Corso di formazione Scuole “Polo” ITALIANO Carla Galdino131/05/2016
Da dove partiamo Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo (primo ciclo d’istruzione) D.leg 254 del 16 nov Le Linee Guida (secondaria di secondo grado) sono testi di riferimento unici per tutte le scuole autonome che sostituiscono quelli che, un tempo, si chiamavano “programmi ministeriali”. DPR del 15 marzo 2010 n 87/88/89 Carla Galdino231/05/2016
Oltre il “programma” dove? La didattica per competenze permette di individuare un senso dentro la trasmissione dei saperi e delle abilità che rappresentano una condizione indispensabile per la maturazione delle competenze. Le competenze sono il risultato di percorsi progettati a scuola in base al Curricolo Verticale. Carla Galdino331/05/2016
4 Conoscenze definizione CE-EQF 23 aprile 2008 (EQF = Quadro Europeo delle Qualifiche) Assimilazione di informazioni (fatti, principi, teorie e pratiche) relative ad uno specifico settore. Sono teoriche e pratiche. Carla Galdino31/05/2016
5 Abilità definizione CE-EQF 2008 Applicare le conoscenze e usare il know how necessario per portare a termine compiti e risolvere problemi. Sono cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (abilità manuale, uso di metodi, di materiali, di strumenti). Carla Galdino31/05/2016
6 Competenze definizione CE-EQF 2008 La competenza è la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali, metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Le competenze sono descritte in termini di responsabilità ed autonomia Carla Galdino31/05/2016
7 Competenze definizione OCSE 2003/1 (Progetto De.Se.Co. - Definition and Selection of Competencies ) La competenza è la capacità “fronteggiare efficacemente richieste e compiti complessi; comporta non solo il possesso di conoscenze e di abilità, ma anche l’uso di strategie e di routine necessarie per l’applicazione di tali conoscenze e abilità, nonché emozioni e atteggiamenti adeguati e un’efficace gestione di tali comportamenti. Carla Galdino31/05/2016
8 Competenze definizione OCSE 2003/2 Pertanto la nozione di competenza include componenti cognitive ma anche componenti motivazionali, etiche, sociali e relative ai comportamenti … Carla Galdino31/05/2016
9 Competenze definizione OCSE 2003/3 Mentre il concetto di competenza si riferisce alla capacità di far fronte a richieste di un elevato livello di complessità e comporta sistemi di azione complessi, il termine conoscenze è riferito a fatti o idee acquisiti attraverso lo studio, la ricerca, l’osservazione o l’esperienza e designa un insieme di informazioni che già sono state comprese. Il termine abilità viene usato per designare la capacità di utilizzare le proprie conoscenze in modo relativamente agevole per l’esecuzione di compiti semplici” Carla Galdino31/05/2016
10 Competenze (USR Lombardia) La competenza è la capacità di applicare una conoscenza in un contesto dato, riconoscendone le specifiche caratteristiche e adottando comportamenti funzionali al conseguimento del risultato. La competenza non esiste in sé, ma deve sempre essere situata in rapporto ad un problema particolare e all’interno di un contesto specifico di riferimento: “non esiste competenza che non sia competenza in atto” (Lucio Guasti) Carla Galdino31/05/2016
Competenza (Pellerey 2004) La competenza è la capacità di far fronte a un compito, o a un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto e a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo. 11Carla Galdino31/05/2016
IL COSTRUTTO DELLA COMPETENZA L’iceberg della competenza * Prestazioni osservabili del soggetto Componente latente che richiede l’esplorazione di dimensioni interiori connesse ai processi motivazionali, volitivi, socioemotivi * Castoldi, 2009 Carla Galdino1231/05/2016
Le competenze chiave Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio adottata il 18 Dic Comunicazione nella madrelingua 2.Comunicazione nelle lingue straniere 3.Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4.Competenza digitale 5.Imparare ad imparare 6.Competenze sociali e civiche 7.Spirito di iniziativa e imprenditorialità 8.Consapevolezza ed espressione culturale 13Carla Galdino31/05/2016
Competenze di cittadinanza Regolamento sull’obbligo di istruzione (D.M. 22 agosto 2007) 1.Imparare ad imparare 2.Progettare 3.Comunicare 4.Collaborare e partecipare 5.Agire in modo autonomo e responsabile 6.Risolvere problemi 7.Individuare collegamenti e relazioni 8.Acquisire ed interpretare l’informazione 14Carla Galdino31/05/2016
Competenze disciplinari Indicazioni Nazionali e Linee guida (esempio di curricolo verticale per una competenza in italiano) A conclusione della scuola dell’infanzia: 1.Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati A conclusione della scuola primaria: 2.Ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. A conclusione della scuola sec. di I grado 3.Ascolta e comprende testi di vario tipo “diretti” e “trasmessi” dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente 15Carla Galdino31/05/2016
Insegnamento e apprendimento: due ottiche a confronto 16 “Dato un repertorio di contenuti da trasmettere, qual è il modo più funzionale per trasmetterlo?” “Date alcune competenze da far acquisire ad un soggetto (conoscenze da far utilizzare; abilità da far esercitare; comportamenti da far assumere) qual è il percorso che questi dovrà compiere?” Unità didattica: la prassi di segmentare un campo vasto d’informazione in campi limitati, facilmente esplorabili, sequenziati in maniera logica. Didattica: modi per insegnare efficacemente, utilizzando strategie di comunicazione adeguate. Chi programma insegnamento pone al centro del processo l’informazione e programma quasi esclusivamente le proprie operazioni, ritenendo che il “trasferimento d’informazione” e Io “studio” siano di per sé una garanzia di apprendimento. Chi progetta apprendimento pone al centro del processo colui che deve apprendere, progetta gli stimoli da fornirgli, le operazioni da fargli compiere, le facilitazioni da mettergli a disposizione, le situazioni di test con cui fargli prendere coscienza della strada che ha compiuto. Processo: garantisce l’unità dell’apprendimento, costituita da dinamismi della mente e procedure per penetrare all’interno delle concettualizzazioni formali. Carla Galdino31/05/2016
Valutazione Consideriamo la valutazione come dimensione costitutiva dell’azione didattica stessa. Prima di pensare alla strutturazione delle attività didattiche dobbiamo prevedere come andremo a valutare le evidenze che vogliamo osservare per stabilire se il traguardo è stato raggiunto Carla Galdino1731/05/2016
Carla Galdino18 All’inizio della progettazione è necessario definire: Cosa valutare (oggetto della valutazione) Come valutare (strumenti della valutazione) Perché valutare (funzioni della valutazione) 31/05/2016
Cosa valutare? I risultati degli studenti (i prodotti) Le forme degli apprendimenti (il processo) Le modalità relazionali tra gli studenti Carla Galdino1931/05/2016
Come valutare? Individuare e utilizzare in modo sistematico modalità e sistemi di valutazione: Interni (da costruire stabilendo tipo di strumento, criteri, indicatori e modalità) Esterni (Invalsi, Indagini internazionali) L’insieme di questi strumenti ci permette di misurare/valutare gli esiti formativi (intermedi e finali) del percorso didattico e di certificare le competenze in uscita. Carla Galdino2031/05/2016
Valutazione: quale? Qualitativa Permette di osservare il processo di apprendimento e di valutare la «performance»: Griglie di osservazione sistematica Compiti autentici Rubriche di valutazione Portfolio Quantitativa Verifica principalmente il livello di acquisizione di abilità e contenuti: Test (INVALSI PIRLS (IV primaria) Compiti in classe (temi) Interrogazioni Carla Galdino2131/05/2016
Valutazione: chi la fa? Valutazione interna singole scuole (classe, gruppi trasversali, dipartimenti) Valutazione esterna Invalsi con prove comuni a livello nazionale Indagini internazionali (PISA e PIRLS) Carla Galdino2231/05/2016
La proposta di lavoro In presenza: Analisi delle Indicazioni INVALSI di italiano Analisi dettagliata della prova di italiano Lettura dei risultati (Italia) Analisi degli errori/ difficoltà Proposte operative per la didattica della lettura Carla Galdino2331/05/2016
Indagini internazionali: di sistema offrono dati sulle prestazioni degli studenti comparabili a livello internazionale permettono di individuare punti di forza e di debolezza del proprio sistema scolastico ricercano fattori antecedenti e correlati del profitto scolastico (e in che misura operano nello stesso modo in diversi contesti) … Indagini nazionali: dal sistema alle singole scuole accertano i livelli di apprendimento degli studenti italiani in italiano e in matematica offrono dati comparabili a livello nazionale, regionale e a livello di singola scuola e classe Indagini internazionali e nazionali: diversi obiettivi Carla Galdino2431/05/2016
Le indagini internazionali Un campione rappresentativo di studenti italiani partecipa a due studi internazionali. Questi forniscono uno standard di riferimento per i nostri studenti in italiano, matematica, scienze con gli studenti di altre 84 paesi. Le prove per l’Italia sono gestite dall’Invalsi Carla Galdino2531/05/2016
Cosa è PISA? PISA (Programme for International Student Assessment) – OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) Indagine internazionale promossa per rilevare le competenze dei quindicenni scolarizzati. Si svolge con periodicità triennale (prima indagine 2000). PISA ha l’obiettivo generale di verificare se, e in che misura, i giovani che escono dalla scuola dell’obbligo abbiano acquisito alcune competenze giudicate essenziali per svolgere un ruolo consapevole e attivo nella società e per continuare ad apprendere per tutta la vita. Carla Galdino2631/05/2016
Caratteristiche di PISA Carla Galdino Tre ambiti di literacy: lettura, matematica e scienze + problem-solving (solo nel 2003 e 2012) Periodicità triennale con un’area di contenuti principale in ciascun ciclo PISA 2000 lettura, PISA 2003 matematica, PISA 2006 scienze; PISA 2009 lettura; PISA 2012 matematica Popolazione bersaglio: i quindicenni scolarizzati PISA 2012: nati nel 1996 In ogni Paese il campione è costituito da un minimo di 150 scuole con un campione di 35 studenti per scuola. 2731/05/2016
Competenza linguistica e Indicazioni Nazionali Carla Galdino2831/05/2016
L’ Italiano (la lettura) nelle Indicazioni “ Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione indispensabile per la crescita della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza...” La pratica della lettura come momento di ricerca autonoma e individuale in grado di sviluppare la capacità di concentrazione e riflessione critica Strumento per reperire informazioni, ampliare le proprie conoscenze e per ottenere risposte significative Carla Galdino2931/05/2016
Carla Galdino30 Il framework di italiano nelle Indicazioni Profilo Competenza linguistica Traguardi Competenze da sviluppare Testi Obiettivi di apprendimento 31/05/2016
Italiano nel Profilo dello studente “Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni…” “E’ capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni e di impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo…” Carla Galdino3131/05/2016
Le dimensioni della competenza linguistica nelle Indicazioni nazionali Carla Galdino3231/05/2016
La lettura nei Traguardi per lo sviluppo delle competenze Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continuo, non continuo o misto) per ricercare raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) adeguati e comincia a costruirne un’interpretazione Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base Carla Galdino3331/05/2016
Lessico e grammatica nei Traguardi per lo sviluppo delle competenze Riconosce (e usa) termini specialistici in base ai campi del discorso… Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse e loro uso… Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico,alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali Utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi… Carla Galdino3431/05/2016
Gli obiettivi di apprendimento Le Indicazioni sono prescrittive solo nei Traguardi. Gli obiettivi di apprendimento rappresentano indicazioni di lavoro per le abilità e le conoscenze e si prestano, quindi, alla rielaborazione e interpretazione delle scuole autonome. Gli obiettivi delle Indicazioni sono da intendere come “abilità” e forniscono materiale per la formulazione delle “conoscenze”. I Traguardi rappresentano le “evidenze”, che vengono poi declinate nei livelli della padronanza. Carla Galdino3531/05/2016
La prova Invalsi di italiano Carla Galdino3631/05/2016
La prova di italiano INVALSI La prova di italiano (lettura e comprensione del testo, quesiti grammaticali) è parte del programma nazionale di valutazione. Viene somministrata al termine della: II primaria V primaria III secondaria primo grado II secondaria di secondo grado Carla Galdino3731/05/2016
Definizione di literacy di lettura Invalsi INVALSI, Dal Quadro di riferimento di italiano “Le prove Invalsi valutano la competenza di lettura (intesa come comprensione, interpretazione, riflessione e valutazione del testo scritto, avente a oggetto un’ampia gamma di testi, letterari e non letterari) e le conoscenze e competenze grammaticali il cui apprendimento è previsto nelle indicazioni curricolari”. Carla Galdino3831/05/2016
Il quadro di riferimento Il QdR : Illustra il costrutto teorico che la prova intende misurare e facilita la fase di lettura dei dati da parte delle scuole Permette agli autori di pianificare e guidare le fasi di costruzione delle prove. Carla Galdino3931/05/2016
Carla Galdino40 Struttura del Quadro di riferimento di Italiano Competenza linguistica Ambiti/aspetti (abilità) Comprensione del testo Processi cognitivi - aspetti della lettura Grammatica Oggetti linguistici specifici 31/05/2016
Il quadro di riferimento Il QdR esplicita: Per la prima parte della prova (lettura) - Definizione dell’ambito - Tipi di testo - Formato quesiti e criteri di correzione - Tipi di compito richiesti dai quesiti Per la seconda parte della prova (grammatica) - Definizione dell’ambito - Oggetto dei quesiti - Formato quesiti e criteri di correzione - Tipi di compito richiesti dai quesiti Carla Galdino4131/05/2016
Pragmatico-testuale: capacità di ricostruire, a partire dalla lettura del testo e da conoscenze enciclopediche, l’insieme di significati che il testo veicola, assieme al modo in cui essi sono veicolati Lessicale relativa alla lettura: capacità di individuare il significato, pertinente a un determinato contesto, di un vocabolo (anche non conosciuto) e le relazioni di significato tra vocaboli in vari punti del testo. Grammaticale relativa alla lettura: capacità di individuare le strutture morfosintattiche della frase e le strutture interpuntive in funzione della loro pertinenza testuale. Le dimensioni della competenza di lettura Carla Galdino4231/05/2016
Cosa misura la prova Nelle prove di italiano INVALSI che necessariamente devono essere di semplice somministrazione e correzione sono indagate: le dimensioni della lettura e comprensione del testo gli aspetti grammaticali Carla Galdino4331/05/2016
Come Invalsi misura la lettura Il concetto di literacy di lettura può essere descritto considerando questi elementi: tipologia dei testi formati dei testi aspetti (i processi e le abilità) Carla Galdino4431/05/2016
Tipologia dei testi I testi utilizzati per la prova possono essere di tipo: narrativo descrittivo argomentativo espositivo regolativo Carla Galdino4531/05/2016
I formati dei testi Nelle prove Invalsi i testi sono classificati come: Testi interamente verbali Presenza di elementi iconici Elementi continui e non continui Carla Galdino46 misti non continui continui 31/05/2016
Tipo testi: letterario e non letterario Carla Galdino4731/05/2016
Caratteristiche dei testi Carla Galdino4831/05/2016
Gli aspetti Gli aspetti sono le abilità cognitive che i lettori utilizzano nella lettura. Questi aspetti definiscono il costrutto di lettura e sono le fondamenta sulle quali gli autori costruiscono i diversi compiti che formeranno le prove. Gli aspetti considerati nella prova Invalsi sono sette Carla Galdino4931/05/2016
Carla Galdino5031/05/2016
Gli ambiti grammaticali delle prove Invalsi I contenuti grammaticali presenti nella parte di prova grammaticale sono: Ortografia Morfologia Formazione delle parole Lessico e semantica Sintassi Testualità Carla Galdino5131/05/2016
Come si costruisce una prova Fase 1: proposte di testi per la prova e formulazione degli item (200 autori docenti scuola e università) Fase 2: Messa a punto delle prove Fase 3: composizione dei fascicoli per il pre-test Fase 4: pre-test: somministrazione della prova a un campione casuale di classi con rappresentatività nazionale Fase 5: analisi statistica dei risultati del pre-test, calibrazione delle domande e messa a punto della prova Fase 6: messa a punto delle prove (ricercatori Invalsi, esperti) Fase 7: somministrazione della prova definitiva Carla Galdino5231/05/2016
Strumenti per le scuole Pubblicazioni dei risultati e guide alla lettura Rapporto sui risultati delle prove Rapporto tecnico Guida alla lettura (italiano e matematica) Le trovate sul sito Invalsi: Carla Galdino5331/05/2016
Carla Galdino5431/05/2016
Carla Galdino5531/05/2016
PROVE STANDARDIZZATE La composizione di una prova standardizzata rivolta all’accertamento su scala nazionale dei livelli di apprendimento non risponde agli stessi criteri che guidano la costruzione delle verifiche di classe. Una prova standardizzata nazionale deve essere in grado di misurare i risultati degli studenti all’interno di una scala di abilità/competenza molto lunga, dai livelli più bassi a quelli di eccellenza. Carla Galdino5631/05/2016
Partecipazione alle prove Invalsi 2015 Scuola primaria LAZIO Carla Galdino5731/05/2016
Distribuzione dei punteggi nelle prove Invalsi 2015 Scuola primaria - II ITALIANO MATEMATICA Carla Galdino5831/05/2016
Distribuzione dei punteggi nelle prove Invalsi 2015 Scuola primaria – V Distribuzione dei punteggi nelle prove Invalsi 2015 Scuola primaria – V ITALIANO MATEMATICA Carla Galdino5931/05/2016
Distribuzione dei punteggi nelle prove Invalsi 2015 Secondaria di I grado ITALIANO MATEMATICA Carla Galdino6031/05/2016
PERCHÉ MISURARE Scopo delle misurazioni: Le prove INVALSI hanno lo scopo principale di misurare i livelli di apprendimento raggiunti dagli studenti italiani relativamente ad alcuni aspetti di base di due ambiti fondamentali: la comprensione della lettura e la matematica. La letteratura dimostra che la conoscenza in alcune discipline fondamentali (lettura, matematica) ha un ruolo di primo piano nell’ avanzamento individuale e dell’intera società gli ambiti oggetto di misurazione delle prove INVALSI non esauriscono di certo i saperi e le competenze prodotte dalla scuola. NON Valutare!!! Carla Galdino6131/05/2016
Il cheating Carla Galdino6231/05/2016
Dati complessivi di scuola 2015: Tavola 1a – Italiano Tavola 1b – Matematica Carla Galdino6331/05/2016
Tabelle dei dati complessivi di scuola 2015 Carla Galdino6431/05/2016
Parte 7: la prova: esempi Carla Galdino6531/05/2016
Tipo di testo: narrativo Aspetto 2: individuare informazioni date esplicitamente nel testo Aspetto 4: cogliere le relazioni di coesione e di coerenza testuale (organizzazione logica entro e oltre la frase) Carla Galdino6631/05/2016
Aspetto 1: comprendere il significato, letterale e figurato, di parole ed espressioni e riconoscere le relazioni tra parole Tipo di testo: narrativo Carla Galdino6731/05/2016
Tipo di testo: narrativo Aspetto 2: individuare informazioni date esplicitamente nel testo Carla Galdino6831/05/2016
Aspetto 2: individuare informazioni date esplicitamente nel testo Aspetto 1: comprendere il significato, letterale e figurato, di parole ed espressioni e riconoscere le relazioni tra parole Carla Galdino6931/05/2016
Aspetto 5a: ricostruire il significato di una parte più o meno estesa del testo, integrando più informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse Aspetto 3: fare un’inferenza diretta, ricavando un’informazione implicita da una o più informazioni date nel testo e/o tratte dall’enciclopedia personale del lettore Carla Galdino7031/05/2016
Tipo di testo: Narrativo Aspetto 6: sviluppare un’interpretazione del testo, a partire dal suo contenuto e/ o dalla sua forma, andando al di là di una comprensione letterale Carla Galdino7131/05/2016
DATI: NOVITÁ 2015 DETTAGLI MICRODATI TREND QUESTIONARIO Carla Galdino7231/05/2016
DATI: NOVITÁ 2015 Tutte le tavole dei risultati in formato EXCEL Carla Galdino7331/05/2016
TREND DATI: NOVITÁ 2015 Carla Galdino7431/05/2016
A che cosa mi possono servire i microdati? Seguire nel tempo i risultati di ogni studente (Liv ) Matematica: individuare gli studenti in difficoltà e correlare con alcuni item «pivot» (item sulla linea dei numeri) Contesto: individuare per alcune categorie di allievi le parti di Matematica o di Italiano dove ci sono difficoltà o eccellenze Questionario studente: collegarlo al Contesto ……….. TREND DATI: NOVITÁ 2015 Carla Galdino7531/05/2016
Restituzione dei dati per distribuzione nei cinque livelli Come sono distribuiti nei 5 livelli di apprendimento gli studenti di ciascuna classe per Italiano e per Matematica? Dal + BASSO…………………………………………al + ALTO Risultati < 75% media nazionale <75%Risultati < 95% media nazionale <95%Risultati < 110% media nazionale <110%Risultati < 125% media nazionale Risultati > 125% media nazionale Se la media nazionale è 60%, il livello 1 corrisponde a 75% Carla Galdino7631/05/2016
Come si correlano i voti dati dai docenti agli studenti con i loro risultati alle prove? Classi considerate deboli dai loro prof. vanno bene nei test Invalsi o viceversa? Relazione tra voto scuola e risultati INVALSI Carla Galdino7731/05/2016
Tavola 2a – Parti del testo Carla Galdino78 N.B. Analoghe tabelle sono restituite analizzando i risultati sia solo dei nativi sia solo dei regolari 31/05/2016
2 Media nazionale Differenza fra punteggio classe e punteggio media nazionale Confronto item per item 7931/05/2016 Carla Galdino7931/05/2016
% risposte corrette % scelta distrattori 42,9 2,2 31,6 22,6 Dettaglio risposte per item Carla Galdino8031/05/2016
Analisi delle risposte aperte degli studenti Carla Galdino8131/05/2016
Carla Galdino8231/05/2016
% risposte corrette % scelta distrattori 8,6 26,7 39,3 23,0 Dettaglio risposte per item Carla Galdino8331/05/2016
Partecipazione alle prove Invalsi 2015 Scuola primaria LAZIO Carla Galdino8431/05/2016
Partecipazione alle prove Invalsi 2015 Scuola sec. di secondo grado LAZIO Carla Galdino8531/05/2016
ATTIVITÀ PER I CORSISTI in vista dell’incontro successivo Acquisire dati completi e fascicoli delle prove Invalsi delle singole scuole. Approfondire l’analisi dei Quadri di Riferimento Invalsi e delle Indicazioni Nazionali e Linee Guida Carla Galdino8631/05/2016
Compiti per casa Lettura/rilettura delle Indicazioni Nazionali e del QdE Invalsi italiano e condivisione di traguardi e obiettivi previsti dalle Indicazioni per lo sviluppo di competenze. Analizzare in modo collegiale (anonimo?) i fascicoli della prova Invalsi 2015 di italiano e i risultati di almeno una classe del vostro istituto. Carla Galdino8731/05/2016
GRAZIE PER L’ATTENZIONE! 31/05/2016Carla Galdino88