Sindrome Metabolica, polipi e cancro del colon retto ERCOLE DE MASI Roma, 10 novembre 2010.

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Sindrome Metabolica, polipi e cancro del colon retto ERCOLE DE MASI Roma, 10 novembre 2010

Tumori: i 4 big killer in Italia, colon-retto in aumento ISS - AIOM – ADKronos: il tumore del colon retto sta diventando la neoplasia più frequente tra i maschi e la seconda nelle femmine; ISS - AIOM – ADKronos: il tumore del colon retto sta diventando la neoplasia più frequente tra i maschi e la seconda nelle femmine; colpisce 78 persone ogni abitanti colpisce 78 persone ogni abitanti

Pur essendo cresciuta la cultura della prevenzione, quest’ultima non riguarda ancora gran parte della cittadinanza… possiamo limitare l’azione sui gruppi a rischio Cancro del colon retto È il più facilmente e il più efficacemente prevenibile

1° livello: Sangue Occulto Fecale al guaiaco o immunochimici al guaiaco o immunochimici 2° livello: Rettosigmoidoscopia “Gold Standard” Pancolonscopia “Gold Standard” Pancolonscopia Alternative: Rx clisma opaco doppio contrasto, colonscopia virtuale – TC tridimensionale, Endoscopia capsulare del Colon. La Rettosigmoidoscopia è come nella prevenzione del Cancro del seno la valutazione di una sola mammella. Cancro del colon retto/2 Test Diagnostici

Ruolo della colonscopia di screening Esame completo o pancolon Esame completo o pancolon Esame indolore in sedazione Esame indolore in sedazione Esame efficace con asportazione e trattamento contemporaneo delle lesioni precancerose riscontrate Esame efficace con asportazione e trattamento contemporaneo delle lesioni precancerose riscontrate Esame ripetibile più volte nella vita Esame ripetibile più volte nella vita Esame promozionale nel senso di raccomandarlo ad altre persone Esame promozionale nel senso di raccomandarlo ad altre persone

Indicatori di qualità della colonscopia/1 Raggiungimento del cieco % dei casi. In caso di mancato completamento vanno indicate le motivazioni,il punto raggiunto e consigliato un secondo approccio diagnostico endoscopico/radiologico. Raggiungimento del cieco % dei casi. In caso di mancato completamento vanno indicate le motivazioni,il punto raggiunto e consigliato un secondo approccio diagnostico endoscopico/radiologico. Tempo di uscita dello strumento : non meno di 6-10 minuti Tempo di uscita dello strumento : non meno di 6-10 minuti Preparazione intestinale accurata. In caso di preparazione insufficiente, l’esame va ripetuto personalizzando, eventualmente, la preparazione e segnalando nella risposta la non validità dell’indagine. Preparazione intestinale accurata. In caso di preparazione insufficiente, l’esame va ripetuto personalizzando, eventualmente, la preparazione e segnalando nella risposta la non validità dell’indagine. L’esame va condotto in sedazione conscia o profonda secondo necessità L’esame va condotto in sedazione conscia o profonda secondo necessità

Indicatori di qualità della colonscopia/2 Positività per polipi in almeno il 15% tra i pazienti asintomatici Positività per polipi in almeno il 15% tra i pazienti asintomatici Registrazione-Misurazione delle complicanze (perforazione, emorragia, complicanze della sedazione) Registrazione-Misurazione delle complicanze (perforazione, emorragia, complicanze della sedazione) Le complicanze: la perforazione non deve superare 1 /1000 ed 1/2000 nei pazienti sottoposti a screening, il sanguinamento post-polipectomia deve essere inferiore all’ 1% e fino al 15% per i polipi di grandi dimensioni, le complicanze cardiopolmonari non devono essere superiori ad 1 su 1000; Le complicanze: la perforazione non deve superare 1 /1000 ed 1/2000 nei pazienti sottoposti a screening, il sanguinamento post-polipectomia deve essere inferiore all’ 1% e fino al 15% per i polipi di grandi dimensioni, le complicanze cardiopolmonari non devono essere superiori ad 1 su 1000; Valutazione e Misurazione del grado di soddisfazione dei pazienti Valutazione e Misurazione del grado di soddisfazione dei pazienti Valutazione classe ASA. Protocolli di comportamento in caso di Pz con necessità di profilassi antibiotica e/o in terapia anticoagulante Valutazione classe ASA. Protocolli di comportamento in caso di Pz con necessità di profilassi antibiotica e/o in terapia anticoagulante

Indicatori di qualità della colonscopia/3 Valutazione di quanti e quali polipi asportare subito. Se tecnicamente possibile, l’asportazione dei polipi va eseguita sempre “in toto” e durante l’indagine che li ha diagnosticati. Quando ciò, per motivi clinici e/o morfologici, non è possibile, si consiglia un secondo approccio endoscopico con modalità organizzative diverse (ricovero breve) e/o si configura una fase intermedia in attesa della tipizzazione istologica delle biopsie multiple (eventualmente anche macro) del polipo in esame; i polipi resecati devono essere recuperati per esame istologico in almeno il 95% dei casi Valutazione di quanti e quali polipi asportare subito. Se tecnicamente possibile, l’asportazione dei polipi va eseguita sempre “in toto” e durante l’indagine che li ha diagnosticati. Quando ciò, per motivi clinici e/o morfologici, non è possibile, si consiglia un secondo approccio endoscopico con modalità organizzative diverse (ricovero breve) e/o si configura una fase intermedia in attesa della tipizzazione istologica delle biopsie multiple (eventualmente anche macro) del polipo in esame; i polipi resecati devono essere recuperati per esame istologico in almeno il 95% dei casi Attenta considerazione alla Comunicazione del Gastroenterologo/Istopatologo/Paziente evitando inutili allarmismi difensivi Attenta considerazione alla Comunicazione del Gastroenterologo/Istopatologo/Paziente evitando inutili allarmismi difensivi

Condizioni di Rischio 1.Malattie infiammatorie intestinali da lunga data 2.Precedenti interventi per CCR o per polipi 3.Sindrome CCR ereditaria ( HNPCC – Hered NonP Colorectal Cancer ) 4.Poliposi familiare 5.Familiarità ( parentela 1° grado ) con pazienti affetti da CCR o polipi

6.Storia di Cancro della Mammella, dell’Endometrio o dell’Ovaio 7.Stipsi con rallentato transito e uso cronico di lassativi 8.Sindromi da immuno deficienza 9.Dieta ricca di grassi animali – ipercalorica – con stile di vita sedentario – Sindrome Metabolica 10.Età superiore ai 50 anni Condizioni di Rischio

La Sindrome Metabolica è un’entità clinica complessa, eterogenea, rappresentata dalla coesistenza di alterazioni multiple che comprendono l’obesità, in modo particolare l’obesità addominale, l’alterata tolleranza glucidica, la dislipidemia (alti livelli di trigliceridi e bassi livelli di HDL) e l’ipertensione arteriosa

Sindrome Metabolica Chiamata fino a qualche anno fa “Sindrome X” per sottolineare l’incognita della misteriosa associazione tra i sintomi che la caratterizzano: Ipertensione Ipertensione Obesità Obesità Dislipidemia Dislipidemia Diabete Diabete E’ stata scoperta nel 1923

Diagnosi di Sindrome Metabolica devono essere presenti almeno 3 fra i 5 fattori elencati 1.circonferenza addominale > 102 nell’uomo > 88 nella donna > 88 nella donna BMI > 27 2.trigliceridi > 150 mg/dl 3.colesterolo HDL < 40 mg/dl nell’uomo < 50 mg/dl nella donna < 50 mg/dl nella donna 4.pressione arteriosa > 130/85 mm di mercurio 5.glicemia a digiuno > 110 mg/dl

Sindrome Metabolica “La Sindrome Metabolica, detta anche la Sindrome da insulino resistenza, è la contemporanea presenza in un individuo di anomalie metaboliche multiple, con aumentato rischio cardiovascolare e rischio di Cancro ” (cfr: GM Reaven Diabetes, : 1595)

Obesità e Cancro correlazione molto stretta tra obesità e cancro. per la donna: tumore della colecisti, del seno, della cervice uterina, dell'endometrio e delle ovaie per la donna: tumore della colecisti, del seno, della cervice uterina, dell'endometrio e delle ovaie per l'uomo incremento del rischio di tumore del colon-retto, della prostata, dell’esofago e del rene per l'uomo incremento del rischio di tumore del colon-retto, della prostata, dell’esofago e del rene Sindrome metabolica Sindrome metabolica +++ adenomi colorettali +++ adenomi colorettali

insulina e IGF - 1 ( insulin - like growth factor I ) promuovono la crescita delle cellule intestinali in esperimenti in vitro e in vivo Insulino resistenza e Cancro

Sindrome Metabolica, Obesità e Cancro Gruppo 1 (148 pazienti) Gruppo 1 (148 pazienti) pazienti con neoplasie del colonretto (benigne o maligne) studiati per valutare l’incidenza della Sindrome Metabolica (SM) in questo gruppo. Gruppo 2 (90 pazienti) Gruppo 2 (90 pazienti) pazienti con SM, senza sintomi specifici del grosso intestino, esaminati per la prevenzione o per sintomi non specifici del tratto intestinale superiore, studiati per valutare l’incidenza di neoplasie benigne o maligne del colonretto in questo gruppo. DUE GRUPPI DI PAZIENTI

Sindrome Metabolica, Obesità e Cancro Conclusioni risultati dello studio dei due gruppi Gruppo 1: pz. con positività per SM65% Gruppo 2: pz. con positività polipi/ca46% Confrontati con i dati della popolazione in generale 25-40% (Gruppo 1) 20-30% (Gruppo 2) Confermano la tesi che la SM è una condizione di rischio di insorgenza di neoplasie benigne e/o maligne del colonretto.

Diabete Infarto Cancro Ipertensione Obesità

The Metabolic Syndrome CentralObesity Dyslipidemia InsulinResistance CoagulationDefects BiliaryStones Diabetes Hypertension CVD - CHD Gout Cardiovascular disease (CVD) Coronary heart disease (CHD),

The Metabolic Syndrome CentralObesity Dyslipidemia InsulinResistance CoagulationDefects BiliaryStones Diabetes Hypertension Fatty Liver CVD - CHD Gout Cardiovascular disease (CVD) Coronary heart disease (CHD),

Cancro e cuore Una battaglia comune! curando il cuore previeni il cancro

da una ONCOLOGIA INTUITIVA ad una ONCOLOGIA PIANIFICATA

da una ONCOLOGIA IMPOTENTE “Non c’è più nulla da fare” ad una ONCOLOGIA DI QUALITÀ …“senza cancro”

Da

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