Filosofia dello Spirito. Spirito Assoluto: Arte. Religione. Filosofia G.W.F. Hegel Filosofia dello Spirito. Spirito Assoluto: Arte. Religione. Filosofia
Spirito Assoluto
Spirito Assoluto Negli stati e nella storia lo Spirito trova un’incarnazione che resta sempre determinata e finita. Nello Spirito Assoluto lo Spirito raggiunge la piena consapevolezza di se stesso, e si coglie non in una manifestazione finita ma in se stesso. I suoi momenti sono l’arte, la religione e la filosofia.
Arte, religione e filosofia Sono tre forme di conoscenza che condividono il medesimo contenuto: l’Assoluto e si distinguono per il modo in cui contenuto viene colto: L’intuizione sensibile per l’arte La rappresentazione per la religione Il concetto per la filosofia.
Arte
Che cos’è l’arte « L’arte ha per materiale il sensibile spiritualizzato o lo spirito reso sensibile » [Estetica] L’arte è la conoscenza dell’Assoluto nella forma sensibile. il suo compito è quello di “idealizzare” la natura sensibile, il che non significa falsarla ma, al contrario, metterne in luce la vera essenza: l’Idea.
Arte simbolica L’arte è tanto più perfetta, e quindi più bella, quanto maggiore è l’unità tra forma sensibile e contenuto spirituale. Nel suo primo momento, l’arte simbolica, orientale, il contenuto spirituale non trova ancora una forma espressiva adeguata. Lo spirito è espresso in forme sfarzose, bizzarre, (“simboliche”) che non gli si adattano pienamente.
Arte classica Nell’arte classica, invece, si ha la piena adeguazione tra forma e contenuto. Hegel vede infatti nel mondo greco-classico l’attuarsi di una armonia immediata dell’uomo con il divino, del singolo con l’universalità. L’arte classica realizza perciò la perfetta bellezza: “non vi sarà mai nulla di più bello”.
Arte romantica Lo spirito ha però bisogno di ritrovarsi in se stesso, non in una forma esteriore. Tale tendenza trova espressione nell’arte romantica che già prelude al superamento dell’arte. In essa, infatti: risulta chiaro che la forma esteriore non è in grado di esprimere adeguatamente lo spirito. L’esteriorità sensibile passa in secondo piano, rispetto all’interiorità spirituale.
Religione
Che cos’è la religione La religione è la conoscenza dell’Assoluto nella forma della rappresentazione. La rappresentazione è già pensiero, ma ancora astratto e legato ad elementi sensibili; è il concetto intellettivo che si oppone agli altri concetti, senza poter entrare in unità organica con essi.
Dio e l’uomo L’Assoluto è espresso ancora come oggetto (Dio) posto al di fuori del soggetto (il fedele). Tant’è vero che nei suoi gradi più bassi il divino è reso manifesto dalle forme sensibili dell’arte (idoli e immagini sacre); tuttavia la religione ha in più rispetto all’arte la tensione all’interiorizzazione di Dio, alla identificazione con Lui.
Sviluppo della religione Dio appare inizialmente nelle forze della natura (religione naturale orientale); poi si manifesta come individualità spirituale (religione greca, romana, e giudaica). Ma è nella religione cristiana che Dio appare propriamente come Spirito. Essa è l’unica vera religione “rivelata”: solo in essa lo Spirito rivela se stesso.
Religione e filosofia Hegel non manca mai sottolineare, il valore della religione e la sua strettissima parentela con la filosofia. In realtà essa resta pur sempre una forma imperfetta; l’Assoluto si conosce perfettamente nella forma del pensiero speculativo. Ma, a differenza della filosofia la religione è accessibile a tutti gli uomini.
La religione è per tutti gli uomini; non come la filosofia, che non è per tutti gli uomini. La religione è il modo mediante il quale tutti gli uomini divengono coscienti della verità. Lezioni di Filosofia della Religione
Filosofia
Che cos’è la filosofia È solo nella filosofia che lo spirito trova un’espressione adeguata, il concetto, il pensiero speculativo. Nella filosofia lo Spirito giunge alla piena consapevolezza di sé: si sa attraverso tutti i suoi momenti, riconosce i momenti precedenti come tappe di uno svolgimento razionale necessario.
Storia della filosofia Anche la filosofia si svolge, ha una storia, organicamente connessa a quella del mondo. Le varie dottrine filosofiche sono frutto del proprio tempo, e in rapporto ai problemi di quel tempo devono essere comprese. A nessuna va attribuito un valore assoluto: esprimono una verità storicamente determinata, relativa ad una certa epoca.
Filosofie e filosofia ll succedersi delle varie scuole di pensiero non è tuttavia casuale e arbitrario, ma rappresenta il movimento necessario attraverso di cui si attua lo sviluppo dialettico dell’unica filosofia assoluta. Ogni filosofia passata è un momento di questa ed in ciò conserva una sua validità: la filosofia si identifica con la sua storia.
La filosofia assoluta Questa storia termina con la filosofia hegeliana: essa, in quanto è l’ultima,è la filosofia assoluta che raccoglie e invera tutta la tradizione del pensiero umano. « […] niente si perde, tutti i principi si conservano; la filosofia ultima è difatti la totalità delle forme. Quest’ idea concreta è la conclusione degli sforzi dello spirito in quasi due millenni e mezzo di lavoro serissimo, per diventare oggettivo a se stesso, per conoscersi. » [Lezioni di Storia della Filosofia]
[…] Del resto a dire anche una parola sulla “dottrina di come deve essere il mondo” la filosofia arriva sempre troppo tardi. Come pensiero del mondo, essa appare per la prima volta nel tempo, dopo che la realtà ha compiuto il suo processo di formazione ed è bell’e fatta [...]: la civetta di Minerva inizia il suo volo sul far del crepuscolo. Lineamenti di Filosofia del Diritto
Il crepuscolo La filosofia è un sapere assoluto e, come tale, può giungere solo quando la realtà è arrivata al termine del suo svolgimento, per mostrarne la razionalità (funzione giustificatrice). Restano gli interrogativi sul significato dell’aporetico compimento. In che senso la realtà è “bell’e fatta”? C’è ancora spazio per un ulteriore sviluppo?