PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 1D GRECIA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 1D
LA GRECIA NELL’ EUROPA La Grecia è situata a nord-est del mar Mediterraneo. La Grecia forma l’estremità meridionale della penisola balcanica nell’Europa sud-est. Comprende diverse centinaia di isole nel mar Egeo, nel mar Ionio e nel mar Mediterraneo, di cui soltanto 227 sono abitate.
LA GRECIA POLITICA Capitale: Atene Superficie: 131 957 km² Popolazione: 10 992 589 (2014) Lingua ufficiale: greco Sistema politico: repubblica parlamentare Paese membro dell'UE dal: 1° gennaio 1981 Valuta: Euro. Membro della UE dal 1° gennaio 2001
LA GRECIA FISICA Confini e territorio: la Grecia confina a nord-ovest con l’Albania, a nord con la Macedonia e la Bulgaria, a nord-est con la Turchia; a est si affaccia sul mar Egeo, a sud sul Mediterraneo e a ovest sullo Ionio. Il territorio è prevalentemente montuoso e con coste molto articolate: a sud il Peloponneso e a nord-est la Penisola Calcidica. Appartengono alla Grecia anche molte isole e arcipelaghi. Il monte Olimpo è il più alto della Grecia con i suoi 2917 m
3 CITTÀ PIÙ IMPORTANTI DELLA GRECIA
ATENE Atene si trova nell’ Attica ed è bagnata dal mar Egeo . Qui, nell’antichità sono fiorite la filosofia e la democrazia , grazie a varie civiltà . È la capitale della Grecia. È una metropoli tra l’ antico e il moderno; vivono quasi 5.000.000 di persone I monumenti più celebri sono l’ Acropoli e il Partenone.
L’ACROPOLI L’Acropoli di Atene: è il più grande complesso architettonico ed artistico lasciato dalla civiltà greca a tutto il mondo; è una rocca, spianata nella parte superiore, che si eleva di 156 metri sul livello del mare sopra la città di Atene. Il pianoro è largo 140 m e lungo quasi 280 m. È anche conosciuta come Cecropia in onore del leggendario uomo-serpente Cecrope, il primo re ateniese.
IL PARTENONE Il Partenone è il più importante tempio dell’Acropoli di Atene, e rappresenta la massima espressione dell’architettura greca. Fu distrutto e poi ricostruito. Il Partenone è dedicato alla dea Atena Parthenos (Atena Vergine).
IL MITO Il mito racconta di Atena e Poseidone che volevano sotto la loro protezione una città. Entrarono in conflitto perché non riuscivano a mettersi d’accordo , nemmeno con la mediazione di Zeus. Allora lasciarono decidere ai cittadini. Atena e Poseidone riunirono il popolo della città sull'Acropoli e dissero che ciascuno dei due avrebbe concesso un dono: il regalo giudicato migliore avrebbe fatto vincere la rispettiva divinità. Poseidone fece comparire un magnifico cavallo, mentre Atena fece nascere dal terreno un ulivo. A quel punto dalla folla si fece avanti uno degli anziani più autorevoli affermando che entrambi i doni erano degni di essere scelti e avevano un significato: il cavallo rappresentava la forza, il coraggio, la guerra, mentre l'ulivo la prudenza, la serenità, la pace. L'anziano disse anche che la guerra poteva portare ricchezze, potere, ma era incerta; invece la pace, anche se i beni che concedeva erano meno vistosi, erano anche più sicuri e duraturi. Tutti concordarono con le parole dell'anziano e scelsero il dono di Atena, che diede infine il suo nome alla città.
SPARTA ANTICA Sparta è una città greca, protagonista indiscussa della storia della Grecia e rivale di Atene. Situata nel Peloponneso meridionale, Sparta sorge sulle rive dell’ Eurota, in una conca tra i rilievi del Parnone a est e del Taigeto a ovest. La città conta circa 18.000 abitanti ed è capoluogo della Laconia
GLI SPARTANI GLI UOMINI Gli Spartani si dedicavano esclusivamente, fin dai 7 anni, agli esercizi militari, compiuti in un regime di vita comunitario; a 19 anni erano ammessi nell’ esercito. A 30 anni potevano avere una famiglia, continuando l’ addestramento militare fino a 60 anni. LE DONNE Un ruolo importante avevano le donne che dovevano «dirigere» un’ economia familiare, sorvegliare e controllare il lavoro dei figli
SPARTA MODERNA Oggi Sparta è una città moderna e tranquilla, elegante con i suoi viali alberati e i giardini ben curati, elementi architettonici che testimoniano il suo passato militare e la bellezza delle costruzione più recenti. Sparta in realtà non offre particolari attrattive monumentali dato che gli Spartani erano troppo impegnati negli esercizi militari per dedicarsi all’ arte.
MICENE IL LUOGO IL TEMPO Per millenni sulle terre bagnate dal Mar Egeo vissero popoli diversi. Tra questi popoli c’erano i Micenei, così chiamati dal nome di una delle città più importanti, Micene.Nell’Iliade, che narra le loro avventure, i Micenei sono anche chiamati Achei. IL TEMPO La civiltà greca nacque nel 1.500 a .C. Tra il 1 900 e il 1 200 a.C. circa i Micenei (o Achei) abitarono in Grecia e dominarono molte isole del Mar Egeo, tra cui Creta, le coste dell’Asia Minore e dell’Italia. La società micenea ebbe il suo massimo splendore tra il 1.300 e il 1.200 a.C. Nel 1.200 I Dori, popolazione indoeuropea, sconfissero i Micenei. LE ORIGINI Verso il 1.900 a.C. delle popolazioni provenienti dall’Oriente si stabilirono nella Grecia continentale , nel Peloponneso.
LE ATTIVITĂ • AGRICOLTURA: coltivavano viti e ulivi, cereali, e ortaggi; • ALLEVAMENTO: Ovini, da cui traevano formaggio e lana, polli e anche cavalli di razza. • ARTIGIANATO: avevano imparato a lavorare l’oro, l’argento e l’avorio, con cui facevano raffinati gioielli e armi. Fabbricavano anche utensili, oggetti e armi in bronzo. Con l’argilla cotta sapevano costruire anfore e fiasche per conservare e trasportare l’olio. • COMMERCIO: Con i popoli di tutto il Mediterraneo scambiavano oggetti di ceramica dipinti con motivi naturalistici, come animali e piante, e tessuti di lana. • ARCHITETTURA : costruivano palazzi circondati da mura
LA RELIGIONE Era madre degli dei e Posidone dio del mare moglie di Zeus Zeus padre degli dei e degli uomini che usava come arma i fulmini Posidone dio del mare e fratello di Zeus . I Micenei raffiguravano gli dei con piccole statuette di ceramica dalle forme umane. Nei santuari costruiti sulle montagne , su altari a forma di grandi corna, i sacerdoti celebravano riti sacri. Offrivano agli dei i frutti della terra e animali. Gli archeologi hanno ritrovato a Micene interi villaggi di tombe a tumulo, costituite da camere circolari ricoperte di terra. I Micenei mettevano nelle tombe gli oggetti che il defunto avrebbe potuto utilizzare nell’aldilà. Tutti questi oggetti formavano il corredo funebre.