LEI CONCILIA??!! Breve excursus sullo stato della conciliazione in Italia Webinar del Coordinamento Donne Acli – 18 Dicembre 2014 Politiche di Cittadinanza.

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LEI CONCILIA??!! Breve excursus sullo stato della conciliazione in Italia Webinar del Coordinamento Donne Acli – 18 Dicembre 2014 Politiche di Cittadinanza Coordinamento Donne A cura di Federica Volpi

Conciliazione al femminile 2 Coordinamento DonneArea Politiche di Cittadinanza Samantha Cristoforetti, prima donna italiana nello spazioFabiola Gianotti, prima donna italiana a dirigere il Cern

Il lavoro femminile Tasso di attività (15-64 anni) Tasso di occupazione (15-64 anni) Tasso di disoccupazione Sesso Maschi73,464,811,5 Femmine53,646,513,1 Area geografica Nord70,364,28,4 Centro67,459,910,9 Mezzogiorno52,542,019,7 Totale63,555,612,2 3 Coordinamento DonneArea Politiche di Cittadinanza Tab. 1 – Indicatori del lavoro per sesso e area geografica (anno 2013, valori percentuali) Fonte: Istat, Italia in cifre 2014

Il lavoro femminile 4 Coordinamento DonneArea Politiche di Cittadinanza Graf. 1 – Collaboratori coordinati e continuativi e a progetto per sesso, valori percentuali (anno 2013) Fonte: Istat, Italia in cifre 2014

Il divario di genere 5 Coordinamento DonneArea Politiche di Cittadinanza  12% le donne con bassa retribuzione rispetto al lavoro svolto  -11,5% retribuzione oraria media delle donne rispetto agli uomini (20% sul totale dei dipendenti)  Vantaggio dell’educazione terziaria: 17,1%, ma 19,6% per gli uomini e 14,9 per le donne  Segregazione professionale: 50% dell’occupazione maschile = 51 professioni. Per le donne ne bastano 18.

Il lavoro femminile alla prova della crisi 6 Coordinamento DonneArea Politiche di Cittadinanza  Dal 2009, 6 ingressi nell’occupazione su 10 sono donne. Tra il 2012 e il 2013 il flusso di donne occupate provenienti dalla disoccupazione supera per la prima volta quello maschile (24,3% vs 24% degli uomini).  Per lo più ultra 49enni (+7% circa).  Nuclei con figli con la sola donna breadwinner +8,4%; aumento dell’occupazione femminile in coppie dove l’uomo cerca lavoro +21,2%; dove l’uomo è cassaintegrato +53,9%  Occupazione femminile nelle professioni non qualificate ( ): 24,9% tra le donne, 10,4% tra gli uomini  Diminuiscono i contratti a tempo pieno; part time involontario tra le donne 54,1% (+16,4% dal 2008)

Conciliazione: il supporto pubblico 7 Coordinamento DonneArea Politiche di Cittadinanza  Spesa pubblica per sostegno alle famiglie con figli: Italia 1,4%, media OCSE 2,2%  I servizi sociali non sono adeguati: a partire dal 2011 inversione di tendenza -1% la spesa; 115,7 euro per abitante contro i 117,8 del 2010  Disabili: la spesa pro-capite risente delle differenze territoriali; l’assistenza domiciliare solo per 7 disabili su 100  Anziani: -7% la quota sulla spesa sociale (da 122 a 112 euro pro-capite); 1,4% usufruiscono di assistenza domiciliare; 0,8% accolti in strutture comunali  Famiglie con minori: quota di spesa pro-capite da 121 a 117 euro; 13,5% i bambini da 0 a 2 anni nei servizi per la prima infanzia (5% nel Mezzogiorno)  Aumento del ricorso ai nidi privati: da 13,9% a 21,1%

Conciliazione: il supporto privato 8 Coordinamento DonneArea Politiche di Cittadinanza  Le imprese poco sensibili al tema, specie per la cura degli anziani. Per i lavoratori, invece, gli aspetti organizzativi del lavoro sono un ostacolo alla conciliazione  Iniziative interessanti di welfare privato in realtà medio-grandi e legate ai servizi, favorite dalla necessità di innovazione e competizione, dalla femminilizzazione delle organizzazioni, da alcune misure di legge (anche nelle ACLI)  Organizzazione flessibile del lavoro: meno del 50% delle imprese. Anche il part time è una forma di flessibilità ma in Italia sconta dei problemi  Congedi parentali: una donna occupata su due ne usufruisce vs 6,9% dei padri  Asili aziendali: realtà aziendali su 5 milioni di imprese (Francia e Uk di più)  Il vantaggio competitivo delle imprese coesive

Conciliazione: il supporto delle reti 9 Coordinamento DonneArea Politiche di Cittadinanza  Il modello è ancora quello per cui la donna svolge la maggior parte del lavoro di cura: in media il doppio del tempo dedicato dagli uomini a livello europeo  In Italia va anche peggio: coppie dove tutto il lavoro di cura è a carico delle donne (41%), o almeno i tre quarti (13%)  Le condizioni peggiorano in presenza di figli: specie se piccoli le donne il divario in termini di ore dedicate raggiunge le 40 tra uomini e donne. In media in Italia le donne trascorrono coi figli 3 volte il tempo degli uomini  Evoluzione lenta: fine anni Ottanta 85% del lavoro familiare a carico delle donne, oggi -10%. Rimangono scontenti uomini e donne.  Reti di prossimità: le donne si affidano ai nonni e, in specie, alle nonne. Ma a breve non sarà più possibile perché il sistema è già in sofferenza

L’impatto sulle scelte personali 10 Coordinamento DonneArea Politiche di Cittadinanza  Scelte di vita e di natalità: la media OCSE si colloca al di sotto di 2 figli per donna che garantirebbe il ricambio. In Italia: si formano più tardi le coppie, si hanno più tardi i figli. Età delle donne alla nascita del primo figlio 28 anni (erano 24 nel 1970). Tasso di fecondità: 1,3 figli per donna (postponement). Tensione fra realizzazione e genitorialità: il 24% delle donne nate nel 1965 non ha avuto figli ma al contempo le donne indicano che vorrebbero almeno 2 figli. A livello sociale: i nuclei familiari si contraggono, cresce la povertà infantile, la società invecchia.  Scelte lavorative: il 30% delle donne che lavora o ha lavorato ha interrotto temporaneamente o definitivamente per motivi familiari (uomini 3%). Molte alla nascita dei figli o a distanza di due anni non lavorano più. Se lavorano sono schiacciate dai tempi

Conciliazione… al futuro! 11 Coordinamento DonneArea Politiche di Cittadinanza  La situazione: esigenze di conciliazione crescenti; rigidità delle organizzazioni lavorative; inadeguatezza dei servizi di sostegno. La crisi peggiora la situazione Problema: se il lavoro non si flessibilizza, i servizi non sono all’altezza e le reti informali non reggono, ovvero quando i limiti del nostro sistema saranno venuti totalmente allo scoperto, chi si farà carico dei problemi di cura e dei bisogni dei soggetti più vulnerabili del nostro Paese? Come si farà a valorizzare le risorse femminili schiacciate e sovraccaricate dal lavoro di cura?  Prospettive: coordinamento e messa a sistema delle misure. Strumenti atti a redistribuire il lavoro di cura tra i generi e nella società perché garantirebbero migliore qualità della vita individuale e collettiva. Non si possono attendere tempi migliori