Dr.ssa Mariasofia Houben 16 ottobre 2013 LE SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE
IL RAPPORTO GIURIDICO Soggetto attivo è colui al quale l’ordinamento giuridico attribuisce un potere (o un diritto soggettivo subjektives Recht) Soggetto passivo è colui a carico del quale sussiste un dovere (ad es. di pagare). Le persone tra le quali intercorre un rapporto giuridico si definiscono “parti”. Il concetto di “parte” è contrapposto a quello di “terzo”. In generale, il rapporto giuridico non può produrre effetti né a favore né a danno del terzo
Situazioni soggettive attive Diritto soggettivo (subjektives Recht): potere di agire per il soddisfacimento di un proprio interesse individuale, protetto dall’ordinamento giuridico. La tutela da parte dell’ordinamento è requisito essenziale ai fini della qualifica di “diritto” di una situazione: esiste un diritto solo se l’ordinamento tutela la soddisfazione dell’interesse del singolo Facoltà (Befugnis): manifestazioni del diritto soggettivo che sono in esso comprese. Non hanno carattere autonomo. Il potere di escludere gli altri dal possesso e dal godimento di una cosa, insito nel diritto di proprietà, attribuisce anche la facoltà di chiudere il fondo in qualunque tempo (art. 841 c.c.).
Categorie di diritti soggettivi: diritti assoluti e diritti relativi Diritti assoluti: garantiscono al titolare un potere che egli può far valere verso tutti (erga omnes) Diritto assoluto absolutes Recht Es. diritti reali: diritti sulle cose (res). Essi attribuiscono al titolare una signoria piena (proprietà) o limitata (diritti reali su cosa altrui) su un bene, un diritto esclusivo. Es. diritti della personalità (diritto all’integrità fisica, al nome, all’immagine) Diritti relativi: garantiscono al titolare un potere che egli può far valere solo nei confronti di una o più persone determinate Diritto relativo relatives Recht Es. Diritti di credito
Doveri Contrapposto, al diritto reale o al diritto di credito (personale) è il dovere. In riferimento al diritto reale, qualunque consociato ha il dovere di astenersi dal compiere qualsiasi atto volto a impedire o limitare il godimento del bene da parte del proprietario. In riferimento al diritto di credito si pone il dovere, rectius l’obbligo di una o più persone determinate, di eseguire una certa prestazione o di tenere un certo comportamento.
Diritti potestativi e soggezione Diritto potestativo: potere di operare il mutamento della situazione giuridica di un altro soggetto. Es. il contraente che abbia pattuito una caparra penitenziale può recedere dal contratto (art c.c.). Es. Nei beni indivisi appartenenti a più soggetti, ciascuno dei proprietari può chiedere la divisione (art c.c.) Art (Auflösung der Gemeinschaft) 1. Jeder der Teilhaber kann jederzeit die Auflösung der Gemeinschaft verlangen Il diritto potestativo si esercita con una dichiarazione del titolare del potere indirizzata al soggetto passivo.
Interessi legittimi Siamo nell’ambito dei rapporti tra il privato e i pubblici poteri. L’interesse legittimo attribuisce al singolo il potere di sollecitare un controllo giudiziario in ordine al comportamento tenuto dalla pubblica amministrazione
Acquisto di un diritto: a titolo originario A titolo originario: il diritto soggettivo sorge a favore di una persona senza esserle trasmesso da nessuno -Es.: Pescatore che fa propri i pesci caduti nella rete (art. 932, co. 2 c.c.). Il pesce era una res nullius. Si ha acquisto a titolo originario anche se la cosa ha già formato oggetto di altro rapporto, ma il soggetto non subentra in tale rapporto perchè la cosa non gli viene trasmessa dal precedente titolare -Es. acquisto “per occupazione” (Aneignung - als Art des Eigentumserwerbs) di cose abbandonate (res derelictae) -Acquisto per usucapione (Ersitzung) di un bene altrui.
Acquisto di un diritto: a titolo derivativo A titolo derivativo: il diritto soggettivo si trasmette da una persona a un’altra -Es. Compro un immobile da chi è proprietario Tale acquisto si chiama “a titolo derivativo” perché “deriva” dal diritto del precedente titolare
Titolo d’acquisto e successione Il titolo d’acquisto o la causa adquirendi è l’atto o il fatto giuridico che giustifica l’acquisto. Il passaggio di un diritto dal patrimonio giuridico di una persona a quello di un’altra si chiama successione Colui che per effetto della successione perde il diritto si chiama autore o dante causa. Colui che acquista il diritto si chiama successore o avente causa.
Acquisto a titolo derivativo L’acquisto a titolo derivativo può essere di due specie: 1)Si può trasmettere lo stesso diritto che aveva il precedente titolare (acquisto derivativo- traslativo) 2)Si può attribuire al nuovo titolare un diritto differente che, comunque, scaturisce dal diritto del precedente titolare (acquisto derivativo-costitutivo o successione a titolo derivativo-costitutivo). Es. dell’ipotesi 2): il diritto di proprietà comprende il godimento e la disposizione della cosa (art. 832 c.c.). Il proprietario può attribuire ad un’altra persona il solo diritto di godere della cosa (usufrutto, art. 981 c.c.).
Acquisto a titolo derivativo Negli acquisti a titolo derivativo: -Il nuovo titolare non può vantare un diritto di portata più ampia di quella che spettava al precedente titolare (nemo plus iuris quam ipse habet transferre potest) -L’acquisto del diritto del nuovo proprietario dipende, di regola, dalla effettiva esistenza del diritto del precedente titolare. Se ho ereditato da una persona un bene, e risulto che il mio dante causa non è proprietario di quel bene, anche il mio diritto non esiste. (ci sono alcune eccezioni).
Successione a titolo universale e particolare La successione può essere: 1)A titolo universale: una persona subentra in tutti i rapporti di un’altra, sia nella posizione attiva (diritti di proprietà, crediti) che in quella passiva (debiti) 2)A titolo particolare: una persona subentra solo in un determinato diritto o rapporto, o in più rapporti determinati. Nell’ordinamento giuridico italiano la successione a titolo universale si verifica nel caso di fusione tra società e nel caso di morte di una persona.