UNIVERSITA’ DEL SALENTO Prof. MARIO TURCO Aggregato di Economia Aziendale LE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI E LE PERDITE DUREVOLI DI VALORE.

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UNIVERSITA’ DEL SALENTO Prof. MARIO TURCO Aggregato di Economia Aziendale LE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI E LE PERDITE DUREVOLI DI VALORE

Prof. Mario Turco RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO B) IMMOBILIZZAZIONI I. Immobilizzazioni immateriali 1) Costi di impianto e di ampliamento; 2) Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità 3) Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno 4) Concessioni, licenze, marchi e diritti similari 5) Avviamento 6) Immobilizzazioni in corso ed acconti; 7) altre Oneri pluriennali Beni immateriali Valori al netto dell’ ammortamento

LE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Prof. Mario Turco A) Oneri pluriennali A) Oneri pluriennali B) Beni immateriali B) Beni immateriali C) AC) Avviamento C) A SI DISTINGUONO IN

La distinzione è importante per la maggiore incertezza in termini di “utilità futura” per gli oneri pluriennali: Tutela prudenziale civilistica (art. 2426, n.5 e n.6: inscrizione subordinata al consenso del collegio sindacale) Ammortamento max in cinque anni Distribuibilità utili in presenza di valori ammortizzati solo se esistono riserve disponibili a copertura del costo residuo Documento 24 OIC (se sono soddisfatti i requisiti di utilità futura e misurabilità): Beni immateriali ed avviamento: obbligo di iscrizione Oneri pluriennali: facoltà di iscrizione Beni immateriali e Oneri pluriennali Prof. Mario Turco

1. Mancanza di tangibilità 2. Sostenimento di costi per l’acquisizione o la realizzazione 3. Utilità differita (benefici economici futuri) CARATTERISTICHE COMUNI AI FINI DELL’ISCRIZIONE controllabilità identificabilità

CONDIZIONI PER L’ISCRIVIBILITA’ (facoltà) L’art co 5 stabilisce che: “I costi di impianto ed ampliamento, i costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità aventi utilità pluriennale possono essere iscritti nell’attivo con il consenso, ove esistente, del collegio sindacale e devono essere ammortizzati entro un periodo non superiore a cinque anni. Fino a che l’ammortamento non è completato possono essere distribuiti dividendi solo se residuano riserve disponibili sufficienti a coprire l’ammontare dei costi non ammortizzati.” Prof. Mario Turco A) ONERI PLURIENNALI:

ASPETTI FONDAMENTALI (impostazione prudenziale) PRESUPPOSTO DELL’UTILITA’ PLURIENNALE: l’utilità economica futura deve essere verificata non solo al momento della capitalizzazione, ma anche successivamente, in via periodica al fine di verificare che l’ammontare capitalizzato non risulti eccedente l’utilità futura stessa (test of impairment); CONSENSO DEL COLLEGIO SINDACALE: il giudizio deve essere di tipo economico-aziendale poiché deve riguardare la verifica dell’effettiva recuperabilità del costo e dell’assenza di perdite durevoli di valore; IL PERIODO LIMITATO DI AMMORTAMENTO: stabilito in cinque anni LIMITE ALLA DISTRIBUZIONE DEI DIVIDENDI: possibile per il solo ammontare delle riserve disponibili eccedenti il costo non ancora ammortizzato. Prof. Mario Turco

Costi di impianto : costituzione, organizzazione e avviamento dell’attività nella fase istitutiva, Costi di ampliamento : contenuto analogo ai costi di impianto, ma attengono ad un contesto temporale successivo relativo al potenziamento della dimensione aziendale B.I.1. Costi di impianto e di ampliamento Costi di ricerca e di sviluppo: riguardano la ricerca applicata e le attività di sviluppo di nuove attività produttive che hanno concrete prospettive di redditività futura (nuovi processi o nuovi prodotti). I costi per la ricerca pura o per il miglioramento corrente dei processi produttivi devono invece essere fatti gravare sul reddito d’esercizio. Caratteri fondamentali: -Identificabilità e misurabilità dei costi; - Realizzabilità del progetto; - Possesso di risorse adeguate B.I.2. Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità Prof. Mario Turco

Costi di pubblicità: in via generale devono essere considerati costi d’esercizio; possono essere iscritti nello stato patrimoniale solo quando si riferiscono ad azioni rilevanti per intensità, importo ed attesa di effetti duraturi connessi al lancio di nuovi prodotti o di nuove attivià produttive; Caratteri fondamentali: - eccezionalità; - non ripetibilità; - finalizzazione.

B) BENI IMMATERIALI: CONDIZIONI PER L’ISCRIVIBILITA’ (obbligo) Condizione imprescindibile per l’iscrivibilità è la riscontrata utilità pluriennale Diversamente dagli oneri pluriennali, la capitalizzazione dei beni immateriali rappresenta un obbligo e non una facoltà. Infatti, pur essendo beni dotati di immaterialità presentano, a differenza dei primi, il carattere della trasferibilità. Non è invece consentita la capitalizzazione dei beni immateriali acquisiti a titolo gratuito Prof. Mario Turco

I brevetti e le altre opere dell’ingegno, possono essere acquisiti a titolo oneroso, prodotti internamente e protetti ovvero ottenuti in licenza d’uso a tempo indeterminato. E’ necessario che siano presenti i seguenti requisiti: - Titolarità di un diritto esclusivo di sfruttamento; - Determinazione attendibile del costo; - Recuperabilità dei costi attraverso i maggiori ricavi garantiti dal loro utilizzo; Prof. Mario Turco B.I.3. Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno B.I.4. Concessioni, licenze, marchi e diritti similari Le concessioni: possono riguardare diritti su beni di proprietà dell’ente concedente; I marchi: possono essere acquisiti da terzi o prodotti internamente e devono possedere i requisiti della liceità, dell’originalità, della verità e della novità

SECONDO L’OIC 24: CONDIZIONI DI ISCRIVIBILITA’ acquisto a titolo oneroso; limite del costo sostenuto; assenza di autonomia e inseparabilità dal complesso aziendale; consenso del collegio sindacale; determinabilità del valore ed attitudine a garantire benefici economici futuri. ammortamento in cinque anni, con possibilità di deroga che estende tale periodo a venti anni Prof. Mario Turco C) L’AVVIAMENTO (voce B.I.5.) SORGE IN OCCASIONE DI : acquisti di complessi aziendali conferimenti di complessi aziendali permute o fusioni di società

B.I.7. Altre categoria residuale B.I.6. Immobilizzazioni in corso e acconti In tale voce rientrano quei valori che non è possibile ricondurre alle precedenti, e possono concernere sia ulteriori oneri pluriennali sia altri beni immateriali. Alcuni esempi sono rappresentati da: - migliorie su beni di terzi; - oneri accessori su finanziamenti a medio-lungo termine; - software; - costi ambientali Sono rappresentate da costi di produzione interna (progettazioni, studi di fattibilità, ecc.). Esse trovano collegamento diretto con la voce A4) del conto economico: Incremento di immobilizzazioni per lavori interni. Prof. Mario Turco ALTRE

LA LOGICA VALUTATIVA DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI - VALORE ORIGINARIO: - LIMITE AL VALORE D’ISCRIZIONE Costo di acquisto o di produzione interna Il valore di iscrizione non può eccedere, in maniera durevole, il valore recuperabile; altrimenti svalutazione in caso di perdite durevoli Prof. Mario Turco - L’AMMORTAMENTO: commisurato alla vita utile.

Prof. Mario Turco IL PROCESSO DI VALUTAZIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI PROCESSO DI AMMORTAMENNTO EVENTUALE RIDUZIONE DI VALORE SISTEMATICA RIPARTIZIONE DEL COSTO NEL PERIODO DI VITA UTILE PERIODICO ESAME VOLTO A DETERMINARE SE IL VALORE DI BILANCIO HA BUBITO PERDITE DUREVOLI DI VALORE

Le immobilizzazioni immateriali: il valore originario Valore originario IMM. IMMATERIALI DA ACQUISIZIONE ESTERNA Costo di acquisto + oneri accessori Prof. Mario Turco IMM. IMMATERIALI DA PRODUZIONE INTERNA Costi diretti + quota ragionevolmente imputabile di costi indiretti

La “vita utile” per le immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni immateriali BENI IMMATERIALI (diritti di brevetto industriale, diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno, concessioni, licenze, marchi) Prof. Mario Turco ONERI PLURIENNALI (costi di impianto e di ampliamento, costi di ricerca, costi di pubblicità) e AVVIAMENTO Periodo che la legge e il contratto stabiliscono come intervallo di sfruttamento in esclusiva Durata convenzionale massima pari a 5 anni Possibilità di deroga per l’avviamento (art. 2426, n.6): ammortamento superiore ai cinque anni, comunque non superiore alla durata per l'utilizzazione, con motivazione nella N.I.

La svalutazione delle immobilizzazioni Costituisce una deroga al principio del costo L'immobilizzazione che alla data della chiusura dell'esercizio risulti durevolmente di valore inferiore al residuo valore contabile (costo di iscrizione al netto del fondo di ammortamento) deve essere iscritta a tale minor valore (art. 2426, co.1, n.3) Prof. Mario Turco

IMPAIRMENT TEST VALORE DI ISCRIZIONE IN BILANCIO = valore contabile VALORE RECUPERABILE E’ UNA VERIFICA SULLA POSSIBILE PERDITA DI VALORE DI UNA ATTIVITA’. RICHIEDE IL CONFRONTO TRA:

LA PERDITA DI VALORE IDENTIFICA IL RISCHIO DI “DETERIORAMENTO” VALORE DI ISCRIZIONE IN BILANCIO = valore contabile VALORE RECUPERABILE PERDITA DI VALORE Prof. Mario Turco

IMPAIRMENT TEST vs AMMORTAMENTO Vita economica Valore contabile Ammortamento Impairment Prof. Mario Turco L’IMPAIRMENT E’ UN EVENTO INATTESO E SFAVOREVOLE, L’AMMORTAMENTO E’ UN “IMPAIRMENT” PROGRAMMATO

IL VALORE DUREVOLMENTE RECUPERABILE OIC 16: Il valore d’uso; OIC 16: Il valore d’uso; OIC 24: Il maggior valore tra il valore d’uso e il valore “normale” di scambio; OIC 24: Il maggior valore tra il valore d’uso e il valore “normale” di scambio;

INDICATORI DI “IMPAIRMENT” Fonti esterne: Fonti esterne: - Significativo declino del valore di mercato dell’attività; - Significativo declino del valore di mercato dell’attività; - Mutamenti negativi dell’ambiente (tecnologico, di mercato, economico, normativo); - Incremento dei tassi di interesse (con impatto sul tasso di attualizzazione utilizzato per il calcolo del valore d’uso; - - Valore contabile dell’attivo netto superiore alla capitalizzazione di mercato;

INDICATORI DI “IMPAIRMENT” Fonti interne: Fonti interne: - Evidente obsolescenza o deterioramento fisico dell’attività; - Mutamenti con impatto negativo sull’utilizzo dell’attività (piani di ristrutturazione e dismissione del settore di appartenenza dell’attività); - Evidenza di risultati economici dell’attività peggiori rispetto alle attese;

Secondo quanto previsto dall’OIC 24: Valore recuperabile VALORE D’USO PER TUTTI I BENI DESTINATI AD ESSERE IMPIEGATI NEI PROCESSI PRODUTTIVI Valore di realizzo indiretto (= valore attuale dei flussi di cassa attesi durante la vita utile) VALORE “NORMALE” DI SCAMBIO SOLO PER I BENI DESTINATI ALLA VENDITA Presumibile valore normale di vendita ricavabile da uno scambio in condizioni normali di mercato al netto degli oneri diretti di cessione ) Prof. Mario Turco

Il valore normale di scambio Il valore normale di scambio può essere ottenuto se risultano soddisfatte le seguenti condizioni: 1.presenza di un mercato attivo; 2.determinazione del valore di scambio con regolarità;

Il valore normale di scambio Il valore normale di scambio è il prezzo (fair value) che si ottiene, al netto dei costi di dismissione, dalla vendita di un’attività in una libera transazione fra parti consapevoli e disponibili.

Il valore d’uso Il valore d’uso è il valore attuale dei flussi finanziari operativi futuri che si suppone deriveranno dall’uso continuativo e dalla dismissione di un’attività alla fine della sua vita utile dove: CF sono i flussi finanziari associabili all’utilizzo del bene VT valore dei realizzo dell’attività al termine della sua vita utile iè il tasso di attualizzazione n è l’orizzonte temporale relativo alla stima dei flussi

I flussi finanziari unlevered La configurazione dei flussi finanziari che emerge da quanto ora precisato, è quella di flussi operativi, al lordo delle imposte e dei flussi derivanti dall’attività finanziaria I flussi di cassa lordi sono flussi in cui non è compresa la componente finanziaria (ovvero debiti finanziari e oneri finanziari)

Impairment test di un brevetto L’impresa Delta ha acquisito a titolo oneroso un brevetto per la produzione di un lettore mp3 al costo di € con relativi oneri accessori per € Si presuppone che la vita utile del bene sia di 15 anni Il piano di ammortamento prevede un valore di realizzo al termine della vita utile pari a 0 e la suddivisione del costo in 15 anni

Impairment test di un brevetto(2) ANNO VALORE INIZIALE AMMORTAMENTO VALORE CONTABILE

Impairment test di un brevetto(3) Alla fine del 6° esercizio si effettua l’impairment test al fine di verificare la recuperabilità dei costi sospesi confrontandoli con il valore recuperabile I flussi finanziari netti attesi sono stimabili con attendibilità per i futuri sei esercizi: F1=21.900F2= F3= F4=28.900F5= F6= e il tasso di attualizzazione che viene utilizzato è pari al 6,65% Si considera, inoltre, che nei sei anni successivi non vi siano elementi per ipotizzare obsolescenza del prodotto

Impairment test di un brevetto(4) Si procede pertanto a determinare il valore attuale dei flussi attesi futuri valutati al tasso di attualizzazione del 6,65% secondo il seguente algoritmo: Il valore attuale dei flussi attesi futuri è maggiore del valore contabile, pertanto non si procede ad alcuna svalutazione

Impairment test di un brevetto(5) Si supponga ora che alla fine del sesto esercizio sia immesso sul mercato un nuovo prodotto che si presume possa determinare una riduzione di ricavi e, pertanto le stime dei flussi di cassa attesi siano da rivedere F1=21.243F2=19.759F3= F4= F5= F6= F7= F8=14.107F9= Considerando l’evoluzione del mercato il tasso di attualizzazione viene adeguato al 7,25% (a causa dei maggiori rischi ora presenti sul mercato)

Impairment test di un brevetto(6) Si procede pertanto alla determinazione del valore recuperabile al fine di verificare l’eventualità di procedere ad una svalutazione durevole del brevetto Pertanto, si dovrà procedere alla rilevazione di una perdita durevole di valore di € Perdite durevoli di valore a Brevetti

IMMATERIALI E VITA UTILE La stima è annuale e avviene attraverso il ricorso all’IMPAIRMENT TEST (letteralmente test di “deterioramento”) Nell’ambito dei beni immateriali è possibile che vi siano beni (es AVVIAMENTO – MARCHIO) la cui vita utile ha una durata “indeterminata” o comunque il loro periodo di utilizzazione non è prevedile al momento della stima Per questi beni i principi contabili internazionali prevedono una valutazione che non è basata sull’ammortamento sistematico ma sulla valutazione del loro valore corrente (FAIR VALUE) Prof. Mario Turco

CONTABILIZZAZIONE DEGLI IMMATERIALI Prof. Mario Turco IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Costi pluriennali Beni immateriali a durata definita Beni immateriali a durata indefinita Ammortamento Fair Value