Severe enduring patients: aspetti formativi e resistenza ai trattamenti nei disturbi alimentari Giovanni Abbate Daga Padova 27-28 giugno 2014.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Casa di cura Città di Brà
Advertisements

“Anoressia Nervosa in adolescenza:
Il colloquio clinico Il colloquio clinico è una tecnica di osservazione del comportamento umano che ha lo scopo di comprendere e aiutare il paziente.
Perché Telemedicina e Cure Palliative ?
PSICOLOGIA DELLA SALUTE
PANORAMA NAZIONALE N° pazienti con tumore
PROGETTO “SCOMPENSO CARDIACO”
Ricercatore Health Search - SIMG
Il progetto di miglioramento e le prospettive future
L’INFERMIERE DI MEDICINA INTERNA: UNA COMPETENZA SPECIFICA?
LA VALUTAZIONE FATTA DAI FAMILIARI DEGLI UTENTI: LIMPATTO DEL GRUPPO DI AUTOMUTUOAIUTO SULLA UFSM DELLA VALDICHIANA.
SaLutE mEntaLE L’intErvEnto domiciLiarE LE buonE pratichE 13 giugno 2007 Grosseto Continuità e discontinuità delle buone pratiche nell’assistenza a domicilio.
DIAGNOSI DEL DOLORE IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE
“Anoressia Nervosa in adolescenza:
LA GESTIONE AMBULATORIALE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE
Dalla comunicazione alla relazione
Teorie e tecniche di psicologia clinica
Psicoterapia DCA A R Raffi Cesena 2006.
OPPIACEI PER VIA INTRATECALE:
Comunicazione Prof.ssa Maria Grazia Strepparava
PSICOLOGIA DELLA SALUTE L’intervento multidisciplinare in ospedale
Depressione in gravidanza e allattamento Annunziata Mastrogiacomo
A cura di Casciello Anna 3Css
Modello Assistenziale Pediatrico nel bambino con patologia cronica
Il MMG come garante dei passaggi tra domicilio, RSA ed ospedale
L’autostima. Tezze, 15 ottobre 2011.
Corso di laurea interfacoltà in Editoria e Comunicazione Multimediale
METODICHE DIDATTICHE Università degli Studi di Genova
Stomatopirosi Gli aspetti psicosociali (Sindrome della Bocca Urente)
IO SONO AL MONDO NELLA MISURA IN CUI POSSIEDO IL MONDO Heidegger
Il Disturbo Bipolare Diagnosi e terapia mario savino
I sintomi della depressione fra mente e corpo
Ricerca collaborativa europea
ASPETTI PSICOLOGICI DEL TRATTAMENTO FARMACOLOGICO
IL ruolo dell’I.B.D. Nurse Maria Grazia Giusti
Il Disease and Care Management
Metodi Obiettivi Risultati Conclusioni
DISTURBO DELLA CONDOTTA
Esperienza di Dialisi domiciliare extracorporea
MALATTIE CARDIOVASCOLARI
IL TRATTAMENTO OBIETTIVI - PIANI - PROGETTI - SETTING
EDUCAZIONE DEL PAZIENTE E SOMMINISTRAZIONE DELLE CURE
Udire le voci ed eventi di vita: conseguenze nella pratica clinica Prof. Marius Romme.
La depressione nell’adolescenza
La dimensione del problema
FOLLOW UP: PERCORSI INTEGRATI TRA EQUIPE E FAMIGLIA UN LAVORO VERSO L’AUTONOMIA L. Tironi, E. Natalizio, S. Nozzolillo, S. Raineri, G. Affinito, A. Amaglio.
NPI e Patologie prevalenti peculiari
ADHD in adolescenza: evoluzione del disturbo
Dati di attività della S.C. PSICHIATRIA Periodo di riferimento: – DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE S.C. PSICHIATRIA.
Sezione Controlli, Governo e Personale – Area Sanità e Sociale - Regione del Veneto 1 IL CARE MANAGEMENT DEL PAZIENTE COMPLESSO NELLE CURE PRIMARIE Elisabetta.
La sedazione palliativa/terminale: processo comunicativo
DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA SOLIDARIETA’ SOCIALE E VOLONTARIATO “Gli interventi di gruppo con utenti e famiglie” Irene Ronchi Psicologa Ser.T. Cremona.
Dal DSM IV al DSM-5: i nostri dati
La Facoltà di Medicina e Chirurgia per la Medicina di Genere Prof. Antonio Benedetti Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Politecnica delle Marche.
Necessità assistenziali nel disease management del paziente con demenza Maria Del Pesce U.O. di Neurologia Senigallia ( AN) Gestire la cronicità in un’ottica.
Conferenza Regionale Salute Mentale Bologna ottobre 2007 Pietro Pellegrini.
CONFERENZA STAMPA – 21/12/06 LA RELAZIONE SANITARIA PROVINCIALE IL DIABETE DR. BRUNO FATTOR.
Standard Italiani per la Cura del diabete mellito /pdf/2007-cura-diabete-mellito.pdf Il Progetto IGEA.
Binge Eating Disorder: Emozioni che diventano Cibo Paola Milanese U.F.A. Psicologia A.O. Bolognini di Seriate.
Dopo un trattamento psicoanalitico che ha buon esito, un paziente è chiaramente meno nevrotico(o psicotico), ma forse non necessariamente più maturo. Dall’altra.
Quando il cibo diventa un’Ossessione: i Disturbi del Comportamento Alimentare Ossessione.
Terapia cognitivo comportamentale potenziata (CBT-E) per gli adolescenti: un’alternativa al trattamento basato sulla famiglia? Dr. Riccardo Dalle Grave.
Psicopatologia alimentare specifica in soggetti con Disforia di Genere. Malusà M, Castellini G, Fisher AD, Benni L, Casale H, Ferruccio N, Maggi M, Ricca.
OMS Cure palliative pediatriche:  Minore terminali  Minore con patologia cronica severa che “non guarisce”  Minore con disabilita rilevante Il progresso.
DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE SONO DISTURBI CHE TESTIMONIANO UN INTENSO, COMPLESSO E PROFONDO DISAGIO PSICOPATOLOGICO DATO CHE IL CIBO E TUTTO.
Esposito Rita Maria, Dipartimento di Psicologia, Università Sapienza di Roma Fig.1. Modello 2x2 del perfezionismo (Gaudreau & Thomson, 2010). Il perfezionismo.
I DISTURBI DA TIC. I TIC SONO MOVIMENTI O GESTI O VOCALIZZAZIONI - INVOLONTARI ed AFINALISTICI- CHE INTERROMPONO IL NORMALE SVOLGIMENTO DI UN’AZIONE O.
Intensive Family Therapy per i disturbi del comportamento alimentare: outcome a 30 mesi Enrica Marzola 1, Stephanie Knatz 2, Roxanne Rockwell 2, Kerri.
COSA E’ IL DSM ?  MANUALE DIAGNOSTICO E STATISTICO DEI DISTURBI MENTALI  Ha risposto ad un bisogno internazionale di disporre di una classificazione.
Transcript della presentazione:

Severe enduring patients: aspetti formativi e resistenza ai trattamenti nei disturbi alimentari Giovanni Abbate Daga Padova giugno 2014

-Gravità del sintomo alimentare -Comorbilità -Insight -Complicanze mediche e current BMI -Fallimento di precedenti cure -Durata di malattia (long standing patients) -Personalità del paziente -Ambiente familiare

Stadiazione: pazienti a prognosi negativa Circa un 1 paziente su 4 sviluppa un disturbo permante Steinhausen 2002; Keel & Brown 2010 Tra questi circa il 20-25% muore tra i 25 e i 40 anni Tutti questi pazienti sono associati a: – Alta sofferenza – Alto utilizzo di cure e costi – Bassa qualità di vita – Alto carico oggettivo e soggettivo per i familiari

Qualità di vita pari agli infartuati e minore di psicosi e disturbo bipolare EEDR 2014

Termini ancora sotto studio Long standing patients Cronicità Severe enduring patients Resistenza ai trattamenti Manca consenso tra i clinici (Tierney and Fox 2009)

Definizione operativa Durata di malattia di almeno 7 anni Dopo 7 anni le percentuali di guarigione raggiungono un plateau e i miglioramenti sono di minor entità Herzog et al. 1989; Strober 1997; Keel & Brown 2010 Gravità della psicopatologia alimentare e comorbilità Impairment socio-relazionale Bassa motivazione Fallimento di almeno un trattamento Bamford & Mountford 2012; Fassino & Abbate Daga 2013; Touyz et al. 2013

BMC Psychiatry 2013 DISTURBI DELLO PSICO E NEURO SVILUPPO

Ruolo del rinforzo neuronale e del reward in un’età in cui il cervello è molto sensibile Ruolo del rinforzo neuronale e del reward in un’età in cui il cervello è molto sensibile

Caratteristiche del disturbo Egosintonia e funzione protettiva del sintomo Gravità della psicopatologia alimentare Negazione del disturbo Intensità delirante del sintomo Estrema ossessionalità e compulsività Comorbilità fobico-ansiosa Fattori di mantenimento Abbate Daga et al. 2013

Caratteristiche del paziente “ L’ansia innata, una marcata propensione ad evitare le esperienze piacevoli e una personalità troppo inflessibile per adattarsi al mondo sono fattori predispondenti la cronicità” Strober caratteristiche: Evitamento intrapersonale ed intepersonale, rigido controllo, senso di fallimento e bisogno di autopunizione Arkell & Robinson 2008

Caratteristiche dei trattamenti e dei terapeuti Intervallo di 2 anni circa prima dell’inizio delle cure, senza miglioramento negli ultimi 15 anni (Schoemacher 1997; Neubauer et al. 2014) Intervallo di circa 3 anni se esordio è più precoce (Neubauer et al. 2014): gli esordi precoci hanno gravità psicopatologica maggiore, ma hanno prognosi migliore se trattati (Abbate Daga et al. 2007; Madden et al. 2009; Lynn & Viner 2011; Bueno et al. 2014): Circa 50% dei soggetti affetti da AN non si curano mai o arrivano in ospedale in condizioni critiche (Keski-Rahkonen et al. 2007) Trattamenti di équipe non formate Controtransfert: sentirsi bloccati, esausti, sfidati, impotenti, annoiati

Quali interventi? Breve storia Team oriented approach specifico per pazienti cronici, collaborazione ed empatia, chiarezza (Hamburg et al. 1989) Focus sull’automomia vs controllo, controtransfert, considerare TSO (Goldner et al. 1989) Evitare lo scontro, obiettivi realistici, effettuare trattamenti nuovi rispetto al passato, counselling famiglia (Yager et al. 1992) Comprendere empaticamente il paziente e la sua esperienza soggettiva, rifiuto del concetto di pazienti incurabili (Vitousek et al. 1998) Teoria esplicativa della personalità, evitare interventi aggressivi e l’eccesso di zelo (Strober 2004)

Quali interventi? Primum non nocere! Evitare che i trattamenti siano: – non focalizzati – con obiettivi non chiari e non definiti – Intermittenti e genericamente supportivi – senza precisa monitorizzazione dello stato clinico Wonderlich et al 2012; Touyz et al modelli di trattamento: – Modello supportivo (Strober; Wonderlich, etc.) – Modello di trattamento specifico (Touyz & Hay; Le Grange; Long; Bamford & Mountford, etc.)

I 2 modelli condividono: Il recupero del peso non è un obiettivo principale Il focus terapeutico è molto più ampio rispetto alla sola psicopatologia alimentare Counselling familiare Fattore non negoziabile: controlli medici e condizioni di sicurezza rispetto al rischio di vita

Wonderlich et al IJED 2012 Team multidisciplinare Anamnesi accurata dei precedenti trattamenti Stabilire piccoli obiettivi appropriati, inclusa stabilità medica Relazione empatica e chiarezza sulle aspettative del trattamento Focus sulla qualità della vita, minima terapia sulla psicopatologia alimentare

Aspettarsi poco e definire gli obiettivi con cautela e ponderazione AN ha un valore protettivo: trattamento si basa sull’esplicitazione del funzionamento della personalità AN al paziente e ai familiari Lunghe visite prima di decidere piccoli obiettivi collegati a hobbies e ad attività in cui il paziente si sente gratificato Procedere a steps Obiettivo nutizionale 1200 Kcal/die Strober 2009

8 persone con storia di malattia da 9 a 44 anni (media 15), guarite dal almeno 5 anni (media13) Guarigione: complesso e lungo processo multidimensionale Guarigione: complesso e lungo processo multidimensionale Dawson et al Tipping point

63 pazienti con SE AN (media anni di malattia 16) 33 Specialist Supportive Clinical Managment 30 CBT specifica per pazienti con SE-AN Obiettivi principali QL sintomi depressivi, adattamento sociale 30 sedute in otto mesi, 1 anno follow up Miglioramenti in tutte le aree ed anche in BMI e psicopatologia alimentare Mantenimento al follow up Non differenze significative tra i due interventi Touyz et al. Psychological Medicine 2013

Behaviour Research and Therapy 2014 Predittori negativi: anni di malattia, poor social adjustment, uso di farmaci

34 pazienti Media anni di malattia: 13 anni Media giorni di ricovero: 102 giorni 70% circa con AN b/p Long et al. 2012

Forza dell’alleanza terapeutica alla fine del trattamento predice miglior outcome: occorre più tempo per sviluppare una solida alleanza di lavoro Stiles-Shields et al. IJED 2013 Ingaggio più che motivazione (Waller 2012: il mito della motivazione): la motivazione si sviluppa attraverso la relazione terapeutica Formulazione del caso Learning from patients Ruolo delle emozioni e delle relazioni Bamford & Mountford EEDR 2012

Significato dei sintomi Natura protettiva della malattia Ruolo delle emozioni Ruolo delle emozioni nella relazione Ruolo della emozioni in famiglia ed autonomia Relazione terapeutica Supervisione

Anoressiche (n.56) resistenti al trattamento presso DH di Torino AN (N=56)Test statistics Admission T0 N=56 Discharge EOT N=50 12-month follow-up T12 N=48 EDI-2 total score ± ± ±59.79 F(2,df)=8.08 p<0.001 DT13.57± ± ±7.40 F(2,df)=4.91 p=0.01 B5.51± ± ±5.72 F(2,df)=6.13 p<0.001 BD16.25± ± ±8.08 F(2,df)=6.35 p<0.001 I12.98± ± ±9.40 F(2,df)=1.83 p=0.17 P6.41± ± ±4.49 F(2,df)=0.83 p=0.44 ID7.35± ± ±4.46 F(2,df)=5.99 p<0.001 IA11.51± ± ±8.90 F(2,df)=3.82 p=0.03 MF8.01± ± ±6.40 F(2,df)=2.81 p=0.07 A8.35± ± ±5.41 F(2,df)=8.09 p<0.001 § IR7.05± ± ±7.08 F(2,df)=2.37 p=0.10 SI10± ± ±5.63 F(2,df)=7.58 p<0.001 HAM-A20.56± ± ±3.28 F(2,df)= p<0.001 § BDI17.09± ± ±9.62 F(2,df)=9.36 p<0.001 § BPSP37.16± ± ±10.30F(2,df)=71.46 p<0.001 § Unpublished data 55% AN Severe Enduring Alta comorbilità Fallimenti terapie precedenti Guarigione a 1 anno significativamente superiore in pazienti non Severe Enduring: 25% vs 3%

Conclusioni “… che ognuno possa essere aiutato è un’idea radicalmente sbagliata che può fare grave danno … “ Strober 2009 Touyz et al. Psychological Medicine 2013

W Kaye Am J Psychiatry 166:12, December 2009