Innovazione tecnologica e gestionale In Sanità Elettronica Tonino Pedicini Direttore Generale Agenzia Regionale Sanità - Campania ICAR – 2008 - NAPOLI.

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Innovazione tecnologica e gestionale In Sanità Elettronica Tonino Pedicini Direttore Generale Agenzia Regionale Sanità - Campania ICAR – NAPOLI

La pregressa esperienza in tema di innovazione tecnologica L’adozione delle tecnologie dell’informazione e delle reti di comunicazione costituisce un valido strumento di supporto alla gestione sanitaria. E’ su questi principi che la Regione Campania ha, in questi anni, investito risorse umane ed economiche in progetti finalizzati alla realizzazione di infrastrutture ed opere dedicate a potenziare e migliorare tale tipologia di servizi.

La pregressa esperienza in tema di innovazione tecnologica

Portale Telemedicina  Finanziamento: Misura POR 6.2 €  Concluso a Dicembre 2006  E’ stato organizzato in workpackage autonomi ciascuno mirante alla realizzazione e diffusione di uno specifico servizio di telemedicina.

Portale Telemedicina  Ente Coordinatore: Centro di Servizi Didattico Scientifico dell'Università degli Studi di Napoli Federico II  Partner del Progetto: Seconda Università degli studi di Napoli (n. 6 Dipartimenti) Università degli studi di Napoli Federico II (n.8 Dipartimenti) Azienda Ospedaliera Monaldi - Napoli Istituto Nazionale dei Tumori-Fondazione G. Pascale - Napoli Istituto Biostrutture e Bioimmagini - Consiglio Nazionale delle Ricerche  Responsabile del Progetto : Prof. Antonino Mazzeo

Rete Logica Progetto “TELEMEDICINA” Paziente Medico C.D.S. Azienda Osped. Universit. Federico II. Azienda Osped. Universit. S.U.N. Azienda Ospedaliera Monaldi IRCCS Pascale Internet

Sistema di Cooperazione Applicativa in Sicurezza: “SPICCA”  Successivamente, la Regione Campania ha definito il proprio modello di Cooperazione Applicativa “SPICCA” nell'ambito della misura 6.2 "Sviluppo della Società dell'Informazione" del POR Campania misura 6.2 "Sviluppo della Società dell'Informazione"  Con “Spicca” si definiscono le modalità tecniche e operative per realizzare, erogare e gestire i servizi ai cittadini, imprese e istituzioni consentendo l'interoperabilità fra le diverse strutture coinvolte senza toccare l'autonomia tecnologica e organizzativa dei singoli sistemi/strutture.definiscono le modalità tecniche e operative

Centro Unico di Prenotazione Regionale Centro Unico di Prenotazione Regionale: realizzazione (interoperazione e cooperazione) delle rete dei Centri Unici di Prenotazione delle AA.SS.LL e AA.OO (Nodo Aggregatore Regionale CUP); Il sistema CUP Regionale fornisce una serie di servizi che consentono di: individuare, sulla base del ventaglio dell’offerta di prestazioni che le strutture sanitarie integrate possono mettere a disposizione, la struttura che potenzialmente può garantire una risposta più aderente alle esigenze dell’assistito; fornire l’elenco delle disponibilità di appuntamenti in corrispondenza di una specifica richiesta effettuata dall’utente (in termini di prestazione, periodo di riferimento, ASL e struttura erogante) dopo aver interrogato uno o più sistemi CUP; registrare ed annullare appuntamenti sui sistemi CUP locali mediante chiamata al relativo servizio; identificare l’anagrafica di un assistito; consultare l’anagrafica dei Medici prescrittori.

Programma Quadro (APQ): Rete MMG e PLS  Nell’anno 2005, nell’ambito dei progetti rientranti nell’Accordo di Programma Quadro (APQ) in materia di e-government e Società dell’Informazione nella Regione Campania, è stata aggiudicata la gara per “l’intervento Rete dei Medici di Medicina Generale”.  L’intervento, attualmente in fieri, dovrà concludersi entro il mese di dicembre 2008

Programma Quadro (APQ): Rete MMG e PLS L’intervento sta realizzando la costruzione di una infrastruttura applicativa per l’interoperabilità dei dati nel rispetto della cooperazione applicativa.

Programma Quadro (APQ): Rete MMG e PLS L’intervento, così come definito nel bando, ha riguardato, in via prioritaria, le seguenti strutture sanitarie regionali: tre Centri di Cura Primaria, che rappresentano modelli sperimentali di integrazione socio-sanitaria; 2 Consorzi di Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, che associano medici appartenenti ad A.S.L. diverse. I Centri di Cura Primaria” sono così strutturati: ASL Avellino 1 Distretti Sanitari ASL Salerno 3 Distretti Sanitari ASL Benevento 1 Distretti Sanitari 22-23

Telemedicina: “STELE”

Il progetto di Telemedicina “STELE” della Regione Campania, nato nell’ambito delle progettualità relative al “Primo atto integrativo dell’accordo di programma quadro” - “E-government e società dell’informazione nella Regione Campania”, si pone come obiettivo l’ampliamento dei servizi del portale regionale di telemedicina, secondo due linee di azione:

Telemedicina: “STELE” Un’altra di natura orizzontale, che consentirà di dotare la piattaforma tecnologica regionale di funzioni e requisiti di base per conformarla al nodo aggregatore del Modello regionale “Spicca”, garantendo in tal modo, per tutti i servizi erogati, i “paradigmi tecnologici” della Interoperabilità e della Cooperazione applicativa. Una di natura verticale, che consentirà la messa in erogazione di servizi applicativi specializzati per diverse aree medico- sanitarie

Servizi applicativi offerti

Rete Rianimazione

L’ambito territoriale L’ambito territoriale interessato è quello relativo ad Aziende Sanitarie insistenti nelle province di Benevento, Avellino e Salerno, in quanto in questo stesso ambito territoriale la Regione Campania ha in atto una ulteriore attività progettuale finalizzata a:

L’ambito territoriale

L’aspetto innovativo Aspetto particolarmente innovativo del progetto “STELE” è:  la perfetta integrazione con le precedenti progettualità  la costituzione di uno specifico servizio che svolgerà funzioni di “Osservatorio” per le attività di:

Architettura del Portale STELE

Aspetto innovativo: l’Osservatorio di Telemedicina La Gestione del rischio clinico, per le attività di telemedicina, si realizza attraverso l’utilizzo di consolidate metodologie al fine di ottenere: l’analisi dei ruoli e dei rischi; l’individuazione delle procedure e delle aree critiche la definizione di nuovi processi e buone pratiche da seguire; il miglioramento dei servizi erogati la maggiore sicurezza per gli operatori e per gli utenti.

Conclusioni L’esperienza della Regione Campania offre un valido esempio di integrazione tra “innovazione tecnologica”, quale contributo per lo sviluppo di ulteriori progetti di analisi e valutazione.