Studi di popular music Serena Facci a.a
PROGRAMMA D’ESAME Focus del corso : Le culture musicali giovanili e la musica “visiva” Lucio Spaziante, Dai Beat alla generazione dell’I-pod.Le culture musicali giovanili, Roma, Carocci Alessandro Amaducci, Simone Arcagni, Music video, Kaplan, Torino NB. Agli studenti non frequentanti sarà indicato un elenco di video da vedere obbligatoriamente. Esonero: riguarderà gli studenti frequentanti che, sulla base di quanto spiegato a lezione, produrranno l’analisi di un brano e relativo video alla fine del corso. Tale prova è obbligatoria per chi intende laurearsi in questa disciplina
Intro
Un esempio Paul Kefeero: Dipo Nazigala Uganda 2002
Dipo Nazigala Genere: Kadongo Kamu (bardo, cantautore) Musica 2 chitarre: al centro, una con accordo in levare sul due (in stile reggae), basso. tastiera: gioco dinamico (si muove dallo sfondo verso la superficie) fiati: in primo piano solo negli interludi strumentali percussioni e batteria: molto leggere e “nervose” voce: sempre chiara e in primo piano forma melodica: ripetizione di uno stesso modello A variato, un modello B compare solo prima degli interludi strumentali. Nella coda i due modelli si asciugano in frasi molto brevi. giro armonico: sui gradi fondamentali: I IV I V
Il testo
Analisi del testo Uso di metafore e sinonimi, mancanza di ripetizioni. Versificazione difficile da stabilire. Struttura: A: Ricordo della gioventù- birra come simbolo di forza B. Situazione attuale. Birra come distruttiva e da evitare C. Proverbio “E’ stata la cattiva lingua a portare Siroganga alla morte” e storia di Siroganga (la parte C manca nel video, la parte B è stata tagliata in questa versione)
Video musicali Video musicali: mezzo commerciale per promuovere in televisione le canzoni, le star, i gadget. Forme“breve” dell’espressione artistica audiovisiva. La relazione con la canzone è molto varia: utilizzeremo gli aggettivi “sincrono” e “parallelo”, che vengono dagli studi sul video, in modo ampio (es. la sincronia può essere totale, solo ritmica, ma anche concettuale con riferimenti al testo come in Dipo Nazigala)
Video in cui è centrale la performance/video a-performativi Video narrativi/non narrativi Realisti/non realisti o astratti Star come prodotto (video seduttivo) Star come personaggio carismatico (video educativo, di critica sociale,ecc) Paolo Peverini, Videoclip. Strategie e figure di una forma breve, Meltemi, Roma 2004.
Video Narrativo Realista Performance non in sincrono Sincrono dei contenuti testuali Centralità del cantante-narratore (figura carismatica)
C9d8 Scheda analitica
Definizioni e approcci
Time line tecnologica Prima del Columbia 1894 Gramophon 1896 Pathé Rock & Roll Cinquanta chitarra elettrica 1934 organo Hammond 1962 Moog Syntesizer Compact Cassette Philips 1982 CD digitale Fonte: Internet e in particolare Wikipedia, le date riguardano soprattutto la commercializzazione. 1991/3 World Wide Web 1998 lettori MP Disco microsolco in vinile 2005 youtube 1925 Microfoni e amplif.
Le stagioni delle musiche giovanili Beat R&R Fonte: Lucio Spaziante, Dai beat alla generazione dell’I-pod. Le culture mudicali giovnili, Carocci, Roma Beatles Dylan Pop art Disco Reggae Soul Funk Rock (prog, art, hard) New Wave Metal Punk Video music Grunge Rap Post- punk Techno Indie Word Music ? Be-bop Hipster
Study of popular music (Richard Middleton in Preface, “Popular music”, 1, 1981) Popular music studies (“Journal of Popular Music Studies”, della IASPM US) Popular Musicology (Allan Moore in Critical essays in Popular Musicology – 2007; “Popular musicology online”, Erik Steinskog e Derek Scott)
Perché una definizione in inglese? Possibili traduzioni in italiano: musica popolare, musica leggera, musica di massa, musica di consumo. Popolare come folklorico (dimensione rurale- locale), in senso gramsciano (nazionale-popolare, contrapposto a elitario). Storica importanza nel corso del XX secolo delle produzioni musicali americane e britanniche (jazz, blues, song, musical, swing, skiffle, beat, pop, rock, punk, disco, metal, rap ecc.)
Il concetto di “popular” e di “pop” Definizioni quantitative (musica di massa, musica di consumo) Definizioni qualitative (musica del popolo, musica leggera o per il popolo) Definizioni negative (ciò che non è musica tradizionale o colta) Richard Middleton, Studiare la popular music, Feltrinelli 1994 (ed.or. 1990)
Philip Tagg, Popular Music, da Kodjak al Rave, CLUEB, Bologna 1994 Differenze tra popular music, musica folklorica e musica colta
Le tricotomie discutibili e le dicotomie specifiche Orale – scritto - registrato Locale – internazionale – globale Funzionale – d’arte – commerciale … Live – studio Acustico – elettrico Suonato – elettronico Aperto – chiuso definizioni “emiche” come swing - streight “Black – white” “Alto – Basso” …
Varietà di repertori Di metodi compositivi Di motivazioni nella fruizione quindi Di metodi analitici Di finalità di studio Di bibliografia (sempre più monografica) Un’unità di misura: la canzone o il brano, come microcosmo musical-culturale
In ogni canzone Ci sono diversi elementi formali “dentro”, che derivano dalle scelte compositive del musicista, del gruppo, dei produttori e arrangiatori (testo, forma, ritmo, armonia, strumentazione, missaggio, vocalità, ecc.) Ci sono diversi elementi concettuali “dietro”, che la motivano e vi vengono assorbiti (influenze letterarie, ideologiche, politiche ecc., stati emotivi, finalità commerciali ecc.) C’è un incrocio di codici espressivi: musicale e poetico Nel caso dei video musicali l’incrocio si allarga anche alla dimensione visuale.
Lucio Spaziante si sofferma su una dicotomia che non abbiamo citato: pop/rock Questa dicotomia chiama in causa fattori culturali e introduce il concetto di sub-culture giovanili definite dalla musica
In genere si associano ai de termini queste qualità: Pop = musica da mainstream (di massa), romantica, commerciale, curata ma non sperimentale, “femminile”. Rock = musica ribelle, alternativa, impegnata, formalmente aperta alla sperimentazione, energica, “virile”. Contrapposizioni di questo tipo erano presenti anche nel passato: Anni 30-40: i popular song e il concetto di “standard”
Theodor W. Adorno, On popular music, 1941 (riferimento ai popular song americani)
Di quali musiche parlano?
Mandalay: da Internet Città della Birmania Mandalay (1890) Poema di Rudyard Kipling ( ) durante la colonizzazione britannica della Birmania. Narra della nostalgia di un soldato per il suo amore esotico. On the road to Mandalay canzone tratta dal poema con musiche di Oley Speacks,. Esempio di parlour ballad. The road to Mandalay, film muto di Tom Browning, Il protagonista è un soldato inglese. Canzone pubblicata nell’album di Robbie Williams Sing When You’re Winning (e anche in un singolo nel 2001) Nave da crociera di lusso “On the road to Mandalay”
Parlor ballads>Radio stars Il baritono Lawrence Tibbet canta On the road to Mandalay, in Metropolitan (Il re dell’opera) 1935, interessante (per noi) il dialogo precedente relativo agli stili canori allora in voga: Il testo del poema di Kipling messo in musicatesto Tv, swing e crooner singers Versione di Frank Sinatra incisa nell’album Come fly with me! (1958). Live, probabilmente nel Frank Sinatra show in TV:
Dall’orientalismo coloniale ai sensi di colpa di Robbie Williams. A particularly personal track, The Road to Mandalay carries a French vibe and was written while Robbie was in France taking part in a television show. "It turned out to be the most, for me, touching song that I've written," said Robbie. " It's one of those songs that you go "this is really sad, but it's positive at the same time." (Dal sito di Robbie Williams -presentazione del singolo Eternity/The Road of Mandalay) La canzone (2001) non è una cover e non prevede citazioni né nel testo né nella melodia.testo È però un chiaro esempio di canzone “pop” del suo periodo, Strofa (???) – Ritornello (nonsense), costruzione in crescendo per ampliamento dell’organico (???), coda con “sortita pensosa”. Il video narra una storia parallela, la star è “attore”. La canzone è spezzata da un effetto sonoro realistico.