1 UNITI PER LA SICUREZZA. 2 All’uso corretto dei farmaci Ai cittadini Ai familiari Ai volontari Ai pazienti degli studi odontoiatrici Agli operatori Alle.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LE CURE AL PAZIENTE CON CRITICITA’ LEGATE ALL’AUTONOMIA
Advertisements

Il percorso di crescita della MG
Il FURTO D’IDENTITÀ Dijana Kryezi IV A SIA.
L’infermiere di famiglia
PREVENIRE: FARE O DIRE QUALCOSA IN ANTICIPO AL PREVEDIBILE ORDINE DI SUCCESSIONE PREVENZIONE: AZIONE DIRETTA A IMPEDIRE IL VERIFICARSI O IL DIFFONDERSI.
Dott.ssa Ketty Parenzan Cernecca Dirigente Farmacista Ospedaliera
Università degli studi di Teramo anno accademico 2003/2004
PRIMARY HEALTH CARE (PHC)
La gestione del rischio e la sicurezza del paziente: un'indagine conoscitiva del personale infermieristico e degli operatori socio-sanitari dell‘Ospedale.
Le architetture del fare Bruno Zamparelli. Siamo sicuri - anche quelli di noi che hanno la fortuna di lavorare in ospedali comunemente ritenuti efficienti.
La DIMISSIONE PROTETTA.
L’USO DEI FARMACI E L’ANZIANO: IL RUOLO DEL FARMACISTA
Cultura della sicurezza DICEMBRE 2007 Incontro sulla sicurezza.
Il PUNTO di VALUTAZIONE FISIOTERAPICA
CONSENSO INFORMATO NEL DIPARTIMENTO MATERNO-INFANTILE Orlandini
LA COMUNICAZIONE TRA PROFESSIONISTI E TRA SERVIZI
CLASSIFICAZIONE DEI FARMACI
Iscritti allOrdine dei Farmacisti della Provincia di PESARO E URBINO 650.
Cos’è l’epatite ? L’epatite è l’infiammazione del fegato, che si ingrossa e può dare dolore. A volte ci possono essere dei danni permanenti. Farmaci, alcol,
«organizzare le cure e curare l’organizzazione»
Dalla comunicazione alla relazione
Associazione Volontaria di Assistenza Socio-Sanitaria e per i Diritti di Stranieri e Nomadi - Onlus Milano - V.le Bligny, 22 - Tel
Piccole strategie di apprendimento
Restituzione questionario
Motivi degli accessi al Pronto Soccorso CSeRMEG
Il MMG come garante dei passaggi tra domicilio, RSA ed ospedale
nei pazienti in cura con
Dieci semplici regole per migliorare la comunicazione medico-paziente Non esprimere mai troppi concetti contemporaneamente. Quando si parla.
Modulo 4 Diritti & Doveri Diritti & Doveri Art. 118 Impegno Civico Movimento Cittadinanzattiva Movimento Cittadinanzattiva Perché si diventa cittadini.
Gioventù e maturità della Medicina Generale: generazioni a confronto Seminario di primavera 2011 La professione attesa Dottoressa Ornella di Carlo Dottor.
Programmazione sanitaria, Promozione della salute e Qualità
Il Braccialetto Elettronico
L’ esperienza del Care Management nella Medicina di Famiglia
Epi Info per il Governo Clinico
A cura di Lorenzo Lovisolo
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
IL CAMPOSCUOLA COME STRUMENTO EDUCATIVO PER I MALATI IN NEFROLGIA E DIALISI Perché Che cos’è Quali obiettivi Per chi Come si svolge.
Ciao capitolo 17.2 Pratica.
Strumenti operativi Si tratta di strumenti la cui finalità è quella di migliorare l’organizzazione dell’assistenza e, di conseguenza, favorire l’erogazione.
Progetto per il servizio triennale
Scuola media “L.Coletti” Treviso
EVIDENCE BASED MEDICINE Medicina basata sulle prove di efficacia a favore o contro una determinata terapia o atteggiamento diagnostico Le prove riguardano:
Campagna europea sulla valutazione dei rischi Errori frequenti nella valutazione dei rischi.
Hanno partecipato all’ ideazione ed alla realizzazione del Corso:
> ( Simone de Beauvoir) “ Continuare a perseguire dei fini che diano un senso alla nostra vita; dedizione ad altre persone, ad una collettività, ad una.
IL SISTEMA DI SEGNALAZIONE: INCIDENT REPORTING
Percorso Diagnostico-Terapeutico (PDT)
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi Medicina gestionale di Comunità CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno.
La scheda modulare degli accessi nell’ADI
I farmaci non sono ciliegie
La prevenzione del rischio nella gestione dei farmaci
Scuola di formazione per Distributori.
DIREZIONE SANITARIA AZIENDA OSPEDALIERA “LUIGI SACCO”
Sezione Controlli, Governo e Personale – Area Sanità e Sociale - Regione del Veneto 1 IL CARE MANAGEMENT DEL PAZIENTE COMPLESSO NELLE CURE PRIMARIE Elisabetta.
L'APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI EUROPEI DELLE SOSTANZE CHIMICHE IN AMBITO SANITARIO Bologna, 15 ottobre 2015 LE MISURE DI GESTIONE DEL RISCHIO NELL’USO.
Strumento per la presa in carico integrata: UVM
Progetto salute: unità 4.2 – diapositiva 1. Appuntamento dal medico Per una consultazione con il vostro medico di famiglia, dovete fissare un appuntamento.
Stage 2014 Esperienza formativa presso Ospedale «Papa Giovanni XXIII» di Bergamo Mi chiamo Federico Visani, ho 18 anni e vivo a Bergamo con la mia famiglia.
SALUTE: i due estremi STATO CONCETTO DINAMICO OMS 1946: Stato completo di benessere fisico, mentale e sociale e non soltanto l’assenza di malattia o infermità.
CONTROLLO OPERATIVO L'Azienda individua, tramite il Documento di Valutazione dei Rischi, le operazioni e le attività, associate ai rischi identificati,
L A SCELTA Dott. Carlo RAIMONDI 1. COS’E’ LA SCELTA? Processo di pensiero che prevede la selezione di una soluzione tra le possibili pensate ai fini della.
Cos’è il dossier sanitario elettronico? E’ uno strumento che raccoglie i suoi dati sanitari in occasione dei suoi accessi in ospedale (per prestazioni.
Finalità Riforma del sistema socio-sanitario e agenda digitale in FVG Servizi più accessibili per i cittadini Udine – 16 giugno 2015 Direzione centrale.
1 INTRODUZIONE AI WORKSHOP DI TREAT.INFO PER FACILITATORI.
1 RACCOMANDAZIONE PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEI PAZIENTI, DEL SITO CHIRURGICO E DELLA PROCEDURA Dott.ssa M. Assunta CECCAGNOLI.
= serie di fasi pianificate per risolvere un problema
Gestione del rischio clinico e sicurezza del paziente nella Azienda USL 11 di Empoli Loriana Meini Lucilla Di Renzo.
La documentazione modula provoca orienta il cambiamento.
1 PREVENZIONE DEL SUICIDIO DI PAZIENTE IN OSPEDALE Raccomandazione n. 4, Marzo 2008.
Transcript della presentazione:

1 UNITI PER LA SICUREZZA

2 All’uso corretto dei farmaci Ai cittadini Ai familiari Ai volontari Ai pazienti degli studi odontoiatrici Agli operatori Alle aziende sanitarie per concorrere alla sicurezza delle cure

3 Non si tratta di manuali, né di linee guida per i servizi sanitari ma di fogli informativi orientati a segnalare accorgimenti per la sicurezza dei pazienti. Solo se tutti collaboriamo la nostra salute potrà giovarne, perché ognuno di noi anche se inconsapevolmente, contribuisce alla qualità delle cure

4 Il Gruppo di lavoro sulla sicurezza dei pazienti del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha elaborato le prime sette Guide per un’assistenza sanitaria più sicura, rivolte a tutti coloro che sono coinvolti, a vari livelli, nella promozione della sicurezza dei pazienti:

5 E’ necessario dare la massima diffusione alle Guide affinchè tutti i cittadini adottino queste misure consigliate

6 GUIDA PER L’USO SICURO DEI FARMACI 1. Assumo i farmaci solo su indicazione del medico. Quando assumo farmaci acquistabili senza ricetta chiedo comunque consiglio al medico o al farmacista “Farmaci e sicurezza dei pazienti”

7 2. Voglio essere informato e consapevole della cura che sto facendo 3. Parlo apertamente con il medico Quando vado dal medico porto sempre la lista dei farmaci che sto prendendo. Riferisco se sto facendo uso di prodotti omeopatici, erboristici, fitoterapici, integratori o altri preparati

8 4. Informo il medico se sono allergico ai farmaci 5. Riferisco al medico i disturbi apparsi durante la cura 6. Rispetto le indicazioni fornite dal medico “Farmaco giusto, al paziente giusto, nella dose giusta, nel momento giusto”

9 7.Presto attenzione se devo assumere più farmaci Chiedo di scrivere un promemoria delle medicine che devo assumere con tutte le indicazioni per me necessarie 8.Non sostituisco i farmaci né modifico la cura prescritta di mia iniziativa Quando sono ricoverato riferisco al medico e all’infermiere quali medicine sto prendendo e, per evitare interazioni, non prendo i farmaci che eventualmente ho portato da casa: è il medico che decide se confermare, sostituire o integrare la cura domiciliare

10 9. Conservo i farmaci in modo sicuro Non lascio il blister (gli involucri) o i flaconi aperti a portata di tutti: è buona abitudine conservare i farmaci nelle proprie confezioni originarie con il foglietto illustrativo. Per i colliri, gli sciroppi e le soluzioni in flaconi multidose, è utile annotare sulla confezione la data della prima apertura e la data dell’ultima utilizzazione. Prima di prendere un farmaco controllo la scadenza. Non lascio i farmaci in auto

Se assisto qualcuno, non esito a chiedere aiuto Quando assumo farmaci acquistabili senza ricetta chiedo comunque consiglio al medico o al farmacista

12 GUIDA PER I CITTADINI “E’ la mia salute e io ci sono” 1.Porto con me i documenti sulla mia salute

13 2.Mi preparo prima di un esame, una visita o un ricovero Chiedo se devo stare senza mangiare o bere, e comunque come prepararmi. Segnalo subito se sono già in cura per qualche malattia. Se sono una donna e sono o sospetto di essere incinta, prima degli esami radiologici lo comunico al personale della radiologia.

14 Raccomando a parenti ed amici di non venire in ospedale se hanno qualche malattia. Quando arrivo in ospedale, comunico all’infermiere e al medico quali parenti debbano essere informati sulle mie condizioni di salute. In ospedale non porto ciabatte ma pantofole chiuse, per evitare di scivolare, non porto cinture per non inciampare e porto una scatoletta per la dentiera, apparecchio acustico o altre protesi.

15 3.Faccio attenzione alle medicine Porto sempre con me e consegno al medico la lista delle medicine che prendo. Comunico anche se assumo prodotti omeopatici. Riferisco se sono allergico a qualche farmaco. Quando torno a casa dall’ospedale, e comunque SEMPRE quando inizio a prendere UNA NUOVA MEDICINA, leggo bene il nome, controllo che sia proprio quella che mi ha prescritto il medico.

16 4.Mi presento sempre Mi presento sempre ad ogni nuovo medico, infermiere o altro operatore. Chiedo anche all’operatore di presentarsi ed annoto il suo nome, nel caso dovessi chiedere chiarimenti.

17 5.Spiego le mie abitudini 6.Segnalo intolleranze 7.Chiedo di contrassegnare la zona da operare

18 8.Voglio conoscere la mia cura In qualunque momento posso chiedere informazioni sulle cure che sto ricevendo. Quando il medico mi illustra la mia situazione, posso chiedere di spiegarmi tutte le alternative e di darmi anche materiale da leggere per poter capire meglio e partecipare alle decisioni che mi riguardano. Se serve posso chiedere la presenza di un interprete o mediatore culturale

19 9.Lavo sempre le mani In ospedale mi devo sempre lavare le mani, chiedendo il sapone qualora non ci fosse, e ricordando agli operatori di fare lo stesso prima di visitarmi o fare altre prestazioni assistenziali.

20 10.Chiedo istruzioni scritte alle dimissioni Chiedo inoltre che mi scrivano: Il nome della persona a cui rivolgermi in caso di necessità ed il numero di telefono; Quando (giorno, ora) e dove fare i controlli Quando il medico mi illustra la mia situazione, posso chiedere di spiegarmi tutte le alternative e di darmi anche materiale da leggere per poter capire meglio e partecipare alle decisioni che mi riguardano. Se serve posso chiedere la presenza di un interprete o mediatore culturale

21 GUIDA PER I FAMILIARI Prendersi cura insieme 1.In famiglia conservate le confezioni delle medicine assunte e i documenti sanitari 2.Rendetevi utili se accompagnate un familiare ad un esame, una visita, un ricovero Non trascurate nessuna malattia avuta in passato o intervento chirurgico subìto dal vostro caro o da altri membri della famiglia. Segnalate le allergie e le incompatibilità a cibo, tessuti, metalli o altro

22 3.Fate attenzione alle medicine 4.Rendetevi utili se accompagnate un familiare ad un esame, una visita, un ricovero Ricordate il nome del vostro caro a ciascun operatore che viene ad effettuare assistenza, in modo che non lo confonda con altri. Chiedete al medico ed all’infermiere come potete aiutare il vostro caro 5.Lavate e fate lavare le mani

23 6.Fate attenzione all’abbigliamento del vostro caro 7.Fate attenzione all’umore del vostro caro 8.Fate attenzione agli effetti indesiderati Tutti gli operatori hanno a cuore la salute del vostro caro, ma la medicina non ha tutte le soluzioni e non è senza rischi. Chiedete quindi sempre al medico quali siano i possibili effetti collaterali delle medicine, i rischi delle terapie e degli interventi.

24 9.Chiedete informazioni sulle visite in ospedale Chiedete sempre all’infermiere cosa potete portare al vostro caro, per evitare cibi o altro che possano risultare dannosi. Se avete qualche malattia che potrebbe essere facilmente trasmessa, prima di visitare parenti o amici in ospedale, chiedete al medico o all’infermiere, perché potrebbe essere pericoloso per i pazienti e per voi

25 10.Chiedete informazioni alle dimissioni del vostro caro Assicuratevi che il vostro caro abbia ricevuto tutte le informazioni utili prima di lasciare l’ospedale: medicine da assumere (lista con tutte le istruzioni) cosa mangiare. Accertatevi che sia stato fornito: Il nome della persona a cui rivolgersi in caso di necessità Quando (giorno, ora) e dove fare gli eventuali controlli

26 GUIDA PER I VOLONTARI “Collaborare per la sicurezza dei pazienti, dei visitatori, del personale” 1.Cosa puoi fare a casa dell’assistito Segnala all’infermiere: Tappeti o pavimenti scivolosi, prolunghe, barriere, illuminazione insufficiente Se il paziente assume bevande o cibi pericolosi Se le medicine non sono conservate correttamente Se gli ausili o le attrezzature danno segnali di non funzionamento Se attrezzature od ausili meccanici non sono in perfette condizioni

27 2.Fai attenzione alle medicine 3.Cosa puoi fare in ospedale Accertati sempre dall’infermiere:  Di quello che il paziente non può fare  Di come può aiutarlo al meglio in sintonia con il piano di cura. Segnala subito se gli ausili o le attrezzature non funzionano bene. Non aver timore di chiedere informazioni sul come fare e perchè

28 4.Fornirci informazioni e fai da tramite col medico 5.Lavati le mani 6.Fai attenzione all’abbigliamento dell’assistito 7.Fai attenzione all’umore dell’assistito 8.Fai attenzione alle visite in ospedale 9.Fai attenzione agli effetti indesiderati 10.Dai suggerimenti per migliorare la sicurezza

29 GUIDA PER I PAZIENTI DEGLI STUDI ODONTOIATRICI “Io e il mio dentista collaboriamo per la mia sicurezza” 1.Controllare l’abitazione del dentista

30 2.Identificare gli operatori che collaborano con il dentista Per identificarli leggere l’eventuale cartellino. Igienista dentale: può effettuare, su indicazione del dentista, la pulizia dei denti ed informare i pazienti sulle corrette modalità di igiene della bocca e dei denti e di prevenzione della carie Assistente di studio: aiuta il dentista, ma non può effettuare alcuna prestazione in bocca Odontotecnico: costruisce, su prescrizione del dentista, protesi mobili e fisse, apparecchi per il raddrizzamento dei denti, ma non può effettuare alcun tipo di manovra in bocca.

31 3.Informare il dentista sulle malattie avute e le medicine prese 4.Portare la documentazione 5.Chiedere informazioni al dentista Quali tipi di cure sono necessarie, quali metodiche vengono usate, quali sono le possibili alternative.

32 6.Parlare con il dentista dei materiali da usare 7.Fare attenzione alla pulizia Verificare che il dentista, l’igienista e l’assistente di studio indossino sempre guanti e mascherine, che utilizzino materiale monouso, che vengano cambiate le barriere di protezione della strumentazione e che gli strumenti siano stati sterilizzati

33 8.Lavarsi le mani 9.Chiedere istruzioni per il ritorno a casa Chiedere al dentista: un riepilogo scritto sulle cure effettuate e/o sul tipo di protesi che è stata realizzata; informazioni sui controlli da effettuare, sulla terapia, la ricevuta relativa al pagamento effettuato

34 10.Fare attenzione quando si torna a casa

35 GUIDA PER GLI OPERATORI “Insieme siamo noi la sicurezza” 1.Curare le mani Vanno lavate sempre e comunque prima di ogni contatto con il paziente, anche quando si portano i guanti. I monili vanno tolti, cosi come le unghie artificiali 2.Conoscere il paziente Presentarsi a nuovi pazienti ed accertarsi della loro identità. Verificare sempre e comunque l’identità del paziente in caso di intervento chirurgico, trasfusioni, prestazioni invasive.

36 Chiedere al paziente di fornire tutta la documentazione sanitaria ed informazioni su: Abitudini ed allergie Farmaci, preparati omeopatici e di erboristeria assunti Parenti autorizzati a ricevere informazioni, anche in casi estremi Stato di gravidanza (in radiologia) Particolare attenzione va dedicata alla conoscenza ed alla valutazione del paziente, dei suoi bisogni, delle sue condizioni e caratteristiche.

37 3.Preparare con cura l’intervento chirurgico Verificare con il paziente l’area di intervento e contrassegnarla. Istruire il paziente sui comportamenti da assumere prima e dopo l’intervento. Utilizzare una check list per contare le pinze, le garze e gli altri strumenti prima e dopo l’intervento

38 4.Collaborare e supervisionare Promuovere la cooperazione tra tutti coloro che intervengono sul paziente. Supervisionare l’operato degli operatori e degli studenti affidati, nonché dei volontari, dei familiari e dei pazienti.

39 5.Curare la comunicazione tra gli operatori Limitare gli ordini verbali all’indispensabile, e comunque verificare sempre la ricezione delle informazioni trasmesse. Accertare la chiarezza di quanto scritto a mano. Scambiare informazioni e consegne verificando la comprensione, inclusa la corretta identità del paziente. Compilare con accuratezza la cartella clinica e gli altri strumenti informativi. 6.Prendersi cura di se stessi

40 7.Verificare le condizioni dell’ambiente in cui si opera Verificare l’eventuale presenza, nell’ambiente, di possibili barriere e condizioni di rischio. Controllare la presenza ed il funzionamento delle apparecchiature e l’effettuazione della manutenzione 8.Istruire i familiari ed i volontari

41 9.Segnalare eventi evitati ed eventi avversi Collaborare alle attività di promozione della sicurezza. Per migliorare la sicurezza ed adottare idonee misure, è utile apprendere dall’esperienza. È estremamente importante, quindi, analizzare gli eventi accaduti, identificando le cause e gli ambiti su cui intervenire. È essenziale segnalare gli eventi evitati e gli eventi avversi, nonché partecipare agli audit e collaborare alle indagini sugli eventi accaduti 10.Occuparsi della propria formazione

42 GUIDA PER LE STRUTTURE SANITARIE “Coinvolgere nella promozione della sicurezza” Obiettivi e contenuti Lo sviluppo di alleanze fra aziende sanitarie, operatori, cittadini e pazienti è una componente fondamentale di un sistema sanitario che voglia migliorare i propri livelli di sicurezza e la qualità dell’assistenza. L’obiettivo di questo documento è quello di fornire linee strategiche alle aziende sanitarie per favorire il coinvolgimento dei diversi soggetti nelle attività di promozione della sicurezza.

43 Nelle organizzazioni sanitarie è necessario: mission Che tutte le azioni miranti a ridurre i rischi per pazienti, per operatori e per visitatori facciano parte della mission Avere politiche aziendali capaci di integrare i diversi aspetti (security, rischi catastrofi ed incendi, sicurezza dei lavoratori, safety) poiché la mancanza di coordinamento ed integrazione riduce la capacità di controllo dei rischi.

44 Linee strategiche 1.La strategia per la promozione della sicurezza del paziente e la gestione del rischio clinico va inclusa nei documenti di programmazione aziendale e divulgata

45 2.La partecipazione del cittadino alla promozione della sicurezza va perseguita con specifiche iniziative Diffondere le guide Coinvolgere il paziente nelle scelte diagnostico – terapeutiche e per l’espressione consapevole del consenso informato Promuovere campagne informative Coinvolgere i pazienti ed i familiari nella segnalazione e degli eventi avversi Utilizzare un sistema integrato di tecnologie per la raccolta dei suggerimenti per il miglioramento della sicurezza

46 3.Il piano della comunicazione è uno strumento per la promozione della sicurezza del paziente all’interno delle strutture sanitarie 4.È importante promuovere la cultura delle responsabilità 5.È importante curare la formazione per diffondere fra tutti gli operatori sanitari competenze relative alla promozione della sicurezza del paziente e al coinvolgimento dei diversi soggetti 6.È fondamentale la gestione della comunicazione in caso di eventi avversi

47 7.Vanno adottate misure per il coinvolgimento nella sicurezza dei soggetti fragili 8.È utile avvalersi del supporto di organizzazioni di rappresentanza dei cittadini e delle associazioni di volontariato 9.Vanno previsti il coinvolgimento del personale e degli altri soggetti nella promozione della sicurezza, e il monitoraggio e la valutazione della attività svolte a tal fine all’interno della struttura sanitaria

48 2.È importante definire una procedura di comunicazione pubblica degli eventi avversi e dei programmi per la sicurezza del pazienti Alcune indicazioni possono essere utilizzate per la comunicazione pubblica: Fornire una versione univoca di quanto accaduto Il testo della comunicazione deve essere adeguatamente preparato e scritto con linguaggio coerente con quello del grande pubblico e dei mass media Chiedere ai giornalisti di pubblicare anche le strategie di prevenzione introdotte per evitare il ripetersi dell’evento Informare e fare campagne di diffusione delle iniziative assunte per prevenire il rischio di errori e migliorare la sicurezza dei pazienti I professionisti debbono attenersi alla specificia politica aziendale ed al segreto professionale