Bilancio comunitario Diritto dell’Unione europea.

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Bilancio comunitario Diritto dell’Unione europea

Come viene speso il denaro? Una piccola parte — circa l’1 % della ricchezza Nazionale dell’Unione, pari a circa 235 euro pro capite — affluisce nel bilancio annuale dell’UE. Questi fondi sono utilizzati per migliorare la vita quotidiana delle persone.

Direttamente o indirettamente beneficiamo tutti di qualche attività finanziata sul bilancio dell’UE, che si tratti di spiagge più pulite, un’alimentazione più sicura, strade in migliori condizioni o i nostri diritti fondamentali.

Gli interventi e i progetti finanziati sul bilancio dell’UE rispecchiano le priorità stabilite dagli Stati membri in un determinato momento. Essi sono raggruppati in grandi categorie di spesa (i cosiddetti «capitoli») e in trentuno settori politici diversi.

Il bilancio dell’UE finanzia interventi e progetti in settori nei quali tutti gli Stati membri hanno deciso di agire al livello dell’Unione.

In altre aree però gli Stati membri hanno preferito non intervenire al livello europeo; ad esempio, la previdenza sociale, le pensioni, la sanità o l’istruzione sono tutti settori finanziati dai bilanci nazionali, regionali o locali. Il «principio di sussidiarietà» garantisce che le attività che si possono gestire meglio a livello nazionale, regionale o locale siano finanziate al livello più appropriato, senza intervento dell’UE.

Da dove viene il denaro? L’Unione europea dispone di «risorse proprie» per Finanziare la sua spesa. Giuridicamente queste risorse appartengono all’Unione e gli Stati membri le riscuotono a suo nome e le trasferiscono al bilancio comunitario.

Al bilancio affluiscono anche altre entrate, quali le imposte sul reddito pagate dal personale dell’UE, i contributi versati da paesi terzi a taluni programmi dell’UE e le ammende inflitte alle imprese che violano le regole di concorrenza o altre norme. Queste risorse diverse ammontano all’1% circa del bilancio.

I contributi che gli Stati membri versano al bilancio comunitario sono relativamente proporzionali alla ricchezza di ciascuno. Il Regno Unito, i Paesi Bassi, la Germania, l’Austria e la Svezia beneficiano però di adeguamenti per il calcolo dei loro contributi.

D’altro lato, i fondi del bilancio UE affluiscono agli Stati membri secondo le priorità stabilite dall’Unione. Gli Stati membri meno prosperi ricevono in proporzione più dei Paesi più ricchi e la maggior parte dei Paesi riceve più di quanto versi al bilancio dell’UE D’altro lato, i fondi del bilancio UE affluiscono agli Stati membri secondo le priorità stabilite dall’Unione. Gli Stati membri meno prosperi ricevono in proporzione più dei Paesi più ricchi e la maggior parte dei Paesi riceve più di quanto versi al bilancio dell’UE.

Procedura di bilancio Procedura di bilancio La Commissione, il Parlamento e il Consiglio dei Ministri hanno ruoli e poteri diversi nell’adozione hanno ruoli e poteri diversi nell’adozione del bilancio.

Per prima cosa queste tre istituzioni concludono un accordo vincolante per assicurare la disciplina di bilancio e la programmazione a lungo termine e per rafforzare la cooperazione nell’ambito dei bilanci annuali.

Questo «accordo interistituzionale» comprende un «quadro finanziario pluriennale» che fissa i limiti superiori annui (noti come «massimali») per capitolo. I bilanci annuali devono rispettare questi massimali.

La procedura di bilancio definita nei trattati dell’UE va dal 1o settembre al 31 dicembre. In pratica però inizia molto prima. Ad esempio, i preparativi per il bilancio 2007 sono iniziati prima della fine del 2005.

Vi sono due tipi di spese di bilancio: obbligatorie e non obbligatorie. Le spese obbligatorie sono tutte quelle derivanti da accordi internazionali e dai trattati dell’UE. Tutti gli altri tipi di spesa sono classificati come non obbligatori.

Al Consiglio dei ministri spetta la decisione definitiva sulle spese obbligatorie e al Parlamento quella sulle spese non obbligatorie. L’importanza di questa distinzione è diminuita con gli accordi interistituzionali che si sono succeduti, grazie ai quali le due istituzioni collaborano strettamente in tutte le fasi della procedura.

Progetto preliminare di bilancio della Commissione Tutte le istituzioni e gli organi dell’UE preparano i loro preventivi di spesa per il progetto preliminare di bilancio in base alle proprie procedure interne.

La Commissione riunisce i preventivi e stabilisce il «progetto preliminare di bilancio», che tiene conto degli orientamenti o delle priorità dell’esercizio finanziario a venire.

La Commissione sottopone il progetto preliminare di bilancio al Consiglio dell’Unione in aprile o all’inizio di maggio, prima della riunione in luglio del Consiglio «Bilancio». Il Consiglio dei ministri e il Parlamento devono lavorare sulla base di questa proposta della Commissione.

Prima lettura del Consiglio Dopo una riunione di concertazione con il Parlamento, il Consiglio dei ministri, dopo aver apportato eventuali modifiche al progetto preliminare adotta il progetto di bilancio e in settembre lo trasmette al Parlamento.

Prima lettura del Parlamento Nella sua prima lettura, che si tiene in ottobre, il Parlamento può decidere di apportare emendamenti al Progetto di bilancio. Le questioni controverse sono prima discusse in riunioni a tre («trialogo») con la Presidenza del Consiglio e con la Commissione. La prima lettura e gli emendamenti del Parlamento sono quindi ritrasmessi al Consiglio.

Seconda lettura del Consiglio Prima di procedere ad una seconda lettura in novembre, il Consiglio tiene un’altra riunione di concertazione con il Parlamento nell’intento di raggiungere un accordo sull’insieme del bilancio. Il Consiglio adotta quindi la seconda lettura.

Il Parlamento approva o respinge (2° lettura) Il Parlamento può modificare l’ultimo testo del Consiglio prima di votare la versione definitiva del bilancio in dicembre. Se il bilancio è approvato, il presidente del Parlamento lo firma dandogli così forza di legge. Il Parlamento può anche respingere il bilancio.

Procedure analoghe si applicano per l’adozione di lettere rettificative del progetto preliminare di bilancio (presentate nel caso emergano nuove informazioni prima dell’adozione del bilancio) e di bilanci rettificativi (presentati nel caso di circostanze inevitabili, eccezionali o impreviste emerse dopo l’adozione del bilancio).

Riassunto Commissione: Progetto preliminare di bilancio in aprile/maggio (PPB) Consiglio: Progetto di bilancio (PB) in luglio (maggioranza qualificata) Parlamento: prima lettura del progetto di bilancio in ottobre

Il Parlamento: Emenda le spese non obbligatorie  Il Consiglio può approvare o respingere a maggioranza qualificata  Parlamento, 2° lettura spese non obbligatorie in dicembre Propone modifiche per le spese obbligatorie  Il Consiglio può approvare o respingere a maggioranza qualificata  Il Consiglio delibera

Spese non obbligatorie Il Parlamento, nella 2° lettura in dicembre, approva Importo e commenti votati Il Parlamento, nella 2° lettura in dicembre, non approva (Maggioranza dei membri + 3/5 dei voti espressi)  Si torna alla 1° lettura/ Nuovo importo

Nel caso in cui ricorrano gravi motivi, il Parlamento può rigettare il progetto di bilancio col voto favorevole della maggioranza dei suoi membri, corrispondente almeno ai 2/3 dei suffragi espressi.

Regime dei dodicesimi provvisori È sistema che consente alle istituzioni CE, in caso di mancata approvazione del bilancio, di procedere comunque all’erogazione delle spese loro necessarie, prendendo come parametro di riferimento l’ultimo bilancio regolarmente approvato.

Tali spese considerate mensilmente saranno sottoposte ad un duplice ordine di limiti. Esse, infatti, non potranno eccedere la soglia di 1/12 dei crediti regolarmente aperti nel bilancio dell’esercizio precedente, né quella di 1/12 dell’importo complessivo dei crediti risultanti dal progetto di bilancio elaborato con riferimento all’esercizio in corso.