A.S.O. San Giovanni Battista di Torino Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso Centro d’Ascolto Antiviolenza Demetra Dr. Patrizio Schinco Sig.ra M.Arcari,

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
MGA: METODO GLOBALE AUTODIFESA
Advertisements

Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
CARATTERISTICHE E PECULIARITA’ DELLA MEDICINA GENERALE E PROSPETTIVE DI SVILUPPO Giulio Corgatelli S.I.M.G. Firenze.
Vinto il bando regionale "Piccoli progetti per grandi idee" Con il progetto Una rete contro la violenza lAssessorato alle Pari Opportunità ha vinto il.
Rifugiati: l'emergenza non esiste! Esperienze e proposte per un Sistema Integrato di Accoglienza Proposte Regionali Coordinamento Non solo asilo 10 novembre.
Èquipe operatori di strada: Obiettivo Nuove Droghe
gli operatori sanitari
1 LINEE dINDIRIZZO REGIONALI PER LACCOGLIENZA DI DONNE VITTIME DI VIOLENZA di GENERE Provincia di Piacenza 19 ottobre 2013 Regione Emilia-Romagna.
Salute mentale e cure primarie, un servizio per la comunità: l'esperienza della zona Alta Val d'Elsa Dr.Claudio Lucii Resp.le: U.F.Salute Mentale Adulti.
LS.P.D.C. nel nuovo Piano Sanitario Regionale Galileo Guidi Responsabile Commissione Regionale Governo Clinico in Salute Mentale Arezzo 16 ottobre 2008.
“PARLIAMO DELLA SALUTE DEI CITTADINI ARETINI”
Parità uomo-donna nel lavoro1 Piano Azioni Positive Prosecuzione e sviluppo dello studio sulla progressione di carriera Strutturazione del micronido aziendale.
ATTORI DELLA PROTEZIONE DEL MINORE E DELLA TUTELA GIURISDIZIONALE DEI SUOI DIRITTI.
Salute mentale e prevenzione Presentazione di un programma di intervento nella comunità Universit à degli Studi di Trieste Facolt à di Psicologia Corso.
Salute mentale e prevenzione Universit à degli Studi di Trieste Facolt à di Psicologia Corso di Psichiatria Sociale a.a. 2006/2007 Presentazione di un.
M. Giordano 1 Lattivazione della rete per la prevenzione ed il contrasto della violenza. Rete Tratta mento Regia Donne e bambini Rilevazi one Valutazi.
I Centri Antiviolenza metodologia di intervento a sostegno delle donne vittime di violenza di genere Avv. Luigia Barone Responsabile del Centro Solidea.
M.Cristina Boato-Gloria Soavi Centro contro la violenza all’infanzia
ASSISTENZA DOMICILIARE AL MINORE CON PATOLOGIA CRONICA
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA
Linee guida del gruppo di lavoro Cura del trauma per lapproccio multidisciplinare delle problematiche correlate allabuso dellinfanzia e al maltrattamento.
Tutela e strumenti in sede penale e civile contro la violenza sulle donne 29 maggio 2008.
LA VIOLENZA SULLE DONNE E LE STRADE PER LA PREVENZIONE
Programmazione sanitaria, Promozione della salute e Qualità
Pagina 1. Presso i vari uffici territoriali delle Forze di Polizia (in particolare della Polizia di Stato, dell' Arma dei Carabinieri e della Guardia.
Obiettivi e azioni realizzate per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne e ragazze Silvia Bassanini, Coordinatrice progetto Quello che le donne.
Progetto Dafne La rete dei Servizi contro la violenza alle donne Rimini anno 2007.
Primi risultati del monitoraggio sui fenomeni di violenza contro le donne Volterra, 28 marzo 2009.
Modulo 3 Diritti & Doveri Diritti & Doveri Art. 118 Impegno Civico Movimento Cittadinanzattiva Movimento Cittadinanzattiva Perché si diventa cittadini.
UNITA’ MOBILE DI DECONTAMINAZIONE SANITARIA
La tutela del minore e la rete integrata
ABUSO AI MINORI: dalla COAZIONE che costringe
LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
Dott.ssa Barbara Costantini Psicologa clinica - Psicoterapeuta
1 Servizio di ospitalità a livello provinciale per donne vittime di violenza Forum provinciale delle donne 12 giugno 2013.
L’AUTISTA SOCCORRITORE
Maltrattamento e Abuso
Davide Chiappelli - Dirigente Scolastico - IC Castelnuovo R. MO
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi Dipartimento di Medicine e Specialità Mediche.
Progetto A R I A N N A contrasto alla violenza all’infanzia e adolescenza RESPONSABILE: M. ADELE SERRA GRUPPO CENTRALE: STEFANIA ALMA, LINDA CRIPPA, GIOVANNA.
Linee guida per la disciplina del Servizio di Polizia Locale regionale e delle politiche integrate di Sicurezza Urbana.
SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E DI PARITA’ UFFICIO PARI OPPORTUNITA’ E POLITICHE DEI TEMPI.
PROMOZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI
DICHIARAZIONE D’INTENTI PER LA SENSIBILIZZAZIONE SUL TEMA DELLA PROMOZIONE DELLE PARI OPPORTUNITA’ E DELLA PREVENZIONE E CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA.
ATTIVITA’ RISERVATE ALLA LIBERA PROFESSIONE. 1° ambito: Lavoro sociale professionale di base con persone / famiglie  Informazione e orientamento  Esame,
La riforma sanitaria silvana cremaschi.
Il Protocollo di accoglienza e trattamento per donne in situazioni di violenza Dr Giuseppe Marinaro Pronto Soccorso Ulss 15 Camposampiero.
Individuazione di percorsi operativi condivisi tra Scuola- Referente scolastico- I servizi Catia Bufacchi Psicologa- Psicoterapeuta- coordinatrice Progetto.
Lavorare come liberi professionisti, consente di poter svolgere l’attività per privati od enti pubblici senza limiti nella quantità di lavoro da svolgere,
Progetto educazione alla legalità
Dott.ssa Catia Bufacchi
Questura di Roma - U.P.G.S.P. – Settembre studenti168 istituti scolastici462 incontri – 30 eventi39 denunce –10 arresti.
Nadia El Haouari 2^B Alessandro Fregnan Nadia El Haouari 3^ AFM.
I numeri della VIOLENZA DI GENERE
I numeri della VIOLENZA DI GENERE
Il Progetto Cicogna Comunità Sperimentale con Famiglie Accoglienti in Rete Caterina Pozzi.
ACCOGLIENZA DI BAMBINI VITTIME DI MALTRATTAMENTO
1. Welfare “a misura di bambino e adolescente” tra protezione e tutela. La rete dei servizi sociali e della giustizia minorile Restituzione dei lavori.
1 “Luoghi di bene e bambini vulnerabili: l’accoglienza che educa e sostiene” Dr.ssa Daniela Piscitelli.
La responsabilità dell’operatore e della famiglia nella cura e assistenza ai bambini gravemente disabili Eleonora Burgazzi Sez. Medicina Legale e delle.
23 Novembre 2012 TUTTE NOI CONTRO LE VIOLENZE. Violenza sulle donne in Italia, i dati Istat: una su tre tra i 16 e i 70 anni ne è vittima Tabella: Tipologia.
Conoscenza del quadro giuridico di riferimento; Fornire un intervento qualificato (corsi formativi); Fornire rassicurazione alla vittima; Valutazione oggettiva.
Centro Antiviolenza. A.S.O. San Giovanni Battista di Torino Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso Centro d’Ascolto Antiviolenza Demetra Dr. Patrizio Schinco.
INSEGNANTI DI FRONTE AL MALTRATTAMENTO DEI MINORI Relazione sul corso regionale di sensibilizzazione Marzo 2013 Ins. Di Silvestre Serafina.
Centro d’ascolto Demetra. L’idea di un centro contro la violenza è nata nel 2002 in seno al Comitato Pari Opportunità dell’Azienda Ospedaliera S. Giovanni.
L’osservatorio della rete contro la violenza a Bolzano Quarto anno di attività 2015 Maura Misiti, IRPPS-CNR elaborazioni a cura di Marcella Prosperi.
SEGRETO PROFESSIONALE Il segreto professionale è legato: - norme deontologiche; - norme giuridiche; Riguardo le norme giuridiche dobbiamo considerare due.
PREVENZIONE ATTIVA Gli Incidenti Domestici Torino 22 giugno 2006 Dott. Rosa D’Ambrosio.
1 PREVENZIONE DEL SUICIDIO DI PAZIENTE IN OSPEDALE Raccomandazione n. 4, Marzo 2008.
Transcript della presentazione:

A.S.O. San Giovanni Battista di Torino Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso Centro d’Ascolto Antiviolenza Demetra Dr. Patrizio Schinco Sig.ra M.Arcari, Sig.ra R.Vendrame

La formazione degli operatori sanitari e sociali

Le vittime Sono colpiti donne, anziani, bambini: una donna su 5 è vittima di violenza coniugale, dal 5 al 10 % delle donne sono vittime di violenza coniugale nell’arco di un anno, dal 20 al 30 % delle donne che si presentano al Pronto Soccorso hanno sintomi conseguenti al maltrattamento domestico. Campbell J. 1998

Violenza da Partner La maggior parte degli studi indica una prevalenza di violenza dal partner in una percentuale tra 20 e 50% nel corso della vita.

Le vittime L’OMS ha definito la violenza come una priorità in tema di salute pubblica. WHO 1997 La Comunità Europea ha indetto programmi d’azione per combattere la violenza contro i bambini, gli adolescenti e le donne. DAPHNE.

La percezione della violenza in Sanità. La violenza si manifesta 10 volte più frequentemente di quanto non venga percepito dai medici o dagli altri operatori sanitari. Stark E. Et al, 1988

Violenza e salute Le donne maltrattate ricorrono ai servizi sanitari con una frequenza da 4 a 5 volte maggiore rispetto alle donne non maltrattate. Il 10 % delle donne maltrattate abusa di farmaci prescritti dal medico. Stark E., Flitcraft A. 1983

La situazione nella Regione Piemonte Nella maggioranza dei casi gli infermieri ed i medici non si sentono preparati ad affrontare questo problema e non sono specificatamente formati a gestire una relazione d’aiuto. Indagine dell’Associazione Donne contro la Violenza di Torino nei Dea della Regione Piemonte 2000

Il Pronto Soccorso Il Pronto Soccorso è uno dei luoghi “ neutri” dove le vittime di violenza domestica si rivolgono e dove possono trovare rifugio temporaneo.

Il Pronto Soccorso Molti episodi di violenza, culminati in omicidi, hanno mostrato che la vittima si era rivolta precedentemente ai servizi sanitari d’emergenza senza che fosse attuato alcun provvedimento efficace.

La percezione della violenza. La percezione del fenomeno è gravemente sottostimata: - L’ 80% dei medici generici, - Il 70% dei medici di P.Soccorso, Il 55% degli Operatori territoriali non hanno mai sospettato la violenza domestica nella loro carriera. Gonzo L. 1997

La nostra esperienza presso il DEA dell’Ospedale Molinette. Un’indagine interna sul nostro personale aveva evidenziato nell’autunno del 2002 questi dati: a)Scarsa sensibilità 6,15% b)Tendenza ad ignorare 30,40% c)Disponibilità ad affrontare 63,45% Tali risposte erano indipendenti dal sesso e dal grado di istruzione.

Certificati medici La maggior parte dei medici redige certificati in modo non corretto o non utilizzabile.

La violenza domestica è UN REATO La violenza domestica non è un atto privato ma un reato: l’operatore di Pronto Soccorso ha precisi obblighi da rispettare, la cui ignoranza potrebbe essergli imputata e la cui inosservanza può causare grave pregiudizio alla vittima.

Il referto Dalla riforma delle professioni sanitarie del 1998 non è più il solo medico ad avere l’obbligo del referto, ma ogni esercente una professione sanitaria: Infermiere Professionale – Tecnico di Radiologia – Fisioterapista etc.

Il referto Ogni esercente una professione sanitaria che nell’esercizio o a causa delle sue funzioni, viene a conoscenza di un reato perseguibile d’ufficio deve fare denuncia per iscritto, anche quando non si conosce l’autore del reato. art c.p.p.

Il referto In realtà la violenza domestica, consistente non solo in atti fisici ma anche in fatti abituali, lesivi dell’integrità fisica o della libertà o del decoro del soggetto, attuati mediante condotta volontaria e cosciente di sopraffazione tale da rendere particolarmente dolorosa la convivenza familiare………

Il referto ………… comprende anche le violenze psicologiche e purchè si tratti di atti continuati e non isolati è sanzionata dall’art. 572 del c.p. ” Maltrattamenti in famiglia e contro i minori”. Tale reato è procedibile d’ufficio ed è possibile l’arresto in flagranza.

Obiettivi del Progetto Contrastare la violenza accrescendo la consapevolezza dei costi sociali e sanitari del fenomeno. Formare il personale sanitario ed educativo alla prevenzione, denuncia e capacità di riconoscere e gestire le situazioni di violenza.

Obiettivi Fotografare l’esistente. Formare il personale ospedaliero. Adottare protocolli specifici. Prendere contatti con iniziative analoghe.

Come iniziare Abbiamo iniziato con tre grosse iniziative di sensibilizzazione in Aula Magna che hanno coinvolto in 6 giornate 1000 persone di cui circa 750 dipendenti delle Molinette. Questa iniziativa ci ha dato visibilità dentro l’Azienda ed aperto la strada ad iniziative più specifiche.

La formazione Abbiamo realizzato un programma di formazione specifico per il personale del DEA ma aperto anche ad altri servizi : sono stati quindi effettuati circa 25 corsi con riconoscimento ECM ( gruppi di 20 ip e medici del DEA della durata di 7 ore complessive con informazioni, casi simulati ed elementi di medicina legale e psicologia.)

Efficacia di un programma di formazione per il personale nel Pronto Soccorso Ospedale Molinette di Torino.

Efficacia di un programma di formazione per il personale. Dopo la formazione i dati sono questi: +14,16 80,61 63,45Disponibilità alla presa in carico -15,02 15,38 30,40Tendenza alla delega -2, ,15Scarsa sensibilità DifferenzaDopo la formazione Pre formazioneRisposte

Il protocollo d’Intervento Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista di Torino Corso Bramante –Torino PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DEI CASI DI VIOLENZA INTERPERSONALE IN PRONTO SOCCORSO Coordinatore : Dott. Patrizio Schinco Gruppo di lavoro ASO - San Giovanni Battista

Efficacia di un programma di formazione Ma più importante è la ricaduta nell’operatività quotidiana: sono aumentate le segnalazioni al Centro di casi nell’ordine di due decimali. E’ migliorata la capacità dei sanitari di gestire il fenomeno addivenendo ad una gestione migliore dei casi complessi comportanti il ricovero delle pazienti.

I risultati Le diagnosi di violenza sono aumentate di due ordini di grandezza nei 5 anni osservati ed è aumentata molto la capacità di affrontare con appropriatezza il fenomeno, la repertazione ed i collegamenti con le associazioni locali che si occupano di accoglienza e presa in carico delle persone vittime di violenza.

I numeri Nel abbiamo avuto circa 500 contatti di cui decine sono quelli presi in carico e seguiti fino all’affido ad una struttura o ente di volontariato. Molti casi sono stati ricoverati o gestiti direttamente dai nostri servizi specialistici.

Nel 2007 Abbiamo avuto circa 600 casi di cui 82 sono stati casi complessi all’incirca due contatti al giorno, maggiormente durante le ore serali e nei festivi.

Pianeta Anziani La popolazione anziana in aumento mostra una serie di peculiarità che costringono ad affrontare situazioni anche complesse.

Anziani La signora A.B di 74 anni inviata in PS per le percosse subite dal marito, dimessa, torna due gg dopo con gravi lesioni e viene ricoverata, inviata in struttura protetta, ritorna a casa dopo un mese e nuovamente percossa ritorna in PS una prima volta, dimessa, ritorna dopo due giorni e viene nuovamente ricoverata

Società Multietnica La società multietnica con diversi approcci e con un problema alcool maggiormente presente.

A 16 anni Viene portata dalle insegnanti che si accorgono delle percosse, viene ricoverata per tre giorni dopo aver informato il Tribunale dei Minori e successivamente trasferita in un rifugio acura dei Servzi Sociali del Comune. La scuola sporge denuncia.

Quadro normativo Nazionale - Verso un Piano di azioni per la promozione salute donne e bambini 8/3/2007 Min. Salute - Proposta di Legge Pollastrini Regione Piemonte -Legge di iniziativa popolare per istituzione CAV 22/1/07.

Linee programmatiche Impegno reale delle Istituzioni Regione, Aziende Sanitarie,Volontariato. Creazione ed Attivazione dei CENTRI ANTIVIOLENZA nei Pronto Soccorso Ospedalieri. Rete di Collegamento fra I Centri Antiviolenza degli Ospedali e del Territorio, Case Rifugio. Formazione adeguata e motivazione del Personale Sanitario e Sociale.

Una rete territoriale contro la violenza Occorre che ogni servizio sia fornito delle conoscenze di base per operare su questo fenomeno ed operi con un protocollo definito. Occorre una Rete fra Istituzioni ed associazioni no-profit.

I Pronto Soccorso della Regione Piemonte 24 DEA di 1° livello 8 DEA di 2° livello 15 Pronto Soccorso 24/24 h 9 Pronto Soccorso Diurno 12 h

Il Progetto Formare il Personale del DEA-PS alla gestione dei casi ed al management complesso. Mettere in rete ed utilizzare i contatti con le strutture territoriali dei Comuni e con le Associazioni di Volontariato che agiscono sul Fenomeno.

Il Progetto Corsi di Formazione per Vigili Urbani Corsi di Formazione per Polizia di Stato Corsi di Formazione Regionale Obbligatorio per il Personale dei DEA Redazione di Linea Guida per il Management e la Prevenzione della Violenza ( EBM)

Il Progetto Istituzione di un Centro Antiviolenza in tutti i DEA e Ps 24 ore della Regione Istituzione di un’antenna di soccorso in tutti gli altri Pronto Soccorso.Referente addestrato. Collegamento rapido per Centro di Ascolto e Rifugio Abitativo ( Comune di Torino etc…)

Il Progetto Campagne di sensibilizzazione antiviolenza nelle strutture educative di ogni grado grado. Collegamento diretto con Forza pubblica e Magistratura ( Procura fasce deboli e minori ). Adozione di protocolli congiunti fra ogni protagonista che agisce sul fenomeno.

Soccorso violenza sessuale Sant’Anna di Torino Soccorso violenza sessuale Sant’Anna di Torino

Cosa ci aspettiamo Migliorare la rete di sostegno per le vittime di violenza. Affrontare con appropriatezza le emergenze. Migliorare la salute delle donne e quindi della popolazione generale.