Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 La produzione aggregata Tre modi equivalenti di definire il P.I.L. di una economia Il P.I.L.: una misura della produzione aggregata 1.Valore dei beni e dei servizi finali prodotti in una economia in un dato periodo di tempo 2.Somma del valore aggiunto in una economia in un dato periodo di tempo 3.Somma dei redditi dell’economia in un dato periodo di tempo imposte indirette redditi da lavoro reddito da capitale o profitto
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 PIL nominale e PIL reale Pil nominale: somma della quantità dei beni finali valutati al loro prezzo corrente. PIL nominale = i (q i *p i ) La crescita del Pil nominale dipende da due fattori: - crescita della produzione nel tempo - aumento dei prezzi dei beni nel tempo
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 Pil reale: somma delle quantità di beni finali i quali vengono valutati a prezzi costanti. Con la nozione di Pil reale si intende rappresentare il livello della produzione e le sue variazioni nel tempo, con esclusione dell’effetto di variazioni dei prezzi.
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 4 Per costruire il Pil reale, dobbiamo moltiplicare il numero di auto in ogni anno per uno stesso prezzo. Per esempio, se si usa il prezzo di un’auto nel 2000 come prezzo di riferimento, quello che otterremo sarà il Pil reale ai prezzi del 2000.
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 Nel 2007, il Pil reale nella UE era 2,5 volte maggiore del suo valore del 1970, un aumento considerevole, ma chiaramente di molto inferiore all’aumento di 14 volte del Pil nominale nello stesso periodo. La differenza dipende dall’aumento dei prezzi registrato durante il periodo. N.B. Un miglioramento della qualità può essere trattato come una riduzione di prezzo (prezzo edonistico) 1.2. Pil nominale e Pil reale 5
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 6 I termini Pil nominale e Pil reale hanno molti sinonimi: - il Pil nominale è anche chiamato Pil a valori (o: a prezzi) correnti; - il Pil reale è anche chiamato Pil a prezzi costanti, Pil in termini di beni, Pil aggiustato per l’inflazione, Pil ai prezzi del 2000 (se l’anno in cui il Pil nominale e il Pil reale sono, per definizione, uno uguale all’altro è il 2000).
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 Alcune definizioni (I) Y t = PIL reale al tempo t € Y t = PIL nominale (in euro) al tempo t Crescita del PIL al tempo t tasso di crescita del PIL reale (Y) al tempo t: Espansione: periodo di crescita positiva Recessione: periodo di crescita negativa (almeno due trimestri consecutivi)
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 -Occupato: persona che ha un lavoro al momento dell’intervista -Disoccupato: persona che non ha lavoro, ma è in cerca di occupazione -Forza lavoro: somma degli occupati e dei disoccupati -Fuori dalla forza lavoro (NON forza di lavoro): persona che non ha un lavoro e NON è in cerca di una occupazione Mercato del lavoro e occupazione/disoccupazione
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 Forza lavoro = Occupati + Disoccupati L = N + U Non Forza Lavoro NFL= Casalinghe, studenti, clero, ecc. Mercato del lavoro e occupazione/disoccupazione Lavoratori scoraggiati: in presenza di elevata disoccupazione, alcuni disponibili al lavoro ma senza occupazione smettono di cercare ed escono dalla forza lavoro.
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 Tasso di disoccupazione: ( rapporto tra il numero di disoccupati e la forza lavoro) = disoccupati / forza lavoro u = U / L Mercato del lavoro e occupazione/disoccupazione Tasso di partecipazione: rapporto tra la forza lavoro e il totale della popolazione in età lavorativa FL / P 15-65
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 Come calcolare il tasso di disoccupazione? Elenchi dei disoccupati Misura poco affidabile: i paesi con sussidi di disoccupazione generosi registrano un più elevato numero di disoccupati. Sondaggi presso le famiglie Il calcolo del tasso di disoccupazione si basa su interviste mensili ad un campione di famiglie.
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 Il tasso di inflazione Inflazione: aumento sostenuto del livello dei prezzi Tasso di inflazione: tasso a cui il livello dei prezzi aumenta nel tempo Deflazione: riduzione sostenuta del livello dei prezzi
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 Misure del livello dei prezzi Due misure del livello dei prezzi: 1. deflatore del Pil 2. indice dei prezzi al consumo IPC [di cui, in Europa, IACP : Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo]
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 Deflatore del Pil Il deflatore del Pil (P t ) permette di calcolare il prezzo medio dei beni finali prodotti in una economia. Il deflatore del Pil è un numero indice Riferito ad un anno base scelto arbitrariamente Il tasso di variazione del deflatore del PIL rappresenta il tasso di inflazione.
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 P t = PIL nominale / PIL reale = €Y t / Y t° Se t° = anno base (es.: 2000) Sarà: P 2000 = € 2000* Y 2000 / € 2000* Y 2000 P 2001 = € 2001* Y 2001 / € 2000* Y 2001 Deflatore del Pil Il deflatore del Pil è un numero indice
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 Se: P auto Q auto €Y t Δ % (25 – 24) /24 (12-10)/10 (300 – 240)/240 0,041 0,20 0,25 Deflatore del Pil Le variazioni in gioco:
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 Se: P auto Q auto Sarà: €Y / Y= Def 2000 = / = 100,0 Def 2001 = / = 104,1 Deflatore del Pil Il deflatore del Pil è un numero indice
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 Il tasso di variazione del deflatore del Pil rappresenta un tasso di inflazione: … Y P €Y Deflatore del Pil
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 Tasso di inflazione: Y €Y DEF P% ( ) (103 – 103) (108 – 103) Deflatore del Pil
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 L’indice dei prezzi al consumo misura il livello dei prezzi medi al consumo ed esprime il costo in valuta (euro, ad esempio) di un determinato paniere di consumo di un tipico consumatore urbano. L’indice dei prezzi al consumo (IPC o IACP) è un numero indice: il suo livello (di partenza) è scelto arbitrariamente. Anche il tasso di variazione dell’IPC rappresenta un tasso di inflazione. Indice dei prezzi al consumo
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 Le due misure a confronto L’indice dei prezzi al consumo e il deflatore del Pil mostrano trend molto simili nel tempo. Vi sono state però evidenti eccezioni, in passato nel 1974 e nel e, più di recente, nel 1998, nel 2002 e nel 2009
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 Le eccezioni Quando il prezzo dei beni importati aumenta rispetto al prezzo dei beni prodotti all’interno l’indice IACP aumenta più velocemente del deflatore del Pil. Questo è esattamente ciò che è accaduto durante le crisi petrolifere del 1974 e del e negli anni 1998, 2002 e 2009.
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap. 2 L’inflazione e le distorsioni L’inflazione determina una variazione della distribuzione del reddito. Elevata inflazione crea un clima di incertezza L’inflazione determina variazioni dei prezzi relativi Il sistema fiscale interagisce con l’inflazione accentuando distorsioni
Blanchard, Amighini e Giavazzi, Scoprire la macroeconomia, vol. I - Cap Il livello di produzione aggregata è determinato da: la domanda di beni nel breve periodo, cioè nell’arco di pochi anni; il livello di tecnologia, lo stock di capitale e la dimensione della forza lavoro nel medio periodo, cioè nell’arco di un decennio; altri fattori come il sistema educativo, il tasso di risparmio e la qualità del governo nel lungo periodo, cioè nell’arco di un secolo o più. L’orizzonte temporale: dal breve al medio e, infine, al lungo periodo