Prof. Bavo Patrizia. Molti metalli, in particolare il ferro e le sue leghe, l’alluminio ed il rame, possono essere recuperati dopo il consumo. IL RICICLAGGIO.

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Transcript della presentazione:

Prof. Bavo Patrizia

Molti metalli, in particolare il ferro e le sue leghe, l’alluminio ed il rame, possono essere recuperati dopo il consumo. IL RICICLAGGIO DEI METALLI

La metallurgia secondaria o di recupero contribuisce al risparmio energetico, alla riduzione dei rifiuti, alla salvaguardia dell’ambiente e riduce l’inquinamento atmosferico. A fianco della metallurgia estrattiva e di quella fisica esiste anche una metallurgia secondaria o di recupero, che consente di arrivare al prodotto finito (metallo e sue leghe) partendo dal rottame riciclato. La metallurgia di recupero è assai sviluppata nel settore siderurgico e in quello dell’alluminio.

1.La prima fase è la rifusione che consiste nel mettere gli oggetti da riciclare in un forno per farli fondere. Il metallo liquido viene colato nelle lingottiere dove solidifica in lingotti. 2.La seconda è quella della laminazione che consiste nel lavorare il lingotto in laminatoio, dove i rulli lo schiacciano e lo allungano trasformandolo in un lunghissimo nastro che è avvolto in rotolo. 3.Il nastro è venduto alle fabbriche. Il riciclaggio dei metalli consiste nella rifusione d’oggetti metallici già utilizzati per ottenere altro metallo. Questo processo si può ripetere all'infinito; ogni volta si ottiene un materiale detto metallo secondario uguale a quello ricavato dalla prima fusione.

Bavo Patrizia 6/13 Il riciclaggio del vetro consente i seguenti vantaggi: 1. il risparmio delle materie prime minerali (sabbia, calcare, soda) ; 2. il risparmio energetico (minore quantità di combustibile); 3. la riduzione dell’inquinamento 4. più rispetto per l’ambiente (riduzione dei rifiuti e meno discariche). 1. Il vetro usato viene raccolto attraverso la raccolta differenziata 2. I l vetro raccolto è sottoposto a selezione. 3. I l vetro viene trasportato nell’impianto di produzione (vetreria) 4-5. Si producono nuove bottiglie

LE BOTTIGLIE DI VETRO SONO UNA RISORSA RIUTILIZZABILE! Bavo Patrizia Da vetro nasce vetro Il vetro è l’unico materiale che possiede la riciclabilità totale. Per una migliore ottimizzazione del processo di riciclo, è indispensabile provvedere a una raccolta differenziata per colore. Due sono i metodi principali di recupero: 1.il sistema a rendere 2.il sistema a perdere. Nel sistema a perdere il contenitore di vetro viene gettato nella campana di raccolta. Il sistema a rendere prevede, la vendita cauzionata della bottiglia.

Bavo Patrizia 8 La raccolta interessa soprattutto il vetro cavo e proviene, in parte, attraverso le cosiddette campane in vetro-resina distribuite in numerose città e in parte, dalla raccolta differenziata effettuata presso centri particolari (industrie, comunità, esercizi pubblici ecc.). In Italia, il consumo da parte dell'industria vetraria di rottame di vetro proveniente dalla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani (rottame ecologico), è di circa un milione di tonnellate all'anno. Questo rottame, opportunamente trattato, viene utilizzato prevalentemente per la produzione di vetro cavo mezzo bianco o colorato.

Bavo Patrizia 9 Il vetro proveniente dalla raccolta differenziata non può essere riciclato tale e quale, ma deve essere sottoposto a diversi trattamenti per allontanare le quantità, anche rilevanti, di impurità che contiene (carta, plastica, materiali ceramici, materiali metallici ferrosi e non). 1.Nella prima fase vengono allontanati i corpi estranei di dimensioni relativamente grandi e separati i contenitori di diverso colore; 2.successivamente un lavaggio con acqua provvede ad eliminare sostanze diverse (carta, sughero, plastica, terra ecc.). Ciò si può fare con sistemi diversi, in parte manuali, ma sempre più automatizzati.

Bavo Patrizia 10 Mediante dispositivi magnetici vengono allontanati parte dei materiali metallici ; quelli non metallici si eliminano, almeno in parte, manualmente. Il prodotto viene quindi macinato e sottoposto a vagliatura ( per trattenere le parti estranee non sminuzzate), ad aspirazione con aria ( per allontanare le impurità leggere), ad ulteriori processi (per trattenere su magneti i componenti ferrosi) e con metal detector (per separare quelli non magnetici la massa di rifiuti passa sotto ad un macchinario che genera un campo magnetico capace di attrarre gli oggetti metallici

Bavo Patrizia Dopo questi trattamenti, che possono essere ripetuti più volte, nella frazione più minuta possono essere presenti ancora impurità (sassi, prodotti ceramici, metalli) in quantità inferiore all'1%. I problemi, derivanti da un utilizzo così massiccio di rottame, possono essere: - presenza di materiali metallici ferrosi e non ferrosi (questi possono anche corrodere parti del forno), ceramici e refrattari fusi nel vetro ; - difficoltà nel controllo della fusione come conseguenza della presenza di inquinanti organici; peggiorare la qualità delle emissioni in aria. - presenza di inquinanti come piombo, cadmio, mercurio, cromo) che, oltre ad essere controindicati per la produzione di vetro per uso alimentare, tendono ad evaporare e a peggiorare la qualità delle emissioni in aria.

La plastica e l’ambiente - La materia prima è derivata dal petrolio, un combustibile fossile che, bruciando, produce gas inquinanti. - L’eccessiva produzione di plastiche per l’imballaggio riversa nell’ambiente milioni di tonnellate di rifiuti solidi praticamente indistruttibili. - Raccolta differenziata, recupero e riciclaggio Raccolta differenziataSelezione per tipologia Prodotti usati Nuovi prodotti Semilavorati Fusione termoplastica Compattazione Triturazione 12/11 IL RICICLAGGIO

RECUPERO DI Cosa sono gli imballaggi Gli imballaggi sono gli elementi che proteggono le merci e ne facilitano il trasporto. IMBALLAGGI

3. Imballaggio terziario. Serve per il trasporto degli imballaggi multipli. Esempio: il pianale di legno (pallett) e il film che tiene insieme molte confezioni da 6 bottiglie. La normativa europea classifica gli imballaggi in tre categorie. 1. Imballaggio primario o imballaggio per la vendita. È quello che costituisce l’unità di acquisto per il consumatore. Esempio: la bottiglia per l’acqua minerale. 2. Imballaggio secondario o multiplo. È l’involucro che raggruppa un certo numero di prodotti uguali. Esempio: il film termoretraibile che avvolge 6 bottiglie d’acqua.

Fustino: recipiente a forma di parallelepipedo contenente sostanze in polvere, specialmente detersivi. Il cartone può essere: omogeneo, duplex, triplex, patinato. Queste combinazioni vengono effettuate nella cartiera: per esempio un sottile strato di carta sbiancata può essere disposto sopra uno strato più spesso di carta non sbiancata come nel caso del duplex. Imballaggi in cartoncino Scatola: contenitore a forma di parallelepipedo con linguetta di chiusura o con coperchio a ribalta.

Tetra = confezione in cartone a forma di piramide. Brik = confezione a forma di mattone. Gable-Top (triangolo alto) = confezione a parallelepipedo con base quadrata e sommità richiudibile. Il contenitore per alimenti liquidi è formato da materiali diversi: il cartone forma il corpo base e dà solidità e stabilità; la plastica, in 4 o 5 fogli di polietilene, rende impermeabile l’interno e protegge l’esterno dall’umidità; l’alluminio in foglio sottile evita la penetrazione di luce e aria. Poliaccoppiato per liquidi

è un'azienda multinazionale che produce sistemi per il confezionamento di alimenti. È stata fondata nel 1951 a Lund, in Svezia, da Ruben Rausing. Il primo prodotto di Tetra Pak è stato un contenitore di cartoncino usato per conservare e trasportare il latte. Fu chiamato Tetra Classic. Era un contenitore assolutamente impenetrabile all’aria, utilizzando un sistema di rivestimento plastico della carta. Questi primi contenitori avevano la forma di tetraedri (solidi a quattro facce) e da essi è nato il nome dell’azienda. Tetra Pak

Nel 1963 l’azienda introdusse il Tetra Brik, un contenitore di forma rettangolare rivestito al suo interno con un materiale impenetrabile dalle sostanze in forma liquida.

Bottiglia: recipiente di forma cilindrica, con collo più stretto del corpo, per il contenimento di liquidi. Bottiglione : grossa bottiglia della capacità di circa 2 l. Fiasco : recipiente in vetro di forma sferoidale rivestito di paglia o plastica, con collo lungo e stretto. Barattolo : piccolo contenitore di forma cilindrica con coperchio. Vasetto : piccolissimo contenitore a forma tronco-piramidale o cilindrica. Imballaggi in vetro (colore bianco, verde, giallo-ambra)

Bottiglia : contenitore per liquidi alimentari, cilindrico o di altra forma. Flacone : contenitore per sostanze non alimentari, di forma varia. Vaschetta : contenitore in plastica trasparente a forma di parallelepipedo. Vasetto: piccolissimo contenitore a forma tronco-piramidale o cilindrica. Shopper: sacchetto per la spesa. Blister: confezione con guscio in plastica trasparente e base in cartoncino usata come «espositore» per oggetti (dall’inglese: vescica, bolla). Imballaggi in plastica

Lattina : piccolo contenitore di forma cilindrica in alluminio per bibite. Barattolo : piccolo contenitore di forma cilindrica con coperchio. Scatoletta: contenitore cilindrico di pochi centimetri di altezza. Bomboletta spray: recipiente cilindrico che contiene fluidi compressi. Vaschetta: contenitore in alluminio a parallelepipedo senza coperchio. Coperchio metallico : con linguetta a strappo, a superficie liscia da aprire con l’apriscatole, con sistema a vite. Imballaggi in alluminio e acciaio

Il recupero riguarda sei tipi di materiali: 1) carta, cartoncino, cartone; 2) vetro in forma di bottiglie, barattoli e vasetti; 3) alluminio in forma di lattine, pentole, ecc.; 4) acciaio in scatolette (banda stagnata); 5) plastica in forma di bottiglie, flaconi, vaschette, buste, termoretraibili; 6) legno in forma di cassette, mobili. Recupero di imballaggi. IL RECUPERO DEGLI IMBALLAGGI INIZIA CON LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E HA COME SCOPO FINALE SIA IL RICICLAGGIO, SIA IL RECUPERO DI ENERGIA.

Riciclaggio  Consiste nel far tornare gli imballaggi alla forma originaria di materiale.  Questa «materia prima equivalente» verrà poi usata per produrre nuovi contenitori o nuovi oggetti.