Matematica e apprendimento Osservatorio Dispersione Scolastica Distretto 3, Termini Imerese.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
L’intelligenza numerica
Advertisements

I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
DISTURBO EVOLUTIVO SPECIFICO delle ABILITA’ SCOLASTICHE (F 81) ICD10
ABILITA’ DI CALCOLO E DISCALCULIA EVOLUTIVA
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio (18 settembre 2006) Conoscenze: assimilazione delle informazioni attraverso l’apprendimento. l’insieme.
Angela Iannitti e Marta Vettore
Abilità di calcolo e discalculia
LE STRATEGIE PER LO STUDIO
LA MATEMATICA Devi esserci proprio portata!
Strumenti di diagnosi della discalculia evolutiva
LINEE GUIDA SUI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Corso formazione di base sui DSA
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento: Dislessia e Disortografia
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento: Discalculia
I Disturbi Specifici dell’apprendimento: Dislessia e Disortografia 2
SISTEMA DEL CALCOLO Conoscere le routine procedurali delle operazioni scritte Utilizzare strategie di calcolo mentale Possedere automatismi di calcolo.
Le abilità numeriche e di calcolo
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
CORNOLDI, LUCANGELI, BELLINA
La tabellina è un calcolo? CalcoloCalcolo Il risultato delloperazione richiesta è ottenuto attraverso lutilizzo di procedure o strategie RecuperoRecupero.
Abilità di calcolo e discalculia
dispone di un proprio METODO o di tanti metodi di cui si avvale per fare nuove ricerche è un insieme di conoscenze acquisite dalluomo mediante lesperienza.
Le tecniche didattiche e gli interventi a scuola per la discalculia
Il Disturbo specifico di lettura
Modelli di lettura, scrittura e calcolo
Discalculia e difficoltà di calcolo
La costruzione e lo sviluppo delle competenze a scuola
I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
4^ - 5^ scuola primaria 1^-2^-3^scuola secondaria di primo grado
Sviluppo delle abilità numeriche e discalculia
E possibile distinguere i D.S.A. in Dislessia Dislessia: difficoltà specifica nella lettura. In genere il bambino ha difficoltà a riconoscere e comprendere.
Programmare percorsi CLIL a cura di Graziano Serragiotto
Discalculia e apprendimento
BRUNER VIAGGIO VERSO LA MENTE:
LA DISCALCULIA EVOLUTIVA
teoria delle intelligenze multiple:
Abilità di calcolo e discalculia
Chomsky La grammatica/sintassi è una proprietà della mente Distinta dalla capacità di comunicare E una facoltà autonoma ed innata La comunicazione è solo.
CALCOLO MENTALE classi prime e seconde Istituto Comprensivo “C.Aschieri” anno scolastico
Disturbi Specifici Di Apprendimento.
Rilievi critici alla teoria di Piaget
DISCALCULIA EVOLUTIVA
IL DISTURBO SPECIFICO DI LINGUAGGIO.
MODELLO A DUE VIE DI LETTURA
LA DISCALCULIA La discalculia è una difficolt à specifica nell apprendimento del calcolo, che si manifesta nel riconoscimento e nella denominazione dei.
La matematica prima dei numeri Come prevenire ed individuare le difficoltà di elaborazione numerica in età prescolare e nei primi anni della scuola primaria.
INTRODUZIONE Il numero è sicuramente uno dei concetti matematici più difficili e complessi da apprendere, anche se, fin da molto piccoli, tutti si trovano.
La matematica prima dei numeri Come prevenire ed individuare le difficoltà di elaborazione numerica in età prescolare e nei primi anni della scuola primaria.
Istituzioni di linguistica a.a
Bin 4-6 Batteria per la valutazione dell’intelligenza numerica Adriana Molin, Silvana Poli, Daniela Lucangeli.
Le difficoltà/disturbi
Finalità generale della scuola: sviluppo armonico e integrale della persona all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale.
LA DISLESSIA EVOLUTIVA. Normalmente l’apprendimento è un processo abbastanza facile con tempi di maturazione sufficientemente definiti e conosciuti che.
COMPETENZE E DISABILITÁ
Matematica E Laboratori Dott.sa Valeria Allamandri,
DIFFICOLTA’ DI CALCOLO E DISCALCULIA EVOLUTIVA
Comprensione testo scritto  presentazione orale
AMOS ABILITA’ E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO: PROVE DI VALUTAZIONE PER RAGAZZI DAGLI 8 AI 15 ANNI.
IL NUMERO È LA SOSTANZA DELLE COSE Pitagora …L’UNIVERSO… È SCRITTO IN LINGUA MATEMATICA Galilei
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE PEDAGOGICHE PEDAGOGIA DELLA DISABILITA’ - MODULO A II SEMESTRE Dott.ssa.
D.S.A. Disturbi Specifici di Apprendimento
PROTOCOLLO DI INTESA 10 FEBBRAIO 2014 PER LE ATTIVITA’ DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA DI CUI ALL’ART. 7 COMMA 1 C.1 DELLA LEGGE 8.
Dalla Diagnosi di DSA al PDP
  Lingua materna (LM o L1): la lingua che acquisiamo ‘inconsciamente’, del nostro vivere quotidiano  Lingua seconda (L2): la lingua che si impara in.
a cura di Dr. Eleonora Grossi - CTS
DSA DISLESSIE DISGRAFIE DISORTOGRAFIE DISCALCULIE DISTURBI DELLE ABILITA’ NUMERICHE E ARITMETICHE.
LA DISCALCULIA Sportello didattico Polo 3 Cividate Borno 29 febbraio 2012 Servizio NPIA Dott.ssa Federica Serioli.
DISCALCULIA / DIFFICOLTA’ MATEMATICHE. E’ UN QUADRO CLINICO CARATTERIZZATO DA UNA SERIE DI DIFFICOLTÀ RELATIVE ALL’AREA NUMERICA E DEL CALCOLO CHE INCLUDE:
I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO E LA SCUOLA: LA PROSPETTIVA PSICOPEDAGOGICA.
La discalculia evolutiva. DEFINIZIONE La Discalculia Evolutiva è un disturbo caratterizzato da ridotte capacità nell’apprendimento numerico e del calcoloin.
Transcript della presentazione:

Matematica e apprendimento Osservatorio Dispersione Scolastica Distretto 3, Termini Imerese

Quando non possiamo misurare … le nostre conoscenze sono misere e insoddisfacenti (Lord Kelvin) Fisico e matematico britannico ( )

Concetto di numero Assegnare una numerosità a un insieme mediante simboli, i cosiddetti numeri arabi (per la nostra cultura)

Sumeri e Babilonesi Testimonianza: tavolette di argilla con conti commerciali Possedevano simboli numerici dal 3000 a.C. Sistema numerico in base 10 e 60

Conoscenza numerica Insieme delle capacità che consentono di comprendere la quantità e di effettuare delle trasformazioni

Ipotesi dell’origine della percezione numerica Il linguaggio, se esistono le parole per esprimere numeri, si può essere certi che la cultura corrispondente dispone di tecniche per contare Il contrario non è vero, una lingua che non possiede parole specifiche per esprimere numeri non significa che chi la usa non sappia contare o non usa numeri

Origini della percezione numerica  Linguaggio  Utensili e altri manufatti con incisioni che potessero sembrare delle operazioni

Simboli numerici  Numerazione con tacche  Principio dell’insieme  Principio del valore posizionale

Prime forme di notazione numerica Notazione nulla nessuna informazione per l’osservatore esterno, ma con significato personale

Notazione numerica basata sulla corrispondenza biunivoca

Notazione convenzionale Uso di numeri o lettere

Rappresentazioni:  Idiosincratica: priva di notazioni comprensibili  Pittografica: riproduce gli oggetti della collezione  Iconica: formata da segni grafici  Simbolica: costituita da numeri arabi

Competenza scritta Dipende dallo sviluppo dei processi cognitivi specifici che permettono la costruzione di veri e propri sistemi simbolici, ovvero il legame fra il simbolo e il referente (Hiebert)

Altra ipotesi Utensili e altri manufatti in cui sono incisi segni che sembrerebbero rappresentare operazioni di conteggio Pitture e incisioni sulle pareti di grotte Prassi risalenti a più di cinquemila anni fa

Sviluppo e apprendimento dipendono contestoinsegnamento

Teorie di sviluppo della conoscenza numerica Studio sperimentali sugli animali Studio sui bambini piccoli (paradigma dell’abituazione)

Piaget Saper contare e possedere il concetto di numero rappresentano abilità cognitive differenti ( )

Teoria stadiale Fase sensomotoria (0-2 anni) Fase preoperatoria (3-4 anni) Uso dei simboli Fase operatoria (6 anni) Conservazione della quantità Fase delle operazioni logiche Identità quantitativa, reversibilità semplice, calcolo)

Sviluppo della conoscenza numerica preverbale Starkey & altri Gelman & Gallistel Wynn Ipotesi innatista

Starkey & altri I bambini di sei mesi preferiscono immagini con più elementi (tre invece di due)

Gelman & Gallistel Bambini di due anni e mezzo sanno discriminare disegni con due o tre oggetti

La teoria dei principi del conteggio (Gelman e Gallistel) innato Il concetto di numero è innato Si evolve nelle procedure di calcolo attraverso  La corrispondenza uno a uno  Il principio dell’ordine stabile  Il principio della cardinalità  Il principio dell’astrazione  Il principio dell’irrilevanza dell’ordine

La teoria dei contesti diversi (Fuson) I principi del calcolo si sviluppano attraverso:  Esercizio  Imitazione  Interazione con l’ambiente Necessaria acquisizione della corrispondenza uno a uno

Paradigma della violazione delle aspettative (Wynn, 1992)  Esperimenti con oggetti in movimento  Prevedibilità/sorpresa per la situazione  Bambini di 5 mesi riescono a compiere delle semplici operazioni si tipo additivo (1+1) e sottrattivo (1-1)

Possibili livelli evolutivi: Indagine Lucangeli (1999):  Sequenza di numeri usata come stringa di parole (Luca, 4 anni: “Uno, due, sette, quattro”)  Le parole-numero vengono usate in sequenza unidirezionali in avanti a partire dall’1 (Mario, 4 anni e 6 mesi: “Uno, due, tre, quattro”)

 Sequenza producibile da qualsiasi numero con relazioni numeriche di prima e dopo (Sara, 5 anni: “Vicino a 5 c’è 6 e poi 7 e 8”)  Parole-numero sono trattate come entità distinte (non occorrono più elementi concreti di corrispondenza biunivoca) (Lucia, 5 anni e 3 mesi: “4 è più di 3, 5 è più di 4”)

 Sequenza utilizzata in modo bidirezionale sulla quale e attraverso la quale è possibile operare in vari modi (Mattia, 6 anni e 5 mesi: “7, 8, 9, 10…20, 19,18”) Tale evoluzione non è da considerarsi rigida e precostituita, ma è il risultato di competenze cognitive ed apprendimenti significativi.

Abilità Verbale: al nome del numero è associata la quantità Associare etichette alle quantità Preverbali (Via analogica): la rappresentazione della quantità è indipendente dalla conoscenza verbale del numero Subtizing Stima Acuità

Subtizing (S.Dehaene e J.P. Changeaux) Riconoscimento immediato di una piccola quantità (3-4 elementi) senza ricorrere ai meccanismi di conteggio verbale

STIMA  Processo di riconoscimento per quantità superiori alle 4 unità  Non molto accurata

Acuità numerica È la nostra capacità di discriminare fra insiemi di differenti numerosità quando il conteggio non è possibile

Conoscenza numerica NUCLEO CENTRALE INNATO INFLUENZA CULTURALE ISTRUZIONE

Modulo numerico MODULO NUMERICO Rappresentazione che fanno uso di aiuti esterni Rappresentazione che fanno uso di parti del corpo Rappresentazione linguistiche Simboli numerici

Contare (Butterworth, 1999) Primo collegamento fra le capacità innate del bambino e le acquisizioni matematiche più avanzate messe a disposizione dalla cultura

Errori più comuni nella fase di apprendimento: Sovra-conteggio Sotto-conteggio Omissioni Doppio conteggio Sequenza parole-numero errata

EPIDEMIOLOGIA In Italia Segnalazioni di circa 5 bambini per classe (20%) IARLD International Academy for Research in Learning Disabilities 2,5% 0,5-1% disturbo del calcolo

… e tutto il “resto”? Circa il 90% riguarda difficoltà di apprendimento Cause ipotizzabili: atteggiamento emotivo-motivazionale degli alunni, ansia, resistenza al ragionamento matematico, relazione docente/discente, eterogenità dei compiti matematici e dei processi coinvolti, ecc.

Difficoltà di apprendimento Disturbi dell’apprendimento ≠

Apprendimento  Processo attivo: mediato da conoscenze e strategie  Costruttivo: si sviluppa gradualmente  Dinamico: interazione fra informazioni vecchie e nuove

FATTORI BIOLOGICI FATTORI SOCIO AMBIENTALI APPRENDIMENTO CONSOLIDAMENTO E AUTOMAZIONE FATTORI RELAZIONALI FAMIGLIA MODALITÀ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO

Cognizione: Memoria Attenzione Comprensione ragionamento Metacognizione: Motivazione Stile attributivo Uso di strategie, ecc.

Disturbi dell’apprendimento Problematiche dello sviluppo cognitivo e dell’apprendimento scolastico non imputabili primariamente a fattori di handicap grave e definibili in base al mancato raggiungimento di taluni criteri rilevanti di apprendimento per i quali esiste un largo consenso

Difficoltà di calcolo Il profilo appare simile al disturbo L’intervento di recupero e potenziamento ottiene buoni risultati in breve tempo e normalizza il profilo

Disturbo Specifico Discalculia Basi neurologiche comorbilità specificità Appare in condizioni di adeguate abilità generali -Altri disturbi specifici -ADHD L’intervento di recupero e potenziamento, pur migliorando il profilo, non riesce a normalizzarlo. Criterio di discrepanza: deve emergere una discrepanza tra le capacità intellettive nella norma e l’abilità specifica che risulta deficitaria in rapporto all’età e alla classe frequentata.

Prestazioni

Da considerare: Età del soggetto Contesto: le abilità devono essere insegnate (e imparate) Grado significativo di compromissione dell’abilità scolastica precisa Esclusione di fattori esterni capaci di fornire una sufficiente motivazione per le difficoltà scolastiche

Area matematica Coinvolge diversi aspetti indipendenti e questi risultano dissociabili anche nell’ambito dei disturbi Soluzione dei problemiAbilità di calcolo

Processi della cognizione numerica Lessicali Nome del numero Sintattici Valore posizionale delle cifre Semantici Significato dei numeri attraverso una rappresentazione mentale ti tipo quantitativo

Quantità Aspetti semantici: individuazione della quantità Stima della numerosità ComparazioneSeriazioneConteggio

Il processo lessicale Riguarda il nominare correttamente un numero attraverso una codifica bidirezionale tra il codice arabico e quello verbale e viceversa. Per indagare questa abilità: lettura e dettato di numeri.

Elaborazione sintattica è integra, mentre è compromessa quella lessicale  Il lessico dei numeri è autonomo rispetto al linguaggio  I meccanismi di elaborazione lessicale sono funzionalmente indipendenti da quelli di elaborazione sintattica  L’accesso lessicale è influenzato dalla posizione  I “dici” o “teens”, i numeri dall’11 al 19, costituiscono una classe lessicale distinta

Il processo sintattico Definisce la grammatica che regola il modo in cui possiamo comporre le cifre e il significato che queste assumono a seconda di come vengono combinate. Esempio: valore posizionale delle cifre.

Sistema del calcolo Per risolvere una qualsiasi operazione di calcolo dobbiamo considerare 3 aspetti fondamentali: Segni dell’operazione Procedure (es. composizione e scomposizione) Fatti numerici (legati ai processi di memorizzazione)

Analisi degli errori Discalculia profonda Errori nei processi semantici Discalculia procedurale Errori nel sistema del numero Processi lessicali Processi sintattici Errori nel sistema del calcolo Nel recupero dei fatti aritmetici Nel mantenimento e recupero delle procedure Nell’applicazione delle procedure

Errori nel recupero dei fatti aritmetici* Principalmente legati alla memoria:  Memoria a lungo termine  Memoria di lavoro *Problemi elementari i cui risultati sono archiviati nella MLT, dalla quale possono essere richiamati senza ricorrere a particolari procedure di calcolo (Miceli, 1990)

Errori nel mantenimento e nel recupero delle procedure Il non utilizzo di procedure facilitanti (es. nell’addizione, cominciare a contare dall’addendo più grande) Il mantenimento attivo in memoria di risultati parziali

Errori nell’applicazione delle procedure Errore di incolonnamento e nel posizionamento dei numeri Applicazione del prestito nel riporto

Altri tipi di errori Compromissione:  Nel riconoscimento dei segni di operazione (+ x)  Nella rappresentazione della quantità  Nell’utilizzare la linea dei numeri  Nella percezione del valore posizionale  Nell’incolonnamento  Ecc. Errori intelligenti (es. 107 scrive 100 e 7, 103 scrive 1003, più al posto di per) Errori legati a difficoltà visuo-spaziali

Modello neuropsicologico del calcolo (Mc Closkey e Caramazza) Sistema di Comprensione Sistema del Calcolo Sistema di Produzione

Sistema di Comprensione Trasforma la struttura superficiale dei numeri in una rappresentazione astratta di quantità

Sistema di calcolo Assume questa rappresentazione come input, per poi “manipolarla” attraverso il funzionamento di tre componenti: i segni delle operazioni, i fatti aritmetici e le procedure del calcolo

Sistema di Produzione Fornisce le risposte numeriche

Parametri Accuratezza Velocità Indica il grado di conoscenza del dominio Indica il grado di automatizzazione del processo

Test Ac-Mt I parte accertamento generale delle abilità di calcolo

 Operazioni scritte: procedure di calcolo e automatismi coinvolti  Giudizio di numerosità: comprensione semantica e lessicale  Trasformazione in cifre: elaborazione della struttura sintattica  Ordinamento di numerosità dal minore al maggiore e viceversa: riconoscimento delle quantità, confronto e ordine

II parte:  Stilare un profilo individuale per correttezza e rapidità  La correttezza è espressa in numeri di errori

 Calcolo a mente: si annotano le strategie utilizzate  Calcolo scritto: analisi delle procedure  Enumerazione (in avanti e indietro): comprendere il ruolo di ciascun numero  Dettato di numeri: analisi dei meccanismi sintattici e lessicali  Recupero di fatti numerici: memorizzazione delle combinazioni numeriche

Percezione di competenza

Differenze tra:

Recupero e potenziamento L’intervento di recupero e potenziamento, sia in caso di difficoltà che di disturbo nell’area del calcolo è un aspetto cruciale per 2 motivi: 1.Consente di distinguere con maggiore certezza fra le due condizioni (se gli esiti dell’intervento di potenziamento sono positivi, si può propendere per una condizione di difficoltà piuttosto che di disturbo 2.Intervenire in maniera precoce e pertinente è un passo fondamentale verso la risoluzione delle problematiche legate all’apprendimento matematico.

Differenze tra riabilitazione e potenziamento Il termine riabilitazione si usa in situazioni di disturbo conclamato, per indicare un intervento volto: Alla promozione di una competenza non comparsa, rallentata o atipica Al recupero di una capacità che per cause patologiche è andata perduta Alla possibilità di utilizzare formule facilitanti e alternative.

Il potenziamento, invece, è un concetto direttamente derivato da quello di “zona di sviluppo prossimale” di Vygotskij (1965). Designa un intervento volto a sostenere un normale sviluppo di un determinato processo o funzione, così da massimizzare le potenzialità

Colpa e vergogna a confronto (Moè, Lucangeli, 2010)

Strumenti compensativi per la matematica non tecnologici…

…e a bassa tecnologia

Strumenti compensativi per la matematica ad alta tecnologia

Che cosa fare: consigli generali per la preparazione

Idee e suggerimenti pratici