Di Lisa Berti, Sofia Fabbrini, Martina Ardeti … La famiglia …
Collegiata S. Maria Annunziata … coniugi Berti …
Chiesa di S. Silvestro … coniugi Fabbrini …
Chiesa di S.Vito, … coniugi Ardeti …
nasce Lisa Berti
nasce Sofia Fabbrini
nasce Martina Ardeti
Giovanni Pascoli
San LORENZO, io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla. Ritornava una rondine al tetto : l'uccisero: cadde tra i spini; ella aveva nel becco un insetto: la cena dei suoi rondinini. Ora è là, come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano; e il suo nido è nell'ombra, che attende, che pigola sempre più piano. Anche un uomo tornava al suo nido: l'uccisero: disse: Perdono ; e restò negli aperti occhi un grido: portava due bambole in dono. Ora là, nella casa romita, lo aspettano, aspettano in vano: egli immobile, attonito, addita le bambole al cielo lontano. E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh! d'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male! X AGOSTO X AGOSTO
Giosuè Carducci
L'albero a cui tendevi la pargoletta mano, il verde melograno da' bei vermigli fior, 5 nel muto orto solingo rinverdì tutto or ora, e giugno lo ristora di luce e di calor. Tu fior de la mia pianta 10 percossa e inaridita, tu de l'inutil vita estremo unico fior, sei ne la terra fredda, sei ne la terra negra 15 né il sol più ti rallegra né ti risveglia amor. PIANTO ANTICO
Giuseppe Ungaretti
A MIA MADRE E il cuore quando d'un ultimo battito avrà fatto cadere il muro d'ombra per condurmi, Madre, sino al Signore, come una volta mi darai la mano. In ginocchio, decisa, Sarai una statua davanti all'eterno, come già ti vedeva quando eri ancora in vita. Alzerai tremante le vecchie braccia, come quando spirasti dicendo: Mio Dio, eccomi. E solo quando m'avrà perdonato, ti verrà desiderio di guardarmi. Ricorderai d'avermi atteso tanto, e avrai negli occhi un rapido sospiro.
Umberto Saba
La mia bambina con la palla in mano, con gli occhi grandi colore del cielo, e dell'estiva vesticciola: "Babbo - mi disse - voglio uscire oggi con te". Ed io pensavo: Di tante parvenze che s'ammirano al mondo, io ben so a quali posso la mia bambina assomigliare. Certo alla schiuma, alla marina schiuma che sull'onde biancheggia, a quella scia ch'esce azzurra dai tetti e il vento sperde; anche alle nubi, insensibili nubi che si fanno e disfanno in chiaro cielo; e ad altre cose leggere e vaganti. Ritratto della mia bambina
Qual è il luogo privilegiato in cui si costruisce capitale sociale? La famiglia, naturalmente. Come ha scritto Pier Paolo Donati, è la prima realtà che offre «alla persona umana le opportunità necessarie per sperimentare e realizzare relazioni sociali affidabili, cioè con un alto potenziale di durata perché basate sulla fiducia e sulla reciprocità» (“Famiglia e capitale sociale nella società italiana”, San Paolo 2003, p. 100). Oggi la famiglia è fragile Ma esattamente come la persona non vive se non in relazione (con gli altri, con Dio, col mondo), così succede per la famiglia. Tanto che le cosiddette “virtù private” che in essa si dovrebbero coltivare (ascolto, apertura agli altri, accoglienza, gratuità), sono in realtà virtù sociali. Certo, oggi la famiglia è fragile. Il numero dei matrimoni cala, aumenta quello delle convivenze e delle separazioni, la capacità di educare appare sempre più rarefatta. E più la famiglia è fragile, più si chiude in se stessa, innescando un circolo vizioso, perché la chiusura porta ad ulteriore fragilità. Esempi? Potrebbe farne in quantità chi lavora nelle scuole, nelle parrocchie o comunque a contatto con i ragazzi. Alcune arrivano anche sui giornali. Un paio di anni fa, ad esempio, i giudici di Milano hanno disposto il sequestro dei beni dei genitori di cinque minorenni che avevano violentato una bambina di 11 anni. Quei genitori non solo non avevano vigilato sui figli, ma li avevano difesi, negando la gravità dei fatti. Sempre più spesso si incappa in casi di genitori che difendono l’indifendibile pur di “proteggere” i figli e trovano sempre il modo di dare la colpa ai compagni cattivi, agli insegnanti incapaci, alla Chiesa, ai carabinieri, alla società, agli immigrati, al primo che passa per strada”. La Famiglia …
La famiglia: luogo di solidarietà sempre più “ristrette” D’altra parte, che la famiglia sia luogo di solidarietà sempre più “ristrette” è evidente anche in altri ambiti. Non so se qualcuno abbia mai contato il numero di cantanti, attori, uomini di spettacolo, scrittori che portano cognomi già noti. È in famiglia che si costruiscono molte carriere politiche. È in famiglia che si costruiscono, spesso, le carriere universitarie: pochi hanno dimenticato lo scandalo scoppiato nel 2005 (ma altri episodi analoghi sono emersi negli anni successivi) quando si scoprì che nell’Università di Bari c’era una famiglia che, tra genitori, figli e cugini aveva ben nove membri in cattedra o vicini a conquistarla. Ed è sempre in famiglia, del resto, che si costruisce anche la ricchezza della nazione: il nostro resta –nel bene e nel male- un paese la cui economia è fondata sul sistema delle piccole aziende, spesso “di famiglia.