Il triangolo di Sierpinski nella Scuola dell’Infanzia e Primaria

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Transcript della presentazione:

Il triangolo di Sierpinski nella Scuola dell’Infanzia e Primaria Unità di Apprendimento Il triangolo di Sierpinski nella Scuola dell’Infanzia e Primaria Realizzato da: Rossi, Repetti, Martini, Facchini

Destinatari Sezione omogenea di bambini di 5 anni Classe Quarta di una Scuola Primaria

Spazi Aula Aula computer – Laboratorio di Informatica Palestra

Analisi della Situazione Scuola dell’infanzia Dicembre- Gennaio Dopo aver analizzato le forme nella realtà circostante, ci siamo soffermati sui triangoli e deciso insieme la costruzione di uno di questi. Scuola Primaria L’insegnante , dopo aver ripassato le caratteristiche delle principali figure geometriche, fa “scoprire”agli alunni la prima evoluzione del triangolo di Sierpinski. I bambini iniziano a giocare con un triangolo di carta e altri triangolini più piccoli.

Obiettivi Analizzare la forma geometrica del triangolo Comprendere la caratteristica del triangolo di Sierpinski Saper applicare quanto appreso Costruire manualmente il triangolo Riprodurre il lavoro fatto su un cartellone e saperlo spiegare ad altri

Attività Scuola dell’infanzia Cosa fa l’insegnante Cosa fanno gli alunni Materiali Discussione circa le forme che ci circondano. I bambini sono invitati ad osservare e ricercare le forme nell’ambiente aula. Giochi, oggetti vari.

Attività 2 Cosa fa l’insegnante Cosa fanno gli alunni Materiali Propone la costruzione del triangolo di Sierpinsky con strisce di carta colorate. Ritagliano strisce colorate di lunghezze diverse e, aiutati dall’insegnante, costruiscono il triangolo rispettando i vari livelli. Cartoncini colorati, forbici, colla.

Attività 3 Cosa fa l’insegnante Cosa fanno gli alunni Materiali Input riguardo la costruzione del triangolo in autonomia. Costruiscono da soli il triangolo rispettando le giuste proporzioni. Cartoncini colorati, forbici, colla.

Attività Scuola Primaria Cosa fa l’insegnante Cosa fa l’alunno Materiali Lettura della storia “Il triangolo Sierpy” Spiegazione delle caratteristiche del famoso triangolo. Dopo aver ascoltato la storia, l’alunno cerca di costruire il triangolo. Carta, cartoncini colorati, velcro, colla, forbici.

“Il Triangolo Sierpy” Nel mondo delle forme colorate ogni oggetto ha figure da te desiderate: ovali, quadrati, cerchietti fanno insieme tanti palazzetti; rettangoli, sfere, quadratoni formano pacchi, pacchetti e palloni. C’è però una forma molto infelice piange sempre e non è felice. E’ il triangolo poveretto, gli fan sempre fare il tetto! Fermo immobile se ne sta, da nessuna parte va, mentre tutte le altre forme girano, vagano, lasciano “orme” perché si trasformano in tanti oggetti e possono fare molti viaggetti.

Un giorno un bambino un po’ distratto non ha più trovato il gatto per cercarlo si è perso per la strada ed è giunto fino alla contrada. Superando quel confine, arrivò infine, al paese delle forme e per lui era un piacere enorme. Sentì piangere e guardò, Il suo sguardo in alto spostò. Il triangolo piangeva mentre lui gli sorrideva. Lui gli chiese: ”Come mai piangi tanto e non ridi mai?”. “Sono triste”, disse il triangolo sospirando in un angolo. “Ma non devi disperare,io ti posso aiutare! Chiama tanti tuoi amici e sarete tutti felici!”.

Il triangolo ubbidì e tanti triangoli avvertì: di diverse grandezze,colori, dimensioni arrivarono a milioni. Il bambino li ordinò e due triangoli formò: tutti molto colorati e ben ordinati: il più piccolo dentro il più grande, quello medio nel più gigante. Ora il triangolo era davvero bello e il suo nome non poteva più essere quello.

Il triangolo Sierpy era ora contento perché poteva muoversi nel vento, Il bambino ci pensò e Sierpy lo chiamò. Il triangolo Sierpy era ora contento perché poteva muoversi nel vento, volare in cielo come un aquilone ed essere felice in ogni stagione. Formava inoltre una bella farfalla tutta colorata che solcava l’aria. Sierpy ringraziò il bambino perché ora era proprio carino! La morale sai qual è? Che nessuno fa per tre. I problemi si risolveranno se una mano gli amici ci daranno.

Attività 2 Cosa fa l’insegnante Cosa fa l’alunno Materiali Propone di realizzare la storia con il programma qq.storie. Mentre riascolta la storia, realizza i disegni con qq.storie Computer con istallato il programma qq.storie

Attività 3 Cosa fa l’insegnante Cosa fa l’alunno Materiali Propone esercizi pratici con triangoli colorati. Gioca con i triangoli e riproduce il triangolo di Sierpinski utilizzando solo quelli che presentano le caratteristiche essenziali. Triangoli di carta, colla, quaderno

Attività 4 Cosa fa l’insegnante Cosa fa l’alunno Materiali Propone il gioco di Sierpinski A squadre , devono ricostruire su un cartellone il famoso triangolo. Vince chi termina per primo e che porta a termine correttamente il compito Triangoli di carta, cartelloni, colla

Attività 5 Cosa fa l’insegnante Cosa fa l’alunno Materiali Propone di ricostruire con il corpo il triangolo di Sierpinski Sdraiati in palestra devono usare il loro corpo per riprodurre il triangolo Il proprio corpo

Strumenti Materiale didattico Programma QQ.Storie Cartoncini colorati Colla, forbici Cartelloni Computer

Metodo Lezioni frontali e interattive utilizzando strumenti concreti come i triangoli di carta e informatici come il programma QQ.storie. “Esercizi” in palestra.

Modalità di verifica In itinere : L’insegnante chiede agli alunni di ripetere quanto capito cercando di far intervenire tutti. Verifica che le attività proposte con i triangoli di carta siano correttamente eseguite. Finale: L’insegnante propone il gioco di Sierpinski. Chi riuscirà a costruire in modo corretto il triangolo, dimostrerà anche di aver interiorizzato quanto spiegato.