INDICAZIONI PER PROMUOVERE CURRICOLI VERTICALI DI STORIA Convegno nazionale San Benedetto del Tronto 29-30 settembre 2014 Il patrimonio culturale come.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “DON MILANI”
Advertisements

OBBLIGO SCOLASTICO ASSI CULTURALI.
LA SCUOLA DEL FUTURO: “Indicazioni per il nuovo curricolo”
LA MEDIAZIONE DIDATTICA PER L’ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE
Percorsi, strumenti e metodi per una cittadinanza agita A cura di Marilena Salvarezza, Sondrio 4 febbraio 2010.
Dal seminario nazionale sulle Indicazioni per il curricolo: Storia e cittadinanza Lodi 18 aprile 2008 Maria Grazia Decarolis.
CURRICOLO D’ISTITUTO IPOTESI DI LAVORO ZELO BUON PERSICO.
AIMC La complessità della valutazione Bruno Losito Università Roma Tre AIMC, Convegno nazionale Firma dAutore Roma, 29 Novembre 2008.
Quadro di riferimento INValSI Scienze I livelli di competenza
1 Enunciato Riconoscere gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico ed ambientale del proprio territorio ed essere attento e sensibile.
Tecnologia A cura di Paola Limone.
LINEE GUIDA SECONDO BIENNIO E ULTIMO ANNO
Università della Calabria Corso di laurea: Scienze della Formazione Primaria anno accademico Università della Calabria Corso di laurea: Scienze.
Gli Apprendimenti come si realizzano e cosa producono.
Università della Calabria Corso di laurea: Scienze della Formazione Primaria anno accademico Dr. Mario Malizia TEORIA E METODI DI PROGETTAZIONE.
Le fonti storiche.
La costruzione e lo sviluppo delle competenze a scuola
Cosa di interesse storico artistico (L )
ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTECCHIO E BIBBIANO (REGGIO EMILIA)
L’educazione al patrimonio in dimensione interculturale
Patrimonio, una risorsa per leducazione Non tollerava che alcun ragazzo lanciasse prede contro il Battistero o contro il Duomo a guastar i rilievi e le.
Il curricolo di storia e la didattica dei processi di trasformazione
Dal momento che, come dice il Codice dei Beni culturali, il paesaggio non è una bella cartolina o un panorama, ma la cultura dei popoli, espressa nel.
Corso di Formazione 6 – 20 Ottobre Gruppo di Lavoro Istituto Superiore Nel nostro gruppo abbiamo pensato di lavorare sulla seguente chiave di cittadinanza:
Il concetto di competenza nella scuola dell’infanzia alla luce delle Nuove Indicazioni per il Curricolo Maila Pentucci.
Laboratori espressivi e Indicazioni nazionali
LA BIBLIOTECA LABORATORIO DI STORIA percorso didattico
Linee programmatiche per linsegnamento Linee programmatiche per linsegnamento: Didattica dei beni culturali Linee programmatiche per linsegnamento Linee.
IL CURRICOLO VERTICALE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
Dino Cristanini PROGETTO DI FORMAZIONE E DI RICERCA AZIONE
Tempi per l’informazione e la formazione
Glottodidattica.
DIDATTICA LABORATORIALE
Maria Piscitelli Firenze, 3 dicembre 2010
LEGGERE LE INDICAZIONI PER
IL PROGETTO DESECO SAPERE CONTESTO INTEGRAZIONE COMPETENZA
Il profilo professionale del docente di storia
Il curricolo Le Unità di apprendimento
Laboratorio sulle fonti iconografiche a cura di Eva Balducci e Lidia Gualtiero Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea della.
I LUOGHI DELLA MEMORIA LA MEMORIA DEI LUOGHI
LA STORIA.
Patrimoni-identità Lo sguardo dell’antropologo
Finalità generale della scuola: sviluppo armonico e integrale della persona all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale.
Anno scolastico 2013/2014 ISTITUTO COMPRENSIVO OZZANO/VIGNALE MONFERRATO Curricolo verticale d’istituto.
CODICE DEI BENI CULTURALI
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO Fioroni 2007.
Il curricolo ?... Spunti di riflessione.
D.D. Bussoleno (To) VIAGGIO VERSO IL CURRICOLO Temevo il mio ritorno tanto quanto avevo temuto la mia partenza; entrambi appartenevano all’ignoto e all’imprevisto.
ISTITUTO COMPRENSIVO DI GAMBETTOLA
Alfabetizzazione in chimica nella Scuola Primaria
Valorizzazione dei beni culturali e competenze di cittadinanza: un percorso integrato di formazione M. R. Turrisi.
Laboratorio didattica dell’area antropologica
Gruppo di lavoro – Commissione Consapevolezza ed espressione culturale identità storico-artistica Nome docenteFirmaData Garbesi Rossi Vacchi Pullano Cilli.
SITUAZIONE “Frenesia da riforma”, Proliferazione documenti Cambia tutto ma …. CAMBIA BEN POCO Incertezza momento politico Scarsa motivazione docenti.
Istituto comprensivo « De Filis» di Terni
La storia locale nel curricolo di storia La normativa, le finalità, contenuti, criteri e strumenti per la progettazione.
I quadri di civiltà Lo studio della storia e il metodo della ricerca.
Il curricolo di storia e la didattica dei processi di trasformazione M. Teresa Rabitti Università di Bolzano Clio ’92. Associazione di insegnanti e ricercatori.
Scuola delle competenze, alleanza educativa tra genitori e insegnanti Prof.ssa Floriana Falcinelli.
La didattica della Storia con i Quadri di Civiltà 15 aprile 2015.
La mia storia inizia così
PROGETTO PILOTA CIPE REGIONE CALABRIA PIANO DI INFORMAZIONE ISTITUTI di ISTRUZIONE SECONDARIA 1° E 2° GRADO Marzo 2010 DIREZIONE GENERALE PER L’ISTRUZIONE.
Storia Locale Perché Cosa Come. Perché Normativa 1. Indicazioni Nazionali 2.Piani di studio trentini p.48 Storia – Geografia- Educazione alla cittadinanza.
DALLA TEORIA ALLA PRATICA
Workshop n. 3 Dalla comprensione del manuale di storia alla produzione del testo storico A cura di Paolo Coppari e Maria Catia Sampaolesi.
San Benedetto del Tronto Restituzione in plenaria dei Workshop e contributi Meeting point IL PATRIMONIO CULTURALE COME RISORSA Maria Teresa Rabitti Libera.
La riflessione linguistica nella classe plurilingue Maria Cecilia Luise Università di Firenze.
LETTURA DI UNA FONTE ICONOGRAFICA ALUNNI CLASSI 1 A / 1 B SCUOLA PRIMARIA I.C. “ E. PATTI “ - TRECASTAGNI A.S 2015/16 INS.TE TUCCIO FRANCESCA.
Ma non è quest Ma non sarà così…. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Legge 107/15, art.1, commi Percorsi obbligatori in terza, quarta e quinta: almeno 200.
PROGETTO REGIONALE Finalit à interna - elaborare e condividere la programmazione di percorsi didattici e di continuità con classi 2.0 attraverso modelli.
Transcript della presentazione:

INDICAZIONI PER PROMUOVERE CURRICOLI VERTICALI DI STORIA Convegno nazionale San Benedetto del Tronto settembre 2014 Il patrimonio culturale come risorsa Maria Teresa Rabitti Libera Università di Bolzano Clio ‘92

Obiettivi di apprendimento primaria e secondaria di primo grado Uso dei documenti Uso dei documenti: usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali ecc.) per ricavare conoscenze su temi definiti Strumenti concettuali e conoscenze: conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi studiati Organizzazione delle informazioni: collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea, mondiale

Traguardi per lo sviluppo di competenza scuola primaria e secondaria di primo grado L’alunno Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale italiano e dell’umanità

Uso di una pluralità di fonti differenti La storia locale in relazione alla storia nazionale europea mondiale Patrimonio culturale dell’Italia e dell’umanità cittadinanza Parole chiave

PATRIMONIO leggere il presente ----partire dall’esperienza Nel territorio che abitiamo, nelle strade che percorriamo, nei paesaggi che ammiriamo, vi sono infinite cose o tracce del passato: semplici o complesse, assai significative o apparentemente insignificanti; esse fanno parte del nostro presente, dell’orizzonte del nostro sguardo A Cosa e a chi servono? Hanno a che fare con noi, con la nostra vita?

Patrimonio culturale Il patrimonio è un insieme significativo di tracce materiali e immateriali che divengono testimonianze culturali di una collettività in un momento determinato IL patrimonio lo incontriamo “anche senza volerlo e anche senza pensarci” (S. Settis) IL patrimonio lo incontriamo “anche senza volerlo e anche senza pensarci” (S. Settis)

Un percorso lungo e difficile Documento Unesco 1972 convenzione riguardante la protezione sul piano mondiale del patrimonio culturale e naturale Art. 1 ai fini della presente convenzione sono considerati “patrimonio culturale” i monumenti (opere architettoniche plastiche pittoriche monumentali ), gli agglomerati, i siti Artr. 2 “patrimonio naturale”: monumenti naturali formazioni fisiche e biologiche … con valore scientifico o estetico, formazioni geologiche, siti o aree naturali Comitato dei ministri del Consiglio d’ Europa 1998 recepisce le direttive dell’Unesco e aggiunge beni materiali e immateriali 2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio. Art.1. Il patrimonio culturale è costituito dai beni culturali e paesaggistici Art.2 sono beni culturali le cose immobili e mobili che presentano interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico e altre testimonianze aventi valore di civiltà Artr.3 Sono beni paesaggistici gli immobili e le aree costituenti espressioni dei valori storici, culturali, naturali morfologici ed estetici del territorio

PATRIS-MUNUS l’eredità del padre Il patrimonio è costituto da: beni materiali, beni paesaggistici: luoghi, ambienti, …. elementi immateriali (linguaggi, musiche, religiosità folclore, abilità manuali,...) e dalla loro interpretazione Il patrimonio è costituto da: beni materiali, beni paesaggistici: luoghi, ambienti, …. elementi immateriali (linguaggi, musiche, religiosità folclore, abilità manuali,...) e dalla loro interpretazione

Diffuso Diffuso perché sta nello spazio della nostra esistenza In divenire e relativo, perché continuamente ricomposto e ripensato nel tempo e al variare dei punti di vista culturali Polivalente, portatore di significati plurimi Interdisciplinare oggetto di studio di molte discipline Identitario e storico : connesso alla percezione di sé che hanno le collettività umane in specifici momenti della loro storia patrimonio culturale

Il patrimonio culturale in Italia Articolo 9 della Costituzione La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

tutto ciò in cui una comunità si riconosce e considera come tale PATRIMONIO CULTURALE tutto ciò che i contemporanei scelgono di valorizzare e conservare SCELTA E CONSAPEVOLEZZA EDUCAZIONE AL RICONOSCIMENTO E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO

Buddha di Bamyan

Buddha di Bamyan sulle montagne dell’ Afghanistan centrale a 2500 metri di altitudine. Enormi statue (55 m. la più grande) intagliate nell’arenaria, del VI secolo d. C. Mani e pieghe del mantello erano dipinte e sul viso portavano grandi maschere di legno dipinto

Distrutte nel 2001 dai Talebani musulmani perché considerati idoli.

Come educare al Patrimonio ? facendo conoscere i Beni del Patrimonio da un punto di vista artistico, storico, architettonico, tecnico, …. facendo capire che la storia si costruisce usando i beni del patrimonio come fonti facendo riflettere sul significato di Patrimonio : cosa significa conservazione, restauro, valorizzazione, restituzione costruendo le capacità di usare correttamente il Patrimonio: (biblioteche musei, archivi, palazzi, piazze, città, paesaggio )

Il modo dell’apprendere Il mondo attorno a noi è ricco di cose, di tracce del passato; noi arriviamo a conoscerlo se :. Il mondo attorno a noi è ricco di cose, di tracce del passato; noi arriviamo a conoscerlo se :. le nostre abilità cognitive si formano manipolando, osservando, analizzando, associando cose e idee. Bisogna insegnare a lavorare sulle fonti ( Mattozzi) le nostre abilità cognitive si formano manipolando, osservando, analizzando, associando cose e idee. Bisogna insegnare a lavorare sulle fonti ( Mattozzi) sappiamo metterci in relazione con le cose sappiamo interrogarle, se le usiamo come fonti di informazione

Tematizzare e far condividere il tema e il progetto di ricerca Organizzazione delle informazioni primarie e loro messa in rapporto con contesti e/o con serie per produrre inferenze Organizzazione delle informazioni primarie e inferenziali per produrre un testo Osservazione e analisi degli oggetti /tracce allo scopo di produrre informazioni dirette primarie Formazione conoscenze extra-fonti, necessarie per la lettura delle fonti e la produzione di inferenze Riflessione metacognitiva sul valore delle tracce come beni del patrimonio culturale PERCORSO Di RICERCA

Scheda analisi di un oggetto Tipo di oggetto Forma (descrizione) Dimensione Materiali con cui è costruito Funzione Funzionamento Tipologia (tornio a mano, a pedale, elettrico…….) Correlazione con altri oggetti in un ciclo di lavorazione Diffusione area Tempo …………. (utilizzo periodo, etc.) Confronto con oggetti simili Mutamenti subiti nel tempo (confronto tra oggetti/ fonti diverse) Livello di tecnologia Inferenze Tipo di produzione, commercializzazione dei prodotti: Economia locale \ nazionale

Quali operazioni compie lo storico sulle informazioniche ha ricavato dalle fonti? Organizza le informazioni e costruisce serie tematiche Organizza temporalmente le informazioni Elabora informazioni inferenziali Classifica secondo eventi mutamenti, permanenze Ricostruisce i fatti Problematizza Elabora spiegazioniCostruisce il testo

Esperienze di ricerca ripetute per tutto il curriculo costruiscono negli alunni abilità a….. Per costruire consapevolezza di come viene prodotta la conoscenza storica del passato organizzare le informazioni temporalmente, spazialmente e per temi produrre informazioni dirette e informazioni inferenziali trasformare le tracce in fonti : strumenti di informazione mettere in relazione le informazioni con il contesto e scrivere un testo

curricolo esplorare monumenti, musei, biblioteche, pinacoteche con lo scopo di far percepire alcune caratteristiche di quei luoghi e di elaborare comportamenti in copioni o script. percorsi didattici imperniati su beni culturali provenienti dal passato medievale, moderno, novecentesco interpretare oggetti archeologici allo scopo di conoscere aspetti di civiltà sviluppatesi nel territorio (una civiltà preromana e quella del periodo romano) o nel mondo interpretare gli oggetti della vita quotidiana e del passato recente (dei bambini e degli adulti) con modalità omologhe a quelle dell’archeologo e dello storico per produrre informazioni per ricostruire processi del passato recente e locale Infanzia primaria Second aria I grado Second aria I grado

Per favorire con l’uso delle fonti, l’acquisizione di una mentalità problematica, indagatrice, curiosa del sapere Per favorire con l’uso delle fonti, l’acquisizione di una mentalità problematica, indagatrice, curiosa del sapere Per costruire storia di sé e della collettività Per valorizzare una specificità nazionale\territoriale in una Europa unita, che valorizzi le diversità Per riconoscere in noi una eredità culturale (di civiltà) del passato Conoscere il patrimonio Per educare alla cittadinanza

Il Patrimonio a chi appartiene? Chi paga la conserva zione? Il Patrimonio a chi appartiene? Chi paga la conserva zione? Il Patrimonio da chi è gestito ? A quali fini? Il Patrimonio da chi è gestito ? A quali fini? Il Patrimonio può essere venduto? Chi stabilisce il prezzo? Il Patrimonio può essere venduto? Chi stabilisce il prezzo? Quali beni sono inalienabili e quali vendibili? I beni culturali sono il petrolio dell’Italia ? Possono produrre PIL? Quali rapporti tra beni pubblici e privati? PROBLEMI SU CUI RIFLETTERE E FAR RIFLETTERE conservare o demolire : chi decide?

I bronzi di Riace: statue greche in bronzo del V, a. C. Museo archeologico di Reggio Calabria Il presente sensibile

Crolli a Pompei L’Europa finanzia in gran parte il restauro e la conservazione di Pompei. (perché, quale significato assume?) Terremoto in Emilia e Lombardia 2012 Chi paga il restauro?

L'Altare di Zeus di Pergamo ( Grecia) fu fatto edificare tra il 183 e 174 a. C da Eumene II in onore di Zeus salvatore e Atena portatrice di vittoria, per celebrare la vittoria sui Galati. Pergamon Museum di BerlinoPergamo Eumene IIAtenaGalatiPergamon MuseumBerlino

Il fregio fu distrutto durante le invasioni barbariche e ricostruito con i frammenti superstiti da archeologi tedeschi. invasioni barbariche Nel 1886, l'altare fu portato da Pergamo a Berlino, con il permesso del sultano ottomano Abdul Hamid II, al potere in quel tempo.1886 PergamoBerlino Abdul Hamid II Quasi un secolo dopo, nel 1948, il fregio dell'Altare di Zeus fu confiscato dall'Armata Rossa e portato da questa a Leningrado.1948 fregioArmata RossaLeningrado Solo dieci anni più tardi, il fregio ritornò nella Germania dell'Est, come regalo da parte dell'allora Unione Sovietica.Germania dell'Est Unione Sovietica

GRAZIE DELL’ATTENZIONE