1 NUOVI BISOGNI, NUOVO WELFARE Risultati dell’analisi dell’evoluzione delle prestazioni sociali in Canton Ticino negli ultimi anni studio a cura di: Christian Marazzi, Spartaco Greppi, Emiliano Soldini Unità di ricerca SUPSI-DSAS febbraio 2007
2 Obiettivo dello studio Individuare i fattori che hanno determinato l’aumento delle spese sociali, quelle a favore degli assistiti a domicilio, a partire dal 2003 in Canton Ticino.
3 Evoluzione dei contributi cantonali a favore degli assistiti a domicilio, mio di franchi, TI (*) Differenza tra consuntivo e competenza nel 2006 è dovuta ad una nuova ripartizione di alcune voci di spesa. Questa nuova ripartizione si ripercuote anche sul dato di preventivo.
4 Evoluzione della spesa sociale Anno Consuntivo (*) Competenza (*) Preventivo Contributi cantonali a favore degli assistiti a domicilio in Canton Ticino, mio di franchi (*) Differenza dovuta ad una nuova ripartizione di alcune voci di spesa. Questa nuova ripartizione si ripercuote anche sul dato di preventivo.
5 Evoluzione dei beneficiari anno casi (*) Numero di casi (unità di riferimento) di beneficiari di assistenza a domicilio. Le due serie non sono direttamente confrontabili. (*) stima vecchia serienuova serie
6 L’enigma L‘evoluzione del numero di UR non spiega la totalità dell‘aumento della spesa (di competenza), (2000 = 100)
7 Le misure di contenimento (1) Eliminazione della copertura a fondo perso delle pigioni elevate e della cauzione (dal ). Introduzione dell’obbligo della perizia dei preventivi allestiti per cure dentarie (dal ). Contenimento delle prestazioni speciali (dal ). Ridimensionamento delle soglie CSIAS (che sono inferiori alle soglie LAPS) con incentivi al lavoro (dal ). Passaggio dal pagamento integrale del premio di assicurazione malattia a carico dell’assistito al pagamento in base alla sola quota media ponderata (dal ).
8 Le misure di contenimento (2) Ricalcolo della prestazione a favore di un assistito il cui convivente svolge un’attività lucrativa (dal ). Decisione di versare la prestazione assistenziale a partire dal mese successivo l’accettazione della domanda (dal ). In generale si osserva un aumento del rigore nel riconoscimento delle prestazioni. E tutto questo in concomitanza al dispositivo degli AF che sono un fattore di riduzione netta del numero di beneficiari di assistenza.
9 E allora, come spiegare l‘aumento? Oltre al numero dei casi, l‘aumento è dovuto a due cause prioritarie: La crescita del fabbisogno. Il prolungamento della permanenza in assistenza.
10 La crescita del fabbisogno medio mensile anno di inoltro della domanda anno considerato
11 L‘aumento della durata di permanenza in assistenza Anno considerato % di UR con al massimo 11 mesi di prestazioni 63.0%56.7% % di UR con 12 mesi di prestazioni 37.0%43.3%
12 L’assistenza di lunga durata (1) Anno considerato % di UR in assistenza per 12 mesi dopo 2 anni Anno di inoltro della domanda Numero di UR in assistenza per 12 mesi %
13 L’assistenza di lunga durata (2) Anno di inoltro della domanda UR beneficiarie 2004 UR beneficiarie 2005 Numero% % %1338(*)34.6% % % % Totale % %
14 I fattori determinanti l‘aumento del fabbisogno e della durata (1) Irrigidimento delle Assicurazioni sociali (AI e AD). Aumento dei premi di assicurazione malattia (aumento dell‘onere e degli esclusi dalla tutela). Tendenza all’aumento della franchigia con effetto di demutualizzazione e in caso di malattia maggior onere a carico dell’assistenza. Aumento degli affitti (diminuzione della prestazione residuale per coloro che superano il massimo riconosciuto).
15 I fattori determinanti l‘aumento del fabbisogno e della durata (2) Allentamento delle tutele assicurative dovute a maggiore flessibilità e precarietà del lavoro (indennità perdita di guadagno, disoccupazione, 2° e 3° pilastro). Erogazione per un massimo di 5 anni dell’anticipo alimenti. Aumento della divorzialità e delle instabilità familiari.
16 In sintesi Una minore capacità di uscire dall‘assistenza (pur accompagnata da una maggiore difficoltà ad entrarvi) assieme all‘aumento del fabbisogno, generano un aumento della spesa assistenziale. La „demutualizzazione“ nelle assicurazioni sociali (desolidarizzazione) comporta un trasferimento di oneri e un aumento più che proporzionale della spesa pubblica cantonale.
17 Il circolo vizioso del „meno spendi più spendi“ aumento n° beneficiari misure di contenimento impoverimento aumento durata aumento fabbisogno aumento oneri aumento della spesa fattori economici fattori sociali fattori istituzionali (ass. sociali) senza tutele
18 Come spezzare il circolo vizioso? Accompagnare l‘individuo nel corso delle discontinuità che caratterizzano la sua vita adulta (salute, famiglia, lavoro e formazione). Garantire la continuità dei diritti alla sicurezza sociale. Coniugare flessibilità con sicurezza sociale. In altre parole, una forma locale di flexicurity.
19 I tre pilastri della flexicurity sostegno alla mobilità del lavoro solido sistema di tutele politiche attive avanzate Sul piano locale, la flexicurity potrebbe declinarsi nelle seguenti misure.
20 Misure locali Aiuto a tutti coloro che hanno perso il diritto all‘indennità di disoccupazione. Riconoscere l‘aiuto in famiglia come attività momentanea e remunerata in periodi di disoccupazione. Rimutualizzazione di coloro che sono esclusi dalla copertura delle assicurazioni malattia e privi di indennità perdita di guadagno. Coniugare aiuto sociale e formazione commisurandola al bisogno nell‘arco del ciclo di vita. Potenziamento delle esistenti misure di inserimento professionale.