Luigi Pirandello
A ottant’anni dalla morte Il 10 dicembre 1936, in seguito a un attacco di polmonite, morì a Roma Luigi Pirandello, illustre drammaturgo, scrittore e poeta italiano. Per l’elevato valore delle sue opere fu insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934. Pirandello era nato nella città siciliana di Girgenti (oggi Agrigento) il 28 giugno 1867 da una famiglia di condizioni agiate, impegnata nell’estrazione e nel commercio di zolfo. Il conferimento del Premio Nobel a Pirandello. Luigi Pirandello > A ottant’anni dalla morte
Gli studi e la vita Dopo la laurea in Germania, visse a Roma con la moglie Maria Antonietta (1894), figlia di un ricco socio in affari del padre. In seguito a un disastro economico subito dalla famiglia, la moglie entrò in una grave depressione, che l’avrebbe condotta al ricovero permanente in un ospedale psichiatrico. Tali vicende spinsero Pirandello ad approfondire gli studi sulla mente e sull’influenza delle malattie psichiche sul comportamento degli individui. Un’immagine di Pirandello negli ultimi anni di vita. Luigi Pirandello > Gli studi e la vita
Le sue opere letterarie più famose Pirandello ottenne il primo grande successo letterario con il romanzo Il fu Mattia Pascal (1904) e si dedicò alla drammaturgia, fondando la Compagnia del Teatro d’Arte di Roma (1925), con cui si fece conoscere in tutto il mondo. Grande successo ottennero anche altri suoi romanzi, in particolare Uno nessuno e centomila (1925), e i 15 volumi delle Novelle per un anno, dalle quali attinse numerosi materiali per le sue opere teatrali. Luigi Pirandello nel 1928, impegnato sulle scene durante le prove di uno spettacolo teatrale. Luigi Pirandello > Le sue opere letterarie più famose
Il teatro Pirandello scrisse innumerevoli opere teatrali, suddivise dai critici in quattro fasi: il teatro in lingua siciliana (1910-1916: Lumìe di Sicilia, Pensaci, Giacomino ecc.); il teatro umoristico-grottesco (1917-1920: Così è (se vi pare), La giara, Il giuoco delle parti ecc.); il teatro nel teatro (1921-1931: Sei personaggi in cerca d’autore, Enrico IV, L’uomo del fiore in bocca ecc.); il teatro dei miti (le sue ultime opere, come I giganti della montagna, di cui non riuscì a completare il terzo atto). Luigi Pirandello > Il teatro
Il suo rapporto con il fascismo Pirandello era nato in una famiglia di garibaldini: per il suo forte sentimento risorgimentale era favorevole all’intervento dell’Italia nella prima guerra mondiale. Deluso dalla corruzione dei governi italiani dopo l’Unità, aderì al fascismo nel 1923, nell’illusione che potesse riportare ordine e progresso in Italia. In realtà egli era distante dalla retorica del regime e il suo rapporto con il fascismo fu dunque molto conflittuale. Luigi Pirandello con la sua macchina per scrivere. Luigi Pirandello > Il suo rapporto con il fascismo
Il relativismo psicologico: Il suo pensiero Le vicende biografiche di Pirandello e gli studi filosofici influenzarono notevolmente le sue opere letterarie. Temi delle sue opere L’inarrestabile cambiamento del cosmo, al quale le persone tentano invano di opporsi Il relativismo psicologico: l’impossibilità di comunicare, le persone sono ingabbiate nelle loro “maschere” La follia e la crisi dell’individuo, al cui interno convivono più personalità Luigi Pirandello > Il suo pensiero
Per riflettere e approfondire Rispondi alle seguenti domande: Quali furono le principali caratteristiche delle opere di Pirandello? Da quali eventi biografici fu influenzata la sua produzione letteraria? Quali furono i suoi più grandi successi? Su YouTube è possibile trovare una vasta antologia delle principali opere teatrali di Pirandello; a titolo di esempio segnaliamo: Il berretto a sonagli (https://www.youtube.com/watch?v=wX2u6N4POdA); Pensaci, Giacomino(https://www.youtube.com/watch?v=j94-7vZKvdY). Luigi Pirandello > Per riflettere e approfondire