Parma, 5 ottobre 2010 Provincia di Parma – Sala “ Savani ” Piazzale della Pace 1 – Parma presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli.

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Transcript della presentazione:

Parma, 5 ottobre 2010 Provincia di Parma – Sala “ Savani ” Piazzale della Pace 1 – Parma presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli

La ripresa Una ripresa a passo lento ma tuttora in atto nel Paese. Un quadro occupazionale difficile in Emilia-Romagna. Il «sistema Parma» aggancia in anticipo e con efficacia la crescita globale, con positive ricadute occupazionali.

Italia Nella prima metà del 2010 il Pil è cresciuto più del previsto, trainato dall’export. Si è fermata la caduta dell’occupazione ma la disoccupazione è in crescita.

Il Pil crescerà un po’ più del previsto nel 2010 (+1,1%) e al primo semestre 2010 la crescita acquisita è +0,9% variazione congiunturale % III trimestre ,4 IV trimestre 2009–0,1 I trimestre ,4 II trimestre ,5

La produzione industriale risale ancora in modo lento e lineare dal punto di minimo toccato nel marzo 2009 variazione congiunturale % giugno ,6 II trimestre ,2

L’unica voce del conto delle risorse e degli impieghi che cresce realmente in Italia è l’export (+3% circa) Variazioni congiunturali % III trimestre 2009 IV trimestre 2009 I trimestre 2010 II trimestre 2010 Prodotto interno lordo+0,4–0,1+0,4+0,5 Importazioni di beni e servizi+1,3+3,3+2,7+0,8 Consumi finali nazionali+0,4–0,1 +0,1 Spesa delle famiglie residenti+0,6+0,0+0,1+0,0 Spesa della P.A. e delle I.S.P.–0,3–0,2–0,5+0,4 Investimenti fissi lordi–0,5+0,7+1,4+1,3 Esportazioni di beni e servizi+2,7–0,2+3,0+3,3 Fonte: Istat (Conti economici trimestrali)

Fra 2008 e 2009 in Italia 380 mila occupati in meno ma nel primo semestre 2010 la caduta si è arrestata variazione congiunturale % III trimestre 2009–0,5 IV trimestre 2009–0,6 I trimestre ,1 II trimestre ,1

Dal settembre 2009 il numero dei disoccupati in Italia è su quota 2 milioni e sembrerebbe tuttora in crescita variazione congiunturale % III trimestre ,0 IV trimestre ,2 I trimestre ,0 II trimestre ,1

Emilia-Romagna Anche per l’Emilia-Romagna il dato macroeconomico migliore è quello delle esportazioni, ma nel 2010 non vi è ancora inversione di tendenza nel mercato del lavoro.

Scenario 2010 per l’Emilia-Romagna: Pil (+1,3%) e export (+4,8%) cresceranno più della media italiana Variazioni % Prodotto interno lordo–4,4+1,3+1,5 Importazioni di beni e servizi dall’estero–13,3+2,2+2,7 Consumi finali interni–0,7+0,6+0,9 Spesa delle famiglie residenti–1,2+0,6+1,0 Spesa della P.A. e delle I.S.P.+1,0+0,4 Investimenti fissi lordi–12,8+0,9+2,3 Esportazioni di beni e servizi verso l’estero–22,1+4,8+4,1 Fonte: Prometeia (Scenari per le economie locali)

Seppur in progressivo rallentamento negli ultimi mesi, continua la caduta degli occupati in Emilia-Romagna variazione congiunturale % III trimestre 2009–0,9 IV trimestre 2009–0,5 I trimestre 2010–0,3 II trimestre 2010–0,1

Solo nel secondo trimestre 2010 decelera la crescita dei disoccupati che sono però arrivati a 120 mila in regione variazione congiunturale % III trimestre ,6 IV trimestre ,0 I trimestre ,3 II trimestre ,6

Provincia di Parma Il «sistema Parma» si conferma pienamente come una economia export-led growth e nel secondo semestre del 2009 e nel primo semestre del 2010 si registrano dodici mesi di crescita ininterrotta della domanda di lavoro.

In provincia di Parma la crescita dell’export anticipa e supera quella registrata nel complesso della regione variazione tendenziale % Provincia di Parma Emilia- Romagna IV trimestre ,9–16,4 I trimestre ,4+3,4 II trimestre 2010(n.d.)+19,3 …

Meccanica, alimentare e chimica farmaceutica fanno la «parte del leone» per l’export in provincia di Parma

Fra il 2008 e il 2009 –3.000 occupati alle dipendenze a Parma: –4.600 nell’industria e nei servizi

Nel primo semestre 2009 si registrano ancora gli effetti più gravi della crisi ma seguono dodici mesi di ripresa I semestre 2009 una crisi generalizzata del mercato del lavoro locale incentrata nelle attività manifatturiere II semestre 2009 ripresa della domanda di lavoro nei servizi alle imprese e nelle attività manifatturiere I semestre 2010 ripresa della domanda di lavoro nelle attività manifatturiere e più in generale nel terziario nel 2009 un «andamento a V» {

Premessa metodologica Il data warehouse OML avviamenti-cessazioni. L’analisi e la destagionalizzazione delle serie storiche del mercato del lavoro provinciale con il modello T RAMO /S EATS.

La risorsa statistica «distintiva»: un data warehouse costruito sugli archivi S ILER dei Centri per l’impiego  G.E. Franc ……………..programmazione S QL per l’estrazione del data warehouse  M. Pellinghelli ………...programmazione S QL per la bonifica e la standardizzazione del data warehouse, tabulazione e documentazione statistica  P.G. Ghirardini ………...analisi edestagionalizzazione T RAMO /S EATS delle serie storiche  P.G. Ghirardini ………...analisi e destagionalizzazione T RAMO /S EATS delle serie storiche lavoratori che vengono avviati al lavoro unità locali di imprese e istituzioni che avviano al lavoro avviamenti al lavoro dipendente e cessazioni data warehouse delle comunicazioni obbligatorie S ARE-CO (2009 – I semestre 2010)

L’analisi e la destagionalizzazione delle serie storiche con il modello T RAMO /S EATS – D EMETRA © 2.2  modello avanzato utilizzato da Istat, Eurostat, Bankitalia e Bce  destagionalizzazione basata sul modello probabilistico A RIMA identificato e stimato per la serie  correzione della serie da effetti di calendario (giorni lavorativi, festività nazionali, Pasqua, anni bisestili) e da valori anomali (outlier additivi, cambiamenti temporanei o di livello)  diagnostica su modelli e qualità della destagionalizzazione  previsioni  T RAMO..... Time Series Regression with A RIMA Noise, Missing observations and Outliers  S EATS Signal Extraction in A RIMA Times Series  A RIMA AutoRegressive Integrated Moving Average

La domanda di lavoro La recente evoluzione della domanda di lavoro dipendente espressa dalle unità locali delle imprese e delle istituzioni residenti in provincia di Parma.

Nel complesso dell’economia dodici mesi di ripresa ininterrotta della domanda di lavoro dipendente variazione tendenziale % 2009–15,0 I semestre ,4

Una ripresa qualificata da una significativa crescita degli avviamenti al lavoro nelle attività manifatturiere variazione tendenziale % 2009–21,8 I semestre ,7

725 nuovi posti di lavoro alle dipendenze creati nel periodo di ripresa luglio 2009 – giugno 2010

La crescita dell’export e la riorganizzazione produttiva si riverberano sulle assunzioni di trasporti e logistica variazione tendenziale % 2009–1,3 I semestre ,3

La sorprendente rimonta del lavoro interinale denota le esigenze di flessibilità organizzativa delle imprese variazione tendenziale % 2009–24,2 I semestre ,2

La tendenza all’outsourcing riporta agli elevati livelli ante-crisi la domanda di lavoro nei servizi alle imprese variazione tendenziale % 2009–16,4 I semestre ,1

La rimonta della domanda di lavoro nella meccanica generale: immagine emblematica dell’attuale ripresa variazione tendenziale % 2009–34,6 I semestre ,1

Strutturalmente più problematico e lento il ripristino dei livelli occupazionali per la meccanica strumentale variazione tendenziale % 2009–37,8 I semestre ,1

Lo strategico e anticiclico settore alimentare rimodula l’input di lavoro in una prospettiva capital-deepening variazione tendenziale % 2009–8,3 I semestre 2010–4,2

Riparte l’onda lunga dell’occupazione nel commercio protagonista della precedente stagione di job creation variazione tendenziale % 2009–12,0 I semestre ,6

Più persone al lavoro, più pasti consumati fuori casa, più occupati alle dipendenze in bar, ristoranti, alberghi variazione tendenziale % 2009–7,9 I semestre ,6

Una ripresa della domanda di lavoro equilibrata nella sua composizione demografica e sociale

Il costo sociale del recupero della produttività del lavoro Le misure a difesa dei posti di lavoro esperite durante la crisi hanno abbassato il rapporto fra valore aggiunto e ore lavorate: il recupero della produttività del lavoro comporterà ulteriori costi sociali nel prossimo futuro?

dal labour hoarding  tentativo di «risparmiare» le risorse umane più qualificate o su cui le imprese hanno più investito in formazione  forte ricorso agli ammortiz- zatori sociali (in Italia con la Cassa integrazione guadagni, con lo Chômage technique in Francia e il Kurzarbeitergeld in Germania) volto a pagare le ore «non lavorate» degli occupati alle dipendenze  inevitabile abbassamento della produttività del lavoro Nelle previsioni delle più autorevoli Istituzioni europee la crisi occupazionale sta progressivamente evolvendo al job shedding  azioni di riequilibrio del rapporto fra l’output e l’input di lavoro dilatatosi su livelli diseconomici durante la crisi  mancata o parziale sostituzione del turnover del personale  prepensionamenti e dimissioni «volontarie» incentivate  mobilità individuale e collettiva per ristrutturazione industriale o per cessazione dell’attività  maggiore ricorso all’outsourcing, al lavoro temporaneo, a catene di subfornitura, a spin-off e simili

In Italia nel triennio la produttività del lavoro è diminuita in media del 2,7% all’anno tasso di crescita medio nel triennio % produttività del lavoro–2,7 contributo di: – capitale per ora lavorata+0,8 – produttività totale dei fattori (PTF)–3,4

Il quadro locale degli indicatori di disequilibrio rileva gli effetti delle ristrutturazioni industriali in atto Indicatori di disequilibrio I semestre 2009 II semestre 2009 I semestre 2010 Cassa integrazione guadagni ordinaria (ore concesse) Cassa integrazione guadagni straordinaria (ore concesse) * Iscrizioni nelle liste di mobilità (iscritti di flusso) Ingressi nello stato di disoccupazione disoccupati (esclusi inoccupati e altri) Dipendenti indicati come esuberi nelle comunicazioni di mobilità collettive * comprensive delle ore autorizzate «in deroga»

ore di Cig concesse nel manifatturiero nella prima metà del 2010: circa i lavoratori coinvolti

A Parma la disoccupazione nel 2009 era inferiore alla media regionale e nazionale ma aumenterà nel 2010 Tasso di disoccupazione %2009 Italia7,8 Emilia-Romagna4,8 Provincia di Parma3,8 …

 nel secondo semestre 2010 non è improbabile che possa verificarsi una decelerazione della ripresa, tanto a livello nazionale che a livello provinciale: la domanda di lavoro complessiva potrebbe continuare a crescere ma a un ritmo inferiore, dovuto ad una domanda di lavoro nelle attività manifatturiere meno performante o stabile  è probabile che, anche nell’ipotesi di una continuazione della ripresa, aumenti il livello dei disoccupati nel 2010  sebbene l’attuale fase di transizione non consenta ancora di verificare se il mercato del lavoro locale sia approdato a un nuovo equilibrio post-crisi, i dati al momento non indicano né un aumento della discriminazione di genere, né della discriminazione per età, né una diminuzione del livello di integrazione degli stranieri Alcune osservazioni conclusive

Parma, 5 ottobre 2010 Provincia di Parma – Sala “ Savani ” Piazzale della Pace 1 – Parma presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli