1 Sistemi di abbattimento delle polluzioni atmosferiche Prof. Ing. Riccardo Melloni Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile Università degli Studi.

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1 Sistemi di abbattimento delle polluzioni atmosferiche Prof. Ing. Riccardo Melloni Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

2 Sistemi di abbattimento delle polluzioni atmosferiche Abbattimento di gas e vapori (acido solforico, nitrico, cloro, …): la tecnica maggiormente diffusa è quella dell’assorbimento, dissoluzione del gas all’interno di una sostanza liquida che funge da solvente che ha la possibilità di essere rigenerato. Torri a riempimento: Minori costi di impianto; Minori perdite di carico. Torri a piatti: Riduzione del problema di intasamento; Ideali se si deve sottrarre energia termica all’effluente.

3 Sistemi di abbattimento delle polluzioni atmosferiche Soluzioni utilizzate per l’eliminazione di vapori acidi: soluzioni a base di idrossido di sodio al 3-15%; Soluzioni a base di carboanto di sodio al 1-20%; Per altri inquinanti è opportuno valutare caso per caso la sostanza assorbente che risulta essere maggiormente affine chimicamente alla sostanza da rimuovere Scrubber tipo Venturi: è del tutto analogo a quelli adottati per i sistemi di abbattimento ad umido. È molto adatto per la rimozione di sostanze molto solubili, quali vapori di ammoniaca o acido solforico, poiché il tempo di contatto con il solvente è molto contenuto.

4 Sistemi di abbattimento delle polluzioni atmosferiche Anidride solforosa: Adozione di combustibili a basso tenore di zolfo; Sistemi di assorbimento con soluzioni alcaline e formazioni di sottoprodotti che possono essere riutilizzabili;

5 Sistemi di abbattimento delle polluzioni atmosferiche Ossidi di azoto: Contenere la formazione in fase di combustione mediante riduzione della temperatura di fiamma o combustione in due stadi; Demolizione della molecola con impiego di radiazioni ultraviolette. Abbattimento con additivazione nei fumi di NH 3 e succesivo passaggio in torri di catalizzazione :

6 Depurazioni delle emissioni odorose Eliminazione degli odori alla sorgente: Si agisce sul processo produttivo con accorgimenti mirati ad evitare la formazione Adozione di vernici ad acqua o in polvere per gli impianti di verniciatura; Chiusura a tenuta degli impianti; Presenza di impianti di aspirazione. Abbattimento ad umido: Idrofiltri o filtri tipo Venturi con impiego di soluzioni ossidanti quali ipoclorito di sodio, permanganato di potassio o acqua ossigenata; La rimozione avviene per assorbimento da parte della soluzione che deve essere tenuta a bassa temperatura (relazione di Gilland) Limiti di impiego per l’elevato costo dei reagenti e i problemi di inquinamento

7 Depurazioni delle emissioni odorose Abbattimento a secco: Assorbimento per via chimico fisica su carboni attivi: Superficie specifica di scambio paria 600 km 2 per m 3 di carbone; Assorbimento favorito dalle basse temperature; Rigenerazione del filtro con riscaldamento tramite vapore per uso tecnologico, aria calda o forni in atmosfera inerte; Il trattamento avviene in torri con strati di carbone attivo che vanno dai 100 ai 1200 mm di spessore; Le perdite di carico sono funzione dello spessore di carbone attivo da attraversare; Trattamento con raggi ultravioletti: si utilizza ossigeno atomico ottenuto dall’azione di radiazione con particolare lunghezza d’onda (1800 – 2600 Angstrom) su ossigeno molecolare: Tempo di permanenza del gas da depurare in camera molto breve 4- 6 s; Costi di esercizio elevati essendo necessari 1-5 kWh per 100 m 3 di effluente da trattare in dipendenza dal tipo di inquinante da abbattere;

8 Depurazioni delle emissioni odorose Combustione: Ad una certa temperatura le molecole dei composti organici vengono decomposte ed ossidate generando prodotti tipici della combustione Trattamenti temici: hanno luogo a temperature superiori a 600 °C generalmente bruciando metano per evitare la presenza di anidride solforosa e polveri.

9 Depurazioni delle emissioni odorose Trattamenti temocatalitici: hanno luogo a temperature inferiori a 600 °C, generalmente 300°C, e la reazione di ossidazione avviene in catalizzatori (a base di vanadio o ossidi di alluminio) con reazione esotermica.

10 Depurazioni delle emissioni odorose