“Tu chiamale se vuoi….. VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio 2008 ALTRE ESPERIENZE RAPPRESENTATIVE IN EUROPA Ing. MARIAGRAZIA NIRO ASPP – Trambus S.p.A.

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“Tu chiamale se vuoi….. VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio 2008 ALTRE ESPERIENZE RAPPRESENTATIVE IN EUROPA Ing. MARIAGRAZIA NIRO ASPP – Trambus S.p.A.

Stima degli esposti Il 23,6% dei lavoratori Europei è esposto a vibrazioni meccaniche  23% settore edile  20% miniere e manifatture  18% agricoltura  14% trasporti e comunicazioni  13% forniture di elettricità, acqua, gas Rilevazioni del 3° European Survey on Working Conditions (European Foundation, Dublin, 2001) “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio

SVEZIA Sup. Valore di AzioneSup. Valore Limite 4,5 Milioni di Lavoratori HAV (7.7%) (9.8%)5.250 (1.5%) WBV (6.1%) (28%)8.250 (3%) “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio Stima degli esposti Rilevazioni del 11 TH International Conference on Hand-Arm Vibration (Bologna 3-7 giugno 2007)INGHILTERRA Sup. Valore di AzioneSup. Valore Limite 28 Milioni di Lavoratori HAV5 milioni (17.8%)1.7 milioni (34%)1 milione (20%) WBV9 milioni (32.1%)1.3 milioni (14.4%) (0.2%) GERMANIA Lavoratori HAV (18.3%) (17.2%) Sup. Valore di Azione WBV (40.8%) (7.3%) Sup. Valore Limite HAV: hand-arm vibration / WBV: whole-body vibration

“Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio Recepimento Direttiva 2002/44/EC in Europa SVEZIA Recepisce la Direttiva a Luglio Valore limite WB: 1.1 m/sec 2 GERMANIA Recepisce la Direttiva a Marzo Fallisce il tentativo di recepire in un’unica Ordinanza diversi fattori di rischio (Rumore, Vibrazioni, CEM, Rad. Ottiche Artificiali) e il 9 marzo 2007 entra in vigore l’Ordinanza che unisce due Direttive Europee su Rumore (2003/10/CE) e Vibrazioni. Vengono recepiti i Valori Limite e di Azione indicati dalla DE eccetto per l’asse z nell’esposizione WB che resta pari a 0.8 m/sec 2 invece che 1.15 m/sec 2. INGHILTERRA Recepisce la Direttiva a Luglio La legge richiede ai DL di prendere provvedimenti quando l’esposizione PROBABILMENTE raggiunge Valori di Azione (tale parola lascia intendere che la misurazione non è richiesta). Nel 1994 l’HSE aveva fornito il Valore di Azione (HA) pari a 2.8 m/sec 2 ; con il recepimento della DE, tale valore viene allineato (2.5 m/sec 2 ).

La Direttiva Europea NON impone la misurazione ma l’effettuazione della Valutazione del Rischio “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio  Linee Guida Europee  … e Progetto VIBRISKS  Metodo SOBANE (Belgio)  Linee Guida ASSTRA per Comparto Trasporti

 Prodotte da Istituti/Laboratori di SSL di Francia, Inghilterra, Germania  Due Linee Guida (HAV, WBV) - di buona pratica non vincolanti - ed otto allegati   SCOPO:  Strumento di facilitazione per la Valutazione del Rischio;  Identificazione delle misure di prevenzione e protezione;  Introduzione di sistemi atti ad impedire sviluppo/progressione del danno. LINEE GUIDA EUROPEE “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio

Metodi di Valutazione per HAV e WBV:  Nomogramma delle esposizioni Nomogramma delle esposizioni  Tabella dei punti di esposizione Tabella dei punti di esposizione “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio 2008 LINEE GUIDA EUROPEE NB: Strumenti utili per la determinazione del tempo di esposizione che consente di rimanere sotto il valore limite di esposizione o di azione nell’utilizzo di mezzi/attrezzature Programmazione delle attività in funzione del rispetto dei limiti 7 Dati necessari: accelerazione relativa mezzi/attrezzature in esame (libretto d’uso e manutenzione/database/misurazioni) tempo di esposizione SI Necessità di approfondire la Valutazione del Rischio? PROCEDIMENTO Liste di primo controllo (domande di facile comprensione)

“Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio Nomogramma delle esposizioni

“Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio Tabella dei punti di esposizione

PROGETTO VIBRISKS ( “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio  Vibrisks è un consorzio di vari gruppi di ricerca appartenenti a sei Paesi dell’Unione Europea (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia).  Progetto di ricerca quadriennale, finanziato dalla Commissione Europea, che ha come scopo principale il miglioramento delle conoscenze sui rischi da vibrazioni mediante la conduzione di studi epidemiologici di coorte prospettici e caso-controllo, supportati da ricerche di biomeccanica e biodinamica eseguite in laboratorio.  Ha come obiettivo quello di fornire all’UE dati significativi sull’appropriatezza dei valori limite e delle metodiche valutative adottate per la prevenzione del rischio vibrazioni in ambito europeo.  Progetto caratterizzato da 7 “work packages”:  3 dedicati alle vibrazioni trasmesse al corpo intero;  3 dedicati alle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio;  1 dedicato alla disseminazione dei risultati nella comunità scientifica, negli enti di normazione e nelle sedi legislative in ambito sia europeo sia internazionale.

PROGETTO VIBRISKS (Conclusioni) “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio Per modificare la Direttiva e le metodologie utilizzate oggi c’è bisogno però di ulteriore ricerca ulteriore ricerca nel settore. VIBRISK ha contribuito diffondendo nuove metodologie, scoperte, ed esperienza ai tecnici della prevenzione, lavoratori, datori di lavoro. Il protocollo conclusivo per diagnosticare i danni indotti da vibrazioni e le guide per la sorveglianza sanitaria sono disponibili per essere applicate dai DL di tutto il mondo. “mano-braccio” possibili Gli studi epidemiologici e sperimentali sulle vibrazioni “mano-braccio” indicano che sono possibili miglioramenti nelle metodologie utilizzate per prevedere il rischio di disturbi provocati da vibrazioni. I risultati confermano che la pressione del sangue nella “sindrome da dito freddo” è legata all’esposizione a vibrazioni e che i valori termici e vibrotattili sono indicatori dei danni causati da vibrazioni mano-braccio. “corpo intero” necessari Gli studi epidemiologici e sperimentali sulle vibrazioni “corpo intero” indicano che sono necessari miglioramenti nei metodi per prevedere la sindrome da mal di schiena. Il rischio di infortunio in quella zona è dovuto a forze meccaniche e non possono essere predette solamente con la misurazione delle vibrazioni; molto importante è l’influenza della postura che determina le forze agenti sulla spina dorsale.

METODO SOBANE (Belgio) “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio Metodologia per la Valutazione del Rischio applicata a vari campi tra cui le VIBRAZIONI Principi base:  nessuna azione può essere intrapresa senza la partecipazione del lavoratore, il quale è il solo a conoscere la reale esposizione al fattore di rischio;  il lavoratore e la direzione devono essere attori delle azioni di prevenzione;  lo scopo dell'igiene industriale e della sicurezza è di agire non solo registrare e valutare;  assicurare le migliori condizioni di lavoro e non solo rispettare i valori limite di legge;  valutazioni di tipo quantitativo non conducono necessariamente a misure di controllo e devono essere intraprese solo dopo semplici azioni di controllo;  i lavoratori non comprendono e non cooperano con misure che agiscono solo su un fattore e trascurano altri fattori importanti per le condizioni di vita;  tutte le problematiche legate ad uno stesso lavoro sono interferenti e vanno affrontate con un approccio unico.

METODO SOBANE: PROCEDIMENTO 2. OSSERVAZIONE 2. OSSERVAZIONE: Per ogni aspetto evidenziato nella riunione iniziale deve essere intrapresa una discussione approfondita, tra lavoratori e tecnici, per cercare misure di controllo specifiche e soluzioni ad hoc. Il livello di Osservazione estende la discussione generale effettuata nel primo livello e cerca di approfondire il dettaglio dei problemi specifici, senza riferimento alle misurazioni ma cercando le soluzioni migliori per la situazione in generale. Al termine della riunione, il gruppo considera le soluzioni proposte, effettua una stima qualitativa del rischio residuo e decide se procedere o meno al livello 3. “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio SCREENING o ESAME 1. SCREENING o ESAME: R appresentanti dei lavoratori e Direzione esaminano il contesto del problema preso in considerazione (analisi iniziale) proponendo soluzioni semplici, economiche e di immediata applicazione nel miglioramento delle procedure di lavoro. Può essere confermato invece che il problema necessita di esame approfondito ed in parallelo con altri problemi come la sicurezza delle attrezzature, l'organizzazione del lavoro o il carico mentale; tali problematiche vengono considerate e risolte in questa sede.

METODO SOBANE: PROCEDIMENTO 3. ANALISI 3. ANALISI: A questo livello l'assistenza di un esperto del settore Sicurezza e Salute diventa necessaria. Il gruppo ed il consulente effettuano una analisi ancora più approfondita per trovare soluzioni più elaborate/specifiche, stimare il rischio residuo e valutare l'efficacia delle misure intraprese. L'obiettivo del livello di analisi è di individuare ulteriori misure tecniche di prevenzione e valutare il rischio residuo tramite banche dati, senza ricorrere alle misurazioni. In questa fase si cominciano ad utilizzare grandezze e terminologie appropriate (definizione di danno, gruppo omogeneo, livello di esposizione giornaliera, ecc). Se il rischio non è ancora accettabile bisogna passare allo stadio 4. “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio ESPERIENZA 4. ESPERIENZA: Con l'aiuto di un esperto in vibrazioni, si effettuano misurazioni in conformità con gli standard ISO, si valuta il rischio per ogni problema specifico e si cercano soluzioni idonee.

METODO SOBANE: CONCLUSIONI punto di forzacriticato dare importanza ai lavoratori calibrando l'intervento e riducendo i costi Il punto di forza di SOBANE (che è anche quello più criticato) è di dare importanza ai lavoratori nell’individuazione dei problemi e delle situazioni critiche nonché della loro risoluzione, senza ricorrere subito all'ausilio di un esperto del settore ma solo in un secondo momento, calibrando l'intervento e riducendo i costi. SOBANE è indirizzato alle Aziende e permette una gestione autonoma del problema, senza ricorso a specialisti se non in casi indispensabili. prematura Al momento la sua applicazione è prematura nella maggior parte delle Aziende ma gli esperti possono servirsene per condurre le indagini e per indottrinare la Direzione sulla metodologia, in modo che successivamente essi possano utilizzarla da soli. “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio

Anche se la misurazione viene prevista solo per casi particolari ed è subordinata alla valutazione (si privilegia l’impiego di banche dati e dei dati di certificazione rispetto ai rilievi sul campo)..... in alcuni casi le MISURAZIONI sono necessarie..… “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio CRITICITA’:  Elevati costi  Carenza di Laboratori Accreditati  Incertezza della misura (accuratezza della strumentazione, fluttuazione dei parametri fisici, variabilità dell’attività) SOLUZIONI:  Alcuni Paesi (Spagna e Polonia) assistono le Aziende dotando un ampio numero di Organizzazioni per la Salute e Sicurezza con idonee attrezzature  Altri (Francia) sostengono che lo Stato non debba interferire con questioni “private” e che le Aziende devono far riferimento a Laboratori Privati

STRATEGIE USATE PER LA VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE A VIBRAZIONI “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio  ADOZIONE LINEE GUIDA  DICHIARAZIONE DEL COSTRUTTORE  IMPIEGO DI BANCHE DATI

BANCHE DATI VIBRAZIONI “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio KarL A Ka talog r epräsentativer L ärm- und Vibrationsdaten am A rbeitsplatz

GERMANIA  Karla( Katalog repräsentativer Lärm- und Vibrationsdaten am Arbeitsplatz ) è disponibile solo in Tedesco e presenta numerosi dati di misurazioni su utensili e macchine  All’interno del sito è possibile trovare molte informazioni e linee guida “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio

SVEZIA  Il Vibration Database Svedese è fornito dalla “Umea Universitet”  Il sito dispone di due database, “Hand and Arm Vibration” e “Whole Body Vibration” e offre la possibilità di calcolare l’esposizione in tempo reale sia per gli utensili che per le macchine “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio

ITALIA  La Banca dati Vibrazioni dell’Ispesl nata con la collaborazione della USL 7 di Siena è fornita di numerosi dati di vibrazioni divisi in “sistema mano braccio” e “corpo intero”.  Dispone di numerosi informazioni e linee guida.  L’ISPESL ha avviato un progetto di ampliamento della banca dati e tra non molto sarà disponibile un portale apposito sulle Vibrazioni. “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio

Confronto tra le 3 banche dati  Per eseguire il confronto tra le tre banche dati è stato trovato uno strumento in comune al fine di verificare l’effettiva attendibilità  Lo strumento in questione è un Bosch GBH 24 VRE, un martello pneumatico diviso nella categoria “martelli perforatori per lapidei e martelli rotativi” “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio

Bosch GBH 24 VRE Lo strumento in questione è il seguente Di seguito sono riportati i valori di vibrazioni misurati dalle tre banche dati “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio

GERMANIA

SVEZIA

CONCLUSIONI valorestesso  Il valore riportato dalle tre banche dati è lo stesso diverse informazioni  Ciascuna banca dati offre diverse informazioni sulla misura e sull’utensile in questione attendibile la misurazione  Dopo aver eseguito tale confronto possiamo dichiarare attendibile la misurazione “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio

Pro e contro delle BANCHE DATI (in generale) “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio PRO acquisto di nuova macchina  Nel caso di acquisto di nuova macchina: Previsione in termini generali del rischio a cui saranno esposti gli addetti; Individuazione dei modelli di macchina caratterizzati dai minori livelli vibrazionali. macchine già in uso presso l’azienda  Nel caso di macchine già in uso presso l’azienda:  Confronto dei dati rilevati mediante misurazioni con quelli riportati in banca dati, permettendo così di valutare se le macchine in uso espongono a vibrazioni maggiori (scarsa manutenzione, particolari condizioni operative); in questo caso la banca dati permette di mettere in atto misure di prevenzione e protezione (Art. 5, D.Lgs. 187/2005). CONTRO  Parziali e non rappresentative della realtà globale;  Individualità dei lavoratori (forze di prensione diverse, spinte esercitate, ecc.), condizioni operative diverse.

BANCHE DATI EUROPEE “Tu chiamale se vuoi…..VIBRAZIONI” Roma, 20 maggio  La normativa italiana non fa riferimento alle Banche Dati Europee  In lingua straniera (inglese/svedese/tedesco)  Non sono specifiche del parco attrezzature/mezzi del nostro Paese