UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI L’AQUILA FACOLTA’ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Appunti di didattica della matematica Lezione del 18/03/2008 Prof. Giovanni Lariccia
(A cura di Sperduti Federica e Ferri Veronica) LA LEZIONE E’ STATA SUDDIVISA NELLE SEGUENTI PARTI: 1° PARTE: ESPOSIZIONE DELLE PRIME TRE PROVE D’ ESAME 1 ° prova “Io e la matematica”: riflessione e sviluppo di un saggio in cui si parli del proprio rapporto con la matematica: -come ci si è avvicinati alla matematica; -prima scoperta dei numeri e delle forme; -cosa pensiamo sia la matematica; -esperienze psicologiche; -prima scoperta di un numero grande; -scoperta dell’orologio; -distinzione tra esperienze matematiche scolastiche e quelle extra- scolastiche; -esperienze matematiche pre-scolastiche; -storia di un rapporto facile-difficile e mediatori che lo hanno influenzato.
2° prova “Noi e la matematica”: la matematica nel mondo di oggi: -prendere un giornale qualunque, scegliere una pagina a caso, evidenziare tutte le parole che fanno riferimento alla matematica ( parole, concetti, simboli, percentuali, tempo, etc. … ); -fare uno spoglio, cioè creare un indice analitico dei termini evidenziati, classificandoli per temi e concetti; -scannerizzare la pagina di giornale già evidenziata.
3° prova: “Il morbo discalculico”: -elaborare un saggio di fantascienza, presupponendo che a L’Aquila siano atterrati degli extraterrestri che emettono radiazioni, queste impediscono agli aquilani di compiere operazioni matematiche, ad esempio : - orientarsi nel tempo e nello spazio (destra, sinistra, avanti, dietro, etc. …); - far di conto. Ciò che è importante è mettere in evidenza il problema della discalculia. DISCALCULIA: malattia che impedisce la lettura dei numeri, può essere paragonata alla dislessia; inoltre può essere congenita o acquisita a causa di una lesione cerebrale.
2° PARTE: GEOMETRIA Utilizzo del Tangram, per costruire più forme possibili a tema. Esempio: se si sceglie come tema gli animali, costruire più figure possibili di questa categoria. Fotografare le diverse figure e metterle sul sito:
3° PARTE: ARITMETICA Utilizzo della pasta di sale per contare in base 3. Riflettendo su come contavano gli uomini primitivi, siamo giunti a due concetti principali: 1 “Tanti-quanti?”, cioè come faceva un pastore primitivo a contare le proprie pecore? 2 “Come raggruppare questi tanti-quanti?”, ad esempio contando con le dita delle mani, oppure con le scatole delle uova, cioè se si ha bisogno di una dozzina di uova se ne comprano 2 scatole, poiché si è consapevoli che ognuna di esse contiene 6 uova. Dunque, contando in base 3 bisogna formare delle palline e raggrupparle a 3 a 3. Ogni gruppo di 3 forma una tripletta. Ogni tripletta va immaginata chiusa come se fosse una scatola di uova e quindi forma una unità. Ad esempio, se si volessero rappresentare 4 palline in base 3 si avrebbero una tripletta ed una unità sciolta.