Robert Rauschenberg, Bed, 1955c New Dada Robert Rauschenberg, Bed, 1955c È un vero letto singolo con tanto di coperta e lenzuola che è stato trasformato in un quadro. PAG. 361
Jasper Johns Painted Bronze II: Ale Cans, 1964
Allan Kaprow (1927-2006) Yard (1961) Nel 1958 Allan Kaprow organizzò i suoi primi happening: un’azione nella quale la distinzione tra pubblico e artista andava perduta, essendo tutti chiamati a interagire. La componente teatrale era molto forte, ma a differenza di quanto accade a teatro, il pubblico doveva prendere parte all’azione e non era prevista una regia dogmatica come invece accadde nelle più tarde performance. PAG. 356
Il Nouveau Réalisme europeo Contemporaneamente agli sviluppi del Neodadaismo americano anche in Europa si coagularono gruppi di artisti le cui premesse estetiche erano simili. In Francia nacque per iniziativa del critico Pierre Restany il gruppo Nouveau Réalism che redassero il loro primo manifesto nel 1960. Ciò che ne accomunava le poetiche era il fatto che le loro opere partissero da un brandello di archeologia del presente, un comune segno dei tempi da presentare al futuro. PAG. 363
César, Compressione «Ricard», 1962
Christo Dolly, 1964 http://www.arte.rai.it/articoli/christo-java%C5%A1ev/1692/default.aspx L’artista utilizza l’impacchettamento come maniera per rendere più palese il mistero che avvolge l’oggetto nella civiltà. PAG. 365
Christo (1935) e Jeanne Claude (1935-2009) L’opera in quanto risultato finito rinuncia ad ogni ambizione di eternità e si propone come temporanea. La ricerca di Christo e Jeanne Claude ha realizzato interventi eclatanti, come l’occultamento temporaneo, sotto enormi involucri di plastica, di isole, ponti, interi edifici storici. I materiali utilizzati, estranei all’ambiente naturale, ne sottolineano, per opposto, la grandiosità rispetto alla scala umana.
Daniel Spoerri https://www.youtube.com/watch?v=VknXWkZ3-eA Nei «Quadri trappola», lo svizzero Daniel Spoerri fermava le situazioni correnti applicando con la colla alla tavola i residui di un pasto e cristallizzando dentro teche di plexiglas il loro contenuto: l’idea era quella di fermare un istante facendolo diventare eterno, di ribaltare i rapporti tra ciò che è poco importante e ciò che è oggetto di venerazione. PAG. 365
Yves Klein, Le Vide, 28 aprile 1958 Nel giorno del suo trentesimo compleanno, nell’aprile del 1958, Yves Klein aprì presso la galleria parigina di Iris Clert la sua esposizione più memorabile, intitolata «Le Vide», «Il Vuoto»: la stanza, completamente vuota, ospitava soltanto la «sensibilità dell’artista» allo stato puro. Era possibile acquistarla sotto forma di certificati, pagandola in oro. PAG. 366
Alla personalità di Klein si può associare quella dell’italiano Piero Manzoni anche se questi non aderì mai pienamente ai Novorealisti - PAG. 369 Piero Manzoni, Merda d’artista, 1961 «Contenuto netto gr. 30. Conservata al naturale. Prodotta e inscatolata nel maggio 1961». Secondo l’intenzione di Manzoni, le scatolette avrebbero dovuto essere vendute a un prezzo equivalente a quello di 30 grammi d’oro, da un lato facendo proprio il principio di Yves Klein, secondo il quale la sensibilità d’artista dovrebbe essere pagata a peso d’oro. PAG. 371
Mimmo Rotella (1918-2006), Marilyn, 1963 Funzione >>> Forma «Strappare i manifesti dai muri è la sola soddisfazione, l’unico mezzo per protestare contro una società che ha perso il gusto per il cambiamento e per le favolose trasformazioni»