La Costituzione Italiana. Cos’è la Costituzione? La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale della Repubblica Italiana. Approvata.

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Transcript della presentazione:

La Costituzione Italiana

Cos’è la Costituzione? La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale della Repubblica Italiana. Approvata dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, il 27 dicembre 1947, entrò in vigore il 1°gennaio Della Carta Costituzionale vi sono tre originali, uno dei quali è conservato presso l’archivio storico della Presidenza della Repubblica.

Lo Statuto Albertino: Lo Statuto Albertino è il documento emanato il 4 marzo1848 da Re Carlo Alberto di Savoia, per il Regno di Sardegna, per unire l’Italia sotto un unico sistema legislativo. Nato come raccolta di leggi ad opera della Monarchia Sabauda, diventa la prima Carta fondamentale della nuova Italia unita, anche dopo il 17 marzo Rimane il Documento Legislativo ufficiale fino all’entrata in vigore della Costituzione Italiana.

Differenze tra lo Statuto Albertino e la Costituzione Italiana: Vi sono alcune differenze ben precise tra lo Statuto Albertino e la Costituzione Italiana: - Lo Statuto Albertino è breve (composto da pochi articoli che illustrano la forma di governo e le principali leggi), mentre la Costituzione è composta da molti articoli (139); - Lo Statuto è stato emanato da un Re: è quindi opera di un unico sovrano, mentre la Costituzione è stata predisposta e approvata da un’ Assemblea Costituente, composta da rappresentanti del popolo; - Lo Statuto era molto flessibile, infatti durante il Fascismo venne stravolto e modificato. La Costituzione, invece, nasce già in forma più rigida: per riformare gli articoli vi sono delle procedure che richiedono più della semplice maggioranza parlamentare. Un’attenzione in più, questa, necessaria per evitare la formazione di uno Stato Autoritario e tutelare la Repubblica.

La storia:

Dopo sei anni dall’inizio della seconda guerra mondiale e vent’anni dall’inizio della dittatura, il 2 giugno 1946 si svolsero contemporaneamente il referendum istituzionale e l’elezione dell’Assemblea Costituente con la partecipazione dell’89% degli aventi diritto. Il 54% dei voti fu a favore dello stato repubblicano, superando di 2 milioni i voti a favore dei monarchici. L’assemblea fu eletta con uno sistema proporzionale e furono assegnati 556 seggi, distribuiti in 31 collegi elettorali. Dominarono le elezioni tre grandi formazioni: la Democrazia Cristiana (207 seggi), il Partito Socialista (115 seggi) e il Partito Comunista (104 seggi).

Giorgio La Pira sintetizzò le due concezioni costituzionali e politiche alternative dalle quali si intendeva differenziare la nascente Carta, distinguendone una “atomista, individualista, di tipo occidentale, rousseauiana” ed una “statalista, di tipo hegeliano”. La nostra Costituzione doveva tendere per il pieno sviluppo della persona umana, affermando l’esistenza dei diritti sociali e dei diritti delle comunità intermedie che vanno dalla famiglia alla comunità internazionale.

I lavori della Costituzione dovevano terminare il 25 febbraio 1947, ma la Costituente verrà sciolta solo il 31 gennaio 1948, dopo aver adottato la Costituzione il 22 dicembre 1947, con 458 si e 62 no. La Costituzione entrerà in vigore il 1°gennaio 1948.

Prima pagina della Costituzione Italiana

Viene approvata la Costituzione.

Le caratteristiche: La Costituzione è la principale fonte di diritto repubblicana. La Costituzione Italiana è una costituzione scritta, rigida, lunga, votata, compromissoria, democratica e programmatica. Il processo di consolidamento dei principi indicati dalla Costituzione, attraverso la loro concretizzazione nella legge ordinaria, è detto attuazione della Costituzione.

Si dice che la Costituzione è rigida, perché: - le disposizioni aventi forza di legge in contrasto con la Costituzione, vengono rimosse con un procedimento innanzi alla Corte Costituzionale; - è necessario un procedimento parlamentare per la riforma/revisione dei suoi contenuti; - scritta, perché è contenuta in un testo legislativo scritto; - lunga, perché contiene disposizioni in molti settori del vivere civile;

votata, perché rappresenta un patto tra i componenti del popolo italiano; compromissoria, perché è frutto di una particolare collaborazione tra tutte le forze politiche uscenti dal secondo conflitto mondiale; democratica, perché è dato particolare rilievo alla sovranità popolare, ai sindacati e ai partiti politici; programmatica, perché rappresenta un programma.

La struttura: La Costituzione è composta da 139 articoli e relativi commi (5 articoli sono stati abrogati), più 18 disposizioni transitorie e finali, suddivisi in quattro sezioni: Principi Fondamentali (articoli 1-12); Parte prima: “Diritti e Doveri dei cittadini” (articoli 13-54); Parte seconda: “Ordinamenti della Repubblica” (articoli ): Disposizioni transitorie e finali.

Principi fondamentali: Principio personalista; Principio di laicità; Principio pluralista; Principio lavorista; Principio democratico; Principio di uguaglianza; Principio solidarista; Principio dell’unità e indivisibilità della Repubblica; Principio autonomista; Principio interzionalista; Principio pacifista.

Diritti e Doveri dei cittadini: Libertà individuali; Libertà collettive; Diritto penale; Famiglia; Salute; Arte e cultura; Scuola; Organizzazione del lavoro; Elezioni; Partiti; Pagamento delle tasse; Fedeltà alla Repubblica; Servizio militare.

Le riforme costituzionali negli anni: Riforma costituzionale del 2001(si crearono le basi per trasformare l’Italia in una Repubblica Federale); Riforma costituzionale 2005/2006; Riforma costituzionale del 2012 e pareggio di bilancio; Riforme costituzionali del 2013.

Rossella Linardi 2 B L.C. Rossella Linardi 2 B L.C.