L’urbanizzazione nel mondo

Il fenomeno dell’urbanizzazione Il grafico mostra l’evoluzione della percentuale di popolazione urbana nelle varie regioni.

L’Italia delle cento città

Le città nel territorio Metropoli: sull’intero sistema della città-regione emerge una città nettamente più importante delle altre, chiamata metropoli, che funge da centro di direzione di animazione economica, di coordinamento, che esercita la propria influenza su quel territorio, che con quella città finisce per identificarsi. Area metropolitana : quando l’espansione territoriale del nucleo urbano principale raggiunge i nuclei più piccoli preesistenti, catturandoli e inglobandoli nel proprio tessuto, si forma un’agglomerazione. Rete urbana monocentrica. Conurbazione : quando si congiungono più centri, senza che ciascuno di essi perda la propria autonomia e identità, nasce una configurazione territoriale diversa dalla città, soprattutto per la maggiore complessità della sua organizzazione. Le conurbazioni policentriche si sono formate nelle aree minerario industriali (nelle Midlands in Inghilterra, in Germania nel bacino della Ruhr, e in Polonia nel bacino dell’Alta Slesia) → Randstad Holland. Rete urbana policentrica.

Città romana e medievale

Le megalopoli in America

La megalopoli giapponese Tokyo e la megalopoli di Tokaido

Evoluzione della popolazione urbana in alcuni Paesi europei ( ) In quale periodo ( o ) si sono avuti in genere i maggiori aumenti? In quali paesi la popolazione urbana è aumentata più sensibilmente nel periodo ?

La città e i consumi La veduta satellitare notturna della Terra mette in evidenza come l’illuminazione artificiale notturna (con conseguente consumo di fonti energetiche e di risorse) coincida con le maggiori concentrazioni urbane e le aree più densamente popolate del pianeta. Confrontala con quella della diap. 1 e individua le principali megalopoli

Le città (in)sostenibili: degrado urbano L’esplosione urbana nei Paesi in via di sviluppo

Per città più sostenibili La città sostenibile è quella capace di accordare le necessità dei cittadini con l’equilibrio ecologico del territorio e con la sopravvivenza delle generazioni future. Per esempio il rapido consumo delle riserve di acqua potabile, spesso causato da veri e propri sprechi, mette a rischio la disponibilità di questo bene nei prossimi decenni. A partire dal 1994, l’Unione Europea ha avviato una campagna per le città sostenibili. La Carta delle Città Europee per lo Sviluppo durevole e sostenibile (detta anche Carta di Aalborg, dal nome della città danese dove si è svolta la prima conferenza) ha previsto piani per ridurre l’uso di veicoli individuali a motore (stimolando invece quello di mezzi di trasporto ecologicamente compatibili), i vari tipi di inquinamento, il consumo di energia, i rifiuti. Art. 1 della Carta di Aalborg “Assieme alle famiglie e alle collettività locali, le città sono l’elemento fondamentale delle società e degli Stati e sono centri in cui si sono sviluppati l’industria, l’artigianato, il com- mercio, l’istruzione e l’amministrazione. Le città europee riconoscono la propria responsabilità, dovuta all’attuale stile di vita urbano, in particolare ai modelli di divi- sione del lavoro e delle funzioni, degli usi territoriali, dei tra- sporti, della produzione industriale e agricola, del consumo, delle attività ricreative […]. Ciò assume particolare rilievo se si tiene presente che quasi l’80% della popolazione europea vive in aree urbane. Le città europee sono convinte dell’impossibilità di arrivare a un modello di vita sostenibile in assenza di collettività locali che si ispirino ai principi di sostenibilità. L’amministrazione locale si colloca a un livello prossimo a quello in cui vengono percepiti i problemi ambientali e il più vicino possibile ai cittadini, e condivide a tutti i livelli con governi la respon- sabilità del benessere dei cittadini e della conservazione della natura. Le città svolgono pertanto un ruolo fondamentale nel processo di cambiamento degli stili di vita e dei modelli di produzione, di consumo e utilizzo degli spazi.”