Fisiologia delle lipoproteine

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Transcript della presentazione:

Fisiologia delle lipoproteine Tesi di Gemma Borri

Lipoproteine

C L A S I Chilomicroni 0.95 800-5000 <2% 98% TG esogeni B48-CII-E-AI trasporto TG esog. intestino VLDL 0.95-1.006 300-800 8% 92% TG endogeni B100-CII-E trasporto TG end. fegato IDL 1.006-1.019 250-350 19% 81% TG/colesterolo B100-E trasporto TG/col. ai tess. metabolismo VLDL LDL 1.019-1.063 210-250 22% 78% Colesterolo B100 trasporto col. ai tessuti metabolismo VLDL/fegato HDL 1.063-1.210 74-100 50% Colesterolo AI-II trasporto inverso intestino, fegato, circolo

ligando per recettore-LDL C-II Chilomicroni-VLDL-HDL attivazione LPL A-I HDL attivazione LCAT attività anti-ossidante A P O L I R T E N B-48 Chilomicroni proteina strutturale B-100 VLDL- IDL-LDL proteina strutturale ligando per recettore-LDL C-II Chilomicroni-VLDL-HDL attivazione LPL E Chilomicroni-VLDL-IDL-HDL ligando per recottore-remnants

Metabolismo

S O T C L A I VLDL leggere intermedie dense LDL HDL IDL leggere intermedie dense

Modificazioni delle lipoproteine legame non enzimatico, Spontaneo, del glucosio con gruppi aminici delle proteine glicosilazione ossidazione reazione con radicali liberi dell’ossigeno, correlata a densità e volume le più suscettibili = LDL3 = le piccole e dense modificazione strutturale mancato riconoscimento recettori specifici

Conseguenze della glicazione e dell’ossidazione delle lipoproteine HDL *riduzione legame con recettore *perdita funzione efflusso col. da foam cells *perdita dell’attività anti-ox (apo AI) *ridotta capacità vasodilatatoria LDL ridotta disponibilità endoteliale di NO *riduzione legame con recettore-LDL *maggiore permanenza in circolo *più facile penetrazione nella parete vasale FOAM CELLS accumulo di colesterolo nei macrofagi disfunzione endoteliale

L A P C

Iperlipidemie Tipo I - Iperchilomicronemia familiare- carenza LPL Tipo IIa - Ipercolesterolemia familiare - carenza recettore LDL (resine, statine) Tipo IIb - Iperlipidemia combinata - idem + aumento VLDL (statine, acido nicotinico, fibrati) Tipo III - Dislipidemia tipo III - presenza di lipoproteina anomala (fibrati) Tipo IV - Ipertrigliceridemia familiare - aumento VLDL Tipo V - Ipertrigliceridemia mista familiare - idem + accumulo CH (fibrati, acido nicotinico, statine)

Farmaci antiperlipidemici Acido nicotinico (a) Fibrati (b) Resine (c) Statine (d)

grassi saturi, colesterolo Dieta *riduzione introito grassi saturi, colesterolo *aumento introito grassi mono-insaturi e poli-insaturi, soprattutto Ω3