenti Area sui risultati della osservazione, sul programma trattamentale, i risultati raggiunti, istanze e provvedimenti in materia di misure alternative 5
Visita medica Entro il giorno successivo dall’ingresso in carcere Accerta: Condizioni generali sullo stato di salute fisica e psichica Presenza di patologie Urgenza di un supporto psicologico o psichiatrico Assenza malattie contagiose Stato di dipendenza da sostanze stupefacenti (eventuale segnalazione al Sert) Infezione Hiv Stato di gravidanza 6
Colloquio con il direttore Acquisizione di dati per la compilazione della cartella personale Offerta informazioni sulle regole dell’Istituto Tali regole vengono consegnate al detenuto per estratto Chiarimenti in merito al provvedimento che dispone la custodia Informazioni su misure alternative Invito a segnalare problemi personali o familiari, al fine di informare il servizio sociale 7
Ulteriore colloqio Con un componente del Got Il risultato è comunicato agli operatori incaricati per gli interventi opportuni e al gruppo di osservazione e trattamento 8
Servizio di accoglienza per detenuti nuovi giunti Scopo: scelta della sistemazione più idonea Ridurre impatto con il mondo carcerario Osservazione immediata Attivazione immediata interventi di sostegno Progettazione di massima a medio lungo termine per gli interventi sanitari, psicologici, sociali educativi e formativi 9
Operatori del Servizio Psicologo Staff, coordinato dal Direttore Composto da: Un medico Un infermiere Uno psicologo Un responsabile dell’area educativa (o un suo delegato) Comandante del reparto di Polizia penitenziaria (o un suo delegato) 10
Servizio di accoglienza opera su due livelli I livello: si attiva immediatamente, dopo l’immatricolazione, prevede l’intervento del medico e dell’infermiere Successivamente intervengono gli altri operatori In particolare, entro 36 ore dall’ingresso in Istituto, si attiva lo psicologo per segnalare il rischio auto/eterolesionistico Si segnala il caso al Sert Si richiede l’intervento dello psichiatra Si contattano, se del caso, i servizi sanitari territoriali 11
Collocazione del detenuto nuovo giunto Se non ci sono particolari problemi o è già conosciuto viene immediatamente collocato Negli altri casi, per un periodo di non più di 7 gg. Starà in locali appositi, organizzati in modo più accogliente e con possibilità di fruire di più ore d’aria. 12
Art. 5 o.p. Caratteristiche degli edifici penitenziari Gli Istituti penitenziari devono essere realizzati in modo tale da accogliere un numero non elevato di detenuti o internati Gli edifici devono essere dotati oltre che di locali per le esigenze di vita individuale, anche di locali per lo svolgimento di attività in comune 13
Art. 6 locali di soggiorno e di pernottamento Devono avere ampiezza sufficiente Essere illuminati di luce naturale ed artificiale in modo da permettere il lavoro e la lettura Essere areati, riscaldati ove le condizioni climatiche lo esigono, decenti e di tipo razionale Devono essere tenuti in buono stato di conservazione e di pulizia I locali consistono in camere dotate di uno o più posti È prestata particolare cura nella scelta dei soggetti Se possibile deve essere assicurata una stanza singola Ciascuno detenuto o internato dispone di adeguato corredo per il proprio letto 14
Servizi igienici I servizi igienici sono collocati in un vano annesso alla camera I vani sono forniti di acqua corrente, calda e fredda, dotati di lavabo, di doccia, e in particolare, negli istituti o sezioni femminili anche di bidet Servizi igienici, lavabi e docce in numero adeguato devono essere, inoltre, collocati nelle adiacenze dei locali delle aree dove si svolgono attività in comune 15
Igiene personale Oltre ad essere assicurato l’uso adeguato e sufficiente di lavabi, bagni e docce, i detenuti possono utilizzare altri oggetti necessari alla cura e alla pulizia della persona, secondo quantità stabilite in tabelle ministeriali In ciascun istituto sono organizzati i servizi per il periodico taglio di capelli e la rasatura della barba. Può essere consentito l’uso del rasoio elettrico personale L’obbligo della doccia può essere imposto per ragioni igienico- sanitarie Il taglio dei capelli o della barba possono essere imposti soltanto per particolari ragioni igienico sanitarie 16
Vestiario e corredo I detenuti hanno diritto a ricevere biancheria e vestiario in quantità sufficiente, in buono stato di conservazione e di pulizia e idoneo ad assicurare la soddisfazione delle normali esigenze di vita Di regola i detenuti vestono abiti propri, consegnati dai familiari o messi a disposizione di associazioni di volontariato e solo in alcuni casi fruiscono di quelli messi a disposizione della amministrazione penitenziaria L’abito fornito agli imputati deve essere comunque diverso da quello dei condannati e degli internati I minorenni, comunque, vestono abiti di foggia civile. Nel caso di utilizzo di abiti propri questi però non potranno essere lavati con le normali procedure usate per quelli forniti dall’amministrazione penitenziaria. La pulizia sarà a spese del detenuto 17
Alimentazione L’alimentazione deve essere sana e sufficiente, adeguata all’età, al sesso, allo stato di salute, al lavoro, alla stagione e al clima Il vitto è somministrato in 3 pasti, 4 per i minorenni Deve essere sempre a disposizione acqua potabile Quantità e qualità sono determinate da apposite tabelle, che tengano anche conto delle diverse fedi religiose 18
continua Una rappresentanza di detenuti sorteggiata mensilmente controlla che le tabelle siano correttamente attuate Controlla la concreta preparazione del cibo all’interno degli istituti Possibilità di fruire del sopravvitto: generi alimentari e di conforto che provengono dall’esterno o che vengono acquistati presso spacci interni la cui gestione è affidata alla amministrazione penitenziaria o a imprese esterne che esercitano la vendita a prezzi controllati 19
Ricezione, acquisto e possesso di oggetti e generi alimentari I detenuti e gli internati possono ricevere 4 pacchi al mese complessivamente di peso non superiore a 20 kg, contenenti esclusivamente generi di abbigliamento, ovvero, nei casi e con le modalità stabiliti dal regolamento interno, anche generi alimentari di consumo comune che non richiedono manomissioni in sede di controllo I pacchi prima della consegna sono sottoposti a controllo I generi alimentari ricevuti dall’esterno o acquistati, non devono eccedere in quantità il fabbisogno di una persona Non si possono accumulare generi alimentari in quantità eccedente il fabbisogno settimanale Non è ammessa dall’esterno la ricezione di bevande alcoliche È consentito l’acquisto presso lo spaccio interno e il consumo giornaliero di non più ½ litro di vino con gradazione non superiore a 12° e non più di 1 litro di birra 20
Permanenza all’aperto Ai soggetti che non prestano lavoro all’aperto è consentito di permanere almeno per 2 ore al giorno all’aria aperta Tale periodo può essere ridotto ad 1 ora per motivi eccezionali La permanenza all’aperto è effettuata in gruppi, a meno che non si tratti di soggetti in isolamento o sottoposti a sanzioni disciplinari, ed è dedicata, se possibile ad esercizi fisici 21
Art. 16 reg. pen. Gli spazi all’aperto sono utilizzati per lo svolgimento di attività trattamentali e in particolare per attività sportive, ricreative e culturali secondo i programmi predisposti dalla Direzione La permanenza all’aperto, che deve avvenire, se possibile, in spazi non interclusi fra fabbricati, deve essere assicurata per periodi adeguati anche attraverso valutazioni dei servizi sanitario e psicologico, accanto allo svolgimento di attività trattamentali, come strumento di contenimento degli effetti negativi della privazione della libertà La riduzione della permanenza a meno di un’ora dovuta a motivi eccezionali, deve essere limitata a tempi brevi e disposta con provvedimento motivato del direttore, che viene comunicato al magistrato di sorveglianza e al provveditore regionale Gli spazi destinati alla permanenza all’aperto devono offrire possibilità di protezione dagli agenti atmosferici 22